DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Maria
Nazionalità: sedicente bucarestina, più facilmente di Craiova
Età apparente: 27 dichiatati, ma ne dimostra anche 2-3 in meno, non avendo rughe di espressione
Descrizione fisica: ragazza alta 1.70 autodichiarati, corporatura normale con un po' di formosità sul lato B e un po' di pancetta addominale, capelli neri lisci raccolti in una coda non troppo lunga, viso tondo carino, occhi scuri, seni non oltre la 2a taglia
Attitudine: BJ ordinario, con un po' di richiami a concludere; buona padronanza dell'italiano, simpatica nella conversazione
Reperibilità: media
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: poco più di 10' netti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: ingresso del Porto, angolino opposto alla Tavy
LA MIA RECENSIONE
Il racconto comincia più o meno una settimana fa, quando una misteriosa Cenerentola in autoreggenti abbandona al loro destino, all'angolo di via della Nave, un paio di scarpette bianche simili a queste:
Il numero è un 38, forse addirittura un 39, per cui non è certo il piede della Tavy o di Cristina Biondina, quello che può venirne calzato a pennello!
Causa drastico e del tutto inatteso calo delle temperature, di Cenerentola si perdono le tracce e, al suo posto, riappare una ragazzona in tuta da sci e scarpe da tennis.
Dopo qualche giorno via da casa, vedo che le temperature notturne sono tornate attorno agli 11-12 gradi, mi tocca pure andare a fare il pieno e quindi non c'è occasione migliore, per vedere se sia riapparsa la Cenerentola dalle scarpette bianche. Mi sarebbe stata affidata anche la missione di tirare su di morale col mio ventello una delle vedove di un amico momentaneamente lontano dal luna park, ma gli avevo fatto solo una vaga promessa da marinaio e ci sarà tempo una delle prossime sere, per tenere fede alla mia parola ...
Il giro si rivelerà uno dei più corti della storia recente e passata, perchè al mio primissimo transito da viale Tirana si avverano simultaneamente le due condizioni che attendevo da una decina di giorni: 1) Cenerentola ha dismesso la tuta da sci ed è di nuovo in coulotte e scarpette bianche e 2) la Tavy è momentaneamente affaccendata al retrobottega.
Immediata freccia a sinistra, dedico un passaggio super-radente alla nuova arrivata, mi fermo un paio di metri prima della sua Smartina (parcheggiata in contromano, per inciso), abbasso il finestrino e attendo.
MARIA DA BUCAREST
Le morettona si avvicina, si presenta ovviamente come Maria e non come Cenerentola e, soprattutto, chiede il solito ventello per il BJ conoscitivo. Dal rapido scambio di battute, sembra anche simpatica, per cui viene invitata a bordo senza esitazione alcuna.
Sarà anche merito delle sue ormai iconiche scarpette bianche con la zeppa, ma sembra davvero una perticona, con le ginocchia che quasi sporgono dalla linea di cintura dei finestrini. Poi mi dirà di essere alta 1.70, ma per il momento vengono raccolte le informazioni di base: è prevedibilmente rumena, dopo un attimo di esitazione dice di essere genericamente di Bucarest (quindi sarà di Craiova, come tutte le sue comari della marina rumena), di avere 27 anni e di essere in Italia da 5. L'italiano, in effetti, è molto fluido.
Forse anche per i capelli tirati indietro e raccolti in un codino, il viso appare molto tondo, con due occhietti abbastanza piccoli rispetto alla sagoma del volto. Ciò che è importante è però che abbia almeno in parte dismesso la tuta da sci: sopra è ancora infagottata in una giacca a vento leggera, ma sotto indossa solo una coulotte nera di scuola tavyana, un paio di collant di rete con brillantini di Swarowski (che spero poi di non ritrovare sul sedile), dei fantasmini bianchi per tenere al caldo i piedi e le famose scarpette col tacco e la zeppa dello stesso colore.
Il retrobottega non è lontano, ma ci sono già un po' di mezzi con altre marinarette a bordo e, dopo una breve ricerca, troviamo un anfratto abbastanza riparato dove ormeggiare.
LA RECE VERA E PROPRIA
Non so se perchè se lo sia dimenticato o perchè voglia tentare un rilancio per arrotondare il rate, ma Maria mi domanda di nuovo cosa voglia fare, le confermo il semplice BJ conoscitivo e le allungo il ventello pattuito, che lei fagocita nella borsetta ringraziando.
Mentre io mi preparo, lei si toglie la giacca a vento, estrae il necessaire e siamo già pronti per le danze. Le chiedo se la infastidisca la musica della radio, non essendo il manele che sarà abituata a sentire h24, ma ridendo mi risponde che le fa anzi piacere che lasci l'autoradio accesa e quindi mi limito ad abbassare il volume, per non assordarla.
Maria incappuccia il compare, si china in torsione sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ abbastanza ordinario, che consta esclusivamente di movimenti verticali e che è concentrato sulla parte sommitale dell'asta, dato che la base viene trastullata sin dall'inizio dalla mano malandrina. Fra le note di merito, da registrare la buona dedizione alla causa: il BJ non è stato spezzettato in tante immersioni brevi, ma la morettona di Bucarest è rimasta china per diversi minuti, senza mai risollevarsi quando doveva rifiatare.
Da parte mia, srotolo come al solito il mio tentacolo verso destra ed esploro il suo fisico da ragazzona alta di statura. Parto dalle chiappe, che hanno una consistenza un po' più morbida di quella che mi sarei aspettato, ma comunque piacevole. Risalgo di una spanna, dove c'è un po' di pelle scoperta fra la coulotte e la maglia, e poi scivolo verso il lato A, sino a cingerla con il braccio attorno alla cintola: al tatto, si coglie una leggera pancetta addominale, ad ogni modo non fastidiosa. Torno sul retro e risalgo sino alla parte alta della schiena, per ritrovare il contatto epidermico: mentre la massaggio, percepisco un buon tono muscolare, probabilmente temprato da centinaia di BJ, ma anche qualche residuo di acne.
Si procede così per 6-7 minuti, poi Maria si interrompe ed esclama il primo "Ci siamo?", seppure con tono garbato. Da qui in poi, sarà un'alternanza di brevi immersioni e di smanacciamenti e, al successivo "Ci siamo?", propongo il passaggio del testimone a Federica, così da avere la ragionevole certezza di varcare la linea del traguardo prima che mi venga sventolato il cartellino rosso davanti al naso.
Maria ovviamente accetta e, in cambio, le chiedo di potere toccare con mano i suoi seni. Il permesso mi viene accordato, ma sarà solo un contatto dall'esterno, mediato dalla maglia. Così, mentre Federica si prende cura del compare, massaggio dall'esterno il petto della mora di Bucarest: la sensazione è che quelle collinette, morbide al tatto, non siano particolarmente voluminose (non più di una seconda taglia, direi) e che possano avere anche allattato degli eredi.
Scendo quindi a carezzarle le cosce, ma non esagero con la pressione, perché indossa appunto dei curiosi collant a rete con brillantini e temo di strapparglieli e di ritrovarmeli poi tutti sul sedile. Maria lascia fare, si limita ad osservare le operazioni, ma non ci mette del suo, come una Otr più sgamata avrebbe certamente fatto, per accelerare la capitolazione: non ci sono carezze, nè massaggi ai gioielli di famiglia, nè incitamenti di sorta.
Quando sto per abusare della sua pazienza, mi avvisa esplicitamente che non potremmo stare più di dieci minuti e quindi metto alla frusta Federica, per cercare di rimanere dei tempi concessi. Fa giusto in tempo a spegnersi l'autoradio, segnale inequivocabile che siano trascorsi dieci giri di lancette dallo spegnimento del motore, passa al massimo un'altra trentina di secondi e varco la linea del traguardo.
IL RIENTRO AL PORTO
Maria è lesta a porgermi le salviette per la pulizia e si occuperà poi dello smaltimento della pallottola dell'amore. Dovendo solo reindossare la giacca a vento, viene pronta ben prima di me, ma attende con pazienza che anche io mi sia risistemato, così da ripartire verso il Porto.
Ne approfitto subito per informarmi sui rate fra le quattro mura: mi dice di non disporre di un loft di appoggio (il che dovrebbe escludere che sia la Maria Bionda di maggio/giugno 2023, che invece aveva inserzioni, tuttora attive su internet), ma di potersi recare al motel più vicino per il solito 100/60'.
Come diverse altre ragazze, rientrerà a breve al paesello (se così si può definire la Bucarest da cui dice di provenire 😄) per la Pasqua ortodossa, che tutti i punter sanno festeggiarsi fra neppure una settimana, domenica 5 maggio.
Dovendo fare il giro più largo, si possono fare altre quattro chiacchiere, in cui Maria si conferma divertente e spiritosa, più o meno sul genere della Tavy o di Katya. Quando raggiungiamo di nuovo il Porto, la sua comare è fortunatamente ancora (o di nuovo) al retrobottega ed evito un incrocio imbarazzante e potenzialmente pericoloso 😄
La morettona è molto gentile anche nel congedarsi ("Mi ha fatto molto piacere conoscerti!") e quindi non mi resta che ripartire a tutto gas, prima che riappaia a sorpresa la Tavy. Per inciso, e come si poteva facilmente immaginare, la vecchia Smartina parcheggiata sul lato di Maria è ovviamente il piccolo naviglio che lei stessa pilota ogni sera per venire al lavoro. Essendo una biposto, non so chi delle altre due venga per i cavoli suoi, se la Tavy o Cristina, o se una delle tre venga invece messa sul portapacchi 😂
Nel complesso, continuo a preferirle la Tavy, che le è inferiore per statura, la pareggia in simpatia, ma ha molta più varietà di mosse e conigli nel cilindro, riuscendo quindi a rendere più interessante la parte strettamente erotica dell'incontro.
Nome: Maria
Nazionalità: sedicente bucarestina, più facilmente di Craiova
Età apparente: 27 dichiatati, ma ne dimostra anche 2-3 in meno, non avendo rughe di espressione
Descrizione fisica: ragazza alta 1.70 autodichiarati, corporatura normale con un po' di formosità sul lato B e un po' di pancetta addominale, capelli neri lisci raccolti in una coda non troppo lunga, viso tondo carino, occhi scuri, seni non oltre la 2a taglia
Attitudine: BJ ordinario, con un po' di richiami a concludere; buona padronanza dell'italiano, simpatica nella conversazione
Reperibilità: media
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: poco più di 10' netti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: ingresso del Porto, angolino opposto alla Tavy
LA MIA RECENSIONE
Il racconto comincia più o meno una settimana fa, quando una misteriosa Cenerentola in autoreggenti abbandona al loro destino, all'angolo di via della Nave, un paio di scarpette bianche simili a queste:
Il numero è un 38, forse addirittura un 39, per cui non è certo il piede della Tavy o di Cristina Biondina, quello che può venirne calzato a pennello!
Causa drastico e del tutto inatteso calo delle temperature, di Cenerentola si perdono le tracce e, al suo posto, riappare una ragazzona in tuta da sci e scarpe da tennis.
Dopo qualche giorno via da casa, vedo che le temperature notturne sono tornate attorno agli 11-12 gradi, mi tocca pure andare a fare il pieno e quindi non c'è occasione migliore, per vedere se sia riapparsa la Cenerentola dalle scarpette bianche. Mi sarebbe stata affidata anche la missione di tirare su di morale col mio ventello una delle vedove di un amico momentaneamente lontano dal luna park, ma gli avevo fatto solo una vaga promessa da marinaio e ci sarà tempo una delle prossime sere, per tenere fede alla mia parola ...
Il giro si rivelerà uno dei più corti della storia recente e passata, perchè al mio primissimo transito da viale Tirana si avverano simultaneamente le due condizioni che attendevo da una decina di giorni: 1) Cenerentola ha dismesso la tuta da sci ed è di nuovo in coulotte e scarpette bianche e 2) la Tavy è momentaneamente affaccendata al retrobottega.
Immediata freccia a sinistra, dedico un passaggio super-radente alla nuova arrivata, mi fermo un paio di metri prima della sua Smartina (parcheggiata in contromano, per inciso), abbasso il finestrino e attendo.
MARIA DA BUCAREST
Le morettona si avvicina, si presenta ovviamente come Maria e non come Cenerentola e, soprattutto, chiede il solito ventello per il BJ conoscitivo. Dal rapido scambio di battute, sembra anche simpatica, per cui viene invitata a bordo senza esitazione alcuna.
Sarà anche merito delle sue ormai iconiche scarpette bianche con la zeppa, ma sembra davvero una perticona, con le ginocchia che quasi sporgono dalla linea di cintura dei finestrini. Poi mi dirà di essere alta 1.70, ma per il momento vengono raccolte le informazioni di base: è prevedibilmente rumena, dopo un attimo di esitazione dice di essere genericamente di Bucarest (quindi sarà di Craiova, come tutte le sue comari della marina rumena), di avere 27 anni e di essere in Italia da 5. L'italiano, in effetti, è molto fluido.
Forse anche per i capelli tirati indietro e raccolti in un codino, il viso appare molto tondo, con due occhietti abbastanza piccoli rispetto alla sagoma del volto. Ciò che è importante è però che abbia almeno in parte dismesso la tuta da sci: sopra è ancora infagottata in una giacca a vento leggera, ma sotto indossa solo una coulotte nera di scuola tavyana, un paio di collant di rete con brillantini di Swarowski (che spero poi di non ritrovare sul sedile), dei fantasmini bianchi per tenere al caldo i piedi e le famose scarpette col tacco e la zeppa dello stesso colore.
Il retrobottega non è lontano, ma ci sono già un po' di mezzi con altre marinarette a bordo e, dopo una breve ricerca, troviamo un anfratto abbastanza riparato dove ormeggiare.
LA RECE VERA E PROPRIA
Non so se perchè se lo sia dimenticato o perchè voglia tentare un rilancio per arrotondare il rate, ma Maria mi domanda di nuovo cosa voglia fare, le confermo il semplice BJ conoscitivo e le allungo il ventello pattuito, che lei fagocita nella borsetta ringraziando.
Mentre io mi preparo, lei si toglie la giacca a vento, estrae il necessaire e siamo già pronti per le danze. Le chiedo se la infastidisca la musica della radio, non essendo il manele che sarà abituata a sentire h24, ma ridendo mi risponde che le fa anzi piacere che lasci l'autoradio accesa e quindi mi limito ad abbassare il volume, per non assordarla.
Maria incappuccia il compare, si china in torsione sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ abbastanza ordinario, che consta esclusivamente di movimenti verticali e che è concentrato sulla parte sommitale dell'asta, dato che la base viene trastullata sin dall'inizio dalla mano malandrina. Fra le note di merito, da registrare la buona dedizione alla causa: il BJ non è stato spezzettato in tante immersioni brevi, ma la morettona di Bucarest è rimasta china per diversi minuti, senza mai risollevarsi quando doveva rifiatare.
Da parte mia, srotolo come al solito il mio tentacolo verso destra ed esploro il suo fisico da ragazzona alta di statura. Parto dalle chiappe, che hanno una consistenza un po' più morbida di quella che mi sarei aspettato, ma comunque piacevole. Risalgo di una spanna, dove c'è un po' di pelle scoperta fra la coulotte e la maglia, e poi scivolo verso il lato A, sino a cingerla con il braccio attorno alla cintola: al tatto, si coglie una leggera pancetta addominale, ad ogni modo non fastidiosa. Torno sul retro e risalgo sino alla parte alta della schiena, per ritrovare il contatto epidermico: mentre la massaggio, percepisco un buon tono muscolare, probabilmente temprato da centinaia di BJ, ma anche qualche residuo di acne.
Si procede così per 6-7 minuti, poi Maria si interrompe ed esclama il primo "Ci siamo?", seppure con tono garbato. Da qui in poi, sarà un'alternanza di brevi immersioni e di smanacciamenti e, al successivo "Ci siamo?", propongo il passaggio del testimone a Federica, così da avere la ragionevole certezza di varcare la linea del traguardo prima che mi venga sventolato il cartellino rosso davanti al naso.
Maria ovviamente accetta e, in cambio, le chiedo di potere toccare con mano i suoi seni. Il permesso mi viene accordato, ma sarà solo un contatto dall'esterno, mediato dalla maglia. Così, mentre Federica si prende cura del compare, massaggio dall'esterno il petto della mora di Bucarest: la sensazione è che quelle collinette, morbide al tatto, non siano particolarmente voluminose (non più di una seconda taglia, direi) e che possano avere anche allattato degli eredi.
Scendo quindi a carezzarle le cosce, ma non esagero con la pressione, perché indossa appunto dei curiosi collant a rete con brillantini e temo di strapparglieli e di ritrovarmeli poi tutti sul sedile. Maria lascia fare, si limita ad osservare le operazioni, ma non ci mette del suo, come una Otr più sgamata avrebbe certamente fatto, per accelerare la capitolazione: non ci sono carezze, nè massaggi ai gioielli di famiglia, nè incitamenti di sorta.
Quando sto per abusare della sua pazienza, mi avvisa esplicitamente che non potremmo stare più di dieci minuti e quindi metto alla frusta Federica, per cercare di rimanere dei tempi concessi. Fa giusto in tempo a spegnersi l'autoradio, segnale inequivocabile che siano trascorsi dieci giri di lancette dallo spegnimento del motore, passa al massimo un'altra trentina di secondi e varco la linea del traguardo.
IL RIENTRO AL PORTO
Maria è lesta a porgermi le salviette per la pulizia e si occuperà poi dello smaltimento della pallottola dell'amore. Dovendo solo reindossare la giacca a vento, viene pronta ben prima di me, ma attende con pazienza che anche io mi sia risistemato, così da ripartire verso il Porto.
Ne approfitto subito per informarmi sui rate fra le quattro mura: mi dice di non disporre di un loft di appoggio (il che dovrebbe escludere che sia la Maria Bionda di maggio/giugno 2023, che invece aveva inserzioni, tuttora attive su internet), ma di potersi recare al motel più vicino per il solito 100/60'.
Come diverse altre ragazze, rientrerà a breve al paesello (se così si può definire la Bucarest da cui dice di provenire 😄) per la Pasqua ortodossa, che tutti i punter sanno festeggiarsi fra neppure una settimana, domenica 5 maggio.
Dovendo fare il giro più largo, si possono fare altre quattro chiacchiere, in cui Maria si conferma divertente e spiritosa, più o meno sul genere della Tavy o di Katya. Quando raggiungiamo di nuovo il Porto, la sua comare è fortunatamente ancora (o di nuovo) al retrobottega ed evito un incrocio imbarazzante e potenzialmente pericoloso 😄
La morettona è molto gentile anche nel congedarsi ("Mi ha fatto molto piacere conoscerti!") e quindi non mi resta che ripartire a tutto gas, prima che riappaia a sorpresa la Tavy. Per inciso, e come si poteva facilmente immaginare, la vecchia Smartina parcheggiata sul lato di Maria è ovviamente il piccolo naviglio che lei stessa pilota ogni sera per venire al lavoro. Essendo una biposto, non so chi delle altre due venga per i cavoli suoi, se la Tavy o Cristina, o se una delle tre venga invece messa sul portapacchi 😂
Nel complesso, continuo a preferirle la Tavy, che le è inferiore per statura, la pareggia in simpatia, ma ha molta più varietà di mosse e conigli nel cilindro, riuscendo quindi a rendere più interessante la parte strettamente erotica dell'incontro.
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