DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Maria
Nazionalità: sedicente albanese
Età apparente: 20 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza dal fisico minuto e tonico, alta fra l'1.60-1.65, lunghi capelli lisci ora tinti di castano scuro, viso caruccio ma dalla carnagione pallida, occhi piccoli e dal taglio un po' a fessura, mento sfuggente, seno all'apparenza mignon
Attitudine: un po' insipida, ma ha concesso i 10 minuti canonici ; all'inizio un po' diffidente, poi si è sciolta un po', ma non è una gran chiacchierona, forse per l'italiano un po' barcollante
Reperibilità: media
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 10 minuti circa al retrobottega a km 0
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: rotonda del Carrefour, quadrante nord, per entrare in centro a Novedrate
LA MIA RECENSIONE
Demotivato dalle tenute sciistiche delle nostre amichette, era più o meno un mese che non combinavo più nulla in notturna e mi ero piuttosto concentrato sul
Quadrilatero dell'amore di Rho.
L'altra sera, le temperature sono finalmente da ottobrata, i fendi funzionano ancora e allora si parte. Dopo una prima infruttuosa tappa in zona Terzaghi a Milano, risalgo fino a Lomazzo e poi percorro la provinciale dell'amore verso est, infilandoci dentro alcune vasche lungo viale Tirana a Cermenate. Tra una cosa e l'altra, la mezzanotte è ormai passata da un pezzo, quando appaio sulla Est, e parecchie ragazze si sono ormai dileguate, fra cui il Trio delle
Stakanoviste di Novedrate.
Credo che
Maria la Greca sia una delle pochissime ragazze che non ho mai incontrato, un po' per la sua fama missilistica che aveva varcato l'Adriatico e un po' perchè era sempre stata irremovibile sul trentello, nel paio di abbordaggi che avevo tentato in precedenza. Fra il serio e il faceto, mi ero però ripromesso di premiare il suo fisichino snello e di fermarmi, se avesse mai accettato di salire a bordo per il ventello d'ordinanza.
La Greca deve comunque avere messo un po' la testa a posto, perchè ormai lavora discretamente e spesso scompare anche per una decina di minuti. Tra l'altro, non sempre la toccata e fuga in tempi record è tutta farina del sacco della signorina: mentre faccio qualche vasca a Novedrate, persino una colonna dell'Otr brianzolo come
Iris riesce ad andare e tornare dal Kilometrozero in quattro giri cronometrati di lancette!
Dopo un po' di attesa, la rotonda del Carrefour si ripopola e allora mi affianco con una manovra a tenaglia dalle retrovie. Siamo a un paio di metri di distanza e la Greca non sembra capire granché di quello che le sto chiedendo. In qualche modo ci intendiamo, ma la prima risposta è quella che
non volevo sentire: "Trenta", anche per il solo BJ. Le butto lì la proposta indecente del ventello, lei ci pensa qualche secondo, si fa riconfermare che io desideri solo il BJ e infine accetta.
LA GRECA D'ALBANIA
Si avvicina barcollando sui suoi stivaloni neri laccati da Pretty Woman, fa il periplo della macchina ed eccola seduta accanto a me. Sapevo già che il retrobottega sarebbe stato il gemello del Kilometrozero di Iris, la Greca sembra oltretutto un po' diffidente nei miei confronti, ma nei venti secondi di viaggio le strappo il nome (
Maria), l'età (20 anni) e la clamorosa rivelazione che non sia greca ma "albanesa"
Vista l'estrema pericolosità del retrobottega, mi faccio confermare che Bianca Verdi abbia regolarmente abbandonato il grande ballo prima della mezzanotte e spengo il motore. Come fece la missilotta
Maggie, pure Maria mi chiede di tenere acceso il riscaldamento e allora rimetto al trotto la modesta cavalleria sotto il cofano, che farà da bue e da asinello per i prossimi dieci minuti.
Mi complimento per il suo fisichino snello e le domando se tutte le ragazze albanesi siano belle come lei, strappandole così un primo sorriso e scongelando un po' la situazione. In realtà, il visetto di Maria non è quello di una modella: è caruccio, ha dalla sua la freschezza che solo i 20 anni possono dare, ma c'è qualche dettaglio che lo rende irregolare, forse gli occhi piccoli e sottili o il mento un po' sfuggente all'indietro. O magari alla sua carnagione pallida donerebbe di più una tinta dei capelli con qualche colpo di sole, al posto del castano scuro che porta adesso. Oppure fa solo strano che nelle sue labbra, sottili e colorate di un rosso sgargiante, non sia stata ancora iniettata neanche una punturina di acido ialuronico
Anche lei si lancia in lodi sperticate al mio indirizzo, dandomi sì e no 30 anni e togliendomi parecchi lustri dalla carta d'identità. Dato che non le ho mostrato la mia foto da 18enne sulla patente di tela rosa, deve essere per forza parecchio miope
Un ultimo dettaglio: nelle brevi interviste precedenti aveva una voce terribilmente roca, da fumatrice incallita, mentre stavolta sembra quella normale di una ragazza e non c'è alcun odore evidente di posacenere, come l'ultima volta che mi è salita in macchina la
Tattoo.
LA RECE VERA E PROPRIA
Avviene il solito scambio di gagliardetti, un foglietto azzurro autografato dalla Lagarde per un condom firmato Serena, io mi abbasso le braghe, lei non ha nulla da calarsi e allora possono già avere inizio le danze.
Maria palesa qualche incertezza nell'incappucciare il compare, ma in qualche modo vi riesce e allora si china in torsione sul mio basso ventre e comincia l'opera di trastullamento. La mano destra impugna saldamente la base del fratellino, senza però masturbarlo, mentre la sua boccuccia si muove ad altissima frequenza lungo la parte sommitale. Non verrebbe certo chiamata da
Alexandrona come dimostratrice per le allieve del suo vivaio, ma la Greca d'Albania ci si mette quantomeno d'impegno, tanto che non ricordo pause particolarmente lunghe, nella sua azione.
Nel luna park c'è una certezza: se proprio non c'è giù un metro di neve e non si vedono i pinguini passeggiare e Babbo Natale passare sulla sua slitta trainata dalle renne, tre ragazze sono perennemente in body. Due stanno a Cermenate,
Nikki e
Sandra, la terza è appiattita sul mio basso ventre e in questo preciso istante mi sta mostrando le sue chiappette sode. La quarta era
Denisa, ma dopo l'anno sabbatico si è imborghesita e ora gira addirittura col cappotto
I miei tentacoli si srotolano allora verso destra e massaggiano avidamente le sue chiappette, piccole e davvero sode. Pure quando risalgo lungo la schiena, non c'è un grammo di grasso ed è anzi un fascio di muscoli in tensione. Al retrobottega c'è pure una illuminazione da derby a San Siro e, al piacere del tatto, si aggiunge quello della vista. Maria si è riversata il lungo crine giù per la spalla destra e quindi posso anche osservare le sue labbra che corrono su e giù lungo il compare e i numerosi mini-tattoo che ornano le falangi delle sue dita.
Non avendo praticamente fatto pause, era prevedibile che la brunetta non potesse reggere molto a lungo e, con la puntualità di un treno svizzero, dopo 5-6 minuti si risolleva e mi guarda stranita, come per dire: "Ma com'è che non sei ancora venuto?".
Probabilmente me lo dice anche a parole e allora le dico di passare pure alla falegnameria. Pur avendo respirato per quasi due anni l'aria del viale dei mobilifici per eccellenza, Maria non eccelle per nulla nell'arte della pialla, che muove avanti e indietro con poca energia e convinzione.
ENTRANO GIÀ IN CAMPO LE RISERVE
Chiamo il quarto uomo e, con ben più anticipo del solito, faccio scendere in campo Federica, la giocatrice dei tempi supplementari. Il condom si era rattrappito sulla punta dell'asta e, con una certa fatica, lo srotolo verso il basso. "Ma che profilattici hai preso? Quelli dei puffi?
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", sgrido Maria, che deve avere comprato quelli di calibro mignon per risparmiare. In qualche modo, il compare viene di nuovo bene inguainato e Federica può darci dentro.
Nel frattempo, Maria si è risollevata col busto e il suo sguardo balla in tutte le direzioni: un po' osserva le operazioni giù nei Paesi Bassi, un po' incrocia timidamente il mio e ogni tanto scruta la strada in fondo al parcheggio, quando un paio di fari illumina per un attimo l'oscurità, per poi sparire verso il centro di Novedrate o giù verso la sua mattonella. Ogni volta che lei volge lo sguardo in lontananza, è un mezzo infarto e l'istinto di conservazione della specie mi spinge a fare altrettanto, ma fortunatamente non apparirà nessuna fra Bianca, Rossella e Azzurra.
Approfitto della nuova posizione, per carezzarle le cosce, che sono magre e toniche come il resto del fisico. Peccato per gli stivaloni da Pretty Woman, che le lasciano scoperta una spanna e mezza di pelle, ma prima o poi arriveranno la primavera e pure Cippolappo sulle nostre strade
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. Sotto la corazzatura del body, il seno sembra sul genere Ferragni (quella vera, non la sua emula della Farmas) e quindi non sono indotto in tentazione, a saggiarne la consistenza.
Maria è davvero passiva in questa fase: mi lascia fare senza brontolare, ma la sua manina non va a stuzzicare i gioielli di famiglia e persino il Dolby surround è completamente spento, tanto che inizio a sospettare che non sia nè greca, nè albanese, ma un'algida eschimese venuta dalla Groenlandia! Se non altro, non si mette a guardare i video su Tik Tok o le nuove richieste di amicizia su IG e allora le butto lì qualche domandina, giusto per conoscerla un po' meglio e per distrarla dalla clessidra.
I miei sforzi di farle perdere la cognizione del tempo si rivelano però del tutto vani, perché al decimo giro di lancette mi ricorda che lo slot a mia disposizione è scaduto. "Non mi dai un altro minuto per finire?", le strappo altri 60 secondi per concludere le operazioni. Mentre Maria inizia già ad estrarre i fazzoletti dalla confezione, Federica raddoppia la frequenza e l'intensità delle piallate, perché ora lo scopo non è più godersi con calma il fisichino della brunetta, ma segnare un gol prima che tirino giù l'interruttore generale dello stadio. Di riffa o di raffa, varco la linea del traguardo e invoco le meritate salviette.
IL CUORE DI PANNA
Fra le cose che mi avevano incuriosito, e su cui avevo già indagato mentre Federica faceva il suo giù nei Paesi Bassi, c'era il mazzo di rose bianche che avevo notato accanto alla sua bottiglietta.
Maria mi conferma che gliele ha regalate un suo ammiratore, che potremmo definire il punter innamorato, e che è un omaggio che apprezza tantissimo, perchè le illuminano la casa per almeno una settimana, talvolta pure due, una volta messe in un vaso. Io ero convinto che Maria avesse il cuore di ghiaccio e che le uniche "rose" apprezzate dalle nostre amichette fossero quelle che escono dalle rotatorie della BCE a Francoforte e invece la brunetta è una specie di Cuore di Panna della Algida, tanto che mi domanda se la prossima volta gliele regalerò anch'io. Adesso mi tocca aspettare che arrivi davvero la primavera, per fare un bel bouquet di primule e margherite di campo da portarle in omaggio
Sono però più interessato al minutaggio e al retrobottega messi a disposizione per la copulazione: Maria mi conferma che ne ha un altro (spero quello che scoprii quasi per caso con
Dilara e fuori dal raggio d'azione del cocchio di Bianca V.), ma la durata del match rimane fissa a 10 minuti, nonostante il rate si alzi di un decino. Credo allora che mi risparmierò la gita per campi, a caccia di primule e margherite ...
Prima di riaccendere il motore, mi fa un bello sbadiglio e scopro che fa un turno degno delle Stakanoviste (loro, in realtà, lo fanno doppio): alle 20 era già a presidiare la mattonella e la mollerà solo alle 4.30!
Il tragitto è davvero brevissimo e potremmo arrivare alla mattonella in folle, sfruttando solo la pendenza. Appena mi arresto all'ingresso della rotonda, è già il tempo dei saluti: auguro a Maria la buona notte, lei scende e circumnaviga la macchina da dietro, per raggiungere la sua fida bottiglietta, e a me non resta che dirigermi verso la branda. Incontro un po' insipido, ma quantomeno non è stata la cronometrista che temevo ...