[RECE] Maria - OTR notturna - Concorezzo (MB)

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Lombardia
SCHEDA TECNICA

CITTA DELL'INCONTRO: Concorezzo (MB)
ZONA: 45.578340, 9.328497 (distributore buio)
NOME: Maria
NAZIONALITÀ: non chiesto ma si direbbe Moldava o Ucraina
ETA': non chiesto ma sembra tra 30 e 40
SERVIZI OFFERTI: BJ, RAI1, BBJ , CIM non chiesto
SERVIZI USUFRUITI: BJ, RAI 1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: donna carina alta meno di 170, fisico normale con belle curve. Fisico da mamma, non soda come una ventenne ma ha ancora le tette belle pesanti ( piuttosto grosse) nonostante siano un po' cadenti e figa piuttosto stretta. Culo buono e tondo bello da vedere da dietro. Capelli lisci castano scuro (mi pare), viso normale ma carino per me, colore occhi non ricordo. Overall la trovo sexy.
ATTITUDINE: Tipa monosillabica, poco espansiva all'approccio quasi incazzosa che cela una certa timidezza. Durante gli spostamenti se non incalzata sta in silenzio.
Dato il poco social tempi morti inesistenti durante l'incontro. In più lei si sveste e veste piuttosto velocemente. Durante i giochi cerca di dettare i tempi anche se non mi ha messo fretta. Al secondo incontro ha lasciato che fossi io a dettare i tempi. Durante l'atto si da da fare.

LA MIA RECENSIONE:

Incontrata Maria un paio di volte, la prima non ero neanche sicuro di volerla caricare perché piuttosto scontrosa all'intervista quasi incazzosa. Nonostante non sembri più giovanissima la trovo attraente però, ha un bel corpo femminile. In più ha un'aria familiare, mi ricorda qualche milf che ho agganciato in qualche locale da ragazzo che non riesco a identificare.
Per questo mi convinco a caricarla lo stesso nonostante l'impressione iniziale non buona. E ho fatto bene perché gli incontri sono stati più che piacevoli.

Fa BBJ ma visto che non l'ho mai convinta a scendere a 40 l'ho caricata entrambe le volte per il classico rate di 30.

Ancora nel secondo incontro durante il viaggio non parla, però almeno non sta al cell, avrà detto forse 2 parole. Io la punzecchio un po' e ottengo che si sciolga un po' già quando arriviamo all'imbosco.
È una che non perde tempo e si sveste molto velocemente, io esco a pisciare e quando rientro è già tutta nuda, con 'ste discrete tette all'aria.
Mi pulisco le mani e lei mi solleva la maglietta e inizia a baciarmi il corpo un po' nello stile Nina ma con più fermezza. Poi passa alle palle e in men che non si dica l'ho già duro ma lei continua così per un tempo indefinito con io che un po' le schiaccio la testa per aumentare la pressione della sua bocca su di me e un po' le infilo le dita in figa che non essendo particolarmente umida riesce a fatica a accogliere due dita.

Poi passiamo al BJ che forse è la parte meno entusiasmante poiché spesso sento i denti e devo spronarla ad aprire la bocca di più. Comunque buono dato che ci mette anche li energia e mugola in modo piacevole. Nel frattempo si lascia afferrare con energia sia tette che culo e alterno schiaffi sul culo e dita in figa.

Le chiedo quindi di uscire pensando di passare al RAI1, ma lei una volta fuori si abbassa e continua con il BJ e col ball licking mentre io sto in piedi e le schiaccio la testa con la mano e chiudo le gambe per bloccarle la testa.

Io sono parecchio eccitato così la faccio rialzare e la giro e una volta trovato l'incastro la inizio a scopare prima con moderazione (non è bagnata come vorrei) per poi aumentare di intensità una volta accertato che si scorra senza problemi. Mi piace molto come geme lei, in modo pacato e realistico. In quella posizione è molto comodo prenderle le tette e stringergliele per bene. Lei un po' sta in piedi un po' si appoggia con le mani all'auto.

Presto sono sul punto di venire e per allungare i tempi mi stacco e me lo meno un po' da solo, lei si gira si riabbassa e ricomincia col ball licking.
Non mi lascia quindi molta scelta e quando sento che la venuta si avvicina le dico di rialzarsi e girarsi, la infilzo velocemente e cerco di scoparla il più forte possibile fino a che non vengo esausto.
Qualche colpo finale mentre l'abbraccio forte da dietro toccandola tutta e poi mi stacco. Vedendola li in piedi non resisto e la prendo e l'avvicino di nuovo a me, le prendo il viso e la bacio, lei non ricambia ma mi lascia fare passivamente.

Finito ci risistemiamo e torniamo al suo ufficio. Anche nel post scopata giusto 3 parole da parte sua tra cui un "tu sei pratico" (?), un "No!" alla mia ennesima richiesta di fare 40 e un "ciao" secco quando la lascio. Di poche parole. Non ho chiesto età ne da dove venga ma dall'accento di direbbe Moldava o Ucraina ma non ci giurerei.

Esperienza piacevole tanto che cerco entrambe le volte di ripetere per un secondo round ma lei la prima volta mi rimbalza ( mi sono rifatto con Yana) e la seconda volta la trovo libera solo quando ha smesso di lavorare (quindi è piuttosto caricata).
 
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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Maria
Nazionalità: lei dice russa, secondo me moldava o ucraina
Età apparente: 33 dichiarati
Descrizione fisica: Milf alta 1.60-1.65, corporatura normale o leggermente sovrappeso (un po' di pancetta), capelli rossi sino alle spalle, viso un po' tondo ma piacente, occhi castani(?), seno di una 3a taglia abbondante e ancora sufficientemente sodo
Attitudine: BJ da scafata intrattenitrice, RAI1 molto partecipato ; italiano da perfezionare, ma più che sufficiente a fare quattro chiacchiere
Reperibilità: media

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (mission)
Durata dell'incontro: 17-18 min al retrobottega

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Agrate (MB)
Coordinate: sotto al ponte Colleoni, direzione Monza

LA MIA RECENSIONE

Dalla descrizione fisica e attitudinale di Ymam, mi sembra la stessa intrattenitrice. Se non lo fosse, chiederemo di separare i thread ;)

Incuriosito dalla rece di PussyFixed, dopo lunghissimo tempo torno a fare un giro per i viali di Monza. Prima, però, faccio una vasca a Cinisello, dove sembra essere avvenuto il cambio dell'armadio: non c'è alcuna delle Esiliate (Regina Bionda, Ana BB e Diana Pallavolista), rimpiazzate da due ragazze more abbastanza interessanti, ma non così tanto da farmi mettere subito la freccia a destra. La più carina delle superstiti rimane la brunetta che occupa l'inizio dello sterrato della Pallavolista e che ha l'immancabile vettura con targa OT dietro di sè.

Mi sposto allora verso il viale dei concessionari. Non vedo Mirona, ci sono un paio di ragazze in via Pompei (una molto skinny, sicuramente Roxana, e una più piena, suppongo la sua comare Maria), c'è la Nuova Natasha più avanti sulla sinistra e pure la pensilinara Alissa recensita di recente da F&R.

Al Tamoil buio incrocio una milf che non mi attizza (forse tale Katya?) e una seggiola vuota. Sotto al ponte Colleoni, mi pare di riconoscere la solita Helena e poi è già l'ora di fare il giro di boa, perché non ho voglia di allungare sino a Carugate. All'Ip illuminato, un cuscino a metà (Svety?) e una seconda Milf dal naso un po' adunco all'uscita. Passaggio al rallentatore sotto al ponte e l'ultima delle Milf, quella rossa di capelli, mi pare la più piacente delle Badanti di Agrate e Concorezzo.

Decido allora di fermarmi da lei, ma una vasca corta sino al Tamoil è sufficiente a farmela soffiare e allora mi tocca bighellonare un po', senza che accada nulla di interessante. Passata una quindicina di minuti, la rossa finalmente riappare sotto al ponte e accosto per l'intervista di rito. Mi spara il solito "30 boccafi.a", tento invano il ribasso a 20 per il solo BJ (ricordavo l'accordo di cartello fra le ragazze) e la invito comunque a bordo, con l'idea di partire con l'antipasto e di aggiungere la portata principale a operazioni già avviate.

NALEVA, NAPRAVA, PRYAMA

La rossa si presenta subito come Maria, 33enne dalla grande madre Russia, dalla capitale Mosca per l'esattezza. L'unica informazione vera è probabilmente l'età, anche se l'accento è senza dubbio da ex URSS. Dice di essere qui da poco meno di un anno e, in effetti, parla un italiano ancora un po' traballante, anche se ci si intende più che bene.

Dato che lei non è una cima con l'italiano, sfodero dal cilindro le due-parole-due che so di russo (insegnatemi da Nina) e ripeto come un pappagallo traduttore le sue indicazioni stradali: quando lei dice "a destra", io ripeto "naprava"; quando è il momento di girare "a sinistra", è il turno di "naleva". Maria si mette a ridere per la mia pessima pronuncia, mi insegna una terza parola ("pryama" = "diritto") e poi inizia a indicarmi la strada direttamente in russo.

Era davvero tanto che non andavo più con le Colleonine, perchè tra un naleva e un naprava mi ritrovo in un retrobottega completamente nuovo. Quello che non è cambiato è che sia un porto di mare: disposte a raggiera nel parcheggio, ci sono già ben 3 vetture e dunque mi tocca infilarmi nell'unico lato un po' libero. A occhio, mi pare anche sin troppo illuminato e visibile dalla via d'accesso, dunque più pericoloso del precedente, in caso di atterraggi alieni.

LA RECE VERA E PROPRIA

Appena spento il motore, Maria mi ricorda che si fa credito solo ai novantenni accompagnati dai genitori e allora le passo il trentello concordato. La rossa incamera l'obolo e si alleggerisce di un po' di vestiario superfluo, gettando la giacca sui sedili posteriori e scoperchiando due seni niente male, che a occhio potrebbero essere di una 3a abbondante e che appaiono ancora discretamente turgidi.

"Wow! Da quanto sono ancora sode, non hai avuto bambini!", mi complimento per la latteria. "No, no, li ho avuti!", mi smentisce la rossa venuta dal freddo. "Allora non li hai allattati al seno! 😄", ne sparo un'altra delle mie. "No, no, li ho anche allattati!", si mette a ridere Maria ... e sono stati anche ben più di uno!

Mentre accade questo siparietto, io ho arretrato il sedile e mi sono calato le braghe, per cui non resta che dare inizio alle danze. Maria si mette gattoni sul sedile del passeggero e si china verso di me. La sua boccuccia non mira però al bersaglio grosso, che in questo momento è così piccolo che potrebbe essere centrato solo da un cecchino di precisione: riportandomi alla memoria Diana/Yana, la ragazza di smeraldo di Lentate, Maria mi solleva la camicia e inizia a sbaciucchiarmi, partendo dal petto, scendendo poi verso l'addome e concludendo sulle cosce. Nel mentre, la sua mano malandrina inizia a ringalluzzire il compare, con un massaggio delicato. Avendola gattoni accanto a me, ne approfitto subito per allungare i miei tentacoli: purtroppo non si è tolta i pantaloncini di jeans e allora mi insinuo da sotto e comincio a massaggiare un po' la latteria.

Trascorre poco più di un minuto e la rossa venuta dal freddo ritiene che sia giunto il momento di alzare la temperatura: scarta il gommino dalla bustina, se lo infila in bocca e poi si china di nuovo verso i Paesi Bassi, centrando stavolta il bersaglio grosso. Con la maestria di una scafata intrattenitrice da FKK o laufhaus, srotola il gommino con le labbra e poi inizia a trastullare il compare.

Il BJ è indubbiamente notevole: c'è energia, c'è frequenza, ci sono le escursioni verticali e ci sono pure le torsioni della testa attorno all'asta. Il collo di Maria è più snodato di un giunto di Cardano e le permette di compiere curiose traiettorie a otto, che fanno strisciare il glande contro l'intera superficie del palato. Peccato solo che non si sia rimossa i pantaloncini, per cui non riesco a massaggiarle le chiappe e devo accontentarmi dei seni e delle cosce.

La rossa ci dà dentro quasi senza sosta per almeno 6-7 minuti. Quando il compare raggiunge il pieno turgore, la pressione risulta persino eccessiva, perchè inizio a sentire le fiamme salire dal glande. Visto che le Colleonine applicano la tariffa flat, i tempi sono maturi per la sintonia di RAI1 e le domando se si possa passare alla portata principale.

SI SCAVALCA IL TUNNEL CENTRALE

Nessun problema, per Maria, che si riaccomoda sul sedile del passeggero e si sfila i pantaloncini di jeans e il perizoma. Le scarpe erano state già tolte prima del BJ, non ci sono collant da abbassare ma solo eleganti autoreggenti col bordino di pizzo e allora non le resta che reclinare completamente il sedile e invitarmi a raggiungerla.

Scavalco il tunnel centrale e sono da lei, che si prepara a ranocchia con le pelvi allineate al bordo anteriore del sedile. Guida il compare dentro l'amichetta, io cerco di trovare due solidi appoggi per i miei piedi fra le cianfrusaglie che ha messo nel pozzetto, mi ancoro con le braccia tese ai fianchi dello schienale e può avere inizio la mia danza pelvica.

Anche durante la copulazione, la rossa venuta dal freddo si dimostra tutt'altro che glaciale: sin da subito, mi carezza l'addome e il petto e poi mi impugna le chiappe, accompagnando le mie percussioni. C'è anche un po' di Dolby Surround e l'unica nota di demerito potrebbe essere la testa china su un lato, con gli occhi chiusi, a evitare l'incrocio di sguardi.

Mezzo infarto, quando vedo un paio di luci bianche apparire all'orizzonte: non si capisce subito se ce ne siano anche di blu montate sul tettuccio, mi fermo, trattengo il fiato, ma fortunatamente era solo un collega, che a sua volta attracca a una delle banchine del porto di mare.

Sarà l'ultimo momento in cui riuscirò a guardare fuori dalla vettura, perchè nel giro di un paio di minuti l'abitacolo diventa una specie di bagno turco e i finestrini si ricoprono completamente di condensa. Come ci insegna il nostro ministro della giustizia Francoatars, a questo punto non potrebbero neanche più contestarci gli atti osceni, perchè le nostre evoluzioni sono completamente invisibili da fuori 😄

Dopo qualche minuto, le braccia e le chiappe iniziano a piangere in cinese, ingolfate di acido lattico. Chiedo allora a Maria se sia OK che mi chini maggiormente su di lei: non credo ne sia entusiasta, vista la temperatura e l'umidità da foresta tropicale, ma la sua risposta non è uno "niet" e dunque mi avvicino al suo tronco, disponendo i due avambracci a cuneo attorno alla sua testa coronata di rosso.

Riparto con la mia danza pelvica e Maria si conferma di nuovo altrettanto abile nel recitare il ruolo dell'amante focosa: dapprima infila le braccia sotto alla camicia e mi massaggia la schiena, per qualche secondo arriva addirittura a graffiarmi coi suoi artigli, infine mi stringe con forza le chiappe e accompagna le mie percussioni.

Dalla sua bocca escono probabili bestemmie in russo, il suo volto è serrato in una smorfia che potrebbe essere di fastidio e allora mi fermo un attimo e le domando se le stia facendo male. "No, no ...", è la risposta Maria, che prendo per un nulla osta a proseguire con la sintonia di Rai1. Non appena riparto, oltre a stringermi a sè con le chiappe, la rossa del ponte contrappone anche il movimento delle sue pelvi, rendendo la copulazione ancora più coinvolgente.

Non sono mai stato così vicino a raggiungere il traguardo mentre il compare è dentro la sua amichetta ... ma non sono neanche mai stato così vicino a tirare le cuoia! Il cuore batte a mille, grondo di sudore da tutte le parti e allora mi fermo e mi risollevo col busto. Mi struscio un po' pelvi contro pelvi e le propongo di concludere le operazioni con un po' di sana falegnameria.

FALEGNAMERIA SOVIETICA

Maria accetta e allora mi riporto sul sedile del passeggero, per la piallatura finale, che però non avviene secondo la consolidata arte delle boscaiole schipetare o rumene: appena si varca il fiume Prut, si entra in Unione Sovietica e le regole di ingaggio sono completamente differenti. La rossa si ridispone gattoni sul sedile del passeggero e riparte esattamente come aveva fatto all'inizio dell'incontro: mentre la mano malandrina pialla il compare, la boccuccia mi bacia un po' ovunque, fra l'addome e le cosce. Il plus, rispetto a prima, è che ora Maria è completamente nuda e dunque posso massaggiarle con piacere le chiappe.

Quando mi rendo conto che sto iniziando ad abusare della sua pazienza, le propongo il solito ingresso in campo di Federica. La rossa ovviamente accetta e si riaccomoda sul sedile del passeggero, per assistere all'epilogo. I tempi supplementari durano un altro paio di minuti, durante i quali io mi alterno fra i suoi seni e le sue gambe e lei mi massaggia i gioielli di famiglia. Essendo fermo da un paio di giorni, i serbatoi erano decisamente carichi e dunque la capocchia del gommino si riempie di un'abbondante dose di nettare dell'amore, quando varco la linea del traguardo.

HA FATTO PRATICA A CASA

La rossa mi massaggia ancora per qualche secondo e, quando il climax è definitivamente alle spalle, mi passa un paio di salviette per le pulizie. La prima mi serve per detergermi il sudore dalla fronte e dal tronco, perchè sono più fradicio di un cammello che abbia attraversato il Sahara di corsa. La seconda è invece per le lindature di rito e per raccogliere i ricordini del nostro incontro, che Maria mi raccomanda di non gettare fuori. Le porgo allora la mia pallottolina e, come in gioco di matrioske, viene fagocitata nella salvietta che aveva usato per le sue pulizie, trasformandosi così in una pallottola più grossa, che provvederà lei a smaltire.

Non possiamo subito ripartire, perchè la macchina è appunto un bagno turco, completamente rivestito di condensa. Abbasso i finestrini e sparo l'aria condizionata a palla, per disappannare il lunotto. Quando finalmente si riesce a vedere fuori, innesto la retromarcia ed è di nuovo il momento dei "naleva" e dei "naprava".

"Ma con chi hai fatto pratica, per essere così brava? Con tuo marito? 😄", sono curioso di scoprire dove abbia perfezionato la sua arte amatoria. Maria mi risponde ridendo con un "Da" e, vista la numerosa prole, non è difficile immaginare che il lettone di casa sia stato più volte sfondato e abbia richiesto ripetuti interventi di riparazione.

Resta da capire da dove provenga effettivamente la rossa. Escluderei al 99.9% che sia davvero russa, perchè non sembra molto informata del fatto che non ci siano più voli diretti per Mosca e che si debba invece triangolare via Istanbul o Dubai. Potrebbe magari essere ucraina, ma al limite della parte più occidentale di Leopoli, perchè nei suoi panni non mi sentirei molto tranquillo ad avere la numerosa prole in un Paese martoriato dalla guerra. Se dovessi puntare i miei 50 centesimi, direi quindi Moldova, ma non lo sapremo mai da lei 😄

Così come non avremo mai il suo numero di telefono: so che le Colleonine non lo concedono, se non ai più danarosi clienti da motel, ma ci provo lo stesso e la risposta è un prevedibile "Niet". Magari ci intendiamo male per il suo italiano precario, ma mi pare di capire che abbia solo la sua utenza privata e ancora non riesco a capacitarmi del perchè le Colleonine non abbiano un "account business", come qualunque Otr.

Dopo il lungo giro di boa, siamo di nuovo sotto al ponte Colleoni. Tra una cosa e l'altra, sono trascorsi quasi 25 minuti dacchè mi si era seduta accanto e dunque è il momento del congedo. Resto davvero basito, quando mi saluta col mio nome di battesimo (da punter), che solo Katrina Katabregyina riesce a ricordare tutte le volte, anche se riesco a beccarla libera da impegni al Blue solo ogni 5-6 mesi! Saluto anch'io la rossa col suo finto nome, lei va a gettare la pallottola e a riaccomodarsi sulla sua seggiola e dunque non rimane che rientrare alla branda.
 
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