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- Colle della vecchia Montesilvano(PE)
CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Mariana
CITTA DELL'INCONTRO: Porto S.Elpidio
ZONA: SS16 nord
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 22 (credo)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Petting, Rai1(90°-180°)
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO: 10min (il viaggio di +) avvenuto 1 mese fà
DESCRIZIONE FISICA: Giovane, magra, alta 1.65, capelli lisci biondi (ora neri) occhi celesti, due belle protuberanze per quel corpicino
ATTITUDINE: Tranquilla, simpatica, limitativa, (non sò se mette fretta perchè sono durato poco io) standard, non penso proprio sia una porcellina.
LA MIA RECENSIONE:
Ci sono momenti nella vita di un Punter in cui uno si sente in difetto, difetto di recensire … a me capita spessissimo.
Potrei fare molto, ma molto di più, ma non lo faccio per cattiveria o tornaconteria… benzì solo ed esclusivamente per pigrizia purissima. Finalmente oggi ho partorito sta RECE che segue sempre il mio stile: “Molto fumo, poca ciccia” ma io seguo un’altra massima: “toglietemi tutto ma non il superfuo … e vaffanculo!!!”.
Oramai il Fermano “quasi non ha più segreti per me” dal punto di vista otr-istico. Non perché me le sono caricate tutte ste ragazzacce di strada (magari) ma soltanto perché oramai ho imparato a memorizzarle e riconoscerle (quasi tutte).
Durante le mie passate di quest’anno, mi è sempre rimasto impresso nella mente il fisichetto di una ragazza che però non avevo mai intervistato. Questo perché in quella zona, la polizia locale, durante i miei primi contatti col posto, mi fece la multa per divieto di fermata perché stavo otr-giando con una tipetta (biondina con voce orribile a 20m sulla destra,andando a nord, dopo il distributore di benzina sulla SS16 prima di svoltare per la zona fratte). Stupidamente ho battezzato quel tratto come “zona maledetta” e non mi sono più accostato da nessuna. Col passare dei mesi ho superato questa stupida mania infantile e mi son detto: ”ma chi se ne frega, basta con queste minchiate adolescenziali”. Mi fermo e le chiedo solo se lavorava a casa e dove. Lei risponde affermativamente e alla tariffa standard di 50.Ha aggiunto infine che casa sua stava alle Mimose. Ho risposto che ci pensavo un po’ su e sono ripartito. Dopo un po’ prendo lo smartphone e mi sono detto: ”fammi vedè dove stanno stè cazzo di Mimose”. La cosa mi interessava parecchio perché io, nella mia carriera di Punter, non ho mai visto tutti questi cazzo di posti di controllo da parte delle forze dell’ordine, io non ho paura di papponi, malintenzionati e trans-stupratori in generale, io ho paura solo di una cosa … della legge!!!. Esatto! Io ho paura della legge ( quella che ci tutela). La statale 16 tra P.S.Epidio e Civitanova è una cosa incredibile. Da noi a Pescara/Montesilvano, la densità è molto, ma molto più bassa ed io fortunatamente, un po’ perché ci so fare ma soprattutto perché ho un culo sfondato, non sono mai stato fermato in dolce compagnia in tutti gli anni della mia carriera. Muovendomi da perfetto nottambulo in perlustrazione, porto avanti comunque una media di 2 “favoriscazioni” di documenti al mese (senza esagerazioni). Tornando al discorso principale che ho auto-interrotto, dicevo che, io e Neutrino ci siamo detti:” vediamo dove rimangono stè cazzo di mimose”, per renderci conto dei potenziali pericoli in cui potevamo imbatterci. Scusatemi, soffro di sdoppiamento di personalità e delle volte le due presenze si manifestano contemporaneamente . Dopo che il mio iphone mi illustra la posizione esclamo:”ngulo!!!” … perchè era lontanissimo!!! 6Km!!! In linea d’aria. Non me lo aspettavo, solitamente uno le carica e dopo brevi rettilinei, qualche curva a destra, a sinistra e una salitella, solitamente si arriva alla meta. Effettivamente la distanza era notevole, da qui l’equazione “maggiore distanza = maggiori potenziali pericoli” … ahi ahi ahi ahi . Ma questa era cosa che prima o poi andava fatta, mica sono venuto nel fermano a cambiare l’aria. Tanto ho scoperto una cosa, se una tipa mi piace, mi piace e basta. Se non riesco ad averla a stretto giro, poi puntualmente mi viene a trovare nei miei sogni. Una volta che una mi entra in testa, io la devo avere, a costo di agganciarla per strada di pomeriggio su un lungomare affollato di gente (già fatto). Nel frattempo ci fantastico sopra, può passare un momento, un giorno, un paio di settimane, ma il momento sopraggiunge sempre e con questa erano già passati troppi mesi. Così mi sono detto. Ma chi se ne frega, leviamoci stò dente subito, e in un battibaleno rigiro e me la carico.
Facciamo conoscenza; mi dice di chiamarsi Mariana e, una volta in prossimità della rotonda, di girare a sinistra per prendere il lungomare in direzione sud. Cazzo il lungomare!!! avevo frequentato solo la statale fino a quel momento e adesso invece la mia preda mi faceva fare pure un giretto turistico per il lungomare!!!. Durante le mie avventure, trovo questo genere di varianti fantastiche!, sono un tipo che si esalta per tanto poco io. Dopo aver iniziato a transitare per il lungomare, iniziamo a conoscerci un po’ meglio. Le chiedo da dove è stata importata e lei mi risponde di essere rumena, di essere qui da un annetto e di avere (credo abbia detto) 22anni, al che io le rispondo di poter essere fiera con me della sua nazionalità perché io vado pazzo per le draculine. Gli ho detto che molte rumene si spacciano per ungheresi, spagnole e russe perché la loro fama, tra noi utilizzatori finali, non è delle migliori (qua effettivamente devo dare credito all’opinione pubblica). Tanto per mettere le cose in chiaro infine, l’ho informata che se una fa la stronza con me, col cavolo che mi rivede la seconda volta.(bugia, se una mi piace troppo do una seconda chance anche a quelle iper-maga stronzissime). Dopo un po’, per pararsi il culo, mi inizia a raccontare dal nulla che c’era un cliente che insistentemente le voleva leccare la fica ma lei, che è una brava puttanella, pare non se la faccia leccare perché, dice che ha paura delle malattie che si possono prendere e bla bla bla (questo è quello che ha detto a me). Su questo argomento la tranquillizzo definendo che con me non aveva da preoccuparsi perché sono io che voglio che si faccia tutto protetto e niente crudo ( l’animale che è in me mangerebbe avidamente tutto il cibo nel piatto con tanto di scarpetta … ma da Neutrino quale sono, preferisco lasciare degli ottimi avanzi nel piatto pur sapendo che è un peccato mortale). Dopo un po drin! drin! le squilla il cellulare, era il suo boy rumeno … con cui ha parlato tutto il tempo del restante e lungo tragitto, limitandosi a guidarmi con cenni della mano. Effettivamente, non essendoci semafori, si percorre P.S. Elpidio più velocemente rispetto alla statale, ma stiamo comunque parlando di un attraversamento da un antipodo all’altro. Arrivati sul largo spiazzale del condominio a forma di C, scendiamo e si fa seguire verso un portone. Io trovo davvero, ma davvero molto eccitante ritrovarmi ad inseguire a piedi queste zoccollette sculettanti fino alla loro alcova … e una volta dentro, spero sempre che ci siano delle scale da salire dopo il portone. Entriamo nell’edificio ma non siamo soli, improvvisamente compare una giovane ragazza “civile” che subito dopo scopro essere l’inquilina del piano di sopra, che saluta Mariana, la quale la invita a prendere l’ascensore insieme a noi. Lei in un trattenuto imbarazzo tituba un po’ ma poi accetta. Io faccio qualche battutina per rendere l’ascesa più amichevole ma lei “non mi si caga nemmeno di striscio” (traduzione: mi ha ignorato), alla fine finiscono per parlare del nuovo colore di capelli di Mariana che da rossi erano passati a biondi (attualmente neri). Usciamo dall’ascensore, lei si sfila i tacchi e scalza mi fa strada lungo il corridoio. Mi dice di non fare troppo rumore perchè il vicino di sotto si lamenta per i rumori e che le ha pure mandato recentemente i carabinieri a casa accusandola di “turbamento della quiete condominiale”. Entriamo nell’appartamento ma la camera da combattimento, era occupata dall’amica con un cliente, così dobbiamo aspettare nell’ingresso/cucina. A me l’attesa non dispiace affatto perché, anche se vestita, resto ad allisciare il suo corpo tutto il tempo, rendendo l’attesa piacevole. Io sono un buon osservatore, ma solo quando m’impongo di esserlo, normalmente altrimenti sono abbastanza superficiale e non mi restano impressi i particolari, addirittura spesso non ricordo nemmeno il colore degli occhi!!! poi se sono pure stanco addio! è un miracolo pure che ricordo il nome.Il Nostro Gold Punter Certified Maser invece nota pure quando i capelli delle girl hanno le doppie punte! … è un Mostro, un vero Mostro!!! Dell’abbigliamento mi sono rimaste impresse le calze nere con i teschietti ed il completino bianco che le termina proprio sulla linea delle chiappe(mamma mia, che visione celestiale!) . Dopo un po’ che la strofinavo, finalmente esce l’amica con il collega che, passandoci davanti, ci lasciano pure la stanza libera. L’amica non potrebbe mai essere il mio tipo perché è troppo mastodontica per i miei gusti e non l’avrei mai caricata. Finalmente entriamo e vedo il lettone. Alle pareti ci sono foto che ritraggono un bimbo, non so se suo, non ho chiesto. Le do i soldi e lei li ripone lateralmente a me in un tiretto. Dopo di che inizia a spogliarsi e mi gusto la svestizione. Il viso mi fà un certo effetto, avvolte mi piace molto e avvolte mi piace meno, mah! sarà una questione d'inclinazione. per il resto: gambe belle, culetto bello, ventre bello … tette non pervenute, viso bello. Le dico: "guarda, ti sei scordata un pezzettino", e lei: " no no caro queste non si toccano". Ed in effetti non me le ha fatte toccare nemmeno da sopra il reggiseno. Peccato perché sembrano notevoli per quel corpicino. Dovevo chiederlo prima lo so … ma mica posso stipulare un contratto di “pre-caricamento” … più tempo si perde in fase di abbordaggio e maggiore è la possibilità di essere accerchiato dalle lucine lampeggianti blu. Peccato, peccato d’avvero perché già mi sono imposto delle limitazioni, se poi non posso toccare nemmeno le tette … che cazzo ci stò a fare lì!!! misero me. Per fortuna ho una buona filosofia che mi aiuta a proseguire nel mio cammino. Nel mio piccolino, ho scoperto questo: se una zoccola, non si vuole togliere il reggiseno, spesso ha le sue buone ragioni … la maggior parte riconducibili alla vergona. Magari è piccolo tendente al piatto (questo ci può stare) oppure casca a pezzi (questo proprio no!) anche se la ragazza ha vent’anni. Ultimamente infatti ho caricato una OTR dalle mie parti che mi sono sempre scopato in macchina col reggiseno messo perché non voleva toglierselo. Peccato perché a me piace tutta, viso in primis. L’ultima volta l’ho ricattata con un ultimatum: “o tutta nuda o altrimenti nada de nada”. Ha accettato e siamo andati nel suo appartamento. Ero eccitato a 1000 perché era da tempo che desideravo tutto ciò. Una volta in camera lei è stata ai patti e si è spogliata nuda ed io … io … io era meglio che mi facevo i cazzi miei. Tettine piccole e floscissimissime stile “calanchi delle montagne” che per un potentissimo effetto induttivo ha afflosciato pure il mio cobra. A me piace chiamarlo spesso così, in verità il mio coso ha un sacco di altri nomignoli … ma forse è meglio se sorvolo sennò veramente me ne parto per la tangente. Awa! Non mi si voleva più alzare!!! Me la sono dovuta scopare a pecorina e mi sono pure dovuto concentrare molto per riuscire a malapena a sollevarlo, tanto è stato emotivo l’impatto con quella flosceria. Che peccato mortale, una bella fighetta 20enne con un tale difetto, forse avrà dovuto allattare ed un futuro tornerà splendido?!? Mah!!!.Ne avrei altri di casi del genere ma basta divagazioni. In sostanza: se insistete per far togliere un reggiseno ... preparatevi al peggio. Torniamo a parlare di Mariana. Lei si sdraia sul letto ed io rimango in mutande che solitamente tendo a tenere per strusciarmi con le sconosciute … con le fidelizzate che mi convincono, mi struscio senza veli. Il suo corpo è magro e senza imperfezioni, carnagione chiara, ventre piatto, culetto piccolo, tutta tosta. Segni particolari: ricordo solo delle zampine tatuate lateralmente all’addome. Le salgo sopra e comincio a strusciare il cobra ancora dentro le mutande contro la sua figa, finche lui caccia fuori la testa come per incanto. Ecco sono pronto!, mi infilo il preservativo e mentre guardo diritto quei suoi belli occhi chiari, mi chino su di lei e piano piano lo infilo dentro. Lei, da perfetta OTR, non si lubrifica con intrugli e scivolanti vari rendendo la prima penetrazione “attritosamente” interessante, nel senso che è una goduria sentire resistenza entrandole dentro. Lei ha tutte le fattezze che m’interessano (Neutrina) e la pompo con piacere, ma che dico piacere, con ardore. La guardo negli occhi ogni tanto lei contraccambia lo sguardo, ma solo per un po, poi lo distacca e lo distoglie altrove. Dopo qualche minuto ho voglia di prenderla da dietro e lo tiro fuori perché la voglio a 90. Lei scende dal letto, ne afferra le estremità per tirarlo a se in modo da staccare la lettiera dal muro che nell’ultima fase della percussione stava facendo un po’ di casino e risale in ginocchio sul bordo. Adesso tocca a me fare la mia parte, prendo la mira e dopo una breve rincorsa … oplà!!! sono di nuovo dentro e, al pari dell’esperienza iniziale, riscontro il medesimo attrito di benvenuto. Mentre la pompo la osservo e non riscontro nessun difetto, è bella pure dietro e la forma del suo culetto ha mantenuto in pieno tutte le mie aspettative. Non duro molto, ma tanto lo sapevo che sarebbe stata una specie di sveltina. Infatti poco dopo aumento il ritmo mi chino un po’ su di lei e tra una serie di smorfie di goduria che mi smostrano il viso (che fortunamente lei non vedrà) e una serie di sbuffi ad alta pressione per non soffocare la mia sonora voglia di urlare al cielo la mia goduria … finalmente vengo. Fine della scopata. In effetti niente di che, diciamo comunque che sono rimasto soddisfatto per aver aggiunto una figurina nuova alla mia collezione, collezione che spero di non completare mai. Ci ricomponiamo e ci prepariamo per nuove avventure (lei, io non di sicuro). Usciti dal palazzo, per errore si mette ad aspettare davanti alla portiera della macchina affianco alla mia … io faccio finta di niente e quando apro la centralizzata della Neutrino-mobile di fianco, accorgendosi dell’errore si turba e scoppiamo a ridere. Poco dopo la partenza il tempo di scambiare ancora due cazzate che drin! drin! ari-eccolo!!! è di nuovo con il suo boy al telefono che colloquiano in romaneasco, e di nuovo la sua manina prontamente ad indicarmi la direzione corretta di fronte ad ogni mia leggera titubanza. Peccato mi sarebbe piaciuto fare conversazione, anche per avere più informazioni da sputtanare a voi ma non è stato possibile. Intanto mi godevo il lungomare ancora abbastanza trafficato nonostante fossero credo le 02:00. Ero rilassato, beatamente scarico e con la testa stavo già programmando il viaggio di ritorno non appena avessi riconsegnato la “merce” al suo posto, quando a circa 200m di distanza, al termine dei quali la strada curva un po’, intravvedo quelle orribili luci blu che noi Punter di strada odiamo tanto. Per fortuna avevo una macchina davanti a me che mi faceva da scudo, stavolta casualmente (alla riconsegna tendo spesso a farmi scudo con le macchine che mi precedono). Quindi nonostante tutto ero abbastanza tranquillo di non essere fermato. Ma a circa 100m, quel figlio di puttana che mi precede, svolta a destra verso un parcheggio dove vi erano altre macchine lasciandomi in avanscoperta. In verità sono stato tentato anch’io di entrare in quel pargheggio aspettando qualche altro nuovo scudo ma ho deciso di tentare la sorte sperando che avessero già fermato qualcuno dal momento che a causa della curvatura della strada potevo solo ipotizzarlo. Un microsecondo per decidere … o la và o la spacca … deciso!, vado dritto!. Mentre mi avvicino al pericolo, purtroppo una paletta si vibra nell’aria e mi fa espliciti segnali di accostamento ai quali debbo obbedire. Così rallento ed accosto. Mi giro verso quell’uomo in uniforme che mi si è avvicinato e gli faccio: “buonasera” e lui: “buonasera, documenti per favore … patente e libretto”. So che avrei impiegato un po’ di tempo a cercare la carta di circolazione che ho riposto disordinatamente da qualche parte nel cassetto passeggero ma non volevo accendere la luce perché così speravo non si accorgessero che transitavo con una OTR (già nota sicuramente a loro), per cui gli do subito la patente per guadagnare tempo. Mentre inizio le operazioni di ricerca al buio nel tentativo di trovare quello che mi serviva nel più breve tempo possibile, mi giro verso Mariana che nel frattempo aveva già cacciato pure lei i suoi documenti!!! E li teneva in mano pure in bella mostra!!!. Non ci ho visto più, io stavo facendo di tutto per occultare la sua presenza, cazzo. Le ho detto di nasconderli alla vista, in più l’ho fermata appena in tempo perché stava chiamando l’amica per avvisarla del posto di blocco! le ho detto di attendere che l’omino si allontanasse perché se sentiva la parlata straniera ero spacciato al 100% e che diamine!!!.Per fortuna quel tratto la strada non era illuminato ed eravamo in perfetta penombra. Finalmente trovo il pezzo di carta e lo porgo all’omino in divisa. L’uomo si allontana e raggiunge il collega col quale inizia a parlare, ma io non riuscivo a sentire. Nel frattempo Mariana chiama e avvisa l’amica della novità. Intanto io mi facevo un paio di calcoli tra me e me: dunque, l’anno scorso ho beccato 41€ solo per divieto di fermata sulla SS16 per essermi fermato 10secondi a contrattare con una OTR… adesso che l’avevo addirittura caricata minimo mi toccava la supermulta etc etc. Mi stavo quindi preparando al peggio e girandomi verso la mia compagna di sventura, noto che non è affatto tranquilla in viso ed è ancora con quei cazzo di documenti in mano che indirettamente volevano significare “dai! controllami, che aspetti minchione!”. Dopo un po’ torna l’agente ed io, mentre si avvicinava, mi preparavo al peggio esattamente come farebbe un pilota d’aereo all’impatto con il terreno dopo aver perso il controllo del velivolo. Lui è sempre più vicino e quando si accosta al finestrino resto muto ad ascoltare le sue parole, che sono state: “Prego, buonaserata” e mi ridà i documenti. Cazzo, cazzo, cazzo, l’avevo scampata, cazzo unl’altra volta (pensavo tra me e me) e dopo aver cacciato un soffocato sospiro di sollievo, ho risposto “buonasera anche a lei”. La stavo scampando ancora, ho buttato patente e libretto nel portaoggetti e sono partito praticamente a razzo (fa che ci ripensava). Mentre ripartiamo la rimprovero perche all’andata mi aveva invece rassicurato sull’argomento e le dico:” meno male che non ci si mettevano lungomare!!! “Lei mi ha risposto che in un anno che è qui questa era la prima volta che ci si appostavano ( ci credete voi?). L’agitazione che mi aveva assalito però non era scomparsa perché stavo per riprendere la SS16 dove i posti di blocco spuntano fuori come funghi e nella sua zona ci sono quasi sempre. Come al solito aspetto qualche volontario e mi ci piazzo dietro. Come un’aquila guardo in lontananza la strada che sembra tranquilla e, arrivati alla casa-base, come una vera aquila, viro immediatamente a sinistra facendola scendere al volo. Mi allontano e solo dopo una decina di secondi ritrovo la serenità che mi contraddistingue. Mì è andata bene anche questa volta … per fortuna gli sbirri erano lì solo per controllo di routine ... ma mi ci gioco la palla destra che se volevano … potevano. Bella esperienza, adesso potevo affrontare spensieratamente la mia passeggiatina di più di 100km per tornare alla mia terra.
PS mi serviva una copia aggiornata, così mi sono fermato ad un distributore per arraffarmi un Lampo Incontri (nuovo ed incelofanato) prima di riprendere l'autostrada ... W le Marche!!!
NOME: Mariana
CITTA DELL'INCONTRO: Porto S.Elpidio
ZONA: SS16 nord
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 22 (credo)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Petting, Rai1(90°-180°)
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO: 10min (il viaggio di +) avvenuto 1 mese fà
DESCRIZIONE FISICA: Giovane, magra, alta 1.65, capelli lisci biondi (ora neri) occhi celesti, due belle protuberanze per quel corpicino
ATTITUDINE: Tranquilla, simpatica, limitativa, (non sò se mette fretta perchè sono durato poco io) standard, non penso proprio sia una porcellina.
LA MIA RECENSIONE:
Ci sono momenti nella vita di un Punter in cui uno si sente in difetto, difetto di recensire … a me capita spessissimo.
Potrei fare molto, ma molto di più, ma non lo faccio per cattiveria o tornaconteria… benzì solo ed esclusivamente per pigrizia purissima. Finalmente oggi ho partorito sta RECE che segue sempre il mio stile: “Molto fumo, poca ciccia” ma io seguo un’altra massima: “toglietemi tutto ma non il superfuo … e vaffanculo!!!”.
Oramai il Fermano “quasi non ha più segreti per me” dal punto di vista otr-istico. Non perché me le sono caricate tutte ste ragazzacce di strada (magari) ma soltanto perché oramai ho imparato a memorizzarle e riconoscerle (quasi tutte).
Durante le mie passate di quest’anno, mi è sempre rimasto impresso nella mente il fisichetto di una ragazza che però non avevo mai intervistato. Questo perché in quella zona, la polizia locale, durante i miei primi contatti col posto, mi fece la multa per divieto di fermata perché stavo otr-giando con una tipetta (biondina con voce orribile a 20m sulla destra,andando a nord, dopo il distributore di benzina sulla SS16 prima di svoltare per la zona fratte). Stupidamente ho battezzato quel tratto come “zona maledetta” e non mi sono più accostato da nessuna. Col passare dei mesi ho superato questa stupida mania infantile e mi son detto: ”ma chi se ne frega, basta con queste minchiate adolescenziali”. Mi fermo e le chiedo solo se lavorava a casa e dove. Lei risponde affermativamente e alla tariffa standard di 50.Ha aggiunto infine che casa sua stava alle Mimose. Ho risposto che ci pensavo un po’ su e sono ripartito. Dopo un po’ prendo lo smartphone e mi sono detto: ”fammi vedè dove stanno stè cazzo di Mimose”. La cosa mi interessava parecchio perché io, nella mia carriera di Punter, non ho mai visto tutti questi cazzo di posti di controllo da parte delle forze dell’ordine, io non ho paura di papponi, malintenzionati e trans-stupratori in generale, io ho paura solo di una cosa … della legge!!!. Esatto! Io ho paura della legge ( quella che ci tutela). La statale 16 tra P.S.Epidio e Civitanova è una cosa incredibile. Da noi a Pescara/Montesilvano, la densità è molto, ma molto più bassa ed io fortunatamente, un po’ perché ci so fare ma soprattutto perché ho un culo sfondato, non sono mai stato fermato in dolce compagnia in tutti gli anni della mia carriera. Muovendomi da perfetto nottambulo in perlustrazione, porto avanti comunque una media di 2 “favoriscazioni” di documenti al mese (senza esagerazioni). Tornando al discorso principale che ho auto-interrotto, dicevo che, io e Neutrino ci siamo detti:” vediamo dove rimangono stè cazzo di mimose”, per renderci conto dei potenziali pericoli in cui potevamo imbatterci. Scusatemi, soffro di sdoppiamento di personalità e delle volte le due presenze si manifestano contemporaneamente . Dopo che il mio iphone mi illustra la posizione esclamo:”ngulo!!!” … perchè era lontanissimo!!! 6Km!!! In linea d’aria. Non me lo aspettavo, solitamente uno le carica e dopo brevi rettilinei, qualche curva a destra, a sinistra e una salitella, solitamente si arriva alla meta. Effettivamente la distanza era notevole, da qui l’equazione “maggiore distanza = maggiori potenziali pericoli” … ahi ahi ahi ahi . Ma questa era cosa che prima o poi andava fatta, mica sono venuto nel fermano a cambiare l’aria. Tanto ho scoperto una cosa, se una tipa mi piace, mi piace e basta. Se non riesco ad averla a stretto giro, poi puntualmente mi viene a trovare nei miei sogni. Una volta che una mi entra in testa, io la devo avere, a costo di agganciarla per strada di pomeriggio su un lungomare affollato di gente (già fatto). Nel frattempo ci fantastico sopra, può passare un momento, un giorno, un paio di settimane, ma il momento sopraggiunge sempre e con questa erano già passati troppi mesi. Così mi sono detto. Ma chi se ne frega, leviamoci stò dente subito, e in un battibaleno rigiro e me la carico.
Facciamo conoscenza; mi dice di chiamarsi Mariana e, una volta in prossimità della rotonda, di girare a sinistra per prendere il lungomare in direzione sud. Cazzo il lungomare!!! avevo frequentato solo la statale fino a quel momento e adesso invece la mia preda mi faceva fare pure un giretto turistico per il lungomare!!!. Durante le mie avventure, trovo questo genere di varianti fantastiche!, sono un tipo che si esalta per tanto poco io. Dopo aver iniziato a transitare per il lungomare, iniziamo a conoscerci un po’ meglio. Le chiedo da dove è stata importata e lei mi risponde di essere rumena, di essere qui da un annetto e di avere (credo abbia detto) 22anni, al che io le rispondo di poter essere fiera con me della sua nazionalità perché io vado pazzo per le draculine. Gli ho detto che molte rumene si spacciano per ungheresi, spagnole e russe perché la loro fama, tra noi utilizzatori finali, non è delle migliori (qua effettivamente devo dare credito all’opinione pubblica). Tanto per mettere le cose in chiaro infine, l’ho informata che se una fa la stronza con me, col cavolo che mi rivede la seconda volta.(bugia, se una mi piace troppo do una seconda chance anche a quelle iper-maga stronzissime). Dopo un po’, per pararsi il culo, mi inizia a raccontare dal nulla che c’era un cliente che insistentemente le voleva leccare la fica ma lei, che è una brava puttanella, pare non se la faccia leccare perché, dice che ha paura delle malattie che si possono prendere e bla bla bla (questo è quello che ha detto a me). Su questo argomento la tranquillizzo definendo che con me non aveva da preoccuparsi perché sono io che voglio che si faccia tutto protetto e niente crudo ( l’animale che è in me mangerebbe avidamente tutto il cibo nel piatto con tanto di scarpetta … ma da Neutrino quale sono, preferisco lasciare degli ottimi avanzi nel piatto pur sapendo che è un peccato mortale). Dopo un po drin! drin! le squilla il cellulare, era il suo boy rumeno … con cui ha parlato tutto il tempo del restante e lungo tragitto, limitandosi a guidarmi con cenni della mano. Effettivamente, non essendoci semafori, si percorre P.S. Elpidio più velocemente rispetto alla statale, ma stiamo comunque parlando di un attraversamento da un antipodo all’altro. Arrivati sul largo spiazzale del condominio a forma di C, scendiamo e si fa seguire verso un portone. Io trovo davvero, ma davvero molto eccitante ritrovarmi ad inseguire a piedi queste zoccollette sculettanti fino alla loro alcova … e una volta dentro, spero sempre che ci siano delle scale da salire dopo il portone. Entriamo nell’edificio ma non siamo soli, improvvisamente compare una giovane ragazza “civile” che subito dopo scopro essere l’inquilina del piano di sopra, che saluta Mariana, la quale la invita a prendere l’ascensore insieme a noi. Lei in un trattenuto imbarazzo tituba un po’ ma poi accetta. Io faccio qualche battutina per rendere l’ascesa più amichevole ma lei “non mi si caga nemmeno di striscio” (traduzione: mi ha ignorato), alla fine finiscono per parlare del nuovo colore di capelli di Mariana che da rossi erano passati a biondi (attualmente neri). Usciamo dall’ascensore, lei si sfila i tacchi e scalza mi fa strada lungo il corridoio. Mi dice di non fare troppo rumore perchè il vicino di sotto si lamenta per i rumori e che le ha pure mandato recentemente i carabinieri a casa accusandola di “turbamento della quiete condominiale”. Entriamo nell’appartamento ma la camera da combattimento, era occupata dall’amica con un cliente, così dobbiamo aspettare nell’ingresso/cucina. A me l’attesa non dispiace affatto perché, anche se vestita, resto ad allisciare il suo corpo tutto il tempo, rendendo l’attesa piacevole. Io sono un buon osservatore, ma solo quando m’impongo di esserlo, normalmente altrimenti sono abbastanza superficiale e non mi restano impressi i particolari, addirittura spesso non ricordo nemmeno il colore degli occhi!!! poi se sono pure stanco addio! è un miracolo pure che ricordo il nome.Il Nostro Gold Punter Certified Maser invece nota pure quando i capelli delle girl hanno le doppie punte! … è un Mostro, un vero Mostro!!! Dell’abbigliamento mi sono rimaste impresse le calze nere con i teschietti ed il completino bianco che le termina proprio sulla linea delle chiappe(mamma mia, che visione celestiale!) . Dopo un po’ che la strofinavo, finalmente esce l’amica con il collega che, passandoci davanti, ci lasciano pure la stanza libera. L’amica non potrebbe mai essere il mio tipo perché è troppo mastodontica per i miei gusti e non l’avrei mai caricata. Finalmente entriamo e vedo il lettone. Alle pareti ci sono foto che ritraggono un bimbo, non so se suo, non ho chiesto. Le do i soldi e lei li ripone lateralmente a me in un tiretto. Dopo di che inizia a spogliarsi e mi gusto la svestizione. Il viso mi fà un certo effetto, avvolte mi piace molto e avvolte mi piace meno, mah! sarà una questione d'inclinazione. per il resto: gambe belle, culetto bello, ventre bello … tette non pervenute, viso bello. Le dico: "guarda, ti sei scordata un pezzettino", e lei: " no no caro queste non si toccano". Ed in effetti non me le ha fatte toccare nemmeno da sopra il reggiseno. Peccato perché sembrano notevoli per quel corpicino. Dovevo chiederlo prima lo so … ma mica posso stipulare un contratto di “pre-caricamento” … più tempo si perde in fase di abbordaggio e maggiore è la possibilità di essere accerchiato dalle lucine lampeggianti blu. Peccato, peccato d’avvero perché già mi sono imposto delle limitazioni, se poi non posso toccare nemmeno le tette … che cazzo ci stò a fare lì!!! misero me. Per fortuna ho una buona filosofia che mi aiuta a proseguire nel mio cammino. Nel mio piccolino, ho scoperto questo: se una zoccola, non si vuole togliere il reggiseno, spesso ha le sue buone ragioni … la maggior parte riconducibili alla vergona. Magari è piccolo tendente al piatto (questo ci può stare) oppure casca a pezzi (questo proprio no!) anche se la ragazza ha vent’anni. Ultimamente infatti ho caricato una OTR dalle mie parti che mi sono sempre scopato in macchina col reggiseno messo perché non voleva toglierselo. Peccato perché a me piace tutta, viso in primis. L’ultima volta l’ho ricattata con un ultimatum: “o tutta nuda o altrimenti nada de nada”. Ha accettato e siamo andati nel suo appartamento. Ero eccitato a 1000 perché era da tempo che desideravo tutto ciò. Una volta in camera lei è stata ai patti e si è spogliata nuda ed io … io … io era meglio che mi facevo i cazzi miei. Tettine piccole e floscissimissime stile “calanchi delle montagne” che per un potentissimo effetto induttivo ha afflosciato pure il mio cobra. A me piace chiamarlo spesso così, in verità il mio coso ha un sacco di altri nomignoli … ma forse è meglio se sorvolo sennò veramente me ne parto per la tangente. Awa! Non mi si voleva più alzare!!! Me la sono dovuta scopare a pecorina e mi sono pure dovuto concentrare molto per riuscire a malapena a sollevarlo, tanto è stato emotivo l’impatto con quella flosceria. Che peccato mortale, una bella fighetta 20enne con un tale difetto, forse avrà dovuto allattare ed un futuro tornerà splendido?!? Mah!!!.Ne avrei altri di casi del genere ma basta divagazioni. In sostanza: se insistete per far togliere un reggiseno ... preparatevi al peggio. Torniamo a parlare di Mariana. Lei si sdraia sul letto ed io rimango in mutande che solitamente tendo a tenere per strusciarmi con le sconosciute … con le fidelizzate che mi convincono, mi struscio senza veli. Il suo corpo è magro e senza imperfezioni, carnagione chiara, ventre piatto, culetto piccolo, tutta tosta. Segni particolari: ricordo solo delle zampine tatuate lateralmente all’addome. Le salgo sopra e comincio a strusciare il cobra ancora dentro le mutande contro la sua figa, finche lui caccia fuori la testa come per incanto. Ecco sono pronto!, mi infilo il preservativo e mentre guardo diritto quei suoi belli occhi chiari, mi chino su di lei e piano piano lo infilo dentro. Lei, da perfetta OTR, non si lubrifica con intrugli e scivolanti vari rendendo la prima penetrazione “attritosamente” interessante, nel senso che è una goduria sentire resistenza entrandole dentro. Lei ha tutte le fattezze che m’interessano (Neutrina) e la pompo con piacere, ma che dico piacere, con ardore. La guardo negli occhi ogni tanto lei contraccambia lo sguardo, ma solo per un po, poi lo distacca e lo distoglie altrove. Dopo qualche minuto ho voglia di prenderla da dietro e lo tiro fuori perché la voglio a 90. Lei scende dal letto, ne afferra le estremità per tirarlo a se in modo da staccare la lettiera dal muro che nell’ultima fase della percussione stava facendo un po’ di casino e risale in ginocchio sul bordo. Adesso tocca a me fare la mia parte, prendo la mira e dopo una breve rincorsa … oplà!!! sono di nuovo dentro e, al pari dell’esperienza iniziale, riscontro il medesimo attrito di benvenuto. Mentre la pompo la osservo e non riscontro nessun difetto, è bella pure dietro e la forma del suo culetto ha mantenuto in pieno tutte le mie aspettative. Non duro molto, ma tanto lo sapevo che sarebbe stata una specie di sveltina. Infatti poco dopo aumento il ritmo mi chino un po’ su di lei e tra una serie di smorfie di goduria che mi smostrano il viso (che fortunamente lei non vedrà) e una serie di sbuffi ad alta pressione per non soffocare la mia sonora voglia di urlare al cielo la mia goduria … finalmente vengo. Fine della scopata. In effetti niente di che, diciamo comunque che sono rimasto soddisfatto per aver aggiunto una figurina nuova alla mia collezione, collezione che spero di non completare mai. Ci ricomponiamo e ci prepariamo per nuove avventure (lei, io non di sicuro). Usciti dal palazzo, per errore si mette ad aspettare davanti alla portiera della macchina affianco alla mia … io faccio finta di niente e quando apro la centralizzata della Neutrino-mobile di fianco, accorgendosi dell’errore si turba e scoppiamo a ridere. Poco dopo la partenza il tempo di scambiare ancora due cazzate che drin! drin! ari-eccolo!!! è di nuovo con il suo boy al telefono che colloquiano in romaneasco, e di nuovo la sua manina prontamente ad indicarmi la direzione corretta di fronte ad ogni mia leggera titubanza. Peccato mi sarebbe piaciuto fare conversazione, anche per avere più informazioni da sputtanare a voi ma non è stato possibile. Intanto mi godevo il lungomare ancora abbastanza trafficato nonostante fossero credo le 02:00. Ero rilassato, beatamente scarico e con la testa stavo già programmando il viaggio di ritorno non appena avessi riconsegnato la “merce” al suo posto, quando a circa 200m di distanza, al termine dei quali la strada curva un po’, intravvedo quelle orribili luci blu che noi Punter di strada odiamo tanto. Per fortuna avevo una macchina davanti a me che mi faceva da scudo, stavolta casualmente (alla riconsegna tendo spesso a farmi scudo con le macchine che mi precedono). Quindi nonostante tutto ero abbastanza tranquillo di non essere fermato. Ma a circa 100m, quel figlio di puttana che mi precede, svolta a destra verso un parcheggio dove vi erano altre macchine lasciandomi in avanscoperta. In verità sono stato tentato anch’io di entrare in quel pargheggio aspettando qualche altro nuovo scudo ma ho deciso di tentare la sorte sperando che avessero già fermato qualcuno dal momento che a causa della curvatura della strada potevo solo ipotizzarlo. Un microsecondo per decidere … o la và o la spacca … deciso!, vado dritto!. Mentre mi avvicino al pericolo, purtroppo una paletta si vibra nell’aria e mi fa espliciti segnali di accostamento ai quali debbo obbedire. Così rallento ed accosto. Mi giro verso quell’uomo in uniforme che mi si è avvicinato e gli faccio: “buonasera” e lui: “buonasera, documenti per favore … patente e libretto”. So che avrei impiegato un po’ di tempo a cercare la carta di circolazione che ho riposto disordinatamente da qualche parte nel cassetto passeggero ma non volevo accendere la luce perché così speravo non si accorgessero che transitavo con una OTR (già nota sicuramente a loro), per cui gli do subito la patente per guadagnare tempo. Mentre inizio le operazioni di ricerca al buio nel tentativo di trovare quello che mi serviva nel più breve tempo possibile, mi giro verso Mariana che nel frattempo aveva già cacciato pure lei i suoi documenti!!! E li teneva in mano pure in bella mostra!!!. Non ci ho visto più, io stavo facendo di tutto per occultare la sua presenza, cazzo. Le ho detto di nasconderli alla vista, in più l’ho fermata appena in tempo perché stava chiamando l’amica per avvisarla del posto di blocco! le ho detto di attendere che l’omino si allontanasse perché se sentiva la parlata straniera ero spacciato al 100% e che diamine!!!.Per fortuna quel tratto la strada non era illuminato ed eravamo in perfetta penombra. Finalmente trovo il pezzo di carta e lo porgo all’omino in divisa. L’uomo si allontana e raggiunge il collega col quale inizia a parlare, ma io non riuscivo a sentire. Nel frattempo Mariana chiama e avvisa l’amica della novità. Intanto io mi facevo un paio di calcoli tra me e me: dunque, l’anno scorso ho beccato 41€ solo per divieto di fermata sulla SS16 per essermi fermato 10secondi a contrattare con una OTR… adesso che l’avevo addirittura caricata minimo mi toccava la supermulta etc etc. Mi stavo quindi preparando al peggio e girandomi verso la mia compagna di sventura, noto che non è affatto tranquilla in viso ed è ancora con quei cazzo di documenti in mano che indirettamente volevano significare “dai! controllami, che aspetti minchione!”. Dopo un po’ torna l’agente ed io, mentre si avvicinava, mi preparavo al peggio esattamente come farebbe un pilota d’aereo all’impatto con il terreno dopo aver perso il controllo del velivolo. Lui è sempre più vicino e quando si accosta al finestrino resto muto ad ascoltare le sue parole, che sono state: “Prego, buonaserata” e mi ridà i documenti. Cazzo, cazzo, cazzo, l’avevo scampata, cazzo unl’altra volta (pensavo tra me e me) e dopo aver cacciato un soffocato sospiro di sollievo, ho risposto “buonasera anche a lei”. La stavo scampando ancora, ho buttato patente e libretto nel portaoggetti e sono partito praticamente a razzo (fa che ci ripensava). Mentre ripartiamo la rimprovero perche all’andata mi aveva invece rassicurato sull’argomento e le dico:” meno male che non ci si mettevano lungomare!!! “Lei mi ha risposto che in un anno che è qui questa era la prima volta che ci si appostavano ( ci credete voi?). L’agitazione che mi aveva assalito però non era scomparsa perché stavo per riprendere la SS16 dove i posti di blocco spuntano fuori come funghi e nella sua zona ci sono quasi sempre. Come al solito aspetto qualche volontario e mi ci piazzo dietro. Come un’aquila guardo in lontananza la strada che sembra tranquilla e, arrivati alla casa-base, come una vera aquila, viro immediatamente a sinistra facendola scendere al volo. Mi allontano e solo dopo una decina di secondi ritrovo la serenità che mi contraddistingue. Mì è andata bene anche questa volta … per fortuna gli sbirri erano lì solo per controllo di routine ... ma mi ci gioco la palla destra che se volevano … potevano. Bella esperienza, adesso potevo affrontare spensieratamente la mia passeggiatina di più di 100km per tornare alla mia terra.
PS mi serviva una copia aggiornata, così mi sono fermato ad un distributore per arraffarmi un Lampo Incontri (nuovo ed incelofanato) prima di riprendere l'autostrada ... W le Marche!!!
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