[RECE] Michela (ROM) - OTR notturna - Lentate s.S. (MI)
SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate s.S. (MI)
ZONA: 45.678584,9.114637
NOME: Michela
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 22 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: fisicamente discreta, alta attorno a 1,65 e dalla silhouette già un po' formosetta (neppure i tacchi con mega-zeppa riescono a slanciarla come si dovrebbe); di viso è abbastanza carina, con occhi un po' a fessura e capelli neri lisci non molto lunghi
ATTITUDINE: buon BJ; inizialmente non molto loquace, si è sciolta decisamente di più nel social time finale
LA MIA RECENSIONE:
Ometto di descrivere il preludio all'incontro, perché del mio girovagare lungo la Novedratese ho già parlato diffusamente qui. Forse vale solo la pena menzionare che pare essere arrivata la primavera, nel bene (le OTR cominciano a essere decisamente più svestite) e nel male (il traffico di punter è già a livelli caotici, tanto è vero che basta distrarsi un attimo e la propria ragazza preferita si è già volatilizzata, rapita da qualche altro "predatore" della notte). Tutto sommato, credo a questo punto di preferire l'inverno, quando si possono soppesare con calma le varie alternative disponibili e poi scegliere la propria "prediletta", senza che la stessa si dilegui proprio sul più bello ... Cosa che non è ovviamente possibile stasera, perché il turnover delle ragazze più gettonate è davvero incessante ...
Dopo avere vanamente tentato di beccare Yulia e aver sperimentato la mutevolezza d'umore della fanciulla bionda di via Battisti (rate salito da 20 a 30 in poco più di un minuto ...), decido infine di fermarmi dalla ragazza mora che staziona allo sbocco della traversa immediatamente successiva (via Aureggi, per la cronaca). Avevo già incontrato il suo sguardo un paio di volte, nella mia ronda perlustrativa e, per quanto non bellissima, mi era sembrata una "brava ragazza", di quelle che si potrebbero classificare come affidabili. Per questo, la trattativa è molto rapida (il rate per il BJ è il classico 20 di base) e l'accordo è rapidamente raggiunto.
La carico e vengo immediatamente avvolto dagli effluvi di profumo che si sprigionano dal suo corpo. Per cui, raccolte le consuete generalità (Michela, rumena 22enne, in Italia da 1 anno e mezzo, a Lentate da 1 ora e mezza, nella mia macchina da 1 minuto e mezzo ...), è quasi inevitabile chiederle quale sia il suo profumo. Lei solleva e annusa la stoletta che tiene attorno al collo (deve avere pensato: "Azz! Ne ho messo proprio troppo!") e mi risponde: "Sai che non lo so!". "Com'è possibile che tu non lo sappia ?-)", le chiedo decisamente stupito. "Me l'hanno regalato!", mi spiega Michela. Poi, dopo averci pensato un attimo, mi dice: "Dovrebbe chiamarsi Aqua di Alexandria", nome che mi risulta assolutamente sconosciuto, ma tant'è ...
Dopo un paio di minuti raggiungiamo la sede operativa, che è un parcheggio pubblico in zona abbastanza centrale (ma, d'altro canto, non si può pretendere molto di più, nel bel mezzo di una cittadina). Nota positiva: parcheggiamo dietro un paio di furgoni e quindi siamo poco visibili. Nota negativa: la piazzetta è sovrastata da una bella telecamera di sorveglianza (di quelle a globo), per cui da qualche centrale operativa è sicuramente possibile tenere d'occhio il flusso di macchine, aspettare giusto i 5 minuti che servono all'improvvisata coppietta per spogliarsi e poi inviare una simpatica pattuglia a colpo sicuro ... Per questo, quando vedo che Michela inizia a disporre in bella vista i vari arnesi del mestiere sulla plancia e a spogliarsi quasi completamente (il che dovrebbe teoricamente farmi piacere), non sono proprio tranquillissimo, anche perché ci sarebbero ben poche scuse da inventare, qualora ricevessimo una visita aliena ...
LA RECE VERA E PROPRIA
Comunque, quando stanno per iniziare le operazioni, Michela è davvero quasi tutta nuda: s'è tolta il giubbottino e la maglia che indossava, ha abbassato le spalline del reggiseno e l'ha fatto scivolare appena sotto il suo torace, ha calato le mutandine e la pseudo-gonnellina elasticizzata e semitrasparente che indossava ed è accanto a me con indosso solamente una sorta di guepiere e le calze autoreggenti scure. Come avevo già intuito vedendola allo showroom, non è esattamente una velina, ma è già abbastanza formosetta (senza però che la si possa classificare come grassa). Il suo corpo appare ben depilato e, complice la sua giovane età, la pelle è molto liscia al tatto.
Giovane, ma sicuramente non inesperta, perché sembra avere le idee abbastanza chiare su come prendersi cura del mio fratellino (che, per onore di cronaca, era già abbastanza arzillo di suo ...). Senza neppure bisogno di risvegliarlo dal suo torpore, può immediatamente calzarlo (con un profilattico bianco) e iniziare un buon BJ. Sa alternare un'azione più lenta, concentrata soprattutto sul glande, ad oscillazioni più rapide e profonde, che coinvolgono quasi tutta l'asta. Mentre il fratellino apprezza le sue cure, io prendo confidenza con il suo corpo. E' appunto un po' burroso, ma ciò - unito alla sua levigatezza - ne rende piacevole la manipolazione. La carezzo un po' dappertutto, concentrandomi poi sui seni e sulla vulva. I primi appaiono di una taglia media/abbondante (almeno una 3°), ma hanno quella forma a pera un po' penzolante che non mi entusiasma del tutto (sarà che ultimamente mi sono abituato a mammelle anche un po' più piccole, ma a coppa e dalla consistenza davvero soda, talvolta anche perché siliconate . La seconda, ben depilata, è caratterizzata da piccole labbra poco pronunciate, che sporgono appena dalle grandi e che provvedo a frizionare lungamente.
Non so per quale motivo, ma la ragazza deve avermi scambiato per un eiaculatore precoce, perché dopo un tempo assolutamente irragionevole già si ferma e, scrutando la punta del profilattico, mi domanda: "Sei venuto?". Rivolgo anch'io il mio sguardo attonito verso il basso e mi chiedo perché possa averlo pensato. In effetti, non è riuscita a infilare completamente il condom sul mio membro e ha lasciato la punta un po' flaccida, cosicché il lattice non stirato e non direttamente a contatto con l'incarnato della pelle appare un po' bianchiccio. Chiarito il mistero, con sua somma delusione devo rimetterla all'opera: "No, manca ancora un bel po' ".
Si prosegue ancora allo stesso modo per qualche minuto (con lei che dedica le sue attenzioni al mio fratellino e io che faccio altrettanto con tutto il suo corpo) e poi si ferma di nuovo, perché deve cercare di risistemare il condom, che non vuole saperne di stare in posizione. Raccolgo l'ennesimo complimento di circostanza ("Ca..o, ma è proprio grosso, perché non riesco a fargli stare su il profilattico!") e la incito a rimettersi all'opera ("Dài, che manca davvero poco!"). Da qui in poi, Michela si aiuta un po' anche con la mano, che usa per carezzarmi i gioielli di famiglia e sollecitare la base dell'asta, mentre la bocca è concentrata sul glande. E' talmente concentrata sulla sua opera, che non si accorge neppure che a un certo punto ho tagliato il traguardo (probabilmente, avendo involontariamente creato un serbatoio così grosso in punta, non si è resa conto della mia eiaculazione). La lascio andare avanti ancora per una dozzina di secondi e poi la fermo, perché mi sembrerebbe davvero sleale farle continuare la sua sessione d'immersione anche ad opera completata. Michela si stacca, dà un'occhiata all'asta mentre continua a praticarle per qualche secondo un massaggio "defatigante" e chiude la parte strettamente erotica dell'incontro con un'ulteriore sviolinata: "Ma era veramente duro, perché alla fine mi faceva male la bocca!". Il mio fratellino, che è probabilmente ricco di materia spugnosa ma senz'altro privo di materia grigia , si fa ringalluzzire da tali complimenti di circostanza (mancava solo che Michela gli dicesse che era anche lungo ...) e stenta a farsi da parte. Per cui tocca a me riprendere in mano la situazione (non appena un po' di sangue riprende a rifluire dove dovrebbe) e chiedo a Michela di porgermi le solite salviettine umidificate, per procedere alle operazioni di pulizia.
'O SURDATO 'NNAMMURATO
Mentre ci rivestiamo, scambiamo ancora quattro chiacchiere.
- Sei nuova qui, ma non del mestiere, giusto? Perché mi sei sembrata abbastanza esperta ... - le butto lì
- Sì, prima sono stata a Paderno, ma lì non ci facevano lavorare - mi risponde
- Chi non vi faceva lavorare? - le domando, immaginando chissà quale lotta fratricida tra gang, per il controllo del territorio
- I vigili. A dire il vero, un vigile, che si era innamorato di me. Quando l'ho respinto, per ripicca ha cominciato a multare tutte le sere i miei clienti e alla fine ho dovuto cambiare posto - mi spiega Michela
- Avresti dovuto dargli un po' di corda Voi donne siete sicuramente maestre in quest'arte ... - è la perla di saggezza che esce dalla mia bocca
- No, no, ma un po' gli ho dato retta. E' che lui era veramente insistente: voleva addirittura che andassimo a vivere insieme - continua Michela
- Qui siamo davvero ai confini dell'ossessione, da parte sua. Anche perché tu avrai sicuramente un ragazzo, qui in Italia o nel tuo Paese, giusto? - la incalzo
- Sì, ce l'ho qui in Italia - risponde ancora Michela
- Beh, a questo punto devi solo augurarti di non far innamorare anche i vigili di Lentate, altrimenti ti ritrovi con la fila di spasimanti che ti fanno la serenata sotto il balcone, ma povera - chiudo il discorso e riavvio la macchina, per riaccompagnarla allo showroom.
L'autoradio trasmette Alicia Keys e quindi vengo anche deliziato da Michela che canticchia "Girl on fire" (come si fa a mandare la cassetta del suo provino ad Amici? , il tutto ovviamente senza alcun sovrapprezzo sull'obolo iniziale... Non faccio però in tempo a vedere se anche Michela inizi ad ardere di passione, come Alicia Keys, perché siamo già alla postazione di scarico (che è leggermente prima del suo showroom). Ci auguriamo la buona notte e immediatamente indirizzo la prua della mia punter-mobile verso via del Popolo, dove mi aspetto di trovare finalmente Yulia. Speranza che si concretizzerà solo all'una di notte, dopo un'estenuante (per lei) serata di lavoro. Questa è però un'altra storia, che sarebbe altrettanto interessante da raccontare ma che la policy del forum (e la natura abbastanza privata delle vicende) impediscono di farlo ...
SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Lentate s.S. (MI)
ZONA: 45.678584,9.114637
NOME: Michela
NAZIONALITA': Rumena
ETA': 22 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: fisicamente discreta, alta attorno a 1,65 e dalla silhouette già un po' formosetta (neppure i tacchi con mega-zeppa riescono a slanciarla come si dovrebbe); di viso è abbastanza carina, con occhi un po' a fessura e capelli neri lisci non molto lunghi
ATTITUDINE: buon BJ; inizialmente non molto loquace, si è sciolta decisamente di più nel social time finale
LA MIA RECENSIONE:
Ometto di descrivere il preludio all'incontro, perché del mio girovagare lungo la Novedratese ho già parlato diffusamente qui. Forse vale solo la pena menzionare che pare essere arrivata la primavera, nel bene (le OTR cominciano a essere decisamente più svestite) e nel male (il traffico di punter è già a livelli caotici, tanto è vero che basta distrarsi un attimo e la propria ragazza preferita si è già volatilizzata, rapita da qualche altro "predatore" della notte). Tutto sommato, credo a questo punto di preferire l'inverno, quando si possono soppesare con calma le varie alternative disponibili e poi scegliere la propria "prediletta", senza che la stessa si dilegui proprio sul più bello ... Cosa che non è ovviamente possibile stasera, perché il turnover delle ragazze più gettonate è davvero incessante ...
Dopo avere vanamente tentato di beccare Yulia e aver sperimentato la mutevolezza d'umore della fanciulla bionda di via Battisti (rate salito da 20 a 30 in poco più di un minuto ...), decido infine di fermarmi dalla ragazza mora che staziona allo sbocco della traversa immediatamente successiva (via Aureggi, per la cronaca). Avevo già incontrato il suo sguardo un paio di volte, nella mia ronda perlustrativa e, per quanto non bellissima, mi era sembrata una "brava ragazza", di quelle che si potrebbero classificare come affidabili. Per questo, la trattativa è molto rapida (il rate per il BJ è il classico 20 di base) e l'accordo è rapidamente raggiunto.
La carico e vengo immediatamente avvolto dagli effluvi di profumo che si sprigionano dal suo corpo. Per cui, raccolte le consuete generalità (Michela, rumena 22enne, in Italia da 1 anno e mezzo, a Lentate da 1 ora e mezza, nella mia macchina da 1 minuto e mezzo ...), è quasi inevitabile chiederle quale sia il suo profumo. Lei solleva e annusa la stoletta che tiene attorno al collo (deve avere pensato: "Azz! Ne ho messo proprio troppo!") e mi risponde: "Sai che non lo so!". "Com'è possibile che tu non lo sappia ?-)", le chiedo decisamente stupito. "Me l'hanno regalato!", mi spiega Michela. Poi, dopo averci pensato un attimo, mi dice: "Dovrebbe chiamarsi Aqua di Alexandria", nome che mi risulta assolutamente sconosciuto, ma tant'è ...
Dopo un paio di minuti raggiungiamo la sede operativa, che è un parcheggio pubblico in zona abbastanza centrale (ma, d'altro canto, non si può pretendere molto di più, nel bel mezzo di una cittadina). Nota positiva: parcheggiamo dietro un paio di furgoni e quindi siamo poco visibili. Nota negativa: la piazzetta è sovrastata da una bella telecamera di sorveglianza (di quelle a globo), per cui da qualche centrale operativa è sicuramente possibile tenere d'occhio il flusso di macchine, aspettare giusto i 5 minuti che servono all'improvvisata coppietta per spogliarsi e poi inviare una simpatica pattuglia a colpo sicuro ... Per questo, quando vedo che Michela inizia a disporre in bella vista i vari arnesi del mestiere sulla plancia e a spogliarsi quasi completamente (il che dovrebbe teoricamente farmi piacere), non sono proprio tranquillissimo, anche perché ci sarebbero ben poche scuse da inventare, qualora ricevessimo una visita aliena ...
LA RECE VERA E PROPRIA
Comunque, quando stanno per iniziare le operazioni, Michela è davvero quasi tutta nuda: s'è tolta il giubbottino e la maglia che indossava, ha abbassato le spalline del reggiseno e l'ha fatto scivolare appena sotto il suo torace, ha calato le mutandine e la pseudo-gonnellina elasticizzata e semitrasparente che indossava ed è accanto a me con indosso solamente una sorta di guepiere e le calze autoreggenti scure. Come avevo già intuito vedendola allo showroom, non è esattamente una velina, ma è già abbastanza formosetta (senza però che la si possa classificare come grassa). Il suo corpo appare ben depilato e, complice la sua giovane età, la pelle è molto liscia al tatto.
Giovane, ma sicuramente non inesperta, perché sembra avere le idee abbastanza chiare su come prendersi cura del mio fratellino (che, per onore di cronaca, era già abbastanza arzillo di suo ...). Senza neppure bisogno di risvegliarlo dal suo torpore, può immediatamente calzarlo (con un profilattico bianco) e iniziare un buon BJ. Sa alternare un'azione più lenta, concentrata soprattutto sul glande, ad oscillazioni più rapide e profonde, che coinvolgono quasi tutta l'asta. Mentre il fratellino apprezza le sue cure, io prendo confidenza con il suo corpo. E' appunto un po' burroso, ma ciò - unito alla sua levigatezza - ne rende piacevole la manipolazione. La carezzo un po' dappertutto, concentrandomi poi sui seni e sulla vulva. I primi appaiono di una taglia media/abbondante (almeno una 3°), ma hanno quella forma a pera un po' penzolante che non mi entusiasma del tutto (sarà che ultimamente mi sono abituato a mammelle anche un po' più piccole, ma a coppa e dalla consistenza davvero soda, talvolta anche perché siliconate . La seconda, ben depilata, è caratterizzata da piccole labbra poco pronunciate, che sporgono appena dalle grandi e che provvedo a frizionare lungamente.
Non so per quale motivo, ma la ragazza deve avermi scambiato per un eiaculatore precoce, perché dopo un tempo assolutamente irragionevole già si ferma e, scrutando la punta del profilattico, mi domanda: "Sei venuto?". Rivolgo anch'io il mio sguardo attonito verso il basso e mi chiedo perché possa averlo pensato. In effetti, non è riuscita a infilare completamente il condom sul mio membro e ha lasciato la punta un po' flaccida, cosicché il lattice non stirato e non direttamente a contatto con l'incarnato della pelle appare un po' bianchiccio. Chiarito il mistero, con sua somma delusione devo rimetterla all'opera: "No, manca ancora un bel po' ".
Si prosegue ancora allo stesso modo per qualche minuto (con lei che dedica le sue attenzioni al mio fratellino e io che faccio altrettanto con tutto il suo corpo) e poi si ferma di nuovo, perché deve cercare di risistemare il condom, che non vuole saperne di stare in posizione. Raccolgo l'ennesimo complimento di circostanza ("Ca..o, ma è proprio grosso, perché non riesco a fargli stare su il profilattico!") e la incito a rimettersi all'opera ("Dài, che manca davvero poco!"). Da qui in poi, Michela si aiuta un po' anche con la mano, che usa per carezzarmi i gioielli di famiglia e sollecitare la base dell'asta, mentre la bocca è concentrata sul glande. E' talmente concentrata sulla sua opera, che non si accorge neppure che a un certo punto ho tagliato il traguardo (probabilmente, avendo involontariamente creato un serbatoio così grosso in punta, non si è resa conto della mia eiaculazione). La lascio andare avanti ancora per una dozzina di secondi e poi la fermo, perché mi sembrerebbe davvero sleale farle continuare la sua sessione d'immersione anche ad opera completata. Michela si stacca, dà un'occhiata all'asta mentre continua a praticarle per qualche secondo un massaggio "defatigante" e chiude la parte strettamente erotica dell'incontro con un'ulteriore sviolinata: "Ma era veramente duro, perché alla fine mi faceva male la bocca!". Il mio fratellino, che è probabilmente ricco di materia spugnosa ma senz'altro privo di materia grigia , si fa ringalluzzire da tali complimenti di circostanza (mancava solo che Michela gli dicesse che era anche lungo ...) e stenta a farsi da parte. Per cui tocca a me riprendere in mano la situazione (non appena un po' di sangue riprende a rifluire dove dovrebbe) e chiedo a Michela di porgermi le solite salviettine umidificate, per procedere alle operazioni di pulizia.
'O SURDATO 'NNAMMURATO
Mentre ci rivestiamo, scambiamo ancora quattro chiacchiere.
- Sei nuova qui, ma non del mestiere, giusto? Perché mi sei sembrata abbastanza esperta ... - le butto lì
- Sì, prima sono stata a Paderno, ma lì non ci facevano lavorare - mi risponde
- Chi non vi faceva lavorare? - le domando, immaginando chissà quale lotta fratricida tra gang, per il controllo del territorio
- I vigili. A dire il vero, un vigile, che si era innamorato di me. Quando l'ho respinto, per ripicca ha cominciato a multare tutte le sere i miei clienti e alla fine ho dovuto cambiare posto - mi spiega Michela
- Avresti dovuto dargli un po' di corda Voi donne siete sicuramente maestre in quest'arte ... - è la perla di saggezza che esce dalla mia bocca
- No, no, ma un po' gli ho dato retta. E' che lui era veramente insistente: voleva addirittura che andassimo a vivere insieme - continua Michela
- Qui siamo davvero ai confini dell'ossessione, da parte sua. Anche perché tu avrai sicuramente un ragazzo, qui in Italia o nel tuo Paese, giusto? - la incalzo
- Sì, ce l'ho qui in Italia - risponde ancora Michela
- Beh, a questo punto devi solo augurarti di non far innamorare anche i vigili di Lentate, altrimenti ti ritrovi con la fila di spasimanti che ti fanno la serenata sotto il balcone, ma povera - chiudo il discorso e riavvio la macchina, per riaccompagnarla allo showroom.
L'autoradio trasmette Alicia Keys e quindi vengo anche deliziato da Michela che canticchia "Girl on fire" (come si fa a mandare la cassetta del suo provino ad Amici? , il tutto ovviamente senza alcun sovrapprezzo sull'obolo iniziale... Non faccio però in tempo a vedere se anche Michela inizi ad ardere di passione, come Alicia Keys, perché siamo già alla postazione di scarico (che è leggermente prima del suo showroom). Ci auguriamo la buona notte e immediatamente indirizzo la prua della mia punter-mobile verso via del Popolo, dove mi aspetto di trovare finalmente Yulia. Speranza che si concretizzerà solo all'una di notte, dopo un'estenuante (per lei) serata di lavoro. Questa è però un'altra storia, che sarebbe altrettanto interessante da raccontare ma che la policy del forum (e la natura abbastanza privata delle vicende) impediscono di farlo ...