NOME INSERZIONISTA: Mickelly Cherie
RIFERIMENTO INTERNET : https://www.toptransitalia.it/scheda.asp?pag=galleria&id=625
CITTA DELL'INCONTRO: Licola
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': boh
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): gfe fk bbj 69 pse rai2 cob
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 150 extra di mia iniziativa elargito col cuore
DURATA DELL'INCONTRO: 1h15min door to door
DESCRIZIONE FISICA: velina, donna, dea
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): s/m
ATTITUDINE: gioviale simpatica sorridente fidanzata del liceo poi pantera, prosciugatrice di testicoli, sogno proibito
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
TELEFONO: 37729053xx
LA MIA RECENSIONE:
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
Ieri con una amica facevamo il toto trans, io mandavo i link e lei mi diceva la sua prima impressione anche se avevo già deciso di voler incontrare Mickelly Cherie.
Chiamo Mickelly e senza fare troppe domande come mio solito le chiedo :
dove sei ?
-Licola
rate ?
-100 cosa tranquilla
hai colleghe in casa ?
-ci sono io il divano e la televisione
ed io “ok allora domani vengo a vedere la televisione da te !
Oggi la richiamo dopo pranzo e parliamo un po’ di più, lei cordiale sorridente e piacevole, una persona sicuramente frizzante e vivace, in modo molto imbarazzato di dice che nel posto in cui si trova non c’e’ niente intorno ed ha finito le sigarette. Cazzo penso, non esiste, non c’e’ cosa più brutta di rimanere senza sigarette. Devo salvare questa fanciulla da questa situazione. Mi metto in macchina pacchetto di Marlboro light alla mano e mi dirigo alla volta di Licola. Traffico, incidente con imbecilli vouyer, sulla dirittura di arrivo nonnetto con la coppola a rallentatore davanti e tutti che davano la precedenza agli altri alle rotonde. Puttana troia ! Comunque finalmente arrivo a destinazione la chiamo mi indica la traversa ed entro nel cancello di un edificio a due piani, subito dopo due moto di grossa cilindrata mi seguono nel cancello, mi caco un attimo sotto poi vedo che c’e’ una persona per moto, vedo che non mi cacano di striscio scendo dall’auto e mi dirigo verso l’alcova. Ancora un po’ stranito entro in casa e mi appare lei, in brasiliano e triangolini sulle tette, un costume da bagno o qualcosa di simile, tacchi altissimi, lei una Dea ! Un sorriso disarmante, “amore ti prego dimmi che hai portato le sigarette!” Le tiro fuori e penso che quel pacchetto abbia decisamente influito sulla qualità dell’incontro, non voglio credere che lei sappia essere così focosa con tutti, voglio poter pensare che avendola salvata dall’assenza di nicotina, lei abbia voluto premiarmi con la scopata più bella della mia vita ! (Si lo so, lo avrò detto altre volte ma questa è diversa )
Mickelly non è una ragazzina di primo pelo lo si intuisce nonostante abbia un viso dolce e liscio, ha un corpo da velina, alta slanciata, gambe da modella, un culo che è un’opera d’arte, un addome non scolpito ma asciutto e incredibilmente femminile, l’addome di una trans di solito tradisce, lei ha un pancino così bello che glie lo ingraviderei se potessi. Il seno è perfetto, morbido alto dalla forma rotonda, capezzoli scuri e ben definiti, areole perfettamente proporzionate e simmetricamente posizionate. Un corpo sinuoso che non sta mai fermo, Mickelly ondeggia in una samba perenne, ti fa girare gli occhi ti confonde il cervello, ti inonda come un fiume in piena di parole e sorrisi e appena ti vede cotto davvero ti abbraccia ti sorride e ti bacia con la lingua, come una fidanzatina che ti ha invitato a casa per fare le cose zozze. Guardo quel suo viso dolce e le chiedo se davvero non ci fosse nessuno in casa, avevo sentito un rumore, mi guarda sorride e dice che c’e’ una amica ma che non da fastidio, le dico che voglio saperlo solo perché se sento un rumore non voglio dovermi impressionare, lei subito “vieni te la presento” mi tira con la mano nella prima camera e troviamo una attempata granny in tenuta da combattimento che mi sorride e io comincio a parlare portoghese : lei subito “Aooo io so de Roma” . Risate fragorose. Io facepalm.
Ce ne andiamo in camera, lei mi fa strada su quei tacchi, un culo ipnotico che mi arriva in petto, lei trallallero trullalla’ nel corridoio, sorride e ondeggia la mano libera, con l’altra mi tira appresso.
Qui i ricordi si fanno confusi, per prima volta devo essermi lasciato andare parecchio e la mia memoria fotografica ha fatto cilecca, per fortuna solo quella. Conservo spezzoni di un film porno in cui io ero coprotagonista, Mickelly star assoluta.
Entriamo in quella camera lei chiude la porta e si avventa su di me, mi bacia con uno sguardo smanioso, la palpo tutta, una mano sulla chiappa l’altra sul seno, sciolgo il pezzo di sopra di quel costumino e me la ritrovo abbracciata a seno nudo che mi prende la faccia con una mano e mi bacia aggrovigliando la lingua alla mia, porta l’altra mano sui pantaloni, al pacco, che inutile dirlo era di marmo, fa quella espressione che adoro mista di stupore e approvazione (si lo so che è una parte della recita e non sono qui a decantare i miei centimetri, ma quella scena mi arrapa da morire ogni volta comunque !)
Comincia a litigare con la mia cintura con una espressione imbronciata per la difficoltà, la adoro, slaccio la cintura vado per aprire la patta, mi scosta via le mani con veemenza : doveva essere lei a scartocciare il pacco regalo. Sto per impazzire, allungo mani in maniera random e becco bontà in ogni dove, mi prende il cazzo in mano e tira sospiri che lasciano presagire l’appassionata chiavata con cui avrà voluto premiarmi per quelle sigarette. Sì, le sigarette ! Perché a guardarmi bene non è che sia chissà che, saranno state quelle sigarette !
Pomiciamo in piedi ci tocchiamo a vicenda, lei durissima con il suo arpione talmente turgido che le aderisce al ventre, mi trovo in difficoltà, è troppo femmina, è una figa spaziale, penso “questa me la devo fottere come l’ultimo dei Mohicani” o almeno morirò provandoci !
L’odore che sento è quello della sua pelle liscissima, nessuna contaminazione da deodoranti invasivi o profumi. La lecco e la bacio su ogni centimetro che mi porge a tiro. Si inginocchia e comincia a tirare baci sulla punta, poi sull’asta, poi sulle palle, poi se lo mette in bocca al ci si strozza come se fosse una assatanata. Riesce a prenderlo tutto, con conati e soffocotti che aumentano il mio piacere, lo prende davvero tutto cazzo, ma con quello sforzo che mi fa sentire all’altezza di poterle fottere la bocca. È un’estasi, lingua morbida, bocca calda, pompino deep, delizioso ! Si stende su letto a pancia in su e comincio a leccare il suo sesso, la bacio, glie lo succhio per vederla contorcersi e goderne, la saliva le cola sul buchino, che ispeziono per valutare il prima e il poi, si gira di schiena, mi offre il piatto forte, incappuccio e mi calo a baciarla sulla nuca e sul collo, le struscio il cazzo tra le natiche, ci baciamo in bocca, andiamo avanti così, per 5/6 affondi in quel suo solco scolpito, in maniera del tutto casuale, senza nemmeno volerlo, forse si sarà spostata lei in maniera sapiente, tiro la pennellata tra le natiche ma la infilzo nel culo e le scivola dentro come un coltello caldo nel burro. Senza lubrificante, senza cerimonie, continuo la mia corsa fino a sentire il suo ano cedere e la mia corsa impattare al capolinea si volta e mi guarda con l’espressione sofferente e sottomessa (si lo so che non era vergine) e con il cazzo totalmente piantato nel suo culo penso di averla adorata in quell’attimo. Una penetrazione dolce, pompate timide, avevo paura di venire, speravo non sarebbe successo, deve essersene accorta e mi ha detto “tu riesci a venire due volte ?” Io stavo per metterglielo per iscritto. Allora prende l’iniziativa si alza e mi sbatte seduto con la schiena sulla testata del letto. Mi monta sopra come si fa con una moto (ok uno scooter) lo specchio ai piedi del letto mi offre la vista del suo culo che si impala sul mio cazzo. Guardo lei davanti a me e trovo le sue tette sulla mia faccia che succhio avidamente. Mi bacia, mi cavalca, è una vera furia, la sua schiena detta il ritmo che è veloce ed intenso, comincia col bacino la sua samba sul mio cazzo e chi conosce le brasiliane sa di cosa parlo. Rassicurata dal fatto che sarei tornato operativo lei perde ogni limite, comincia una chiavata da premio oscar e qui accade un miracolo : io non sborro ! Non so come sia successo, con una roba così sarei dovuto venire dopo due secondi ma un qualche intervento divino ha in qualche modo inibito una eiaculazione inevitabile in quelle condizioni. Prendo il coraggio a due mani e rilancio. Il rapporto si fa focoso davvero, la prendo alla missionaria cercando di far sentire la mia normalissima dote, non smetto mai di baciarla e lei mai di guardarmi con quella faccia da felina, cazzo quanto è bella, la giro a pancia sotto e mi gioco il tutto per tutto. Cerco in tutti i modi di sfondarle quel culo bellissimo. Ricordo lei stesa che inarca la schiena, i suoi lamenti, i suoi gemiti, una mia mano sulla bocca, l’altra al suo collo, sentivo le pulsazioni del suo cuore, la sua vita scorrere in quelle vene. Ci ho dato giù più forte che potevo, ero davvero in estasi e devo aver in parte ottenuto l’effetto desiderato tanto da ottenere una richiesta di tregua di quel traforo da parte sua. Quando mi ha chiesto di fermarmi ho telefonato Rocco Siffredi per dirgli di spicciarmi casa :-O
Ci siamo asciugati dal sudore un pochino e abbiamo constatato che il letto era totalmente da un’altra parte, il materasso ruotato di 45 gradi rispetto al letto, le lenzuola per metà a terra e il suo costumino era disperso. Abbiamo sistemato il talamo alla meglio e ci siamo rimessi a pomiciare. Cambio gommino e di nuovo dentro di lei. Di nuovo lei sopra di nuovo ma dolcemente. Stessa samba, solo più lenta, tette in bocca, baci con la lingua, il cuore che mi sale in petto, lei se ne accorge, aumenta il vigore in un crescendo che mi porta ad un orgasmo da tachicardia, una roba da infarto veramente, scoppio di piacere nel suo culo bellissimo e lei comincia a rallentare quella centrifuga impazzita che faceva col culo sul mio pene. Rimaniamo così, sudati e abbracciati, finché il mio cuore non smette di tirare cazzotti sul mio petto. Riprendo fiato mi rinfresco lei fa lo stesso, parliamo un po’ , lei fan degli anni 90, si muove come una trottola in quella stanza, seguendo la musica carioca in sottofondo e si ricorda delle sigarette. Quelle famose sigarette. Si stende a pancia in giù e ne accende una. Mi arrapa di nuovo, io suo culo è magnetico, mi ci stendo sopra e mente lei fuma io struscio, ricomincio il giochino iniziale, incappuccio e continuo, lei fuma e io glie lo rimetto in culo. La invito a continuare a fumare e lei ci prova, da’ altre due boccate, poi abbandona a metà e ricominciamo daccapo. Un loop di sesso c’è avrei voluto ripetere e ripetere. Lei di nuovo di bocca ed io a lei, lei alla missionaria che mi incita a sbattere più forte, poi di nuovo da dietro e in tutte le altre posizioni che mi venivano in mente. Questa volta però non riesco a venire, la pausa era stata davvero breve e anche perché il caldo era tanto e la stanchezza pure. Ci fermiamo, mi arrendo, lei premurosa mi asciuga, non smette mai di parlare e di farmi sorridere. Sento di stare davvero bene ma avevo abusato già troppo della sua pazienza. Non sapevo nemmeno a titolo di che cosa mi aveva concesso la doppietta dato che la prima era stata ottima e abbondante, contrariamente alle sue e soprattutto alle mie previsioni. Faccio per rivestirmi e lei allibita “che succede perché vai via ? Non ti piaccio?” Sorride perché la guardo come si guarda l’acqua nel deserto. Le dico di aver ecceduto nel tempo concordato e lei mi spiega che nella vita fa il cazzo che le pare. Mi sembra una ottima filosofia, mi invita a rimanere, accetto anche perché intanto, da vera geisha tampona il mio sudore e alterna baci e carezze a sprazzi di pompino. Con lei una lunga chiacchierata piacevole e naturale, mi sembrava di conoscerla da tempo, sforiamo l’ora, accenno di nuovo ad andarmene lei di nuovo mi invita a rimanere. Parliamo di tante cose e più le parlo e più rimango ammaliato dalla sua bellezza. Poi come in tutte le storie di uno sfigato che si rispetti mi chiamano da lavoro e devo salutarla quasi piangendo. Vado via con il profumo del sesso addosso e ancora adesso mi sembra non sia andato via nonostante la doccia di poco fa.
Lo so mi sono dilungato ti nuovo, dite che ho romanzato ? Per me e’ solo la descrizione dei ricordi che mi sono rimasti più impressi. Sono le mie impressioni, l’elaborazione e l’interpretazione che il mio cervello ha fatto di una esperienza multisensoriale. Tanto vi dovevo.
ps la diretta interessata della recensione è membro di questo forum, a causa della mia dovizia di particolari risalirà con certezza alla mia persona. A tal proposito, se ho scritto inesattezze, se ho ingigantito qualcosa, se ho inventato roba, la invito, sotto approvazione dei moderatori, come da regolamento, ad esprimersi liberamente, così almeno una volta per tutte sfatiamo questa stronzata che io faccio il romanziere.
RIFERIMENTO INTERNET : https://www.toptransitalia.it/scheda.asp?pag=galleria&id=625
CITTA DELL'INCONTRO: Licola
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': boh
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 100%
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): gfe fk bbj 69 pse rai2 cob
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 150 extra di mia iniziativa elargito col cuore
DURATA DELL'INCONTRO: 1h15min door to door
DESCRIZIONE FISICA: velina, donna, dea
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): s/m
ATTITUDINE: gioviale simpatica sorridente fidanzata del liceo poi pantera, prosciugatrice di testicoli, sogno proibito
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
TELEFONO: 37729053xx
LA MIA RECENSIONE:
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
Ieri con una amica facevamo il toto trans, io mandavo i link e lei mi diceva la sua prima impressione anche se avevo già deciso di voler incontrare Mickelly Cherie.
Chiamo Mickelly e senza fare troppe domande come mio solito le chiedo :
dove sei ?
-Licola
rate ?
-100 cosa tranquilla
hai colleghe in casa ?
-ci sono io il divano e la televisione
ed io “ok allora domani vengo a vedere la televisione da te !
Oggi la richiamo dopo pranzo e parliamo un po’ di più, lei cordiale sorridente e piacevole, una persona sicuramente frizzante e vivace, in modo molto imbarazzato di dice che nel posto in cui si trova non c’e’ niente intorno ed ha finito le sigarette. Cazzo penso, non esiste, non c’e’ cosa più brutta di rimanere senza sigarette. Devo salvare questa fanciulla da questa situazione. Mi metto in macchina pacchetto di Marlboro light alla mano e mi dirigo alla volta di Licola. Traffico, incidente con imbecilli vouyer, sulla dirittura di arrivo nonnetto con la coppola a rallentatore davanti e tutti che davano la precedenza agli altri alle rotonde. Puttana troia ! Comunque finalmente arrivo a destinazione la chiamo mi indica la traversa ed entro nel cancello di un edificio a due piani, subito dopo due moto di grossa cilindrata mi seguono nel cancello, mi caco un attimo sotto poi vedo che c’e’ una persona per moto, vedo che non mi cacano di striscio scendo dall’auto e mi dirigo verso l’alcova. Ancora un po’ stranito entro in casa e mi appare lei, in brasiliano e triangolini sulle tette, un costume da bagno o qualcosa di simile, tacchi altissimi, lei una Dea ! Un sorriso disarmante, “amore ti prego dimmi che hai portato le sigarette!” Le tiro fuori e penso che quel pacchetto abbia decisamente influito sulla qualità dell’incontro, non voglio credere che lei sappia essere così focosa con tutti, voglio poter pensare che avendola salvata dall’assenza di nicotina, lei abbia voluto premiarmi con la scopata più bella della mia vita ! (Si lo so, lo avrò detto altre volte ma questa è diversa )
Mickelly non è una ragazzina di primo pelo lo si intuisce nonostante abbia un viso dolce e liscio, ha un corpo da velina, alta slanciata, gambe da modella, un culo che è un’opera d’arte, un addome non scolpito ma asciutto e incredibilmente femminile, l’addome di una trans di solito tradisce, lei ha un pancino così bello che glie lo ingraviderei se potessi. Il seno è perfetto, morbido alto dalla forma rotonda, capezzoli scuri e ben definiti, areole perfettamente proporzionate e simmetricamente posizionate. Un corpo sinuoso che non sta mai fermo, Mickelly ondeggia in una samba perenne, ti fa girare gli occhi ti confonde il cervello, ti inonda come un fiume in piena di parole e sorrisi e appena ti vede cotto davvero ti abbraccia ti sorride e ti bacia con la lingua, come una fidanzatina che ti ha invitato a casa per fare le cose zozze. Guardo quel suo viso dolce e le chiedo se davvero non ci fosse nessuno in casa, avevo sentito un rumore, mi guarda sorride e dice che c’e’ una amica ma che non da fastidio, le dico che voglio saperlo solo perché se sento un rumore non voglio dovermi impressionare, lei subito “vieni te la presento” mi tira con la mano nella prima camera e troviamo una attempata granny in tenuta da combattimento che mi sorride e io comincio a parlare portoghese : lei subito “Aooo io so de Roma” . Risate fragorose. Io facepalm.
Ce ne andiamo in camera, lei mi fa strada su quei tacchi, un culo ipnotico che mi arriva in petto, lei trallallero trullalla’ nel corridoio, sorride e ondeggia la mano libera, con l’altra mi tira appresso.
Qui i ricordi si fanno confusi, per prima volta devo essermi lasciato andare parecchio e la mia memoria fotografica ha fatto cilecca, per fortuna solo quella. Conservo spezzoni di un film porno in cui io ero coprotagonista, Mickelly star assoluta.
Entriamo in quella camera lei chiude la porta e si avventa su di me, mi bacia con uno sguardo smanioso, la palpo tutta, una mano sulla chiappa l’altra sul seno, sciolgo il pezzo di sopra di quel costumino e me la ritrovo abbracciata a seno nudo che mi prende la faccia con una mano e mi bacia aggrovigliando la lingua alla mia, porta l’altra mano sui pantaloni, al pacco, che inutile dirlo era di marmo, fa quella espressione che adoro mista di stupore e approvazione (si lo so che è una parte della recita e non sono qui a decantare i miei centimetri, ma quella scena mi arrapa da morire ogni volta comunque !)
Comincia a litigare con la mia cintura con una espressione imbronciata per la difficoltà, la adoro, slaccio la cintura vado per aprire la patta, mi scosta via le mani con veemenza : doveva essere lei a scartocciare il pacco regalo. Sto per impazzire, allungo mani in maniera random e becco bontà in ogni dove, mi prende il cazzo in mano e tira sospiri che lasciano presagire l’appassionata chiavata con cui avrà voluto premiarmi per quelle sigarette. Sì, le sigarette ! Perché a guardarmi bene non è che sia chissà che, saranno state quelle sigarette !
Pomiciamo in piedi ci tocchiamo a vicenda, lei durissima con il suo arpione talmente turgido che le aderisce al ventre, mi trovo in difficoltà, è troppo femmina, è una figa spaziale, penso “questa me la devo fottere come l’ultimo dei Mohicani” o almeno morirò provandoci !
L’odore che sento è quello della sua pelle liscissima, nessuna contaminazione da deodoranti invasivi o profumi. La lecco e la bacio su ogni centimetro che mi porge a tiro. Si inginocchia e comincia a tirare baci sulla punta, poi sull’asta, poi sulle palle, poi se lo mette in bocca al ci si strozza come se fosse una assatanata. Riesce a prenderlo tutto, con conati e soffocotti che aumentano il mio piacere, lo prende davvero tutto cazzo, ma con quello sforzo che mi fa sentire all’altezza di poterle fottere la bocca. È un’estasi, lingua morbida, bocca calda, pompino deep, delizioso ! Si stende su letto a pancia in su e comincio a leccare il suo sesso, la bacio, glie lo succhio per vederla contorcersi e goderne, la saliva le cola sul buchino, che ispeziono per valutare il prima e il poi, si gira di schiena, mi offre il piatto forte, incappuccio e mi calo a baciarla sulla nuca e sul collo, le struscio il cazzo tra le natiche, ci baciamo in bocca, andiamo avanti così, per 5/6 affondi in quel suo solco scolpito, in maniera del tutto casuale, senza nemmeno volerlo, forse si sarà spostata lei in maniera sapiente, tiro la pennellata tra le natiche ma la infilzo nel culo e le scivola dentro come un coltello caldo nel burro. Senza lubrificante, senza cerimonie, continuo la mia corsa fino a sentire il suo ano cedere e la mia corsa impattare al capolinea si volta e mi guarda con l’espressione sofferente e sottomessa (si lo so che non era vergine) e con il cazzo totalmente piantato nel suo culo penso di averla adorata in quell’attimo. Una penetrazione dolce, pompate timide, avevo paura di venire, speravo non sarebbe successo, deve essersene accorta e mi ha detto “tu riesci a venire due volte ?” Io stavo per metterglielo per iscritto. Allora prende l’iniziativa si alza e mi sbatte seduto con la schiena sulla testata del letto. Mi monta sopra come si fa con una moto (ok uno scooter) lo specchio ai piedi del letto mi offre la vista del suo culo che si impala sul mio cazzo. Guardo lei davanti a me e trovo le sue tette sulla mia faccia che succhio avidamente. Mi bacia, mi cavalca, è una vera furia, la sua schiena detta il ritmo che è veloce ed intenso, comincia col bacino la sua samba sul mio cazzo e chi conosce le brasiliane sa di cosa parlo. Rassicurata dal fatto che sarei tornato operativo lei perde ogni limite, comincia una chiavata da premio oscar e qui accade un miracolo : io non sborro ! Non so come sia successo, con una roba così sarei dovuto venire dopo due secondi ma un qualche intervento divino ha in qualche modo inibito una eiaculazione inevitabile in quelle condizioni. Prendo il coraggio a due mani e rilancio. Il rapporto si fa focoso davvero, la prendo alla missionaria cercando di far sentire la mia normalissima dote, non smetto mai di baciarla e lei mai di guardarmi con quella faccia da felina, cazzo quanto è bella, la giro a pancia sotto e mi gioco il tutto per tutto. Cerco in tutti i modi di sfondarle quel culo bellissimo. Ricordo lei stesa che inarca la schiena, i suoi lamenti, i suoi gemiti, una mia mano sulla bocca, l’altra al suo collo, sentivo le pulsazioni del suo cuore, la sua vita scorrere in quelle vene. Ci ho dato giù più forte che potevo, ero davvero in estasi e devo aver in parte ottenuto l’effetto desiderato tanto da ottenere una richiesta di tregua di quel traforo da parte sua. Quando mi ha chiesto di fermarmi ho telefonato Rocco Siffredi per dirgli di spicciarmi casa :-O
Ci siamo asciugati dal sudore un pochino e abbiamo constatato che il letto era totalmente da un’altra parte, il materasso ruotato di 45 gradi rispetto al letto, le lenzuola per metà a terra e il suo costumino era disperso. Abbiamo sistemato il talamo alla meglio e ci siamo rimessi a pomiciare. Cambio gommino e di nuovo dentro di lei. Di nuovo lei sopra di nuovo ma dolcemente. Stessa samba, solo più lenta, tette in bocca, baci con la lingua, il cuore che mi sale in petto, lei se ne accorge, aumenta il vigore in un crescendo che mi porta ad un orgasmo da tachicardia, una roba da infarto veramente, scoppio di piacere nel suo culo bellissimo e lei comincia a rallentare quella centrifuga impazzita che faceva col culo sul mio pene. Rimaniamo così, sudati e abbracciati, finché il mio cuore non smette di tirare cazzotti sul mio petto. Riprendo fiato mi rinfresco lei fa lo stesso, parliamo un po’ , lei fan degli anni 90, si muove come una trottola in quella stanza, seguendo la musica carioca in sottofondo e si ricorda delle sigarette. Quelle famose sigarette. Si stende a pancia in giù e ne accende una. Mi arrapa di nuovo, io suo culo è magnetico, mi ci stendo sopra e mente lei fuma io struscio, ricomincio il giochino iniziale, incappuccio e continuo, lei fuma e io glie lo rimetto in culo. La invito a continuare a fumare e lei ci prova, da’ altre due boccate, poi abbandona a metà e ricominciamo daccapo. Un loop di sesso c’è avrei voluto ripetere e ripetere. Lei di nuovo di bocca ed io a lei, lei alla missionaria che mi incita a sbattere più forte, poi di nuovo da dietro e in tutte le altre posizioni che mi venivano in mente. Questa volta però non riesco a venire, la pausa era stata davvero breve e anche perché il caldo era tanto e la stanchezza pure. Ci fermiamo, mi arrendo, lei premurosa mi asciuga, non smette mai di parlare e di farmi sorridere. Sento di stare davvero bene ma avevo abusato già troppo della sua pazienza. Non sapevo nemmeno a titolo di che cosa mi aveva concesso la doppietta dato che la prima era stata ottima e abbondante, contrariamente alle sue e soprattutto alle mie previsioni. Faccio per rivestirmi e lei allibita “che succede perché vai via ? Non ti piaccio?” Sorride perché la guardo come si guarda l’acqua nel deserto. Le dico di aver ecceduto nel tempo concordato e lei mi spiega che nella vita fa il cazzo che le pare. Mi sembra una ottima filosofia, mi invita a rimanere, accetto anche perché intanto, da vera geisha tampona il mio sudore e alterna baci e carezze a sprazzi di pompino. Con lei una lunga chiacchierata piacevole e naturale, mi sembrava di conoscerla da tempo, sforiamo l’ora, accenno di nuovo ad andarmene lei di nuovo mi invita a rimanere. Parliamo di tante cose e più le parlo e più rimango ammaliato dalla sua bellezza. Poi come in tutte le storie di uno sfigato che si rispetti mi chiamano da lavoro e devo salutarla quasi piangendo. Vado via con il profumo del sesso addosso e ancora adesso mi sembra non sia andato via nonostante la doccia di poco fa.
Lo so mi sono dilungato ti nuovo, dite che ho romanzato ? Per me e’ solo la descrizione dei ricordi che mi sono rimasti più impressi. Sono le mie impressioni, l’elaborazione e l’interpretazione che il mio cervello ha fatto di una esperienza multisensoriale. Tanto vi dovevo.
ps la diretta interessata della recensione è membro di questo forum, a causa della mia dovizia di particolari risalirà con certezza alla mia persona. A tal proposito, se ho scritto inesattezze, se ho ingigantito qualcosa, se ho inventato roba, la invito, sotto approvazione dei moderatori, come da regolamento, ad esprimersi liberamente, così almeno una volta per tutte sfatiamo questa stronzata che io faccio il romanziere.