Che scoperta inaspettata e piacevole!
Trattasi di OTR notturna che lavora solo in casa, ovvero di LOFT notturna che non mette annunci e si promuove in strada.
NOME: Natasha
CITTA DELL'INCONTRO: Milano
ZONA: Viale Umbria, qui
NAZIONALITA': Ucraina
ETA': 26-32
SERVIZI OFFERTI: non chiesto
SERVIZI USUFRUITI: DATY, BJ, 69
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 25'
DESCRIZIONE FISICA: 180-185cm, slanciata, magra non esile, bionda, carina, poppe tra la 3^ e la 4^
ATTITUDINE: GFE, sorridente, colloquiale, allegra, propositiva, la simpatica vicina di casa
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no, appartamento piano terra
Tutto inizia una sera stracca in cui la vedo a bordo strada. E' talmente alta, bionda e visibile che istintivamente accosto. Appariscente, ma non nel modo che ci si aspetta da una OTR. Del resto è in jeans e giubbotto di piuma. Qualcosa di bello ed elegante mi attira... Non ero comunque in vena in quel momento, e mi limito a chiedere gli orari e le modalità. Sorpresa netta e indescrivibile: sorride!! "Ecceccifrega" - direte voi - tante marpione sorridono! Nulla di marpionesco in lei invece: sorride con semplicità, parla con tono allegro e positivo, come farebbe la giovane madre dell'amichetto di tuo figlio, che finalmente ti conosce e ti invita a casa sua. L'inflessione è palesemente di una madrelingua russa/ucraina/baltica, con le consonanti estremamente chiuse e addolcite.
Chiedo solo informazioni e poi tiro dritto. Quando fai così, la maggior parte di loro si stizzisce o ti manda a quel paese. Lei mi saluta col sorriso. Normalissima. Gentile. Vivace. Educata. E' una bella ragazzona dell'est, slanciata, con delle rotondità appena intuibili sotto il giobbotto - non proprio il mio modello di fanciulla.
Nei giorni che seguono, quel sorriso e quella semplicità non vogliono saperne di uscire dalla mia testa.
Qualche tempo dopo, non saprei se in modo premeditato o meno, ripasso da lì. E so di avere del tempo libero. Lei non c'è. Faccio per andarmene, ma il volante gira quasi da solo per un'altra vasca. Al secondo o terzo giro, appare. Accosto senza dire nulla e la guardo attraverso il finestrino destro... che è chiuso!! Mi sorride disorientata. E' perplessa. E io impiego un sacco a realizzare quanto sono stordito. Ovviamente lei non mi riconosce, ma nella mia testa quel momento era la prosecuzione naturale dell'altra sera: come se nel frattempo non avessi pensato ad altro! Finalmente mi sveglio: il tempo di abbassare il finestrino e sentenzio "salta sù dai!".
Natasha entra in auto con gli occhioni grandi e il sorriso aperto di chi ti guarda meravigliata: "non stavo capendo, non dicevi nulla!... Io lavoro solo a casa e..." - "Sì, sì, lo so", rispondo subito. E il suo sorriso si apre ancora di più dallo stupore per quel dialogo surreale. Le spiego tutto l'antefatto e lei ride proprio di gusto.
Il suo appartamentino è lì vicino. Lungo la strada chiacchieriamo subito e tanto. Come con la vicina di pianerottolo cui devi confidare gli ultimi gossip del condominio. Parcheggiati al volo, e precedendomi a piedi fino alla porta di casa, la guardo da dietro: è proprio alta, supera facilmente il metro e 80, dal basso delle ballerine che porta ai piedi. Devo essere onesto: non mi piacciono affatto le ballerine, ma su quella ragazza alta, acqua e sapone, non mi sarei aspettato il tacco 12 (benché avrei apprezzato il relativo effetto-infarto!!). Il sedere, fasciato dai jeans aderenti, non è molto tondeggiante, ma rimane proporzionato al resto del fisico.
Mentre mi parla delle stranezze dei clienti italiani, per lei che, al confronto, si sente una semplice provinciale che bada alle cose essenziali (evviva il pragmatismo di stampo sovietico!), siamo già dentro una cameretta da letto ben curata, in ordine e pulita. Inizia subito a spogliarsi, e lo sguardo mi cade su questa valchiria dalle forme allungate, ma con una certa impalcatura ossea. Magra, senza nessun accenno di magrezza; proporzionata; un fisico elegante. Proprio bella. Di quel bello che compenserebbe ai miei occhi qualsiasi tipo di seno, fosse anche piatta.... E invece, piacevole ciliegina, sfoggia un bellissimo petto naturale che sembra proprio giusto per quel fisico. Una terza abbondante, forse una quarta. Di forma stupenda. Il viso è carino, espressivo, tondeggiante, fanciullesco nelle frome, femminile nei tratti da adulta. Nessun atteggiamento da vamp, come del resto nei modi.
Rimane in completino intimo color lilla. Io sono euforico. Non tanto per la sua disarmante bellezza, quanto perché sto per fare sesso con una ragazza che non me lo sta facendo pesare. Che non mi sta rinfacciando implicitamente e amaramente di essere un ricco approfittatore di svantaggiate. Sapete di cosa parlo. E provo a spiegarlo anche a lei! Provo a confidarle il mio stupore. E con la stessa naturalezza mostrata fino a quel momento, mi risponde "perché non dovrebbe essere così?! la vita bisogna prenderla col sorriso!".
Io sto toccando il cielo, le slaccio il reggiseno, mentre lei continua ad osservarmi, ironica, gentile e scherzosa... Mi incappuccia dicendomi "così ti posso baciare lì". E qui mi prende un colpo: non solo per il garbo e le parole scelte, ma soprattutto perché quelle sono esattamente le parole che uso di solito io quando chiedo un daty! Io adotto comunque il termine "baciare"! Incredulo la lascio fare di bocca per pochi secondi, ma poi mi fiondo io sulla sua patata!
La afferro con energia. Malgrado le dimensioni del suo corpo, la rigiro e la sposto sul letto con decisione, fino a portarle il bacino al bordo del materasso, restando io sulle ginocchia a terra, in posizione ottimale per dedicarmi anima e corpo con la mia bocca sul suo fiore! La tengo stretta, spingendola verso la mia faccia, con le mie mani che tirano le sue braccia verso di me. Da quella prospettiva il suo seno è ancora più bello. Da sotto sembra più grande, tondo, non cade ai lati... e - fatto qualche timido tentativo mentre proseguo il daty - arrivo a stento a toccarlo con le mani!! Troppo lontano!!! AHAHAH!!!
Lei si muove. Ogni tanto sussulta, chiudendomi strette le cosce attorno alla testa. Mi pare a metà strada tra chi vuole restare distaccata e chi invece cede e si lascia coinvolgere... Insisto e insisto, ma capisco di non arrivare a ottenere di farla godere fino in fondo... Dopo un po' è lei che prende l'iniziativa, non volendo contiunare ad essere passiva... Mi propone un 69, ma me lo propone in un modo così tenero, che mi emoziono ancora di più. Presagisco che il 69 mi ucciderà di piacere. E così è. Si posiziona sopra, e attacca la sua parte con energia e classe. La sua patata mi soffoca. Intravedo appena l'idea di raggiungere di nuovo con le mani il suo bel seno appeso e dondolante... E questo segna la mia fine.
Ma lei prosegue inaspettatamente con impeto!! Impossibile che non si sia accorta che sono già venuto. Impazzisco letteralmente. Mi fa durare, oltre il limite conosciuto, un orgasmo prolungato misto a conturbante dolore. Mentre ormai l'intera mia faccia si è spalmata sulla sua patata, e non sa più cosa fare... Forse le piace quel momento e cerca di protrarlo (mi alletta l'idea!). Forse mi vuole uccidere di piacere perché le piaccio io (mi alletta ancora di più l'idea!!).
Ne esco visibilmente spolpato. Scosso. Paonazzo di emozione. E lei cosa fa?? Ride con sincerità!! Si ricompone mettendosi in ginocchio sul letto, e mi guarda intontito, prendendomi in giro affettuosamente perché "beh, questa volta non sei durato molto... forse la prossima saprai fare di meglio, avendo imparato a conoscerci di più!". Io, tra il riso e la simpatica vergogna, nascondo la faccia tra le sue cosce. E lei ride più forte.
Una volta passati dal bagno e rivestiti, le chiedo timidamente quanti denari potrei lasciarle (come se non me lo ricordassi!) E lei, altrettanto timidamente, risponde "di solito chiedo 50". Come per chiedermi approvazione. Una tenerezza enorme. Ho pensato per un attimo tra me e me "altro che 50, adesso io ti do 100! no 150!! vabbé, dai... finisce che quegli altri mi linciano... restiamo schisci". "Quegli altri" sareste voi!
Mi stuzzica e allo stesso tempo mi dispiace che non abbia voluto partecipare fino in fondo, trattandomi con una certa affettuosa superiorità, come un fidanzato imbranato. Un pizzico di ovvia porfessionalità si ergeva contro il più grande desiderio del punter ingenuo e romantico che sempre rimango!!
Scusate per le badilate di miele!
Trattasi di OTR notturna che lavora solo in casa, ovvero di LOFT notturna che non mette annunci e si promuove in strada.
NOME: Natasha
CITTA DELL'INCONTRO: Milano
ZONA: Viale Umbria, qui
NAZIONALITA': Ucraina
ETA': 26-32
SERVIZI OFFERTI: non chiesto
SERVIZI USUFRUITI: DATY, BJ, 69
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: 25'
DESCRIZIONE FISICA: 180-185cm, slanciata, magra non esile, bionda, carina, poppe tra la 3^ e la 4^
ATTITUDINE: GFE, sorridente, colloquiale, allegra, propositiva, la simpatica vicina di casa
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no, appartamento piano terra
Tutto inizia una sera stracca in cui la vedo a bordo strada. E' talmente alta, bionda e visibile che istintivamente accosto. Appariscente, ma non nel modo che ci si aspetta da una OTR. Del resto è in jeans e giubbotto di piuma. Qualcosa di bello ed elegante mi attira... Non ero comunque in vena in quel momento, e mi limito a chiedere gli orari e le modalità. Sorpresa netta e indescrivibile: sorride!! "Ecceccifrega" - direte voi - tante marpione sorridono! Nulla di marpionesco in lei invece: sorride con semplicità, parla con tono allegro e positivo, come farebbe la giovane madre dell'amichetto di tuo figlio, che finalmente ti conosce e ti invita a casa sua. L'inflessione è palesemente di una madrelingua russa/ucraina/baltica, con le consonanti estremamente chiuse e addolcite.
Chiedo solo informazioni e poi tiro dritto. Quando fai così, la maggior parte di loro si stizzisce o ti manda a quel paese. Lei mi saluta col sorriso. Normalissima. Gentile. Vivace. Educata. E' una bella ragazzona dell'est, slanciata, con delle rotondità appena intuibili sotto il giobbotto - non proprio il mio modello di fanciulla.
Nei giorni che seguono, quel sorriso e quella semplicità non vogliono saperne di uscire dalla mia testa.
Qualche tempo dopo, non saprei se in modo premeditato o meno, ripasso da lì. E so di avere del tempo libero. Lei non c'è. Faccio per andarmene, ma il volante gira quasi da solo per un'altra vasca. Al secondo o terzo giro, appare. Accosto senza dire nulla e la guardo attraverso il finestrino destro... che è chiuso!! Mi sorride disorientata. E' perplessa. E io impiego un sacco a realizzare quanto sono stordito. Ovviamente lei non mi riconosce, ma nella mia testa quel momento era la prosecuzione naturale dell'altra sera: come se nel frattempo non avessi pensato ad altro! Finalmente mi sveglio: il tempo di abbassare il finestrino e sentenzio "salta sù dai!".
Natasha entra in auto con gli occhioni grandi e il sorriso aperto di chi ti guarda meravigliata: "non stavo capendo, non dicevi nulla!... Io lavoro solo a casa e..." - "Sì, sì, lo so", rispondo subito. E il suo sorriso si apre ancora di più dallo stupore per quel dialogo surreale. Le spiego tutto l'antefatto e lei ride proprio di gusto.
Il suo appartamentino è lì vicino. Lungo la strada chiacchieriamo subito e tanto. Come con la vicina di pianerottolo cui devi confidare gli ultimi gossip del condominio. Parcheggiati al volo, e precedendomi a piedi fino alla porta di casa, la guardo da dietro: è proprio alta, supera facilmente il metro e 80, dal basso delle ballerine che porta ai piedi. Devo essere onesto: non mi piacciono affatto le ballerine, ma su quella ragazza alta, acqua e sapone, non mi sarei aspettato il tacco 12 (benché avrei apprezzato il relativo effetto-infarto!!). Il sedere, fasciato dai jeans aderenti, non è molto tondeggiante, ma rimane proporzionato al resto del fisico.
Mentre mi parla delle stranezze dei clienti italiani, per lei che, al confronto, si sente una semplice provinciale che bada alle cose essenziali (evviva il pragmatismo di stampo sovietico!), siamo già dentro una cameretta da letto ben curata, in ordine e pulita. Inizia subito a spogliarsi, e lo sguardo mi cade su questa valchiria dalle forme allungate, ma con una certa impalcatura ossea. Magra, senza nessun accenno di magrezza; proporzionata; un fisico elegante. Proprio bella. Di quel bello che compenserebbe ai miei occhi qualsiasi tipo di seno, fosse anche piatta.... E invece, piacevole ciliegina, sfoggia un bellissimo petto naturale che sembra proprio giusto per quel fisico. Una terza abbondante, forse una quarta. Di forma stupenda. Il viso è carino, espressivo, tondeggiante, fanciullesco nelle frome, femminile nei tratti da adulta. Nessun atteggiamento da vamp, come del resto nei modi.
Rimane in completino intimo color lilla. Io sono euforico. Non tanto per la sua disarmante bellezza, quanto perché sto per fare sesso con una ragazza che non me lo sta facendo pesare. Che non mi sta rinfacciando implicitamente e amaramente di essere un ricco approfittatore di svantaggiate. Sapete di cosa parlo. E provo a spiegarlo anche a lei! Provo a confidarle il mio stupore. E con la stessa naturalezza mostrata fino a quel momento, mi risponde "perché non dovrebbe essere così?! la vita bisogna prenderla col sorriso!".
Io sto toccando il cielo, le slaccio il reggiseno, mentre lei continua ad osservarmi, ironica, gentile e scherzosa... Mi incappuccia dicendomi "così ti posso baciare lì". E qui mi prende un colpo: non solo per il garbo e le parole scelte, ma soprattutto perché quelle sono esattamente le parole che uso di solito io quando chiedo un daty! Io adotto comunque il termine "baciare"! Incredulo la lascio fare di bocca per pochi secondi, ma poi mi fiondo io sulla sua patata!
La afferro con energia. Malgrado le dimensioni del suo corpo, la rigiro e la sposto sul letto con decisione, fino a portarle il bacino al bordo del materasso, restando io sulle ginocchia a terra, in posizione ottimale per dedicarmi anima e corpo con la mia bocca sul suo fiore! La tengo stretta, spingendola verso la mia faccia, con le mie mani che tirano le sue braccia verso di me. Da quella prospettiva il suo seno è ancora più bello. Da sotto sembra più grande, tondo, non cade ai lati... e - fatto qualche timido tentativo mentre proseguo il daty - arrivo a stento a toccarlo con le mani!! Troppo lontano!!! AHAHAH!!!
Lei si muove. Ogni tanto sussulta, chiudendomi strette le cosce attorno alla testa. Mi pare a metà strada tra chi vuole restare distaccata e chi invece cede e si lascia coinvolgere... Insisto e insisto, ma capisco di non arrivare a ottenere di farla godere fino in fondo... Dopo un po' è lei che prende l'iniziativa, non volendo contiunare ad essere passiva... Mi propone un 69, ma me lo propone in un modo così tenero, che mi emoziono ancora di più. Presagisco che il 69 mi ucciderà di piacere. E così è. Si posiziona sopra, e attacca la sua parte con energia e classe. La sua patata mi soffoca. Intravedo appena l'idea di raggiungere di nuovo con le mani il suo bel seno appeso e dondolante... E questo segna la mia fine.
Ma lei prosegue inaspettatamente con impeto!! Impossibile che non si sia accorta che sono già venuto. Impazzisco letteralmente. Mi fa durare, oltre il limite conosciuto, un orgasmo prolungato misto a conturbante dolore. Mentre ormai l'intera mia faccia si è spalmata sulla sua patata, e non sa più cosa fare... Forse le piace quel momento e cerca di protrarlo (mi alletta l'idea!). Forse mi vuole uccidere di piacere perché le piaccio io (mi alletta ancora di più l'idea!!).
Ne esco visibilmente spolpato. Scosso. Paonazzo di emozione. E lei cosa fa?? Ride con sincerità!! Si ricompone mettendosi in ginocchio sul letto, e mi guarda intontito, prendendomi in giro affettuosamente perché "beh, questa volta non sei durato molto... forse la prossima saprai fare di meglio, avendo imparato a conoscerci di più!". Io, tra il riso e la simpatica vergogna, nascondo la faccia tra le sue cosce. E lei ride più forte.
Una volta passati dal bagno e rivestiti, le chiedo timidamente quanti denari potrei lasciarle (come se non me lo ricordassi!) E lei, altrettanto timidamente, risponde "di solito chiedo 50". Come per chiedermi approvazione. Una tenerezza enorme. Ho pensato per un attimo tra me e me "altro che 50, adesso io ti do 100! no 150!! vabbé, dai... finisce che quegli altri mi linciano... restiamo schisci". "Quegli altri" sareste voi!
Mi stuzzica e allo stesso tempo mi dispiace che non abbia voluto partecipare fino in fondo, trattandomi con una certa affettuosa superiorità, come un fidanzato imbranato. Un pizzico di ovvia porfessionalità si ergeva contro il più grande desiderio del punter ingenuo e romantico che sempre rimango!!
Scusate per le badilate di miele!