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[RECE] CLAUDIA- Roma OTR - NOVEMBRE 2011
RIFERIMENTO INTERNET: NO
CITTA DELL'INCONTRO: OTR Roma Via di Porta Ardeatina (zona San Saba)
NOME INSERZIONISTA: Claudia
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 27/30 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: np
SERVIZI OFFERTI: tutto a/p
RATE DI PARTENZA: 70 rose
RATE CONCORDATO: 70
DESCRIZIONE FISICA: 170 con stivali, castana, abbronzata, non giunonica nè magra.
ATTITUDINE: a/p
REPERIBILITA': non so
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: cortile, discesa di tre gradini, ingresso, disimpegno senza soffitto, casa con più stanze
ok, mi decido. facce nuove, scelgo lei. molto convincenti gli occhi e la bocca, i soliti denti bianchi. senza infamia il resto, stava su bene, senza stacchi imperiosi e senza smalto alle mani. ma io sono giorni che vago insoddisfatto. è la terza vasca che faccio, scruto guardo, alla fine punto su di lei.
mi dice rate e che riceve a casa lì vicino. dico ok, scendo parcheggio e m'incammino per due minuti per via miani, una delle due strade che finisce su via di porta ardeatina all'altezza della disco heaven.
fa freddo stasera. qui arriviamo a un normale cancello che da su un corridoio aperto e lungo.
in fondo si scendono dei gradini, a fianco del portone ce n'è un altro. fa difficoltà ad aprire, alla fine si entra.
disimpegno 3 metri per tre, senza soffitto, intorno finestre, dentro luci e voci.
chiedo lumi due volte scazzato, mi risponde tranquillo, è una casa per lavoro.
roba da due ponti, a istinto. e infatti è come due ponti.
dentro ci sono altre tre persone, è un fabbricato altezza garage a forma di U rovesciata, si entra in mezzo, le stanze hanno le tendine. dentro c'è una bionda sfatta e un uomo.
tiriamo dentro una stanza. è tutto sporco. standard due ponti. e io non ho più 25 anni. mosche, pareti sporche, televisori accesi su telenovelas, il letto ha dei piumini che chissà quanti sopra c'hanno lasciato il segno.
non so dove poggiare la roba.
lei si agita sinuosa, ci prova almeno. mi chiede regalino che metto sul comodino.
la riguardo, si è tirata giù i jeans. le dico my home, e lei spara una cifra non esagerata ma è l'andata e ritorno che la spaventa. dice meglio qui.
mi appoggio sul letto, le chiedo di spogliarsi ma sembra difficile ottenere ciò.
si tiene delle strane calze in lattice, non vuole togliersi il reggiseno, farfuglia, dice di no.
a quel punto a dire di no sono io. se vengo qui voglio almeno una cosa decente. mi alzo e so che sto per fare una cosa a rischio.
con la coda dell'occhio rivedo i soldi dove l'ho lasciati. li prendo e lei zitta.
mi giro prendo giacca e esco dalla porta, un uomo stava uscendo dal portone del fabbricato mi vede ci ripensa, io tiro dritto esco dalla casa, mi aspetto urla e grida ma niente. passo il disimpegno e vedo subito il portoncino chiuso.
ma brilla una punta di metallo, è la vite da girare e sono fuori.
ancora nessuna reazione, salgo i gradini, affretto nel corridoio, e chiudo il cancello con la sensazione di doverlo invece lasciare aperto. ripercorro tutta la strada fino allo scooterone. quando mi accorgo che mi manca il casco e i guanti.
torno indietro, incazzato. cancello chiuso. spero esca lei e mi inventerò qualcosa. ma esce qualcuno e io filo dentro.
il portoncino è ancora aperto, la porta del fabbricato pure, busso al volo e mi attendo di tutto. sò come spesso finisce.
becco una trans magra, maglioncino lungo rosso, capelli carota, che si scansa dalla soglia della stanza dove sta il casco, dentro sta un'altra trans riccia labbrona che non avevo visto prima e ancora claudia sul letto come a chiedersi perchè.
dò le spalle alla porta, guardo dietro prendo il casco, dico scusa in maniera perentoria, mi giro e faccio per attraversare di nuovo la porta del fabbricato. zero urla, zero lamentele. esco anche dal portoncino. controllo tutto di nuovo in tasca.
ok ci sono. fuori.
si vede che non è aria per me di questi tempi. pure un dueponti style a san saba mi sono beccato.
ma su quel letto non ci avrei mai e poi mai....
lei non era l'unica ad alludere a questa casa dove ricevono. si scambiano le chiavi.
per terra c'è di tutto. uno schifo.
spero serva a qualcuno qui. di certo non è la rece che aspettavo di scrivere anche per restituire il piacere di certi resoconti letti qui.
saluti a tutti.
RIFERIMENTO INTERNET: NO
CITTA DELL'INCONTRO: OTR Roma Via di Porta Ardeatina (zona San Saba)
NOME INSERZIONISTA: Claudia
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 27/30 anni
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: np
SERVIZI OFFERTI: tutto a/p
RATE DI PARTENZA: 70 rose
RATE CONCORDATO: 70
DESCRIZIONE FISICA: 170 con stivali, castana, abbronzata, non giunonica nè magra.
ATTITUDINE: a/p
REPERIBILITA': non so
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: cortile, discesa di tre gradini, ingresso, disimpegno senza soffitto, casa con più stanze
ok, mi decido. facce nuove, scelgo lei. molto convincenti gli occhi e la bocca, i soliti denti bianchi. senza infamia il resto, stava su bene, senza stacchi imperiosi e senza smalto alle mani. ma io sono giorni che vago insoddisfatto. è la terza vasca che faccio, scruto guardo, alla fine punto su di lei.
mi dice rate e che riceve a casa lì vicino. dico ok, scendo parcheggio e m'incammino per due minuti per via miani, una delle due strade che finisce su via di porta ardeatina all'altezza della disco heaven.
fa freddo stasera. qui arriviamo a un normale cancello che da su un corridoio aperto e lungo.
in fondo si scendono dei gradini, a fianco del portone ce n'è un altro. fa difficoltà ad aprire, alla fine si entra.
disimpegno 3 metri per tre, senza soffitto, intorno finestre, dentro luci e voci.
chiedo lumi due volte scazzato, mi risponde tranquillo, è una casa per lavoro.
roba da due ponti, a istinto. e infatti è come due ponti.
dentro ci sono altre tre persone, è un fabbricato altezza garage a forma di U rovesciata, si entra in mezzo, le stanze hanno le tendine. dentro c'è una bionda sfatta e un uomo.
tiriamo dentro una stanza. è tutto sporco. standard due ponti. e io non ho più 25 anni. mosche, pareti sporche, televisori accesi su telenovelas, il letto ha dei piumini che chissà quanti sopra c'hanno lasciato il segno.
non so dove poggiare la roba.
lei si agita sinuosa, ci prova almeno. mi chiede regalino che metto sul comodino.
la riguardo, si è tirata giù i jeans. le dico my home, e lei spara una cifra non esagerata ma è l'andata e ritorno che la spaventa. dice meglio qui.
mi appoggio sul letto, le chiedo di spogliarsi ma sembra difficile ottenere ciò.
si tiene delle strane calze in lattice, non vuole togliersi il reggiseno, farfuglia, dice di no.
a quel punto a dire di no sono io. se vengo qui voglio almeno una cosa decente. mi alzo e so che sto per fare una cosa a rischio.
con la coda dell'occhio rivedo i soldi dove l'ho lasciati. li prendo e lei zitta.
mi giro prendo giacca e esco dalla porta, un uomo stava uscendo dal portone del fabbricato mi vede ci ripensa, io tiro dritto esco dalla casa, mi aspetto urla e grida ma niente. passo il disimpegno e vedo subito il portoncino chiuso.
ma brilla una punta di metallo, è la vite da girare e sono fuori.
ancora nessuna reazione, salgo i gradini, affretto nel corridoio, e chiudo il cancello con la sensazione di doverlo invece lasciare aperto. ripercorro tutta la strada fino allo scooterone. quando mi accorgo che mi manca il casco e i guanti.
torno indietro, incazzato. cancello chiuso. spero esca lei e mi inventerò qualcosa. ma esce qualcuno e io filo dentro.
il portoncino è ancora aperto, la porta del fabbricato pure, busso al volo e mi attendo di tutto. sò come spesso finisce.
becco una trans magra, maglioncino lungo rosso, capelli carota, che si scansa dalla soglia della stanza dove sta il casco, dentro sta un'altra trans riccia labbrona che non avevo visto prima e ancora claudia sul letto come a chiedersi perchè.
dò le spalle alla porta, guardo dietro prendo il casco, dico scusa in maniera perentoria, mi giro e faccio per attraversare di nuovo la porta del fabbricato. zero urla, zero lamentele. esco anche dal portoncino. controllo tutto di nuovo in tasca.
ok ci sono. fuori.
si vede che non è aria per me di questi tempi. pure un dueponti style a san saba mi sono beccato.
ma su quel letto non ci avrei mai e poi mai....
lei non era l'unica ad alludere a questa casa dove ricevono. si scambiano le chiavi.
per terra c'è di tutto. uno schifo.
spero serva a qualcuno qui. di certo non è la rece che aspettavo di scrivere anche per restituire il piacere di certi resoconti letti qui.
saluti a tutti.