Ho fatto ricerca ma non mi sembra che sia stata recensita. Mi scuso comunque in anticipo se ho sbagliato.
Preso dall'ormone impazzito, ieri sera mi decido a controllare la zona stazione in cerca di qualcosa di buono e malgrado la desolazione nell'area noto però, all'inizio di via ganaceto, una biondina niente male e decido la sosta per l'intervista.
Dice di chiamarsi Irene, 21 anni, bionda, fisico eccellente con due belle tettine e un vestitino da brava ragazza che lascia intravedere il culetto un po' formoso ma ben proporzionato. Irene ha un accento marcatamente russo (o ucraino ?) e mi sciorina in un attimo il rate: TU-20 in macchina o TU+30 in casa da lei e io, dato il periodo di cattiveria dei vigili contro l'OTR, scelgo la seconda opzione ma purtroppo è qui comincia la mia disavventura.
Appena le confermo che va bene in casa, questa si avvicina al finestrino e comincia una polemica di almeno 10 minuti sul fatto che io non fossi italiano (?) e io, cercando di farle capire che si sbaglia, cerco di convincerla del contrario fino a quando indispettito la "minaccio" di andarmene ma lei a quel punto si scusa ed entra in macchina.
"Ok, un errore puo' capitare a tutti -penso tra me e me- ma non puoi trattenermi 10 minuti a parlare in mezzo alla strada che pullula di macchine!!"
Le chiedo in che direzione andare e lei mi indica, un po' scocciata, di andare dritto senza proferire parola (ho già capito che questa Irene sarà un missile :mega_shok: ) e io eseguo guardandole tette e cosce nel tentativo di autoconvincermi che ne valga davvero la pena. Il viaggio in macchina fortunatamente dura pochi minuti, tempo di arrivare in Corso Cavour, da dove poi andremo a piedi verso casa sua per via dello ZTL.
Scendiamo dalla macchina e qui riparte la tiritera del fatto che io non sia italiano (Sono nato e cresciuto e ho genitori, e parenti tutti italiani!! ) ma questa volta non cado nel tranello e non le rispondo neanche, anzi, decido di camminarle dietro per osservare meglio il lato B che effettivamente non è niente male. Purtroppo il viaggio a piedi e il suo monologo durano almeno 10 minuti andando verso la Via Emilia, lungo le strade del centro che a quest'ora sono ancora abbastanza piene di gente che ovviamente non possono non notare la mia "accompagnatrice" e io ovviamente non posso non pensare che questa piccola escursione a piedi sia deleteria per la mia privacy ma ormai è fatta e dopo dieci minuti arriviamo a destinazione.
Saliamo in casa sua e le saldo il pattuito, lei prende i soldi, li conta e li mette via con rapidità e si dirige in men che non si dica verso una cassettiera dove ha i preservativi e da cui ne prende uno e lo comincia a scartare (dammi il tempo di spogliarmi almeno! ). Io mi sdraio sul letto e lei si spoglia e devo dire che in effetti la visione è molto buona con un fisico non da velina ma ben fatto, da ragazza della porta accanto. Purtroppo il fisico sarà l'unica nota positiva della serata.
Appena sono sdraiato mi incappuccia e comincia un Hj velocissimo con passione pari a zero e in pochissimi istanti me la ritrovo a fare il bj. Dopo neanche 30 secondi si distacca e mi chiede come voglio farlo: missionaria, pecos, o lei sopra. Più meccanica di un'officina. Avrei dovuto andarmene ma ormai è tardi per i ripensamenti e vado avanti e scelgo lei sopra e lei furbamente mi sale sopra con la solita mano a mo' di sega tra il mio birillo e la sua gnocca. Andiamo avanti si e no 20 secondi e le dico che se deve fare così preferisco stare sopra io e lei addirittura si arrabbia perchè avevo già scelto come stare!!! La prossima volta, se vuoi, -penso- chiamiamo un notaio al momento della scelta!!!
Le salgo sopra e anche qui tiene la mano birichina ma io decido che almeno una piccola e magra soddisfazione me la devo togliere e comincio a pomparla forte mentre lei mi invita a fare più piano per via dei vicini. Chissenefrega e continuo così ed esplodo mentre lei si lamenta perchè le tocco le tette (ma più si lamenta e più tocco) da qui mi alzo e non le parlo ne la guardo più e lei che forse capisce mi domanda: "Ritorni vero?"
"Mai più. Mi dispiace ma mi sono trovato male"
"Cosa ti aspettavi?"
"Educazione. Comunque ora vado"
"Ciao"
"ciao"
Esco da quell'inferno alleggerito di 80 rose....
L'aria di Modena è calda e mi sputa in faccia la sua umidità ma io stasera non la sento.
La sento salata e amara come il conto che ho pagato ad Irene.
Preso dall'ormone impazzito, ieri sera mi decido a controllare la zona stazione in cerca di qualcosa di buono e malgrado la desolazione nell'area noto però, all'inizio di via ganaceto, una biondina niente male e decido la sosta per l'intervista.
Dice di chiamarsi Irene, 21 anni, bionda, fisico eccellente con due belle tettine e un vestitino da brava ragazza che lascia intravedere il culetto un po' formoso ma ben proporzionato. Irene ha un accento marcatamente russo (o ucraino ?) e mi sciorina in un attimo il rate: TU-20 in macchina o TU+30 in casa da lei e io, dato il periodo di cattiveria dei vigili contro l'OTR, scelgo la seconda opzione ma purtroppo è qui comincia la mia disavventura.
Appena le confermo che va bene in casa, questa si avvicina al finestrino e comincia una polemica di almeno 10 minuti sul fatto che io non fossi italiano (?) e io, cercando di farle capire che si sbaglia, cerco di convincerla del contrario fino a quando indispettito la "minaccio" di andarmene ma lei a quel punto si scusa ed entra in macchina.
"Ok, un errore puo' capitare a tutti -penso tra me e me- ma non puoi trattenermi 10 minuti a parlare in mezzo alla strada che pullula di macchine!!"
Le chiedo in che direzione andare e lei mi indica, un po' scocciata, di andare dritto senza proferire parola (ho già capito che questa Irene sarà un missile :mega_shok: ) e io eseguo guardandole tette e cosce nel tentativo di autoconvincermi che ne valga davvero la pena. Il viaggio in macchina fortunatamente dura pochi minuti, tempo di arrivare in Corso Cavour, da dove poi andremo a piedi verso casa sua per via dello ZTL.
Scendiamo dalla macchina e qui riparte la tiritera del fatto che io non sia italiano (Sono nato e cresciuto e ho genitori, e parenti tutti italiani!! ) ma questa volta non cado nel tranello e non le rispondo neanche, anzi, decido di camminarle dietro per osservare meglio il lato B che effettivamente non è niente male. Purtroppo il viaggio a piedi e il suo monologo durano almeno 10 minuti andando verso la Via Emilia, lungo le strade del centro che a quest'ora sono ancora abbastanza piene di gente che ovviamente non possono non notare la mia "accompagnatrice" e io ovviamente non posso non pensare che questa piccola escursione a piedi sia deleteria per la mia privacy ma ormai è fatta e dopo dieci minuti arriviamo a destinazione.
Saliamo in casa sua e le saldo il pattuito, lei prende i soldi, li conta e li mette via con rapidità e si dirige in men che non si dica verso una cassettiera dove ha i preservativi e da cui ne prende uno e lo comincia a scartare (dammi il tempo di spogliarmi almeno! ). Io mi sdraio sul letto e lei si spoglia e devo dire che in effetti la visione è molto buona con un fisico non da velina ma ben fatto, da ragazza della porta accanto. Purtroppo il fisico sarà l'unica nota positiva della serata.
Appena sono sdraiato mi incappuccia e comincia un Hj velocissimo con passione pari a zero e in pochissimi istanti me la ritrovo a fare il bj. Dopo neanche 30 secondi si distacca e mi chiede come voglio farlo: missionaria, pecos, o lei sopra. Più meccanica di un'officina. Avrei dovuto andarmene ma ormai è tardi per i ripensamenti e vado avanti e scelgo lei sopra e lei furbamente mi sale sopra con la solita mano a mo' di sega tra il mio birillo e la sua gnocca. Andiamo avanti si e no 20 secondi e le dico che se deve fare così preferisco stare sopra io e lei addirittura si arrabbia perchè avevo già scelto come stare!!! La prossima volta, se vuoi, -penso- chiamiamo un notaio al momento della scelta!!!
Le salgo sopra e anche qui tiene la mano birichina ma io decido che almeno una piccola e magra soddisfazione me la devo togliere e comincio a pomparla forte mentre lei mi invita a fare più piano per via dei vicini. Chissenefrega e continuo così ed esplodo mentre lei si lamenta perchè le tocco le tette (ma più si lamenta e più tocco) da qui mi alzo e non le parlo ne la guardo più e lei che forse capisce mi domanda: "Ritorni vero?"
"Mai più. Mi dispiace ma mi sono trovato male"
"Cosa ti aspettavi?"
"Educazione. Comunque ora vado"
"Ciao"
"ciao"
Esco da quell'inferno alleggerito di 80 rose....
L'aria di Modena è calda e mi sputa in faccia la sua umidità ma io stasera non la sento.
La sento salata e amara come il conto che ho pagato ad Irene.