DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Paola
Nazionalità: sedicente craiovina
Età apparente: quasi 32 dichiarati
Descrizione fisica: ragazzona alta almeno 1.65, capelli schiariti biondi e di solito raccolti, viso piacente, occhi castani, seni n/v ma probabilmente proporzionati alla corporatura
Attitudine: intrattenitrice scafata ; padroneggia bene l'italiano ed è buffa nella conversazione
Reperibilità: medio/facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ + spettacolino
Durata dell'incontro: una dozzina di minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Pregnana Milanese
Coordinate: via Bellisario, in prossimità della rotonda oppure allo stop su via Olivetti
LA MIA RECENSIONE
Mentre il buon Milinturo se la spassa sul lato occidentale del Quadrilatero, io bordeggio lungo quello meridionale, all'altezza delle coste di Pregnana. La Scilla e la Cariddi di queste latitudini (credo
Carmen e la nuova
Bianca, che mi ricorda un po' la Florentina di via Ippodromo) sono entrambe carine ma un po' troppo vestite,
Anna Pazzabiondina ha marcato visita, la ragazza della pensilina non mi piace granché, con
Cristina Milf sono già stato ... e alla terza volta che passo davanti a
Paola, mi fa una bella linguaccia
Tocca allora il quarto giro, per accostare accanto alla sua seggiola, che oggi non sta vicina alla rotonda, ma allo stop in prossimità della massicciata ferroviaria, dove stava la sua comare Cristina Milf un mesetto fa.
Inizialmente non dice nulla e mi osserva, le domando il rate per il solito BJ conoscitivo, dalle sue labbra esce il ventello da me tanto amato e allora la invito a bordo.
Paola è una ragazzona sulla trentina, dai lineamenti piacenti e dal crine schiarito biondo. L'ho sempre vista in minigonna e oggi indossa dei curiosi collant tutti traforati, simili ai leggings di
Giulia Nokovid, dove ci sono più fori di aerazione che tessuto
Come avevo intuito leggendo le info su di lei, è anche una ragazza alla mano, perchè subito mi sgrida simpaticamente per non essermi mai fermato da lei, pur avendomi visto passare un po' di volte nelle settimane precedenti. "E come facevo a fermarmi? Una volta giravano i vigili ... un'altra la stradale!", invoco l'alibi, al che lei spergiura che lì a Pregnana la situazione sia tranquillissima (sarà, ma io ho visto per due volte consecutive agenti di diversi colori addentrarsi nei campi a stanare l'improvvisata coppietta ...), mentre a Cornaredo, dove aveva lavorato per 3 anni, picchiavano giù duro.
Prima di arrivare al retrobottega, lo stesso dove mi condusse Anna Pazzabiondina lo scorso inverno, c'è tempo per le generalità:
Paola, quasi 32 anni, di Craiova ça va sans dire, dal 2008 (sic!) sul campo di battaglia.
Parcheggio in un posto a piacimento, tanto non c'è nessun altro, e spengo il motore. Non saprei dire se sia sicuro, di certo siamo in un altro Comune e non c'è un fazzoletto o una carta per terra, a differenza che nella discarica a cielo aperto usata da uno dei team rivali. Paola ne fa motivo di vanto, dicendo di avere il sacchettone della monnezza alla mattonella, che in effetti avevo notato appeso al guard rail.
LA RECE VERA E PROPRIA
Le consegno l'omaggio della casa, lei controlla la banconota in controluce e poi la infila in saccoccia, per cui i bancomat della zona sputano fuori ancora ventelli originali made in Germany e non quelli stampati in qualche sottoscala di Napoli
In cambio, estrae dalla borsetta il necessaire, io mi calo le braghe, arretro e reclino un po' il sedile e possono partire le danze. Paola si china in torsione sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ abbastanza energico, aiutato anche da un po' di smanacciamento alla base.
Io inizio a carezzarle un po' la schiena, ma mi stoppa quasi subito, dicendo che lì non le piace. Sulle chiappe, invece, nessun problema, e allora i miei tentacoli scivolano verso il basso e cominciano a massaggiare il suo fondoschiena, importante ma all'apparenza ancora sodo. Quando vede che apprezzo le sue giottesche rotondità, si interrompe un attimo, si abbassa i collant traforati e le mutandine e si alza l'abitino di maglina, mostrandomi così la nuda pelle, che è già discretamente abbronzata.
Le danze procedono così per 4-5 minuti, condite anche da qualche mugolio di scena, che le varrebbe la cittadinanza onoraria albanese. Per inciso, quando le avevo fatto le solite quattro domande iniziali, le avevo chiesto se fosse della Dacia o dell'Illiria e lei aveva risposto con un "Macchè albanese! Io sono rumena!" che lasciava pochi dubbi sulla sua orgogliosa rumenitudine.
A un certo punto, Paola si interrompe, osserva in modo buffo il compare e poi il sottoscritto, sentenziando: "Secondo me, a te non piace il preservativo!". Colgo un velato tentativo di arrotondare il rate con l'upgrade al BBJ, ma le dico di non rischiare mai nulla scoperto e allora si rituffa brevemente sul mio basso ventre, per un'altra immersione di circa un minuto.
Poi conclude definitivamente il BJ e inizia a smanacciare un po' il compare. Essendosi rialzata col busto, i miei tentacoli si srotolano subito verso destra e cominciano a carezzarle le gambe abbronzate. La zona della vulva non invoglia molto ad avviarci approfondite esplorazioni, perché c'è un po' di ricrescita, che Paola aveva messo in conto di epilare la sera stessa.
LO SPETTACOLINO DELLE 4
Le propongo quasi subito di passare il testimone a Fede e la mossa si rivela quanto mai azzeccata: la sua mano si trasferisce seduta stante dal mio fratellino alla sua sorellina e dà inizio a un istruttivo viaggio nei Paesi Bassi. Dapprima finge di masturbare un po' il clitoride, poi allarga le pareti della vulva come neppure il divaricatore di un ginecologo avrebbe saputo fare, scoprendo alla luce del sole un antro in cui il nostro specialista Ymam non avrebbe trovato difficoltà a infilare almeno 4 dita.
"Ti piace?", è la domanda retorica di Paola. "Come no ... continua, continua!", osservo divertito la biondona, mentre gioca con la sua vulva, mi fissa negli occhi e mi fa le smorfie più improbabili con la bocca, mulinando persino la lingua.
A un certo punto, si ferma, distoglie lo sguardo e scoppia in una fragorosa risata. "Ma come, adesso all'improvviso ti vergogni?

", la pungolo per l'inattesa timidezza.
"Io vergognarmi? - non l'avessi mai provocata - Anzi, facciamo così ...", e mi volta le spalle, aprendo la portiera. Davo per scontato che dovesse uscire un attimo a svuotare la vescica, e invece si risistema gattoni sul sedile del passeggero, con le sue chiappe a portata di tentacolo.
Io inizio subito a massaggiare le sue giottesche rotondità, mentre lei riprende il suo show, divaricando ora le chiappe, per scoprire il pertugio anale, ora la vulva. In tutto ciò, riesce persino a contorcersi con la schiena verso di me, così che io possa vedere le buffe smorfie del suo viso.
Il coefficiente di difficoltà è però da triplo carpiato rovesciato e, a un certo punto, la portiera si spalanca sotto la spinta della sua mano sinistra, tanto che Paola quasi mi si ribalta fuori dalla macchina!
La biondona la prende con filosofia, si fa un'altra sonora risata e conclude che probabilmente sia meglio rimettersi seduta comoda, riprendendo la posizione che aveva all'inizio dello spettacolino. Anche perchè, fra una cosa e l'altra, la lancetta dei secondi ha fatto altri 4 o 5 giri e abbiamo varcato la fatidica soglia dei 10 minuti.
LA SORPRESA PER LA PROSSIMA VOLTA
Anche se è abituata a giocare scampoli di partita più brevi, Federica non avrebbe difficoltà ad andare avanti ancora un po' e a tenere arzillo il compare. Paola, comincia invece a mostrare i primi segni di insofferenza, seppure mascherati dietro al savoir faire della scafata intrattenitrice da marciapiede.
"Se mi dai altri 20, ci fermiamo ancora un po' e ti faccio vedere i seni!", è la sua proposta indecente. "Ma meritano?", la pungolo un po'. "Certo che meritano!", non ha dubbi la biondona di Pregnana. "Dai, teniamoci la sorpresa per la prossima volta!", rinuncio alla time + tits estension e le strappo un ultimissimo giro di lancette.
Paola si avvicina a una spanna dal mio viso e riprende a farmi le classiche smorfie da femme fatale del ribaltabile, Federica ci dà di nuovo dentro e con un'ultima sequenza di colpi di pialla varco il traguardo.
La biondona è lesta a estrarre un po' di salviette della confezione, così che si possa procedere rapidamente alle rispettive operazioni di lindatura. Ormai abituato a strappare la pallottola dalle mani delle giocatrici del team rivale, per evitare che finisca nell'immondezzaio che funge da loro retrobottega, resto quasi interdetto quando Paola pretende che gliela consegni, così che venga poi conferita nel suo sacchettone della monnezza.
DISTRAZIONI AL VOLANTE
Anche nel viaggio di ritorno, è spassoso chiacchierare con la biondona di Pregnana. Fruendo della boscaglia dietro alla sua mattonella, non deve fare molti viaggi in macchina, perchè è letteralmente terrorizzata dal mio stile di guida, neanche fosse seduta alla destra di Colin McRae o di Sebastian Loeb, nel bel mezzo di una prova speciale del rally di Montecarlo. Non vuole allacciarsi la cintura, ma in compenso mi redarguisce perché guardo troppo lei e troppo poco la strada ... ma come si fa a non distrarsi, con una così piacente biondona alla propria destra?
Non ci avrebbe scommesso una lira, ma un paio di minuti dopo la deposito sana e salva al su scranno regale. Ci congediamo, la osservo mentre butta via la pallottola dell'amore e non mi resta che riprendere la strada di casa.