DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Paola
Nazionalità: sedicente tiranese
Età apparente: 20 dichiarati
Descrizione fisica: graziosa teen alta ca. 1.65, fisico snello e tonico, lineamenti regolari e carini, capelli scuri di media lunghezza, occhi scuri, seno piccolo (max 2a taglia) ma sodo
Attitudine: BJ routinario, una salma nella copulazione, ossessionata dal cronometro ; ci si intende, ma ama il cellulare più di Saretta
Reperibilità: per ora facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30+10
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, HJ, poi RAI a mission
Durata dell'incontro: un po' più di 15 minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Appiano Gentile
Coordinate: 45.748117,8.980508 (assieme a Ida) oppure 45.746852,8.981189
LA MIA RECENSIONE
Più o meno una decina di giorni fa, il buon Milinturo ci aveva segnalato una nuova presenza nei paraggi del rotondone di Oltrona, nello slargo dove era solita mettersi Ida, prima di automunirsi. Lo scorso week end, l'avevo adocchiata e persino intervistata pure io, ma il prezzo d'ingresso esoso e la tenuta un po' troppo morigerata mi avevano fatto soprassedere, nonostante la ragazza fosse davvero carina e simpatica all'intervista.
Dopo le gelate di settimana scorsa, il termometro è in forte risalita, ci sono buone chances che la moretta indossi una tenuta più aggressiva e allora carico armi e bagagli e mi dirigo verso il Far West, incurante di tutte le distrazioni strada facendo. L'unica piccola nota di colore è la ricomparsa di Sidorela, non più a bordo della Smartina, ma su una vecchia Corsa grigia ... che sia quella di Denisa? 😀
INIZIA LA CACCIA
Quando arrivo in zona, lo slarghetto è deserto, ma vedo due presenze a bordo della Ida-mobile e la passeggera è di certo la new entry. Dopo qualche vasca di attesa, vedo che Ida è rimasta da sola a bordo, immagino dove possa essere andata la sua comare e allora mi apposto un centinaio di metri prima, per marcarne il ritorno alla mattonella.
Passa qualche minuto e una vettura esce dalla stradina a fondo cieco che stavo tenendo d'occhio. Lascio loro una decina di secondi di vantaggio e poi mi accodo, così da beccare la moretta al momento dello scarico. Tutto va secondo i piani e, wow!, stasera la giovane comare di Ida è proprio uno schianto: i pantaloni sono finiti nel camino e indossa un abitino nero poco più che inguinale, che mette bene in mostra il suo fisico snello da teen! Anche di viso, è davvero carina e potrebbe tranquillamente essere la Nikki del Far West. L'unica nota di demerito è che indossi delle scarpe da tennis bianche e non un paio di high heels.
La moretta indugia un po' col collega che l'ha appena scaricata e mi tocca una vasca stretta per temporeggiare. Quando mi riaffianco al monovolume di Ida, l'allieva si è già riaccomodata a bordo. Rapida intervista, in cui mi spara rate fuori mercato (30 per il BJ e 40 per accendere anche RAI1), ma ormai ero venuto ad Oltrona apposta per lei e allora la invito a farmi compagnia.
Mentre sono sempre di fianco alla loro macchina, la moretta scavalca Ida (come si potrebbe fare per uscire dai posti interni di una fila d'aereo), sguscia fuori dalla portiera del conducente, per accomodarsi infine accanto a me.
PAOLA DA TIRANA
Appena è bordo, mi porge subito la mano e si presenta, come Paola da Tirana. Nello stesso tempo, vengo sommerso dalla nuvola di profumo che entra in macchina assieme a lei e quindi è d'obbligo chiederle quale sia la marca. Mi spara prima "Paola" e poi un improbabile "Baby Grill", che forse potrebbe essere Baby Girl.
Esauriti questi primi convenevoli, la ragazza si perde in WA e in Tik Tok e sembra quasi scocciata di dover rispondere al mio interrogatorio, per cui non la incalzo più di tanto e mi limito a raccoglierne la giovane età (20) e il già discreto tempo di permanenza sul suolo italico (1 anno, trascorso chissà dove). Purtroppo la mia vista non è abbastanza aguzza, da riuscire a sbirciare il suo account, così da abbonarmi sulla via del rientro 😀
Il tragitto è un po' più lungo del previsto, perchè ci si dirige nel retrobottega agreste che più volte avevo frequentato con la stessa Ida o con l'altra comare Eva. Allora dovevo avere una macchina più alta, perchè rumori preoccupanti si levano dal sottoscocca, ma pare che la coppa dell'olio ne sia uscita sana e salva, seppure con le ruote infangate. A un certo punto, la stradina è sbarrata dalla vettura di un collega, non possiamo andare nè avanti nè indietro e lì Paola mi spaletta e mi intima l'alt immediato.
LA RECE VERA E PROPRIA
La ragazza è abbastanza diffidente e non estrae neppure i ferri del mestiere, prima di avere ricevuto l'obolo. Anzi, non tira fuori neppure il resto e serra con forza la borsetta, sinché non le ho allungato i due ventelli. La ricerca del decino perduto mi permette però di quantificare il suo incasso sino a quel momento, attorno ai 100 euri.
Ora che ha messo da parte il malloppo, Paola è lesta ad estrarre dal cilindro il necessaire e persino a spogliarsi un po': l'agile abitino, che già aveva vari fori tattici, viene arrotolato a mo' di ciambella attorno all'addome, scoprendo le gambe sino alla cintola e la parte alta del busto. Il reggipetto viene un po' sollevato, scoperchiando due seni non troppo grossi, ma che paiono belli sodi, da teen appunto. Il fisico è davvero bellissimo: l'unico difetto è un piccolo accenno di pancetta, strano per una ventenne.
Un attimo prima di cominciare le danze, da Paola arriva la ferale notizia: "Cinque minuti! Abbiamo cinque minuti!". Bruciare trenta euro in 5 minuti non sarebbe un grande affare e allora estraggo pure io la cassetta degli attrezzi, quella contenente le sceneggiate alla Alemao per perdere tempo. "Azz ... quanto è dura la rotella dello schienale!", inizio a farle perdere una ventina di secondi sulla sua rigida tabella di marcia.
Mentre glielo tengo ritto, la graziosa moretta incappuccia il compare, si china in torsione sul mio basso ventre e dà inizio alle danze. Ricordo ben poco di cosa sia successo nei Paesi Bassi, per cui il BJ deve essere stato il solito su e giù di routine, senza numeri da circo e col Dolby Surround sicuramente spento. In compenso, sembra di stare al reparto profumi del Duty Free di Malpensa e, per almeno una quindicina di giorni, mi sono risparmiato la spesa dell'Arbre Magique!
L'azione di Paola non dura molto a lungo, perchè dopo 3-4 minuti al massimo si interrompe, si risolleva un attimo e mi spara a bruciapelo: "Tu no scopare?". Incassare trenta euri in 5 minuti era già un furto, farlo in 3 soli giri di lancette diventa una rapina a mano armata e allora cerco di guadagnare tempo, buttandole lì che il compare non mi sembra ancora abbastanza turgido, per reclinare del tutto il ribaltabile.
Mi guadagno così almeno gli altri due minuti di BJ che erano previsti dalle clausole contrattuali. In realtà, Paola non controlla così fiscalmente il cronometro e si basa più sulle sue sensazioni: quando si stanca di trastullare il compare con la bocca (comunque troppo presto, rispetto alla pazienza della Otr media), si risolleva e passa spontaneamente alla falegnameria.
DUE SENI DA TEEN
Ora che è a busto eretto, i miei occhi si incollano al suo bel visetto dai lineamenti regolari e i miei tentacoli si dirigono in tempo zero verso i suoi seni da teen ager, che fanno capolino da sotto al reggipetto. Non devono essere molto grossi (direi una 2a, al massimo), ma sono davvero sodissimi e i capezzoli si inturgidiscono alla velocità della luce, con due semplici titillate.
Paola deve gradire un po' meno le mie attenzioni, perchè si rimette gattoni, togliendo i seni dal raggio di tiro dei miei tentacoli. In compenso, lei riprende brevemente il BJ e io posso di nuovo massaggiare con estremo piacere le sue chiappette marmoree, per poi spostarmi sull'interno coscia, altrettanto sodo, e da lì risalire verso la zona della vulva. La moretta deve avere un buco tattico nelle calze a rete: quando arriva a fine corsa, il mio tentacolo non trova il solito tassello rinforzato, ma va a sbattere direttamente contro le mutandine bianche.
"Tu toccare?", mi domanda la fanciulla. "Yess ... io toccare 😄": tanto basta, perchè Paola si abbassi le calze a mezza coscia (indossava dei collant normali sotto quelli a rete) ed esponga alla mia vista e ai miei tentacoli la sua pelle vellutata. Di solito, questa fase è tragica, perchè la fanciulla di turno guadagna un paio di taglie e qualche etto di cellulite. Non è proprio il caso di Paola, le cui gambe sono davvero toniche e levigatissime. La mia mano si infila nel mezzo e, con una mossa avvolgente, risale a impugnare da sotto una delle chiappette, che è davvero marmorea.
18.000 GIRI/MINUTO
Purtroppo la ripresa del BJ era stato un falso allarme: dopo neanche un minuto, Paola si rialza e riparte con la falegnameria. Si vede che la fanciulla è giovane, perchè in un giro di lancette la motopialla raggiunge un regime di rotazione pazzesco: se si potessero vedere i pistoni di un motore di Formula 1 un attimo prima della staccata dell'Eau Rouge di Spa Francorchamps, si muoverebbero nel cilindro più piano della mano di Paola lungo l'asta.
Anche se il gommone non è rosso ma trasparente, il mio compare diventa color Serena alla fragola. A un certo punto, temo davvero che il fratellino possa staccarsi e fortuna vuole che io non abbia una macchina cabrio, sennò verrebbe ritrovato direttamente sulla Luna, a fugare ogni dubbio che l'uomo ci abbia mai messo piede.
Sono veramente a un'incollatura dalla linea del traguardo e, per far sollevare a Paola il piede dell'acceleratore, le domando in quali posizioni si potrebbe copulare. Il suo italiano barcolla, il mio albanese ancora di più (ho solo imparato a dire decino, dhjet, e ventello, njezet), ma alla fine capisco che l'unica opzione disponibile sia la mission, che è comunque di mio gradimento.
PRIMA SOLDI, POI ACCENDERE RAI1
L'obolo aggiuntivo era già noto, così come la completa sfiducia della moretta nei miei confronti, che infatti sentenzia: "Prima soldi!". Come all'inizio del primo tempo, appena il decino (ri)entra nella sua saccoccia, dalla borsetta esce magicamente un altro ferro del mestiere ... il lubrificante Durex ahimè!
Fra regolare nuovamente le formalità burocratiche, togliersi una scarpa, sfilarsi i due collant dalla medesima gamba, reclinare il sedile e ingellare il salsicciotto, passano quadi due minuti e il compare perde in po' di turgore. Quando sono dalla sua parte, Paola se ne rende conto e sfodera anche una discreta padronanza della lingua teutonica, sfoderando un "Ca..o kaputt!" che neanche la tedeschina Carmen 😄.
Lo masturba per una trentina di secondi e finalmente si può procedere all'infilamento. Quando è tutto pronto, mi corico completamente su di lei, puntellandomi con gli avambracci a cuneo attorno alla sua testa, e do inizio alla mia danza pelvica.
Paola è tanto partecipativa quanto Roberta Iceberg è loquace: la sua vitalità è più o meno quella di una salma in una cella frigorifera, ma quantomeno qui c'è il profumo Baby Grill e, visto da una spanna, il suo viso è ancora più carino. Non un segno di vita, non un ansimo, non un mugugno: se non me l'avesse detto all'inizio, stenterei a credere che la moretta sia albanese! In compenso, mi lascia fare senza lamentarsi.
Dopo un paio di minuti, la Bella Addormentata nel Bosco di Oltrona deve ricordarsi cosa era solita fare col suo fidanzatino a Tirana: apre improvvisamente gli occhi (giuro che non l'ho baciata!) e infila le sue mani sotto alla mia camicia, prima carezzandomi l'addome e poi risalendo a titillare i capezzoli.
Peccato che la mia forma fisica sia pietosa e che poco dopo io debba alzare bandiera bianca, con i primi goccioloni di sudore sulla fronte e la muscolatura della schiena e delle gambe che bestemmia come uno scaricatore di porto genovese.
"Tu venuto?", mi domanda speranzosa Paola. "Non ancora ...", spero di conquistare la sua clemenza e magari un HJ conclusivo, possibilmente meno frenetico del precedente. "Tempo finito! Io detto che massimo 5 minuti", è però implacabile la morettina. A onor del vero, devono esserne passati quasi 15, dall'inizio delle operazioni, ma è chiaro che ormai siamo agli sgoccioli.
Torno dalla mia parte, faccio finta di non avere sentito il triplice fischio e chiamo in campo Federica, mentre osservo Paola pulirsi la vulva col fazzoletto e poi reinfilarsi con qualche difficoltà il doppio strato di calze.
VAMOS!
Lei non sembra gradire molto il fatto che io non sia altrettanto lesto a ricompormi, perché prima mi intima un "Andiamo!" in italiano e poi, nel dubbio che io non abbia capito, un energico "Vamos!" in spagnolo. Cerco di appigliarmi al fatto che tanto Ida e il suo compare sono ancora fermi davanti a noi, sbarrandoci così la via d'uscita, ma le mie scuse non vengono accolte: "Usciamo indietro!"
A questo punto, non mi resta che mandare Federica negli spogliatoi e prendere un paio di salviette dalla confezione. Dopo avere toccato il condom ingellato, le mie mani sono più viscide di un'anguilla e, per ripulirmi, mi serviranno più fazzolettini di quanti ne userebbe una Denisa alla fine di ogni incontro!
IL PREMIO GRETA THUNBERG
In compenso, Paola vince il premio Greta Thunberg per la salvaguardia dell'ambiente, perchè mi dice che provvederà lei a gettare via tutti i rifiuti (immagino nel fosso accanto alla Mercedes di Ida ...) e dunque mi invita a non buttare niente dal finestrino.
Mentre io mi cimento in 50 metri di retromarcia al buio, in curva e lungo un viottolo di campagna dove il fondo della macchina tocca contro il terreno, lei si è già riattaccata allo schermo del cellulare, come neppure Saretta sarebbe riuscita a fare.
Nel paio di minuti che mancano per tornare alla rotondona di Oltrona, vedo che è assorta nel magico mondo di Tik Tok e allora non la tampino oltre con le mie domande, godendomi (si fa per dire) il sottofondo di musica schipetara che si leva dai vari videoclip.
Siamo alla Mercedes di Ida e dunque non resta che congedarci, augurandoci la buona notte a vicenda. Parcheggio volutamente cinque metri prima, così da godermi il suo breve defilé illuminato dai fari della mia macchina, e poi non resta che iniziare il lungo viaggio sino alla branda.
Nome: Paola
Nazionalità: sedicente tiranese
Età apparente: 20 dichiarati
Descrizione fisica: graziosa teen alta ca. 1.65, fisico snello e tonico, lineamenti regolari e carini, capelli scuri di media lunghezza, occhi scuri, seno piccolo (max 2a taglia) ma sodo
Attitudine: BJ routinario, una salma nella copulazione, ossessionata dal cronometro ; ci si intende, ma ama il cellulare più di Saretta
Reperibilità: per ora facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30+10
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, HJ, poi RAI a mission
Durata dell'incontro: un po' più di 15 minuti al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Appiano Gentile
Coordinate: 45.748117,8.980508 (assieme a Ida) oppure 45.746852,8.981189
LA MIA RECENSIONE
Più o meno una decina di giorni fa, il buon Milinturo ci aveva segnalato una nuova presenza nei paraggi del rotondone di Oltrona, nello slargo dove era solita mettersi Ida, prima di automunirsi. Lo scorso week end, l'avevo adocchiata e persino intervistata pure io, ma il prezzo d'ingresso esoso e la tenuta un po' troppo morigerata mi avevano fatto soprassedere, nonostante la ragazza fosse davvero carina e simpatica all'intervista.
Dopo le gelate di settimana scorsa, il termometro è in forte risalita, ci sono buone chances che la moretta indossi una tenuta più aggressiva e allora carico armi e bagagli e mi dirigo verso il Far West, incurante di tutte le distrazioni strada facendo. L'unica piccola nota di colore è la ricomparsa di Sidorela, non più a bordo della Smartina, ma su una vecchia Corsa grigia ... che sia quella di Denisa? 😀
INIZIA LA CACCIA
Quando arrivo in zona, lo slarghetto è deserto, ma vedo due presenze a bordo della Ida-mobile e la passeggera è di certo la new entry. Dopo qualche vasca di attesa, vedo che Ida è rimasta da sola a bordo, immagino dove possa essere andata la sua comare e allora mi apposto un centinaio di metri prima, per marcarne il ritorno alla mattonella.
Passa qualche minuto e una vettura esce dalla stradina a fondo cieco che stavo tenendo d'occhio. Lascio loro una decina di secondi di vantaggio e poi mi accodo, così da beccare la moretta al momento dello scarico. Tutto va secondo i piani e, wow!, stasera la giovane comare di Ida è proprio uno schianto: i pantaloni sono finiti nel camino e indossa un abitino nero poco più che inguinale, che mette bene in mostra il suo fisico snello da teen! Anche di viso, è davvero carina e potrebbe tranquillamente essere la Nikki del Far West. L'unica nota di demerito è che indossi delle scarpe da tennis bianche e non un paio di high heels.
La moretta indugia un po' col collega che l'ha appena scaricata e mi tocca una vasca stretta per temporeggiare. Quando mi riaffianco al monovolume di Ida, l'allieva si è già riaccomodata a bordo. Rapida intervista, in cui mi spara rate fuori mercato (30 per il BJ e 40 per accendere anche RAI1), ma ormai ero venuto ad Oltrona apposta per lei e allora la invito a farmi compagnia.
Mentre sono sempre di fianco alla loro macchina, la moretta scavalca Ida (come si potrebbe fare per uscire dai posti interni di una fila d'aereo), sguscia fuori dalla portiera del conducente, per accomodarsi infine accanto a me.
PAOLA DA TIRANA
Appena è bordo, mi porge subito la mano e si presenta, come Paola da Tirana. Nello stesso tempo, vengo sommerso dalla nuvola di profumo che entra in macchina assieme a lei e quindi è d'obbligo chiederle quale sia la marca. Mi spara prima "Paola" e poi un improbabile "Baby Grill", che forse potrebbe essere Baby Girl.
Esauriti questi primi convenevoli, la ragazza si perde in WA e in Tik Tok e sembra quasi scocciata di dover rispondere al mio interrogatorio, per cui non la incalzo più di tanto e mi limito a raccoglierne la giovane età (20) e il già discreto tempo di permanenza sul suolo italico (1 anno, trascorso chissà dove). Purtroppo la mia vista non è abbastanza aguzza, da riuscire a sbirciare il suo account, così da abbonarmi sulla via del rientro 😀
Il tragitto è un po' più lungo del previsto, perchè ci si dirige nel retrobottega agreste che più volte avevo frequentato con la stessa Ida o con l'altra comare Eva. Allora dovevo avere una macchina più alta, perchè rumori preoccupanti si levano dal sottoscocca, ma pare che la coppa dell'olio ne sia uscita sana e salva, seppure con le ruote infangate. A un certo punto, la stradina è sbarrata dalla vettura di un collega, non possiamo andare nè avanti nè indietro e lì Paola mi spaletta e mi intima l'alt immediato.
LA RECE VERA E PROPRIA
La ragazza è abbastanza diffidente e non estrae neppure i ferri del mestiere, prima di avere ricevuto l'obolo. Anzi, non tira fuori neppure il resto e serra con forza la borsetta, sinché non le ho allungato i due ventelli. La ricerca del decino perduto mi permette però di quantificare il suo incasso sino a quel momento, attorno ai 100 euri.
Ora che ha messo da parte il malloppo, Paola è lesta ad estrarre dal cilindro il necessaire e persino a spogliarsi un po': l'agile abitino, che già aveva vari fori tattici, viene arrotolato a mo' di ciambella attorno all'addome, scoprendo le gambe sino alla cintola e la parte alta del busto. Il reggipetto viene un po' sollevato, scoperchiando due seni non troppo grossi, ma che paiono belli sodi, da teen appunto. Il fisico è davvero bellissimo: l'unico difetto è un piccolo accenno di pancetta, strano per una ventenne.
Un attimo prima di cominciare le danze, da Paola arriva la ferale notizia: "Cinque minuti! Abbiamo cinque minuti!". Bruciare trenta euro in 5 minuti non sarebbe un grande affare e allora estraggo pure io la cassetta degli attrezzi, quella contenente le sceneggiate alla Alemao per perdere tempo. "Azz ... quanto è dura la rotella dello schienale!", inizio a farle perdere una ventina di secondi sulla sua rigida tabella di marcia.
Mentre glielo tengo ritto, la graziosa moretta incappuccia il compare, si china in torsione sul mio basso ventre e dà inizio alle danze. Ricordo ben poco di cosa sia successo nei Paesi Bassi, per cui il BJ deve essere stato il solito su e giù di routine, senza numeri da circo e col Dolby Surround sicuramente spento. In compenso, sembra di stare al reparto profumi del Duty Free di Malpensa e, per almeno una quindicina di giorni, mi sono risparmiato la spesa dell'Arbre Magique!
L'azione di Paola non dura molto a lungo, perchè dopo 3-4 minuti al massimo si interrompe, si risolleva un attimo e mi spara a bruciapelo: "Tu no scopare?". Incassare trenta euri in 5 minuti era già un furto, farlo in 3 soli giri di lancette diventa una rapina a mano armata e allora cerco di guadagnare tempo, buttandole lì che il compare non mi sembra ancora abbastanza turgido, per reclinare del tutto il ribaltabile.
Mi guadagno così almeno gli altri due minuti di BJ che erano previsti dalle clausole contrattuali. In realtà, Paola non controlla così fiscalmente il cronometro e si basa più sulle sue sensazioni: quando si stanca di trastullare il compare con la bocca (comunque troppo presto, rispetto alla pazienza della Otr media), si risolleva e passa spontaneamente alla falegnameria.
DUE SENI DA TEEN
Ora che è a busto eretto, i miei occhi si incollano al suo bel visetto dai lineamenti regolari e i miei tentacoli si dirigono in tempo zero verso i suoi seni da teen ager, che fanno capolino da sotto al reggipetto. Non devono essere molto grossi (direi una 2a, al massimo), ma sono davvero sodissimi e i capezzoli si inturgidiscono alla velocità della luce, con due semplici titillate.
Paola deve gradire un po' meno le mie attenzioni, perchè si rimette gattoni, togliendo i seni dal raggio di tiro dei miei tentacoli. In compenso, lei riprende brevemente il BJ e io posso di nuovo massaggiare con estremo piacere le sue chiappette marmoree, per poi spostarmi sull'interno coscia, altrettanto sodo, e da lì risalire verso la zona della vulva. La moretta deve avere un buco tattico nelle calze a rete: quando arriva a fine corsa, il mio tentacolo non trova il solito tassello rinforzato, ma va a sbattere direttamente contro le mutandine bianche.
"Tu toccare?", mi domanda la fanciulla. "Yess ... io toccare 😄": tanto basta, perchè Paola si abbassi le calze a mezza coscia (indossava dei collant normali sotto quelli a rete) ed esponga alla mia vista e ai miei tentacoli la sua pelle vellutata. Di solito, questa fase è tragica, perchè la fanciulla di turno guadagna un paio di taglie e qualche etto di cellulite. Non è proprio il caso di Paola, le cui gambe sono davvero toniche e levigatissime. La mia mano si infila nel mezzo e, con una mossa avvolgente, risale a impugnare da sotto una delle chiappette, che è davvero marmorea.
18.000 GIRI/MINUTO
Purtroppo la ripresa del BJ era stato un falso allarme: dopo neanche un minuto, Paola si rialza e riparte con la falegnameria. Si vede che la fanciulla è giovane, perchè in un giro di lancette la motopialla raggiunge un regime di rotazione pazzesco: se si potessero vedere i pistoni di un motore di Formula 1 un attimo prima della staccata dell'Eau Rouge di Spa Francorchamps, si muoverebbero nel cilindro più piano della mano di Paola lungo l'asta.
Anche se il gommone non è rosso ma trasparente, il mio compare diventa color Serena alla fragola. A un certo punto, temo davvero che il fratellino possa staccarsi e fortuna vuole che io non abbia una macchina cabrio, sennò verrebbe ritrovato direttamente sulla Luna, a fugare ogni dubbio che l'uomo ci abbia mai messo piede.
Sono veramente a un'incollatura dalla linea del traguardo e, per far sollevare a Paola il piede dell'acceleratore, le domando in quali posizioni si potrebbe copulare. Il suo italiano barcolla, il mio albanese ancora di più (ho solo imparato a dire decino, dhjet, e ventello, njezet), ma alla fine capisco che l'unica opzione disponibile sia la mission, che è comunque di mio gradimento.
PRIMA SOLDI, POI ACCENDERE RAI1
L'obolo aggiuntivo era già noto, così come la completa sfiducia della moretta nei miei confronti, che infatti sentenzia: "Prima soldi!". Come all'inizio del primo tempo, appena il decino (ri)entra nella sua saccoccia, dalla borsetta esce magicamente un altro ferro del mestiere ... il lubrificante Durex ahimè!
Fra regolare nuovamente le formalità burocratiche, togliersi una scarpa, sfilarsi i due collant dalla medesima gamba, reclinare il sedile e ingellare il salsicciotto, passano quadi due minuti e il compare perde in po' di turgore. Quando sono dalla sua parte, Paola se ne rende conto e sfodera anche una discreta padronanza della lingua teutonica, sfoderando un "Ca..o kaputt!" che neanche la tedeschina Carmen 😄.
Lo masturba per una trentina di secondi e finalmente si può procedere all'infilamento. Quando è tutto pronto, mi corico completamente su di lei, puntellandomi con gli avambracci a cuneo attorno alla sua testa, e do inizio alla mia danza pelvica.
Paola è tanto partecipativa quanto Roberta Iceberg è loquace: la sua vitalità è più o meno quella di una salma in una cella frigorifera, ma quantomeno qui c'è il profumo Baby Grill e, visto da una spanna, il suo viso è ancora più carino. Non un segno di vita, non un ansimo, non un mugugno: se non me l'avesse detto all'inizio, stenterei a credere che la moretta sia albanese! In compenso, mi lascia fare senza lamentarsi.
Dopo un paio di minuti, la Bella Addormentata nel Bosco di Oltrona deve ricordarsi cosa era solita fare col suo fidanzatino a Tirana: apre improvvisamente gli occhi (giuro che non l'ho baciata!) e infila le sue mani sotto alla mia camicia, prima carezzandomi l'addome e poi risalendo a titillare i capezzoli.
Peccato che la mia forma fisica sia pietosa e che poco dopo io debba alzare bandiera bianca, con i primi goccioloni di sudore sulla fronte e la muscolatura della schiena e delle gambe che bestemmia come uno scaricatore di porto genovese.
"Tu venuto?", mi domanda speranzosa Paola. "Non ancora ...", spero di conquistare la sua clemenza e magari un HJ conclusivo, possibilmente meno frenetico del precedente. "Tempo finito! Io detto che massimo 5 minuti", è però implacabile la morettina. A onor del vero, devono esserne passati quasi 15, dall'inizio delle operazioni, ma è chiaro che ormai siamo agli sgoccioli.
Torno dalla mia parte, faccio finta di non avere sentito il triplice fischio e chiamo in campo Federica, mentre osservo Paola pulirsi la vulva col fazzoletto e poi reinfilarsi con qualche difficoltà il doppio strato di calze.
VAMOS!
Lei non sembra gradire molto il fatto che io non sia altrettanto lesto a ricompormi, perché prima mi intima un "Andiamo!" in italiano e poi, nel dubbio che io non abbia capito, un energico "Vamos!" in spagnolo. Cerco di appigliarmi al fatto che tanto Ida e il suo compare sono ancora fermi davanti a noi, sbarrandoci così la via d'uscita, ma le mie scuse non vengono accolte: "Usciamo indietro!"
A questo punto, non mi resta che mandare Federica negli spogliatoi e prendere un paio di salviette dalla confezione. Dopo avere toccato il condom ingellato, le mie mani sono più viscide di un'anguilla e, per ripulirmi, mi serviranno più fazzolettini di quanti ne userebbe una Denisa alla fine di ogni incontro!
IL PREMIO GRETA THUNBERG
In compenso, Paola vince il premio Greta Thunberg per la salvaguardia dell'ambiente, perchè mi dice che provvederà lei a gettare via tutti i rifiuti (immagino nel fosso accanto alla Mercedes di Ida ...) e dunque mi invita a non buttare niente dal finestrino.
Mentre io mi cimento in 50 metri di retromarcia al buio, in curva e lungo un viottolo di campagna dove il fondo della macchina tocca contro il terreno, lei si è già riattaccata allo schermo del cellulare, come neppure Saretta sarebbe riuscita a fare.
Nel paio di minuti che mancano per tornare alla rotondona di Oltrona, vedo che è assorta nel magico mondo di Tik Tok e allora non la tampino oltre con le mie domande, godendomi (si fa per dire) il sottofondo di musica schipetara che si leva dai vari videoclip.
Siamo alla Mercedes di Ida e dunque non resta che congedarci, augurandoci la buona notte a vicenda. Parcheggio volutamente cinque metri prima, così da godermi il suo breve defilé illuminato dai fari della mia macchina, e poi non resta che iniziare il lungo viaggio sino alla branda.