DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: lei dice Laruca, ma penso si chiami Raluca
Nazionalità: sedicente rumena di Bucureşti
Età apparente: 22 dichiarati
Descrizione fisica: alta ca. 1.60-1.65, corporatura normale e soda, capelli castani più o meno a caschetto, viso carino, occhi castani, le manca un incisivo, seno n.v.
Attitudine: discreta perizia, avendo già svolto il mestiere a Lione; un po' di ansia da prestazione all'inizio, poi più paziente; italiano fluido
Reperibilità: facile, ma potrebbe essere una meteorina
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ+HJ
Durata dell'incontro: ca. 15' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Boltiere (BG)
Coordinate: parcheggio che fu del paninaro, alla rotonda di Boltiere (45.607368,9.582707)
LA MIA RECENSIONE
Approfitto di quello che probabilmente sarà l'ultimo week-end "giallo", per passare a trovare una mia vecchia conoscenza in quel di Bergamo.
Sulla via del rientro, vedo davvero quattro presenze in croce: le due Cheeseleader Anna ed Elena al Grana Padano, Alina al Kebab e Giulia Coscialunga alla prima rotonda di Osio Sotto.
Dalla mia precedente spedizione bergamasca, ricordavo una new entry carina alla rotonda Cividini (lato Levate), ma non riesco a vederne più della bottiglietta. Facile che sia impegnata per un po' con un collega allo scannatoio della "greca".
Al Benaglia c'è una bionda in jeans (che non mi è sembrata la Michy) ed è pantalonata pure la signorina che ha preso il posto della ragazza triste Adelina.
Alla rotonda, svolto a destra verso Capriate, per riprendere l'autostrada e rientrare a Milano. Il tempo di fare 50 metri e vedo una signorina in minigonna all'ingresso del parcheggino dove di solito si radunava la "feccia dei Balcani" (cit. xyz). Non essendoci il paninaro, stasera è in realtà semideserto e ci sono solo due furgoni commerciali a passo lungo parcheggiati contro la siepe.
La fanciulla ha capelli castani più o meno a caschetto e sembra anche carina di lineamenti, le dedico un altro paio di passaggi radenti, controllo che nel portafoglio non siano rimaste solo le mosche e alla fine decido di accostare.
Mentre faccio manovra, vedo che i due furgoncini sponsorizzati hanno targhe di Bucarest, per cui uno dei due potrebbe essere il boy della ragazza.
Mi fermo allo stop e le faccio cenno di avvicinarsi. Il rate per il BJ è un po' caro (30), cerco di riportarla alle condizioni di mercato, ma lei rifiuta. Le dico comunque di accomodarsi a bordo e, mentre lei fa il periplo della mia macchina, giro indietro le lancette dell'orologio, per recuperare col tempo il maggiore rate.
Appena si siede accanto a me, mi fa un bel sorriso e, brevemente illuminata dalla luce di cortesia, mi accorgo che alla poveretta manca uno degli incisivi superiori. La dentatura è comunque bianca, non ha l'età per avere ancora i denti da latte e quindi suppongo che l'incisivo sia caduto a seguito di una colluttazione. Se non altro, non ci sarà il rischio dell'effetto "rigatoni" durante il BJ
A parte ciò, i lineamenti sono carini e la ragazza è ben curata. Indossa un giubbotto di similpelle nero, una corta minigonna dello stesso colore e delle scarpe chiare che sono quasi dei sandali estivi, con la punta aperta.
Mi rifiuto categoricamente di consumare nello spiazzo dietro di lei e mi propone quindi un parcheggio più lontano, che sarebbe stato Ok ai normali orari da Otr, ma che lo è un po' meno a quelli anticipati dal coprifuoco.
LARUCA O FORSE RALUCA
Strada facendo, raccolgo in un buon italiano le solite informazioni: per ben due volte mi dice di chiamarsi Laruca (chissà perchè non Raluca ...) e mi spiega che è apparsa a BG da poco meno di una settimana, dopo avere lavorato per quasi 4 anni a Lione. Credo che non me la racconti del tutto giusta, perchè il suo italiano è molto fluido e senza eccessivi accenti, ma tant'è ...
LA RECE VERA E PROPRIA
Versato l'obolo, Raluca si toglie la minigonna e si abbassa sino al ginocchio i collant trasparenti e il perizomino nero (" Così puoi toccarmi un po'", sono le sue parole).
Dopo avere smanacciato un po' il compare, lo incappuccia con un condom trasparente, si dispone gattoni sul sedile del passeggero e dà inizio alle danze. Il BJ è nella media, condito da un po' di lavorio di mano (sia alla base dell'asta che ai gioielli di famiglia) e da qualche coreografico mugolio.
Da parte mia, approfitto della posizione e del fatto che si sia scoperchiata il lato B, per srotolorare i miei tentacoli verso il fondoschiena. Pur avendo una corporatura normale, nè velinica, nè formosa, ha un fisico stagno, il che mi fa pensare che all'Olympique Lyonnais le giocatrici facessero molto lavoro in palestra. E' quindi un piacere massaggiarle i glutei e l'interno delle cosce, entrambi sodi e levigati. Risalendo verso la zona del piacere, intuisco grandi labbra poco pronunciate, appena percepibili al tatto.
Se le si vuole trovare un difetto evidente, è quello di soffrire di una certa ansia da prestazione: dopo 3 minuti è sorpresa che il mio compare non sia ancora arzillo, dopo 6 mi domanda se sia già venuto (di certo no, se mi hai spillato 30 euri ), dopo 9 se mi vada di accendere il televisore su RAI1.
La cosa sarebbe senz'altro uno dei programmi più interessanti mai trasmessi sul primo canale nazionale negli ultimi anni (di sicuro meglio del Festival di Sanremo ), ma ogni paio di minuti transita una macchina davanti a noi e le dico che qui è troppo rischioso, rinviando magari a un futuro incontro fra quattro mura. Purtroppo Raluca è qui solo per fare un provino nella Boltierese, non ha alcuna certezza di venire presa e quindi è sprovvista di loft di appoggio.
Le propongo allora di insistere ancora un po' col BJ e, se proprio non riesce a farmi capitolare cosi, di darmi il colpo di grazia con la mano. Raluca accetta e si rituffa sul mio basso ventre, aumentando il ritmo e passando dai mugolii a più vistosi ma meno credibili ansimi.
BANDIERA BIANCA
"Basta, non ce la faccio più!", esclama dopo essersi risollevata dalla quarta sessione di immersione. Mentre lei è ancora ginocchioni e io sto continuando a carezzarle le cosce, impugna la mia mano e me la guida verso la vulva, facendola muovere su e giù per le labbra.
Date le istruzioni del caso ai miei tentacoli, si china un po' verso di me e inizia un energico smanacciamento dell'asta, condito di nuovo dalla messinscena di un'intrattenitrice che non è di certo alla prima sera di lavoro: si avvicina al mio volto col suo, un po' ansima tenendo la bocca aperta e un po' mi manda bacetti, che la mascherina mi impedisce purtroppo di raccogliere. Neppure le mani restano inoperose, perchè si alterna fra i gioielli di famiglia, l'addome e il petto.
Quando pure il condom vola via, il controllo delle operazioni passa a Federica. Mentre la mia fida amica smanaccia il compare, Raluca continua a metterci il condimento, con ansimi, finti bacetti e un po' di carezze qua e là.
UN SECONDO TROPPO TARDI
Siamo ormai agli sgoccioli e allora le chiedo al volo una salviettina, che lei recupera, ma non abbastanza prontamente: prima che la sommità del vulcano venga coperta dalla calotta protettiva, un po' di lava riesce ad eruttare e mi finisce dritta sulla camicia.
Raluca però non se ne accorge subito, per cui riesco a trastullare il compare per un'altra decina di secondi, con lei che massaggia energicamente i gioielli di famiglia, prima di svuotare del tutto i serbatoi e dichiarare chiuse le operazioni. E' più o meno trascorso un quarto d'ora.
BREVE CORSO DI FRANCESE
Durante le rivestizioni, c'è il tempo di chiederle l'età (22) e la città di provenienza (Bucureşti). Non credo che sia più di tanto interessata ai miei aneddoti in terra rumena, ma i miei racconti le danno il la per lamentarsi di quanto sia rincarata la vita laggiù in Dacia.
Quando siano pronti a ripartire, mi chiede la cortesia di fare una sosta all'autolavaggio, perchè deve prendere le "cappotte". Mi immagino già che abbia freddo e che lì ci sia un suo appoggio logistico dove prendere il cappotto. Ricordo infatti che, qualche anno addietro, diverse ragazze di Osio Sotto avevano un'autista che faceva base proprio all'autavaggio e che spesso si vedeva girare avanti e indietro.
Il nostro dialogo sembra quello fra un muto e una sorda, perchè io cerco inutilmente di spiegarle a gesti cosa sia un cappotto e lei cosa siano invece le "cappotte". A un certo punto, si tocca le gambe, per cui immagino che voglia recuperare dei leggings o delle parigine.
Alla fine, non resta che passare dal vicino autolavaggio, per scoprire cosa diavolo siano queste "cappotte". La vedo incamminarsi versi la zona delle macchinette automatiche e, quando rientra a bordo, ha in mano una scatoletta blu di Durex. Quindi le capote altro non erano che i profilattici! In slang francese, si chiamano dunque come il tettuccio che copre una macchina cabriolet, ma servono a incappucciare qualcos'altro
Il corso di francese non è ancora finito, perchè al momento del congedo Raluca mi si avvicina e mi dice: "Vieni qua, che ti do due bijoux ". Mi molla due bacetti alla francese sulla guancia e si accinge a scendere dalla vettura.
"Pupici, in rumeno, giusto?", ne approfitto per rinfrescare un po' anche le mie vaghe conoscenze di lingua dacica. "Sì!", si mette a ridere Raluca e stavolta scende davvero dalla mia auto.
Lo sguardo compiaciuto dell'autista di uno dei due furgoncini, mentre mi osserva fare manovra per uscire dal parcheggio, mi fa proprio pensare che sia il suo boy e che Raluca sia una ragazza in tour, che difficilmente metterà radici a Boltiere ...
Nome: lei dice Laruca, ma penso si chiami Raluca
Nazionalità: sedicente rumena di Bucureşti
Età apparente: 22 dichiarati
Descrizione fisica: alta ca. 1.60-1.65, corporatura normale e soda, capelli castani più o meno a caschetto, viso carino, occhi castani, le manca un incisivo, seno n.v.
Attitudine: discreta perizia, avendo già svolto il mestiere a Lione; un po' di ansia da prestazione all'inizio, poi più paziente; italiano fluido
Reperibilità: facile, ma potrebbe essere una meteorina
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ+HJ
Durata dell'incontro: ca. 15' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Boltiere (BG)
Coordinate: parcheggio che fu del paninaro, alla rotonda di Boltiere (45.607368,9.582707)
LA MIA RECENSIONE
Approfitto di quello che probabilmente sarà l'ultimo week-end "giallo", per passare a trovare una mia vecchia conoscenza in quel di Bergamo.
Sulla via del rientro, vedo davvero quattro presenze in croce: le due Cheeseleader Anna ed Elena al Grana Padano, Alina al Kebab e Giulia Coscialunga alla prima rotonda di Osio Sotto.
Dalla mia precedente spedizione bergamasca, ricordavo una new entry carina alla rotonda Cividini (lato Levate), ma non riesco a vederne più della bottiglietta. Facile che sia impegnata per un po' con un collega allo scannatoio della "greca".
Al Benaglia c'è una bionda in jeans (che non mi è sembrata la Michy) ed è pantalonata pure la signorina che ha preso il posto della ragazza triste Adelina.
Alla rotonda, svolto a destra verso Capriate, per riprendere l'autostrada e rientrare a Milano. Il tempo di fare 50 metri e vedo una signorina in minigonna all'ingresso del parcheggino dove di solito si radunava la "feccia dei Balcani" (cit. xyz). Non essendoci il paninaro, stasera è in realtà semideserto e ci sono solo due furgoni commerciali a passo lungo parcheggiati contro la siepe.
La fanciulla ha capelli castani più o meno a caschetto e sembra anche carina di lineamenti, le dedico un altro paio di passaggi radenti, controllo che nel portafoglio non siano rimaste solo le mosche e alla fine decido di accostare.
Mentre faccio manovra, vedo che i due furgoncini sponsorizzati hanno targhe di Bucarest, per cui uno dei due potrebbe essere il boy della ragazza.
Mi fermo allo stop e le faccio cenno di avvicinarsi. Il rate per il BJ è un po' caro (30), cerco di riportarla alle condizioni di mercato, ma lei rifiuta. Le dico comunque di accomodarsi a bordo e, mentre lei fa il periplo della mia macchina, giro indietro le lancette dell'orologio, per recuperare col tempo il maggiore rate.
Appena si siede accanto a me, mi fa un bel sorriso e, brevemente illuminata dalla luce di cortesia, mi accorgo che alla poveretta manca uno degli incisivi superiori. La dentatura è comunque bianca, non ha l'età per avere ancora i denti da latte e quindi suppongo che l'incisivo sia caduto a seguito di una colluttazione. Se non altro, non ci sarà il rischio dell'effetto "rigatoni" durante il BJ
A parte ciò, i lineamenti sono carini e la ragazza è ben curata. Indossa un giubbotto di similpelle nero, una corta minigonna dello stesso colore e delle scarpe chiare che sono quasi dei sandali estivi, con la punta aperta.
Mi rifiuto categoricamente di consumare nello spiazzo dietro di lei e mi propone quindi un parcheggio più lontano, che sarebbe stato Ok ai normali orari da Otr, ma che lo è un po' meno a quelli anticipati dal coprifuoco.
LARUCA O FORSE RALUCA
Strada facendo, raccolgo in un buon italiano le solite informazioni: per ben due volte mi dice di chiamarsi Laruca (chissà perchè non Raluca ...) e mi spiega che è apparsa a BG da poco meno di una settimana, dopo avere lavorato per quasi 4 anni a Lione. Credo che non me la racconti del tutto giusta, perchè il suo italiano è molto fluido e senza eccessivi accenti, ma tant'è ...
LA RECE VERA E PROPRIA
Versato l'obolo, Raluca si toglie la minigonna e si abbassa sino al ginocchio i collant trasparenti e il perizomino nero (" Così puoi toccarmi un po'", sono le sue parole).
Dopo avere smanacciato un po' il compare, lo incappuccia con un condom trasparente, si dispone gattoni sul sedile del passeggero e dà inizio alle danze. Il BJ è nella media, condito da un po' di lavorio di mano (sia alla base dell'asta che ai gioielli di famiglia) e da qualche coreografico mugolio.
Da parte mia, approfitto della posizione e del fatto che si sia scoperchiata il lato B, per srotolorare i miei tentacoli verso il fondoschiena. Pur avendo una corporatura normale, nè velinica, nè formosa, ha un fisico stagno, il che mi fa pensare che all'Olympique Lyonnais le giocatrici facessero molto lavoro in palestra. E' quindi un piacere massaggiarle i glutei e l'interno delle cosce, entrambi sodi e levigati. Risalendo verso la zona del piacere, intuisco grandi labbra poco pronunciate, appena percepibili al tatto.
Se le si vuole trovare un difetto evidente, è quello di soffrire di una certa ansia da prestazione: dopo 3 minuti è sorpresa che il mio compare non sia ancora arzillo, dopo 6 mi domanda se sia già venuto (di certo no, se mi hai spillato 30 euri ), dopo 9 se mi vada di accendere il televisore su RAI1.
La cosa sarebbe senz'altro uno dei programmi più interessanti mai trasmessi sul primo canale nazionale negli ultimi anni (di sicuro meglio del Festival di Sanremo ), ma ogni paio di minuti transita una macchina davanti a noi e le dico che qui è troppo rischioso, rinviando magari a un futuro incontro fra quattro mura. Purtroppo Raluca è qui solo per fare un provino nella Boltierese, non ha alcuna certezza di venire presa e quindi è sprovvista di loft di appoggio.
Le propongo allora di insistere ancora un po' col BJ e, se proprio non riesce a farmi capitolare cosi, di darmi il colpo di grazia con la mano. Raluca accetta e si rituffa sul mio basso ventre, aumentando il ritmo e passando dai mugolii a più vistosi ma meno credibili ansimi.
BANDIERA BIANCA
"Basta, non ce la faccio più!", esclama dopo essersi risollevata dalla quarta sessione di immersione. Mentre lei è ancora ginocchioni e io sto continuando a carezzarle le cosce, impugna la mia mano e me la guida verso la vulva, facendola muovere su e giù per le labbra.
Date le istruzioni del caso ai miei tentacoli, si china un po' verso di me e inizia un energico smanacciamento dell'asta, condito di nuovo dalla messinscena di un'intrattenitrice che non è di certo alla prima sera di lavoro: si avvicina al mio volto col suo, un po' ansima tenendo la bocca aperta e un po' mi manda bacetti, che la mascherina mi impedisce purtroppo di raccogliere. Neppure le mani restano inoperose, perchè si alterna fra i gioielli di famiglia, l'addome e il petto.
Quando pure il condom vola via, il controllo delle operazioni passa a Federica. Mentre la mia fida amica smanaccia il compare, Raluca continua a metterci il condimento, con ansimi, finti bacetti e un po' di carezze qua e là.
UN SECONDO TROPPO TARDI
Siamo ormai agli sgoccioli e allora le chiedo al volo una salviettina, che lei recupera, ma non abbastanza prontamente: prima che la sommità del vulcano venga coperta dalla calotta protettiva, un po' di lava riesce ad eruttare e mi finisce dritta sulla camicia.
Raluca però non se ne accorge subito, per cui riesco a trastullare il compare per un'altra decina di secondi, con lei che massaggia energicamente i gioielli di famiglia, prima di svuotare del tutto i serbatoi e dichiarare chiuse le operazioni. E' più o meno trascorso un quarto d'ora.
BREVE CORSO DI FRANCESE
Durante le rivestizioni, c'è il tempo di chiederle l'età (22) e la città di provenienza (Bucureşti). Non credo che sia più di tanto interessata ai miei aneddoti in terra rumena, ma i miei racconti le danno il la per lamentarsi di quanto sia rincarata la vita laggiù in Dacia.
Quando siano pronti a ripartire, mi chiede la cortesia di fare una sosta all'autolavaggio, perchè deve prendere le "cappotte". Mi immagino già che abbia freddo e che lì ci sia un suo appoggio logistico dove prendere il cappotto. Ricordo infatti che, qualche anno addietro, diverse ragazze di Osio Sotto avevano un'autista che faceva base proprio all'autavaggio e che spesso si vedeva girare avanti e indietro.
Il nostro dialogo sembra quello fra un muto e una sorda, perchè io cerco inutilmente di spiegarle a gesti cosa sia un cappotto e lei cosa siano invece le "cappotte". A un certo punto, si tocca le gambe, per cui immagino che voglia recuperare dei leggings o delle parigine.
Alla fine, non resta che passare dal vicino autolavaggio, per scoprire cosa diavolo siano queste "cappotte". La vedo incamminarsi versi la zona delle macchinette automatiche e, quando rientra a bordo, ha in mano una scatoletta blu di Durex. Quindi le capote altro non erano che i profilattici! In slang francese, si chiamano dunque come il tettuccio che copre una macchina cabriolet, ma servono a incappucciare qualcos'altro
Il corso di francese non è ancora finito, perchè al momento del congedo Raluca mi si avvicina e mi dice: "Vieni qua, che ti do due bijoux ". Mi molla due bacetti alla francese sulla guancia e si accinge a scendere dalla vettura.
"Pupici, in rumeno, giusto?", ne approfitto per rinfrescare un po' anche le mie vaghe conoscenze di lingua dacica. "Sì!", si mette a ridere Raluca e stavolta scende davvero dalla mia auto.
Lo sguardo compiaciuto dell'autista di uno dei due furgoncini, mentre mi osserva fare manovra per uscire dal parcheggio, mi fa proprio pensare che sia il suo boy e che Raluca sia una ragazza in tour, che difficilmente metterà radici a Boltiere ...