[RECE] Rebecca (OTR) - OTR notturna - Milano, via Terzaghi

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DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Rebecca
Nazionalità: sedicente craiovina
Età apparente: 29 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta poco più di 1.60, fisico velinico e tonico, lungo crine schiarito biondo e raccolto in una coda di cavallo, visetto gipsy dal bell'ovale, occhi castani, seni n/v
Attitudine: BJ svolto con normale perizia ; abbastanza amichevole nella conversazione
Reperibilità: facile

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: un 10ina di minuti al solito retrobottega delle Terzaghine

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Milano
Coordinate: via Terzaghi, a 3/4 del marciapiede lato campetti (ma vista anche ciacolare al "fuocherello" di camp Craiova, lato parchetto)

LA MIA RECENSIONE

Come riportato nel thread generale, qualche sera fa commetto l'errore madornale di presentarmi in Terzaghi pochi minuti prima che finisca una partita di serie A. Tempo un quarto d'ora e via Ippodromo e Diomede diventano una coda ininterrotta di vetture in fuga dallo stadio. Riesco a malapena a sgattaiolare per le vie di Trenno e l'onda lunga arriva anche dall'altro lato: l'incrocio fra Terzaghi e Sant'Elia viene preso d'assalto da tutte le direzioni e, davanti ai campetti, in un attimo la coda si allunga sin quasi alla zona trans.

Mi tocca infilarmi nella prima traversa libera e attendere una ventina di minuti, perchè passi la buriana e la marea rossonera abbandoni la zona di Lampugnano. Quando finalmente la situazione sembra essermi calmata, riaccendo il motore e mi butto di nuovo in pista.

In cima al taccuino c'era un solo nome, quello della bella Rebecca, che avevo già intervistato più o meno una settimana prima, ma che avevo lasciato in stand by, perchè in jeans. Stasera fa molto più caldo e indossa un abitino corto e sbarazzino, che mette in bella mostra il suo fisico da velina non troppo alta. Per chi ami il genere, ha un bel visetto da gipsy, ma dall'ovale quasi perfetto, e un lungo crine schiarito, raccolto in una coda. Peccato solo per la scarpe da tennis, ma meglio così e in minigonna, che in jeans e tacchi!

Come previsto, il rientro della Cri e delle altre veterane a metà del marciapiede dei campetti l'ha obbligata a spostarsi una ventina di metri più verso il semaforo, ad altrettanta distanza dalla pensilina occupata da un'altra comare meno avvenente. Invitarla a bordo senza farsi sgamare dalle senatrici della Terzaghese sarà impresa pressoché impossibile, perchè il quartetto costituito dalla Nico, la Cri, Giulia Rossa e Venus fa capannello proprio a metà del marciapiede.

Vengo sgamato praticamente al primo passaggio e quindi non mi resta che farla sporca e fermarmi da Rebecca senza ulteriori esitazioni, consapevole che al prossimo giro con ciascuna delle altre mi toccherà cospargermi il capo di abbondante cenere.

APPENA RIENTRATA DA CRAIOVA

Conoscevo già il rate della bionda (il solito ventello per il BJ conoscitivo) e quindi non ho che da invitarla a farmi compagnia a bordo. La fanciulla mi si accomoda di fianco e mi fa cenno di invertire immediatamente la direzione di marcia, al che è chiaro che andremo a parare in uno dei retrobottega usati da tutte le Terzaghine.

Il nome mi era già noto (Rebecca) e quindi procedo con le consuete domande di rito: non serve Einstein per indovinare che venga da Craiova, resto invece più sorpreso quando mi dice di avere già 29 anni, perchè gliene avrei dati un paio in meno, avendo un visetto ancora poco sciupato dall'incedere degli anni. Mi rivela di essere in Terzaghi già da tre anni, ma di essere rientrata da poco, dopo una lunga sosta invernale in Romania, oltretutto con un colore completamente nuovo del crine. Anche se mi sorprende che al mio radar sia sfuggita una fanciulla così carina, posso solo invocare come attenuante che il lato parchetto abbia un via vai di ragazze come neanche un porto di mare!

Arriviamo nel solito angolino buio usato dalle Terzaghine, una delle comari occupa uno degli stalli e allora Rebecca mi fa fermare all'estremo opposto del parcheggino. Si è proprio in mezzo ai palazzi, ma almeno è primavera avanzata e la chioma delle piante è così folta da schermare quasi del tutto la viva luce dei vicini lampioni.

LA RECE VERA E PROPRIA

I preparativi procedono come al solito: il ventello si alza in volo dal mio portafoglio e viene calamitato dalla sua borsetta, ne vengono estratti in cambio i ferri del mestiere, io arretro il sedile, mi calo le braghe e possono avere inizio le danze.

Incappucciato il compare, Rebecca si china in torsione sul mio basso ventre e si cimenta in un BJ abbastanza ordinario: le percussioni sono verticali, non ci sono numeri da circo, ma la fanciulla ci si mette d'impegno e le sensazioni che salgono dai Paesi Bassi sono nel complesso positive.

Dato che la bionda di Craiova è abbastanza piccola di statura, non ho difficoltà a raggiungere l'orlo del suo abitino scuro e a risvoltarlo all'insù, così da scoprire al tatto e alla vista il suo lato B. Non appena il mio tentacolo si appoggia alle sue chiappette, le aspettative non restano affatto deluse: già dalla strada si intuiva che fossero piccole e compatte; ora che posso anche serrarle col palmo della mia mano, non c'è dubbio che siano anche sode e toniche.

Si procede così per i soliti 6-7 minuti, con Rebecca che trastulla il mio compare, inframezzando qualche breve pausa per rifiatare e smanacciare il fratellino, e il sottoscritto che le massaggia voluttuosamente il lato B, non disdegnando qualche risalita lungo la schiena e qualche discesa lungo le sue gambette da velinetta.

Io sarei andato avanti così anche sino all'alba, ma la fanciulla mostra comprensibilmente i primi segni di affaticamento e propone di trasferirci nel reparto falegnameria, per cercare di concludere lo operazioni.

L'affare è fatto, Rebecca si risolleva completamente col busto e comincia a carezzarmi un po' le gambe, mentre Federica si prende cura del compare. La bionda di Craiova non si è scoperta il décolleté, che comunque non appare prorompente, e allora Tentacolo ricambia la cortesia e inizia a massaggiare le sue gambette già abbronzate.

Il tempo passa, la fatidica soglia dei 10 minuti si avvicina e Rebecca inizia a farmi presente che il tempo è agli sgoccioli e che non possiamo trattenerci tutta la notte, per il ventello. Visto che la bionda di Craiova è davvero carina, sarebbe forte la tentazione di giocare al raddoppio e passare alla sintonia di Rai1, ma la settimana è stata abbastanza dispendiosa, con varie spedizioni a Monza, Cinisello e nel Luna Park, e alla fine l'ha vinta la spending review. Metto allora alla frusta Federica e, quando Rebecca inizia a mostrare i primi segni di impazienza, varco finalmente la linea del traguardo.

IL PIL DI SAN MARINO NEI SUOI CAPELLI

La fanciulla recupera un paio di salviette dalla confezione e me le allunga, per le pulizie di rito. A distanza di qualche giorno, non lo ricordo con certezza, ma dovrebbe avere provveduto lei allo smaltimento della pallottola dell'amore, anche perchè lungo i marciapiedi di Terzaghi non mancano di certo i cestini della monnezza.

Quando siamo pronti, riaccendo la macchina e con un paio di manovre abbandono l'angolino semibuio dove eravamo infrattati, in dolce compagnia di almeno un altro collega, per riprendere la strada della mattonella.

Se c'è una cosa in cui una ragazza rumena non è mai in difetto, quella è la cura dedicata al crine e alle unghie, in cui vengono investiti ingenti capitali, pari al PIL di un piccolo stato come San Marino o il Liechtenstein, e una quantità direttamente proporzionale del suo prezioso tempo libero. Non è quindi difficile riempire i 2-3 minuti del viaggio di rientro, raccogliendo da Rebecca tutti i segreti del suo lungo crine e della pericolosa artiglieria.

Altrettanto facile è fare una seconda figura di palta, sfilando davanti alle Terzaghine con la rivale a bordo, ma per evitare il defilé sarebbe stato necessario mollare la bionda di Craiova all'inizio del marciapiede, più o meno dove si mette di solito Venus. La riconsegno invece dove la avevo prelevata poco più di quindici minuti prima. Tanti cari saluti a Rebecca, che subito attraversa di gran carriera lo stradone e raggiunge le comari che facevano capannello lato parchetto. Io invece metto la freccia a destra, non alla pensilina ma in via Sant'Elia e imbocco l'autostrada verso casa.
 
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