SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio (CO)
ZONA: 45.715536, 9.077817 (Gigante)
NOME: Sandra (o Alessandra?)
NAZIONALITA': Rumena di Timisoara
ETA': 24 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta almeno 1,70, capelli biondi abbastanza lunghi, viso discreto, occhi verdi molto belli, corporatura nella norma con gambe proporzionate alla statura, seno n.v.
ATTITUDINE: tecnica nella media, buon impegno ; ciarliera
LA MIA RECENSIONE:
Altro racconto un po' stagionato, relativo a un incontro di oltre un mese fa, quando le foglie non erano ancora cadute dagli alberi e le fanciulle erano un po' più svestite lungo il ciglio della strada Una tediosa attesa in aeroporto è l'occasione per raccontare anche questa vicenda.
E' una delle prime sere in cui provo a spingermi oltre Lentate, esplorando le terre per me sconosciute tra Cermenate e Vertemate. Dopo qualche vasca avanti e indietro, ho più o meno inquadrato le ragazze e presenti e non c'è che l'imbarazzo della scelta. Che, per una volta, non sarà guidata dal mero gradimento estetico delle fanciulle ma dalla semplicità degli aspetti logistici. Non ho ancora preso il polso della situazione e dunque scarto a priori tutte le ragazze che stazionino direttamente lungo il vialone, anche perché il traffico è decisamente sostenuto, nonostante l'ora relativamente tarda. Non conoscendo ancora tutte le viette interne, devo escludere diverse altre ragazze, perché non saprei come raggiungerle dal retroterra, dissimulando l'intervista con l'attesa allo stop. Alla fine, restano solo i distributori di benzina e la coppia di ragazze che staziona nei pressi del Gigante di Vertemate. Della celeberrima Delia all'Agip c'è solo la vettura e una lattina appoggiata sul tettuccio della stessa: in numerose vasche, non avrò mai la fortuna (ammesso che sia tale) di incrociarla alla sua postazione. La fanciulla che staziona al distributore in centro a Cermenate è a sua volta carina, ma - osservandola meglio da vicino - lascia in me qualche perplessità che possa essere un mezzo missile.
Alla fine, per fare breve una vicenda lunga, compio un paio di ispezioni nei pressi del Gigante e, prima che si esaurisca la benzina nel serbatoio, mi decido a intervistare la spilungona bionda che in quel momento staziona da sola proprio allo sbocco di quella stradina sulla SS dei Giovi. E' sicuramente più alta della media delle ragazze (direi almeno 1,70) e, anche se non è esattamente una velina, non la si può certo definire sovrappeso. E poi, come si diceva una volta, altezza è mezza bellezza. Vista da vicino, ha un viso discreto (ma un po' allungato), impreziosito da due begli occhi verdi e coronato da una chioma bionda (probabilmente tinta). Non occorre dilungarsi molto per avere conferma che i rate siano i soliti della zona (per un BJ conoscitivo, si accontenta di 20), per cui mi faccio rassicurare che nei paraggi non abbiano aleggiato specie aliene e infine la invito a bordo.
SANDRA DA TIMISOARA
C'è subito da fare inversione e poi il tragitto sino alla sede operativa è davvero brevissimo. C'è comunque il tempo di raccogliere due dati anagrafici: la ragazza si presenta come Sandra (Alessandra?), mi dice di avere 24 anni e di essere originaria di Timisoara (da pronunciarsi rigorosamente con la sh ). Quando mi fa accostare, manifesto qualche perplessità, dato che si riesce ancora a vedere lo stradone, allungando un po' lo sguardo nel retrovisore. Sandra, però, mi rassicura che il posto è tranquillo e che lì non passa mai nessuno a disturbare (o, penso io, la location è tollerata perché non è nel mezzo di una zona residenziale).
Mentre io arretro il sedile e mi calo le braghe, lei dispone ordinatamente i ferri del mestiere sulla plancia. Se volessi, potrebbe scoprirsi un po', ma le dico di rimanere pure vestita, dato che la location mi pare tutt'altro che rassicurante. Prima di mettersi al lavoro, starnutisce un paio di volte e, con voce nasale, mi conferma che gli sbalzi termici tra il caldo delle vetture e il fresco della notte le hanno fatto prendere il primo raffreddore di stagione. Poi, per inciso, me lo attaccherà e anch'io, per tre-quattro giorni, sarò deliziato da un discreto mal di gola.
LA RECE VERA E PROPRIA
Esauriti questi preamboli, si china sul fratellino e dà inizio a un BJ fatto senza particolari finezze tecniche ma con buona intensità e dedizione. Nel mentre, approfitto del fatto che indossi ancora un corto abitino estivo e glielo sollevo fin sopra la linea della cintola, per carezzarle lungamente la schiena. Srotolo i miei tentacoli anche verso le sue lunghe leve, più che altro per saggiarne la forma e il tono muscolare, che paiono discreti. Non mi addentro invece nell'anfratto tra i suoi glutei, perché Sandra indossa le mutandine e i primi collant di stagione, per cui non ci sarebbe granché da esplorare.
Sandra si cimenta in tre sessioni d'immersione discretamente prolungate, sgridandomi durante le pause perché non mi vede sufficientemente tranquillo e sempre intento a tenere d'occhio le retrovie nello specchietto. Alla fine, con uno sguardo tra l'incredulo e il supplice, mi domanda se possa completare le operazioni con un po' di falegnameria. Permesso accordato, il che mi consente di carezzarle un po' l'interno delle cosce e di incrociare ogni tanto il suo sguardo, perdendomi nei suoi occhi del colore dello smeraldo. Il contatto visivo è però sempre fugace, perché è la prima volta che ci incontriamo e dunque è naturale un certo imbarazzo nel fissarsi troppo a lungo: dopo un paio di secondi ci sorridiamo a vicenda e poi uno dei due distoglie lo sguardo per primo. Mentre la tengo abbracciata, Sandra infligge gli ultimi colpi al mio fratellino e anche stavolta viene tagliata la linea del traguardo.
QUATTRO CHIACCHIERE FINALI
Terminata la parte strettamente erotica dell'incontro, scambiamo ancora quattro chiacchiere durante le operazioni di pulizia. Con una certa sorpresa, scopro che non abita a Milano come la maggior parte delle sue colleghe ma nei dintorni di Saronno, il che le rende sicuramente un po' più breve il viaggio da pendolare sino alla sua piazzola. Non è una novità scoprire che pure lei è priva di un proprio loft di appoggio e che, volendo fare le cose con più calma, bisognerebbe appoggiarsi a uno dei soliti motel della zona. Opzione che per me è sicuramente troppo esosa, per cui dubito che mai giacerò assieme a Sandra su un comodo materasso. Abbiamo sicuramente chiacchierato anche d'altro, dato che non siamo scappati subito via dall'imbosco, ma ormai è trascorso più di un mese e non ricordo altri dettagli, alcuni dei quali potevano magari essere d'interesse in questo contesto.
LA COLLEGA SEMBRA ANCORA PIU' CARINA
Quando siamo di nuovo alla sua piazzola, posso vedere meglio anche la sua collega di lavoro, il cui nome ignoro. E' più bassa di Sandra, ma decisamente più carina di viso, quasi una perla con i suoi occhi chiari. Probabilmente, se l'avessi trovata in postazione al momento dell'intervista, avrei scelto lei e non la ragazza che mi ha fatto compagnia per un buon quarto d'ora. Inutile però macerarsi nel rimpianto, perché ci saranno sicuramente altre occasioni per incontrarla. Mi congedo quindi da Sandra e imbocco di nuovo la statale nella direzione di Lentate, per tornare a casa.
CITTA DELL'INCONTRO: Vertemate con Minoprio (CO)
ZONA: 45.715536, 9.077817 (Gigante)
NOME: Sandra (o Alessandra?)
NAZIONALITA': Rumena di Timisoara
ETA': 24 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + HJ finale
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 20
DURATA DELL'INCONTRO: ca. 15'
DESCRIZIONE FISICA: alta almeno 1,70, capelli biondi abbastanza lunghi, viso discreto, occhi verdi molto belli, corporatura nella norma con gambe proporzionate alla statura, seno n.v.
ATTITUDINE: tecnica nella media, buon impegno ; ciarliera
LA MIA RECENSIONE:
Altro racconto un po' stagionato, relativo a un incontro di oltre un mese fa, quando le foglie non erano ancora cadute dagli alberi e le fanciulle erano un po' più svestite lungo il ciglio della strada Una tediosa attesa in aeroporto è l'occasione per raccontare anche questa vicenda.
E' una delle prime sere in cui provo a spingermi oltre Lentate, esplorando le terre per me sconosciute tra Cermenate e Vertemate. Dopo qualche vasca avanti e indietro, ho più o meno inquadrato le ragazze e presenti e non c'è che l'imbarazzo della scelta. Che, per una volta, non sarà guidata dal mero gradimento estetico delle fanciulle ma dalla semplicità degli aspetti logistici. Non ho ancora preso il polso della situazione e dunque scarto a priori tutte le ragazze che stazionino direttamente lungo il vialone, anche perché il traffico è decisamente sostenuto, nonostante l'ora relativamente tarda. Non conoscendo ancora tutte le viette interne, devo escludere diverse altre ragazze, perché non saprei come raggiungerle dal retroterra, dissimulando l'intervista con l'attesa allo stop. Alla fine, restano solo i distributori di benzina e la coppia di ragazze che staziona nei pressi del Gigante di Vertemate. Della celeberrima Delia all'Agip c'è solo la vettura e una lattina appoggiata sul tettuccio della stessa: in numerose vasche, non avrò mai la fortuna (ammesso che sia tale) di incrociarla alla sua postazione. La fanciulla che staziona al distributore in centro a Cermenate è a sua volta carina, ma - osservandola meglio da vicino - lascia in me qualche perplessità che possa essere un mezzo missile.
Alla fine, per fare breve una vicenda lunga, compio un paio di ispezioni nei pressi del Gigante e, prima che si esaurisca la benzina nel serbatoio, mi decido a intervistare la spilungona bionda che in quel momento staziona da sola proprio allo sbocco di quella stradina sulla SS dei Giovi. E' sicuramente più alta della media delle ragazze (direi almeno 1,70) e, anche se non è esattamente una velina, non la si può certo definire sovrappeso. E poi, come si diceva una volta, altezza è mezza bellezza. Vista da vicino, ha un viso discreto (ma un po' allungato), impreziosito da due begli occhi verdi e coronato da una chioma bionda (probabilmente tinta). Non occorre dilungarsi molto per avere conferma che i rate siano i soliti della zona (per un BJ conoscitivo, si accontenta di 20), per cui mi faccio rassicurare che nei paraggi non abbiano aleggiato specie aliene e infine la invito a bordo.
SANDRA DA TIMISOARA
C'è subito da fare inversione e poi il tragitto sino alla sede operativa è davvero brevissimo. C'è comunque il tempo di raccogliere due dati anagrafici: la ragazza si presenta come Sandra (Alessandra?), mi dice di avere 24 anni e di essere originaria di Timisoara (da pronunciarsi rigorosamente con la sh ). Quando mi fa accostare, manifesto qualche perplessità, dato che si riesce ancora a vedere lo stradone, allungando un po' lo sguardo nel retrovisore. Sandra, però, mi rassicura che il posto è tranquillo e che lì non passa mai nessuno a disturbare (o, penso io, la location è tollerata perché non è nel mezzo di una zona residenziale).
Mentre io arretro il sedile e mi calo le braghe, lei dispone ordinatamente i ferri del mestiere sulla plancia. Se volessi, potrebbe scoprirsi un po', ma le dico di rimanere pure vestita, dato che la location mi pare tutt'altro che rassicurante. Prima di mettersi al lavoro, starnutisce un paio di volte e, con voce nasale, mi conferma che gli sbalzi termici tra il caldo delle vetture e il fresco della notte le hanno fatto prendere il primo raffreddore di stagione. Poi, per inciso, me lo attaccherà e anch'io, per tre-quattro giorni, sarò deliziato da un discreto mal di gola.
LA RECE VERA E PROPRIA
Esauriti questi preamboli, si china sul fratellino e dà inizio a un BJ fatto senza particolari finezze tecniche ma con buona intensità e dedizione. Nel mentre, approfitto del fatto che indossi ancora un corto abitino estivo e glielo sollevo fin sopra la linea della cintola, per carezzarle lungamente la schiena. Srotolo i miei tentacoli anche verso le sue lunghe leve, più che altro per saggiarne la forma e il tono muscolare, che paiono discreti. Non mi addentro invece nell'anfratto tra i suoi glutei, perché Sandra indossa le mutandine e i primi collant di stagione, per cui non ci sarebbe granché da esplorare.
Sandra si cimenta in tre sessioni d'immersione discretamente prolungate, sgridandomi durante le pause perché non mi vede sufficientemente tranquillo e sempre intento a tenere d'occhio le retrovie nello specchietto. Alla fine, con uno sguardo tra l'incredulo e il supplice, mi domanda se possa completare le operazioni con un po' di falegnameria. Permesso accordato, il che mi consente di carezzarle un po' l'interno delle cosce e di incrociare ogni tanto il suo sguardo, perdendomi nei suoi occhi del colore dello smeraldo. Il contatto visivo è però sempre fugace, perché è la prima volta che ci incontriamo e dunque è naturale un certo imbarazzo nel fissarsi troppo a lungo: dopo un paio di secondi ci sorridiamo a vicenda e poi uno dei due distoglie lo sguardo per primo. Mentre la tengo abbracciata, Sandra infligge gli ultimi colpi al mio fratellino e anche stavolta viene tagliata la linea del traguardo.
QUATTRO CHIACCHIERE FINALI
Terminata la parte strettamente erotica dell'incontro, scambiamo ancora quattro chiacchiere durante le operazioni di pulizia. Con una certa sorpresa, scopro che non abita a Milano come la maggior parte delle sue colleghe ma nei dintorni di Saronno, il che le rende sicuramente un po' più breve il viaggio da pendolare sino alla sua piazzola. Non è una novità scoprire che pure lei è priva di un proprio loft di appoggio e che, volendo fare le cose con più calma, bisognerebbe appoggiarsi a uno dei soliti motel della zona. Opzione che per me è sicuramente troppo esosa, per cui dubito che mai giacerò assieme a Sandra su un comodo materasso. Abbiamo sicuramente chiacchierato anche d'altro, dato che non siamo scappati subito via dall'imbosco, ma ormai è trascorso più di un mese e non ricordo altri dettagli, alcuni dei quali potevano magari essere d'interesse in questo contesto.
LA COLLEGA SEMBRA ANCORA PIU' CARINA
Quando siamo di nuovo alla sua piazzola, posso vedere meglio anche la sua collega di lavoro, il cui nome ignoro. E' più bassa di Sandra, ma decisamente più carina di viso, quasi una perla con i suoi occhi chiari. Probabilmente, se l'avessi trovata in postazione al momento dell'intervista, avrei scelto lei e non la ragazza che mi ha fatto compagnia per un buon quarto d'ora. Inutile però macerarsi nel rimpianto, perché ci saranno sicuramente altre occasioni per incontrarla. Mi congedo quindi da Sandra e imbocco di nuovo la statale nella direzione di Lentate, per tornare a casa.