DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Sara
Nazionalità: sedicente rumena di Iaşi
Età apparente: 28 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta ca. 1 65, corporatura normale, lunghi capelli neri raccolti in una coda, viso dai lineamenti ordinari, occhi scuri, seno n/v
Attitudine: BJ energico, da Otr scafata ; mastica bene l'italiano ed è amichevole
Reperibilità: medio/facile
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, HJ
Durata dell'incontro:una dozzina di minuti nel suo retrobottega privato
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Roma
Coordinate: via Togliatti, direzione Casilina, pochi metri prima dello stop dei Giunchi (ossia prima della Gamma Petrol)
LA MIA RECENSIONE
Come accennavo nel thread di
Larisa, è la seconda sera a Roma e, appena aprono i cancelli, entro nel luna park della Togliatti. Devo arrivare troppo presto, perchè ci sono in postazione solo le ragazze del team Acquedotto, che in breve tempo si spalmano su tutte le mattonelle disponibili ai due lati degli archi.
Mi eviterei volentieri una missilata come quella della sera precedente con
Diana Ballerina e, dopo qualche vasca, mi autoconvinco che la mora non più giovanissima, con la lunga coda, il top verde, la coulotte nera e le autoreggenti che sta un paio di metri prima del semaforetto dei
Giunchi possa fare al caso mio.
Il problema è il solito: come diavolo fermarsi senza venire tamponati! Per tentativi, mi impratichisco coi sensi unici e scopro che si può uscire dai Pampini, appena dopo la Gamma Petrol e dove stanno altre due ragazze del nutrito team, e rientrare proprio dai Giunchi, che terminano sulla Togliatti con un semaforo secondario.
La prima volta mi va buca, perchè vedo la mora incamminarsi a piedi verso l'infratto con un collega. Mi tocca pazientare quasi 20 minuti, il che è senz'altro un buon segnale, e finalmente la tipa dalla lunga coda ricompare. Aspetto col finestrino abbassato per quasi due cicli del semaforo (anche quando è verde

, ma tanto dai Giunchi non arriva mai nessuno), sinchè finalmente mi nota e scende verso di me a piedi. Il rate per il BJ conoscitivo è il solito onesto ventello e allora la invito a bordo.
SARA DA IAŞI
La mora si presenta come
Sara ed è decisamente spigliata: subito mi pungola, incuriosita dai numerosi inchini che le ho dedicato, prima di fermarmi. Le spiego che son foresto e che mi ci è voluto un po', per capire come fare a sbucare dalla sua vietta, ma che infine ce l'ho fatta!
Sara mi dice di essere rumena di Iaşi (che strano!), di avere 28 anni e di essere da ben 11 in Italia, non tutti spesi come OTR. Le faccio notare che, col top a maniche lunghe, la coulotte e le autoreggenti, è una delle più morigerate della Togliatti, al che mi spiega che fa ancora frescolino e che quelle mezze nude sono per forza imbenzinate di alcool e/o di cocaina.
Dopo avere visto da vicino gli archi dell'acquedotto romano, quasi ci infiliamo nel parcheggio sotterraneo di una palazzina e lì mi fa fermare. Il posto, tutto sommato, dà poco nell'occhio e Sara mi tranquillizza che, sino all'indomani alle 6, nessuno dovrà uscire da lì. Sulla base di non meglio precisati accordi, su cui è meglio sorvolare, quello sarebbe il suo retrobottega a uso esclusivo, tanto che nessuna delle sue colleghe potrebbe usarlo, neppure quando lei è al paesello. Da noi si dice "via il gatto, ballano i ratti!", ma magari quel proverbio non esiste in Romania
LA RECE VERA E PROPRIA
Consegnato l'omaggio della casa, Sara estrae i ferri del mestiere, che includono anche il flaconcino dell'Amuchina, cimelio dei tempi del Covid, con cui la mora di Iaşi si dà una bella igienizzata alle mani. "Sono molto attenta alla pulizia!", sottotitola così la scenetta preparatoria e conquista senz'altro dei punti.
Incappuccia il compare e, quando è tutto pronto, si dispone gattoni sul sedile del passeggero e parte all'assalto. Non avrà trascorso tutti gli 11 anni italiani sulla Togliatti, ma di certo non è ai Giunchi da ieri e si vede: pur essendo condotto con movimenti quasi solo verticali, il Bj è molto intenso, per pressione esercitata sul compare e per frequenza delle percussioni. C'è anche un risucchio mentre risale, sempre utile a far ringalluzzire il compare, e il tutto è condito da coreografici mugugni.
Io approfitto immediatamente della posizione gattoni e srotolo i tentacoli verso destra, posizionandoli in tempo zero sulle chiappe. Sara non è una velina, genere che preferisco, ma ha comunque una corporatura normale, è normalmente soda e quindi le operazioni di carezzamento, concentrate dalla cintola in giù (perchè sopra indossa il top) si rivelano piacevoli.
Sara inizia a mostrare i primi segni di impazienza dopo 7-8 minuti, quando se ne esce con un "Ci siamo?". Temo già la missilata alla Diana, ma la mora di Iaşi insiste col BJ per un altro giro di lancette, per poi risollevarsi e dare inizio a una sessione di alta falegnameria moldava, così energica da far volare via il condom.
Lei regge un paio di minuti, poi la situazione viene presa letteralmente in mano dalla solita Federica, che sa come trattare il suo fido amichetto. Nel mentre, Sara si conferma scafata intrattenitrice: dapprima mi solleva maglione e camicia, per evitare effetti collaterali indesiderati all'epilogo; poi mi carezza le gambe e, seppure non in modo molto insistito, anche i gioielli di famiglia.
Dopo una dozzina di minuti, vedo la retta del traguardo e allora diminuisco l'intensità delle smanacciate, così da contenere l'intensità dell'eiaculazione e da tenere i serbatoi ancora abbastanza carichi per le successive avventure togliattiane. Un ultimo paio di colpi di pialla e un piccolo getto di spumante mi irrora l'addome, a suggellare la fine dell'incontro e a ridare il sorriso a un'ormai preoccupata Sara.
La fanciulla mi passa abbondanti salviette per le pulizie e, come aveva fatto all'inizio delle danze, si asperge le mani di abbondante Amuchina. Quando ho finito di lindarmi, si raccomanda affinchè non getti fuori la pallottola dell'amore a mi chiede anzi di consegnargliela, così che possa smaltirla lei.
LA BOMBA DA 3 PUNTI
Il tragitto di ritorno ai Giunchi avviene per vie interne ed è quindi tanto breve quanto quello di andata. C'è però il tempo per indagare sull'opzione loft (un po' fuori mercato, a 70) e per restare a bocca aperta: mentre passiamo davanti ai cassoni dell'immondizia, mi fa appena rallentare e, con la precisione di un Larry Bird in gonnella, mette dentro la bomba da 3 punti! Vabbè, avendo i fori circolari, era probabilmente la campana del vetro, ma il gesto tecnico è stato davvero da NBA!
Mentre sto ancora rivedendo il replay, siamo di nuovo allo stop dei Giunchi. Sara si congeda e scende dalla macchina, per riprendere possesso della mattonella. Il semaforo resta rosso per un po' e allora posso ammirare ancora per una quindicina di secondi il suo fondoschiena, mentre si inerpica su per la ripida rampa. Poi la luce diventa verde e si può partire per nuove avventure, che avranno anzitutto gli occhi azzurri di
Larisa.