DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Silvana, Silva per gli amici
Nazionalità: albanese
Età apparente: 26 dichiarati, credo più verso i 30
Descrizione fisica: alta ca. 1.65, magra e longilinea, belle gambe con sottile tattoo a coronare una delle cosce, capelli neri lisci appena sotto le spalle, viso dagli zigomi pronunciati ma nel complesso interessante, occhi chiari, seno n.v.
Attitudine: un po' esosa, ma il servizio è per ora proporzionato e non è certamente di primo pelo ; l'italiano è un po' incespicante
Reperibilità: per ora abbastanza agevole
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30+20
Compenso concordato: 30+20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (smorza e mission), BJ e HJ conclusivo
Durata dell'incontro: circa 35' via dalla mattonella
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: rotonda del Carrefour, lato nord
LA MIA RECENSIONE
E' stata una storia lunga e quindi ne è venuto fuori un racconto altrettanto lungo
Come avevo riferito nel maxithread, da un paio di sere è avvenuto uno scambio di mattonelle alla rotonda del Carrefour: Ory è passata sul lato del supermercato, mentre la nuova arrivata ha preso il posto che era di Mya.
Stasera riesco a mettermi in pista un po' meno tardi e poco prima delle 20 sono già in zona. La nuova moretta ci sarebbe anche, oltretutto con una minigonna poco più che inguinale e tronchetti brillantinati, ma c'è pure un traffico dannato, per cui vado a rifarmi gli occhi a Cermenate. Non credo di essere mai stato in coda davanti a Pel di Carota o a Saretta, ma credo di non averle neppure mai viste così morigerate, in minigonna e senza il body d'ordinanza
SERVE PAZIENZA
Fatto sbollire un po' il traffico, una mezz'oretta dopo sono a Novedrate e mi si para davanti la seconda montagna da scalare: caricare la nuova arrivata senza essere visto da Ory, per evitare di suscitare mugugni e gelosie.
Dopo 3-4 vasche, c'è finalmente l'occasione propizia, mi infilo nella sua stradina, faccio inversione appena posso e sono da lei. Sfortuna vuole che da Mariano arrivi un trenino di macchine e mi tocca pazientare una quindicina di secondi, durante i quali ci scambiamo i primi sguardi a distanza. Non so se riesca a decifrare il mio labiale, ma le tre dita della mano premute contro il petto sono una conferma inequivocabile del rate. Dopo qualche titubanza, mi si avvicina leggermente e mi domanda se debba accomodarsi a bordo.
Le faccio cenno di sì e, tempo dieci secondi, è accanto a me, persino con la cintura di sicurezza allacciata! E' evidente che non sia pratica della zona, perchè prima vorrebbe farmi fare inversione a U, poi cambia idea e impieghiamo un buon paio di minuti, per trovare il retrobottega che aveva in mente, tutto sommato accettabile.
SILVANA, SILVA PER GLI AMICI
Parla un italiano tutt'altro che impeccabile e con forte accento straniero, ma sufficiente al solito scambio dei gagliardetti. Dice di chiamarsi Silva (Silvana) e di essere schipetara. Avrebbe 26 anni (io avrei più detto 28-29), di venire da Milano (dove già praticava da tempo) e di essere alla rotonda da tre sere.
I lineamenti del viso sono un po' spigolosi, soprattutto negli zigomi, ma nel complesso sono gradevoli e ha dei begli occhi chiari, abbastanza inconsueti per una schipetara. Sarà alta ca. 1,65 e ha un fisico magro e longilineo, sebbene non ai livelli di Ory.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggiata la macchina, fingo di non aver capito il rate e le chiedo nuovamente conferma per il BJ. Mi domanda se lo voglia coperto o al naturale e mi ribadisce il trentello. Prezzo un po' esoso, ma devono essere le direttive di scuderia. Non fa quantomeno la furba col resto, perchè la mia saccoccia contiene solo ventelli, prelevati all'uopo, ed è sprovvista di altri tagli.
Mentre io mi calo le braghe, Silva si toglie solo il giubbotto, rimanendo con un maglione scuro e la famigerata minigonna di pelle, che mi impedirà di fare la conoscenza delle sue chiappette.
SALUTI E BACI DALL'ALBANIA
"Qui dobbiamo svegliarlo un po'!", esclama all'indirizzo del mio compare e comincia a smanacciarlo. Che non fosse appena uscita dal liceo era chiaro, ma non mi aspettavo che si tuffasse sul mio basso ventre e iniziasse a sbaciucchiarmi le cosce e l'addome, con abbondante uso di saliva.
Sorpreso positivamente dal trattamento, che era il marchio di fabbrica di Diana, il compare si ringalluzzisce in un paio di minuti scarsi ed è già ora di incappucciarlo. Infilato il condom trasparente, la moretta è timorosa di farmi male con le unghie e allora chiede la mia collaborazione.
SI PARTE, FINALMENTE!
Quando tutto è pronto, si lancia in un BJ di buona fattura, fatto con energia e anche con un minimo di varietà, perchè percepisco anche delle torsioni della testa attorno all'asta. Da parte mia, non posso fare granchè, se non sollevarle il maglione scuro e carezzarle la schiena.
"Ma quanto è grosso!", si lancia in improbabili complimenti. "Chissà quanti ne avrai visti, ancora più grossi!", cerco di sminuire il suo entusiasmo. "No, no, davvero! Se questo entra nella mia fi.a, che è stretta ...", è il suo invito subliminale a pagare il canone RAI, per accendere la Tv sul 1° canale.
Ma non è ancora il momento, perchè si rituffa sul mio basso ventre con maggior foga, dandosi una buona mano con la falegnameria e ansimando in modo molto coreografico. Dopo un po' deve essere scomoda e allora si contorce come una biscia e, senza mollare la preda, si ridispone gattoni. Se non fosse per i tacchi conficcati nella portiera, non posso che essere lieto della nuova postura e i miei tentacoli si fiondano sull'interno delle cosce snelle e poi su verso la fessura del piacere.
LA TECNICA DEL BATACCHIO
Silva ci dà dentro con energia, ricorrendo anche alla tecnica di masturbare con veemenza la base dell'asta e di farne sbatacchiare la punta nella sua bocca, facendo anche saettare la sua lingua contro il glande.
Sono quasi sul punto di capitolare e allora le domando se abbia voglia di accendere la Tv. Provo a cavarmela con l'offerta libera di un altro deca, ma lei ha in testa un'altra cifra e mi chiede un altro ventello.
PALLA O CAMPO?
Lei ha scelto la palla e allora io scelgo il campo, ossia di iniziare a giocare sul lato guidatore. E, senza farmi vedere, inizio a impostare sul tabellone del 4° uomo dieci minuti di recupero, per rientrare del rate un po' esoso. Per inciso, dopo la prima dozzina abbondante di minuti, non le è ancora arrivata alcuna chiamata di controllo, nè le arriverà nel seguito.
Silva si toglie la scarpa sinistra e si sfila la stessa gamba dei collant trasparenti, per poi togliersi il perizomino nero. Il maglione era stato già sollevato dai miei tentacoli e, pur non essendoci nascosta sotto una tartaruga, l'addome è abbastanza piatto.
BUONA LA PRIMA?
La moretta si appende alla maniglia con una mano e si appoggia al fianco del sedile del passeggero con l'altra, per cercare l'allineamento migliore. Con qualche smorfia un po' coreografica procede all'accoppiamento e poi prova a partire. Ma, come aveva detto lei stessa prima, la sua vulva è abbastanza stretta (e poco lubrificata), per cui il compare non era entrato bene e si sfila quasi subito. Rompersi l'osso del pene, con tutta la massa della signorina lanciata sul mio basso ventre, sarebbe più pericoloso che rompersi quello del collo e allora la fermo subito.
Se lo infila di nuovo e poi si corica quasi completamente su di me, compiendo le prime percussioni busto contro busto, con i miei tentacoli già saldamente aggrappati alle sue chiappette.
Poi si rialza pian piano, si aggrappa di nuovo alla maniglia, cerca una posizione per l'altra mano (per fortuna trova il sedile più comodo del mio sterno) e accelera l'andatura.
Non male, anche perchè ora posso carezzarle le cosce nude e levigate, ma la moretta non dura più di un paio di minuti e poi si ferma, con i muscoli indolenziti per la posizione contratta. Le propongo allora di fare cambio di campo, idea che è ovviamente da lei bene accetta.
LE QUATTRO FRECCE
Mentre io risollevo il mio sedile, lei abbassa del tutto il suo e mi invita a raggiungerla. Passo di là e cerco di trovare la posizione migliore, con lei che è rimasta un po' troppo indietro, rispetto al bordo del sedile. Dovrei stare con la schiena un po' troppo incurvata e allora le chiedo di scivolare un po' in avanti.
Quando l'allineamento è perfetto, mi puntello con le braccia tese accanto a lei e do inizio alla mia galoppata. Tempo dieci colpi e sento partire le quattro frecce della macchina! Silva ha raggruppato le gambe, appoggiato i piedi contro la plancia e quello sinistro contro il pulsante dell'hazard!
"Ops!", esclama la moretta ridendo. "Se anche non diciamo a tutti che siamo qui, è meglio ", le dico di stare più attenta, mentre spengo le quattro frecce e controllo che non siano arrivati carabinieri, ambulanza e vigili del fuoco.
RAI1 PRENDE BENE
Finalmente si riparte e la cavalcata è piacevole, anche perchè è accompagnata dalle carezze di Silva sul mio addome. All'inizio, lei se ne sta un po' col busto leggermente sollevato e con lo sguardo indirizzato verso il mio basso ventre, forse per controllare che il condom resti bene in posizione. Il tutto, ovviamente condito dagli ansimi di rito. Poi però si rilassa un po', si corica completamente e reclina indietro la testa, passando ai mugugni.
Da parte mia, non so se ho più caldo, se ho piu il fiatone per la mascherina o se mi fanno più male tutti i muscoli, dagli addominali ai dorsali, per lo scarso allenamento causa lockdown.
STRETTI STRETTI
Alla fine, vincono i crampi e allora riprendo un attimo fiato, strusciandomi pube contro pube. Per lei non ci sono problemi se mi corico di più e riparto busto contro busto, in modo da scaricare di più il peso sugli avambracci, che metto a cuneo attorno alla sua testa.
Silva mi lascia fare, continua coi mugugni di incoraggiamento e mi carezza un po' la schiena. Io tengo duro più che posso, riprendo fiato un'altra volta, carezzandole la nuca e passandole la mano fra i capelli, ma ormai è come se fossi entrato in un bagno turco in camicia e maglione.
LA TRANCE AGONISTICA
Allora mi risollevo, mi guardo attorno e vedo solo condensa sui finestrini. "Ripasso di là", dico alla moretta, mentre mi sfilo. Lei non capisce che è l'ora della falegnameria finale e cerca di infilare di nuovo l'asta, presa dalla trance agonistica.
"Ma tu non stai morendo dal caldo? Un altro minuto e mi dovevi raccogliere col cucchiaino! ", alzo definitivamente bandiera bianca ed estraggo di nuovo l'asta, per tornare dalla mia parte.
La moretta non cerca però di fare melina per tirare la fine del recupero, dà una sommaria pulita al condom, mi chiede di stirarlo bene verso il basso e si lancia in un nuovo giro di BJ, dove il plus è che la fanciulla è ora praticamente tutta nuda.
UN LAVORO DI SQUADRA
Non voglio tediare ulteriormente i colleghi e quindi vengo direttamente all'epilogo. "Mi dai una mano? Non ce la faccio più!", esclama Silva. Quasi allo scadere, entra in gioco Federica, ma per partecipare a un concerto corale: il mio compare gioca a fare il flauto, la moretta ci mette la bocca per soffiare dentro e Fede le dita per fare uscire la melodia.
Non ricordo più con quale altra girl ci fosse stato questo gioco di squadra, ma funziona decisamente bene, avendo solo l'accortezza di far lavorare la mano alla base dell'asta, per non prendere Silva a pugni (anzi, a pugnette) in faccia!
Più o meno un minuto e capitolo, con somma soddisfazione della moretta, che non sapeva più che pesci pigliare. "Era più meglio se andavamo in hotel!", esclama Silva, confermando che lei e l'italiano non sono grandi amici.
APPENA IN TEMPO
Rassettarsi non è per lei semplicissimo, perchè fazzoletti, perizoma, scarpe e telefono sono finiiti un po' dappertutto e devo accenderle la luce di cortesia, per permetterle la caccia al tesoro. L'unica certezza è che i soldi erano invece bene al sicuro in saccoccia fin dall'inizio
"Ma che ore sono?", mi domanda. Non ne ho la piu pallida idea e mi tocca riaccendere la macchina, per controllare: "Sono le 9 e 20 passate ...".
"Azz!", sono le parole che avrebbe detto Silva, se avesse padroneggiato meglio l'italiano. Probabilmente è preoccupata di perdere il taxi (la volta prima, alle 21.30 si era già dileguata), ma il messaggio subliminale è che la prossima volta non potrà essere così generosa col tempo.
Disappanno i vetri e si può ripartire. Fortuna vuole che Ory sia impegnata o già rientrata all'ovile, perchè altrimenti mi sarebbe toccato un imbarazzantissimo passaggio radente con rivale a bordo.
Il tempo di congedarmi da Silva e il suo taxi sta già arrivando. C'e ancora un buon quarto d'ora a disposizione e allora passo a rifarmi gli occhi al Riomare, ammirando una Giulia NC meno affaccendata ma sempre svestita come al solito, in body e calze di rete alla pescatora. Raccolgo il suo sorriso tentatore, ma resisto al canto delle sirene e rientro alla branda.
Nome: Silvana, Silva per gli amici
Nazionalità: albanese
Età apparente: 26 dichiarati, credo più verso i 30
Descrizione fisica: alta ca. 1.65, magra e longilinea, belle gambe con sottile tattoo a coronare una delle cosce, capelli neri lisci appena sotto le spalle, viso dagli zigomi pronunciati ma nel complesso interessante, occhi chiari, seno n.v.
Attitudine: un po' esosa, ma il servizio è per ora proporzionato e non è certamente di primo pelo ; l'italiano è un po' incespicante
Reperibilità: per ora abbastanza agevole
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30+20
Compenso concordato: 30+20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (smorza e mission), BJ e HJ conclusivo
Durata dell'incontro: circa 35' via dalla mattonella
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Novedrate
Coordinate: rotonda del Carrefour, lato nord
LA MIA RECENSIONE
E' stata una storia lunga e quindi ne è venuto fuori un racconto altrettanto lungo
Come avevo riferito nel maxithread, da un paio di sere è avvenuto uno scambio di mattonelle alla rotonda del Carrefour: Ory è passata sul lato del supermercato, mentre la nuova arrivata ha preso il posto che era di Mya.
Stasera riesco a mettermi in pista un po' meno tardi e poco prima delle 20 sono già in zona. La nuova moretta ci sarebbe anche, oltretutto con una minigonna poco più che inguinale e tronchetti brillantinati, ma c'è pure un traffico dannato, per cui vado a rifarmi gli occhi a Cermenate. Non credo di essere mai stato in coda davanti a Pel di Carota o a Saretta, ma credo di non averle neppure mai viste così morigerate, in minigonna e senza il body d'ordinanza
SERVE PAZIENZA
Fatto sbollire un po' il traffico, una mezz'oretta dopo sono a Novedrate e mi si para davanti la seconda montagna da scalare: caricare la nuova arrivata senza essere visto da Ory, per evitare di suscitare mugugni e gelosie.
Dopo 3-4 vasche, c'è finalmente l'occasione propizia, mi infilo nella sua stradina, faccio inversione appena posso e sono da lei. Sfortuna vuole che da Mariano arrivi un trenino di macchine e mi tocca pazientare una quindicina di secondi, durante i quali ci scambiamo i primi sguardi a distanza. Non so se riesca a decifrare il mio labiale, ma le tre dita della mano premute contro il petto sono una conferma inequivocabile del rate. Dopo qualche titubanza, mi si avvicina leggermente e mi domanda se debba accomodarsi a bordo.
Le faccio cenno di sì e, tempo dieci secondi, è accanto a me, persino con la cintura di sicurezza allacciata! E' evidente che non sia pratica della zona, perchè prima vorrebbe farmi fare inversione a U, poi cambia idea e impieghiamo un buon paio di minuti, per trovare il retrobottega che aveva in mente, tutto sommato accettabile.
SILVANA, SILVA PER GLI AMICI
Parla un italiano tutt'altro che impeccabile e con forte accento straniero, ma sufficiente al solito scambio dei gagliardetti. Dice di chiamarsi Silva (Silvana) e di essere schipetara. Avrebbe 26 anni (io avrei più detto 28-29), di venire da Milano (dove già praticava da tempo) e di essere alla rotonda da tre sere.
I lineamenti del viso sono un po' spigolosi, soprattutto negli zigomi, ma nel complesso sono gradevoli e ha dei begli occhi chiari, abbastanza inconsueti per una schipetara. Sarà alta ca. 1,65 e ha un fisico magro e longilineo, sebbene non ai livelli di Ory.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggiata la macchina, fingo di non aver capito il rate e le chiedo nuovamente conferma per il BJ. Mi domanda se lo voglia coperto o al naturale e mi ribadisce il trentello. Prezzo un po' esoso, ma devono essere le direttive di scuderia. Non fa quantomeno la furba col resto, perchè la mia saccoccia contiene solo ventelli, prelevati all'uopo, ed è sprovvista di altri tagli.
Mentre io mi calo le braghe, Silva si toglie solo il giubbotto, rimanendo con un maglione scuro e la famigerata minigonna di pelle, che mi impedirà di fare la conoscenza delle sue chiappette.
SALUTI E BACI DALL'ALBANIA
"Qui dobbiamo svegliarlo un po'!", esclama all'indirizzo del mio compare e comincia a smanacciarlo. Che non fosse appena uscita dal liceo era chiaro, ma non mi aspettavo che si tuffasse sul mio basso ventre e iniziasse a sbaciucchiarmi le cosce e l'addome, con abbondante uso di saliva.
Sorpreso positivamente dal trattamento, che era il marchio di fabbrica di Diana, il compare si ringalluzzisce in un paio di minuti scarsi ed è già ora di incappucciarlo. Infilato il condom trasparente, la moretta è timorosa di farmi male con le unghie e allora chiede la mia collaborazione.
SI PARTE, FINALMENTE!
Quando tutto è pronto, si lancia in un BJ di buona fattura, fatto con energia e anche con un minimo di varietà, perchè percepisco anche delle torsioni della testa attorno all'asta. Da parte mia, non posso fare granchè, se non sollevarle il maglione scuro e carezzarle la schiena.
"Ma quanto è grosso!", si lancia in improbabili complimenti. "Chissà quanti ne avrai visti, ancora più grossi!", cerco di sminuire il suo entusiasmo. "No, no, davvero! Se questo entra nella mia fi.a, che è stretta ...", è il suo invito subliminale a pagare il canone RAI, per accendere la Tv sul 1° canale.
Ma non è ancora il momento, perchè si rituffa sul mio basso ventre con maggior foga, dandosi una buona mano con la falegnameria e ansimando in modo molto coreografico. Dopo un po' deve essere scomoda e allora si contorce come una biscia e, senza mollare la preda, si ridispone gattoni. Se non fosse per i tacchi conficcati nella portiera, non posso che essere lieto della nuova postura e i miei tentacoli si fiondano sull'interno delle cosce snelle e poi su verso la fessura del piacere.
LA TECNICA DEL BATACCHIO
Silva ci dà dentro con energia, ricorrendo anche alla tecnica di masturbare con veemenza la base dell'asta e di farne sbatacchiare la punta nella sua bocca, facendo anche saettare la sua lingua contro il glande.
Sono quasi sul punto di capitolare e allora le domando se abbia voglia di accendere la Tv. Provo a cavarmela con l'offerta libera di un altro deca, ma lei ha in testa un'altra cifra e mi chiede un altro ventello.
PALLA O CAMPO?
Lei ha scelto la palla e allora io scelgo il campo, ossia di iniziare a giocare sul lato guidatore. E, senza farmi vedere, inizio a impostare sul tabellone del 4° uomo dieci minuti di recupero, per rientrare del rate un po' esoso. Per inciso, dopo la prima dozzina abbondante di minuti, non le è ancora arrivata alcuna chiamata di controllo, nè le arriverà nel seguito.
Silva si toglie la scarpa sinistra e si sfila la stessa gamba dei collant trasparenti, per poi togliersi il perizomino nero. Il maglione era stato già sollevato dai miei tentacoli e, pur non essendoci nascosta sotto una tartaruga, l'addome è abbastanza piatto.
BUONA LA PRIMA?
La moretta si appende alla maniglia con una mano e si appoggia al fianco del sedile del passeggero con l'altra, per cercare l'allineamento migliore. Con qualche smorfia un po' coreografica procede all'accoppiamento e poi prova a partire. Ma, come aveva detto lei stessa prima, la sua vulva è abbastanza stretta (e poco lubrificata), per cui il compare non era entrato bene e si sfila quasi subito. Rompersi l'osso del pene, con tutta la massa della signorina lanciata sul mio basso ventre, sarebbe più pericoloso che rompersi quello del collo e allora la fermo subito.
Se lo infila di nuovo e poi si corica quasi completamente su di me, compiendo le prime percussioni busto contro busto, con i miei tentacoli già saldamente aggrappati alle sue chiappette.
Poi si rialza pian piano, si aggrappa di nuovo alla maniglia, cerca una posizione per l'altra mano (per fortuna trova il sedile più comodo del mio sterno) e accelera l'andatura.
Non male, anche perchè ora posso carezzarle le cosce nude e levigate, ma la moretta non dura più di un paio di minuti e poi si ferma, con i muscoli indolenziti per la posizione contratta. Le propongo allora di fare cambio di campo, idea che è ovviamente da lei bene accetta.
LE QUATTRO FRECCE
Mentre io risollevo il mio sedile, lei abbassa del tutto il suo e mi invita a raggiungerla. Passo di là e cerco di trovare la posizione migliore, con lei che è rimasta un po' troppo indietro, rispetto al bordo del sedile. Dovrei stare con la schiena un po' troppo incurvata e allora le chiedo di scivolare un po' in avanti.
Quando l'allineamento è perfetto, mi puntello con le braccia tese accanto a lei e do inizio alla mia galoppata. Tempo dieci colpi e sento partire le quattro frecce della macchina! Silva ha raggruppato le gambe, appoggiato i piedi contro la plancia e quello sinistro contro il pulsante dell'hazard!
"Ops!", esclama la moretta ridendo. "Se anche non diciamo a tutti che siamo qui, è meglio ", le dico di stare più attenta, mentre spengo le quattro frecce e controllo che non siano arrivati carabinieri, ambulanza e vigili del fuoco.
RAI1 PRENDE BENE
Finalmente si riparte e la cavalcata è piacevole, anche perchè è accompagnata dalle carezze di Silva sul mio addome. All'inizio, lei se ne sta un po' col busto leggermente sollevato e con lo sguardo indirizzato verso il mio basso ventre, forse per controllare che il condom resti bene in posizione. Il tutto, ovviamente condito dagli ansimi di rito. Poi però si rilassa un po', si corica completamente e reclina indietro la testa, passando ai mugugni.
Da parte mia, non so se ho più caldo, se ho piu il fiatone per la mascherina o se mi fanno più male tutti i muscoli, dagli addominali ai dorsali, per lo scarso allenamento causa lockdown.
STRETTI STRETTI
Alla fine, vincono i crampi e allora riprendo un attimo fiato, strusciandomi pube contro pube. Per lei non ci sono problemi se mi corico di più e riparto busto contro busto, in modo da scaricare di più il peso sugli avambracci, che metto a cuneo attorno alla sua testa.
Silva mi lascia fare, continua coi mugugni di incoraggiamento e mi carezza un po' la schiena. Io tengo duro più che posso, riprendo fiato un'altra volta, carezzandole la nuca e passandole la mano fra i capelli, ma ormai è come se fossi entrato in un bagno turco in camicia e maglione.
LA TRANCE AGONISTICA
Allora mi risollevo, mi guardo attorno e vedo solo condensa sui finestrini. "Ripasso di là", dico alla moretta, mentre mi sfilo. Lei non capisce che è l'ora della falegnameria finale e cerca di infilare di nuovo l'asta, presa dalla trance agonistica.
"Ma tu non stai morendo dal caldo? Un altro minuto e mi dovevi raccogliere col cucchiaino! ", alzo definitivamente bandiera bianca ed estraggo di nuovo l'asta, per tornare dalla mia parte.
La moretta non cerca però di fare melina per tirare la fine del recupero, dà una sommaria pulita al condom, mi chiede di stirarlo bene verso il basso e si lancia in un nuovo giro di BJ, dove il plus è che la fanciulla è ora praticamente tutta nuda.
UN LAVORO DI SQUADRA
Non voglio tediare ulteriormente i colleghi e quindi vengo direttamente all'epilogo. "Mi dai una mano? Non ce la faccio più!", esclama Silva. Quasi allo scadere, entra in gioco Federica, ma per partecipare a un concerto corale: il mio compare gioca a fare il flauto, la moretta ci mette la bocca per soffiare dentro e Fede le dita per fare uscire la melodia.
Non ricordo più con quale altra girl ci fosse stato questo gioco di squadra, ma funziona decisamente bene, avendo solo l'accortezza di far lavorare la mano alla base dell'asta, per non prendere Silva a pugni (anzi, a pugnette) in faccia!
Più o meno un minuto e capitolo, con somma soddisfazione della moretta, che non sapeva più che pesci pigliare. "Era più meglio se andavamo in hotel!", esclama Silva, confermando che lei e l'italiano non sono grandi amici.
APPENA IN TEMPO
Rassettarsi non è per lei semplicissimo, perchè fazzoletti, perizoma, scarpe e telefono sono finiiti un po' dappertutto e devo accenderle la luce di cortesia, per permetterle la caccia al tesoro. L'unica certezza è che i soldi erano invece bene al sicuro in saccoccia fin dall'inizio
"Ma che ore sono?", mi domanda. Non ne ho la piu pallida idea e mi tocca riaccendere la macchina, per controllare: "Sono le 9 e 20 passate ...".
"Azz!", sono le parole che avrebbe detto Silva, se avesse padroneggiato meglio l'italiano. Probabilmente è preoccupata di perdere il taxi (la volta prima, alle 21.30 si era già dileguata), ma il messaggio subliminale è che la prossima volta non potrà essere così generosa col tempo.
Disappanno i vetri e si può ripartire. Fortuna vuole che Ory sia impegnata o già rientrata all'ovile, perchè altrimenti mi sarebbe toccato un imbarazzantissimo passaggio radente con rivale a bordo.
Il tempo di congedarmi da Silva e il suo taxi sta già arrivando. C'e ancora un buon quarto d'ora a disposizione e allora passo a rifarmi gli occhi al Riomare, ammirando una Giulia NC meno affaccendata ma sempre svestita come al solito, in body e calze di rete alla pescatora. Raccolgo il suo sorriso tentatore, ma resisto al canto delle sirene e rientro alla branda.