DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Sofia
Nazionalità : lei dice mezza italiana, mezza olandese, mezza del Suriname ... ma parla in rumeno
Età apparente: 25 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta 1.60-1.65, fisico curvaceo à l'Alexandrona, crine nero liscio sino a mezza schiena, viso tondo, lineamenti tipicamente rumeni, occhi castani, seni di una 3a taglia autodichiarata, carnagione un po' più scura del normale (giustamente, ha sangue del Suriname nelle vene ...)
Attitudine: BJ svolto con fare da intrattenitrice scafata, ma un po' troppa attenzione al cronometro; parla un italiano peefetto senza accenti (ma in rumeno con le comari) ed è alquanto ciarliera
Reperibilità : medio/facile (incontrata all'esordio)
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 10, forse 11 minuti a considerare il recupero
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: stop di via Parini, la mattonella di Saretta per tanti anni
LA MIA RECENSIONE
Una quindicina di giorni fa, passo per viale Tirana e noto una presenza allo stop di via Parini: di primo acchito, la battezzo per Alina Goodyear, che potrebbe essersi messa lì, da quando la Cavallona ha preso pieno possesso della pensilina delle Andre. Quando però ridiscendo da Monte Sordo, mi accorgo che la custode del cancello di via Parini ha il crine moro e che quindi non può essere la GY.
Potrebbe allora essere la Genovese, ma mi pare strano che sia già rientrata dalle vacanze in Romania, dato che era partita solo pochi giorni prima. È quindi d'obbligo fare il giro di boa alla rotonda della Esso: passo a velocità ridotta davanti a via Parini, la ragazza è effettivamente mora, è paciarotta come la Genovese, ma il suo crine è più lungo e dunque è per forza una new entry, se non si tratta invece di un'Andra Silicone irriconoscibile.
Faccio un giro dell'isolato, schivo le buche di via Parini e mi presento allo stop, a un paio di metri da lei. La fanciulla, che svetta su trampoloni da 20 cm, mi si avvicina con qualche difficoltà , abbasso il finestrino e inizio a chiederle il nome. Lei si presenta come Sofia e sembra parlare un italiano del tutto privo di accenti stranieri.
Non avrei davvero intenzione di invitarla a bordo, ma si è quasi slogata una caviglia per avvicinarsi al finestrino e quindi mi sentirei un po' in colpa, ad andarmene senza almeno concludere l'intervista di rito. Il rate per il BJ conoscitivo è il solito ventello, Sofia non è esattamente il mio tipo, esteticamente parlando, ma alla fine decido comunque di ospitarla a bordo.
MEZZA ITALIANA, MEZZA RUMENA, MEZZA DEL SURINAME
Appena si accomoda di fianco a me, mi balzano subito all'occhio i suoi tronchetti decorati con una fantasia floreale: sono un classico del Team Imperiale e qui Andra Cavallona ci cova, come fornitrice ufficiale. Mi complimento per le scarpe che indossa e Sofia mi ringrazia, tutta ringalluzzita.
Il tempo di immetterci su viale Tirana e la morettona inizia a presentarsi: il nome di battaglia già me lo aveva svelato, ora mi dice di avere 25 anni e di essere mezza italiana e mezza olandese. Ridendo, le dico che non mi ha molto convinto, perché di solito le olandesi sono alte, slanciate, bionde e con gli occhi azzurri. Lei, invece, ha appunto un fisico pienotto, il crine e la carnagione scuri e gli occhi castani.
Sofia non demorde e cerca di convincermi, raccontandomi che in realtà è anche per metà del Suriname, da parte di padre. La madre, sarebbe invece la classica olandese Doc, come i tulipani o il formaggio Gouda.
Evito di farle notare che, se ha mezzo sangue italiano, mezzo olandese e mezzo del Suriname, ha almeno un paio di litri di sangue di troppo che le circolano nelle vene
Se uno dei genitori è davvero olandese, deve comunque essere cresciuta qui in Italia, direi addirittura in Lombardia, perché non si notano accenti forestieri da piemontese, veneta, emiliana, etc ...
Scambiando quattro battute, raggiungiamo un retrobottega dove ero stato condotto un annetto fa da Andra Silicone: Sofia mi spiega che questo parcheggio verrebbe tenuto aperto apposta la sera per le ragazze del Team Imperiale. Di nuovo, non mi convince granché, ma fingo di crederle e intanto parcheggio in uno qualunque degli stalli, perché sono tutti liberi.
LA RECE VERA E PROPRIA
Spento il motore, regoliamo come al solito le formalità burocratiche e, in cambio dell'omaggio della casa, lei provvede a estrarre i ferri del mestiere. Io mi calo le braghe e arretro il sedile, lei invece si limita a togliere la giacchetta, ma sotto indossava solo un gonnellino molto corto e svolazzante.
Senza togliersi gli stivaletti con la zeppa, si risistema gattoni sul sedile del passeggero e si avvicina a compare Oscarino, per incappucciarlo. Quando scarta il blister, mi accorgo che i profilattici non sono i classici Serena o Pamitex in uso alla maggior parte delle Otr, ma gli Nyoy di marca indiana, che avevo avuto modo di conoscere proprio con Andra Silicone. Pensavo che fossero condom venduti solo in Romania, come l'energy drink di Antonia scambiato per Tavernello, ma pare che la morettona li ordini su Internet e si possano quindi ricevere in tutto il mondo.
Incappucciato il compare, Sofia si china sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ che si può definire coreografico: c'è buona intensità e buona profondità delle percussioni e c'è anche molta sceneggiata all'albanese, nonostante lei si spacci per algida olandese. Ma saranno sicuramente gli avi del Suriname, a renderla così vivace.
Da parte mia, sollevo il gonnellino plissettato ed espongo alla luce del lampione le sue rotondità . Non si può certo dire che siano due chiappette mignon, sono piuttosto due chiappone ymamesche, ma sono comunque abbastanza sode e quindi piacevoli da massaggiare.
Sofia è però più apparenza che sostanza: non credo che siano passati cinque minuti, quando la mora del Suriname già alza bandiera bianca e comincia a smanacciare il compare. Fortunatamente, non è una resa definitiva: Sofia si china di nuovo sul mio basso ventre e riprende a trastullare il compare con la bocca. La seconda immersione è però molto breve e, dopo neppure un giro di lancette, la morettona alza definitivamente bandiera bianca e passa al massaggio dell'asta.
Non la vedo però abbastanza energica e allora le propongo subito di affidare compare Oscarino alle cure della sua fida amica. La morettona ovviamente accetta e quindi avviene il passaggio di testimone: mentre Federica fa il suo, Sofia mi carezza un po' le cosce e io faccio altrettanto.
NON DARE SOLDI, NON VEDERE CAMMELLO!
Dato che ora si è rimessa col busto eretto, mi balzano all'occhio i suoi seni, che sembrano di una discreta taglia. La morettona mi conferma che sono di una terza, ma precisa subito che, per scoprire le bocce, bisogna pagare un extra. Non mi pare il caso di arrotondare il rate, solo per esporre i suoi seni alla luce del lampione, e allora provo a massaggiarli dall'esterno. Sofia però mi stoppa subito: non dare soldi, non vedere cammello! Con un mano, mi stringe il polso, per evitare che Tentacolo sia indotto di nuovo in tentazione; con l'altra, si risistema il décolleté e sigilla completamente i seni, sia al tatto che alla vista.
Quando manca poco ai 10 minuti canonici, la morettona inizia a far presente che il tempo è agli sgoccioli. Riesco a strapparle un ultimo giro di lancette e a mettere Federica alla frusta, per varcare la linea del traguardo prima che il magazziniere spenga le luci dello stadio.
Non resta allora che farmi allungare i fazzoletti, per procedere alle pulizie di rito. A distanza di una quindicina di giorni, non ricordo bene se abbia provveduto lei allo smaltimento della pallottola dell'amore, ma direi di no, perché non mi pare che avesse il solito sacchettone della monnezza, vicino al cancello di via Parini.
TRADITA DAL VOCALE
Mentre ci stiamo rivestendo, ascolta un paio di vocali su WhatsApp e la sento rispondere in rumeno, il che fa crollare il castello di carte dell'italiana con sangue olandese e del Suriname nelle vene. Sofia è molto chiacchierona e, senza che io le domandi nulla, mi spiega che la sua amica "che sta giù" ha avuto un problema con un cliente e ha dovuto intontirlo con lo spray al peperoncino. Rispetto a Monte Sordo, il "giù" potrebbe essere qualunque mattonella fra viale Tirana e la piscine, ma potrei passare alla Snai a scommettere che è la pensilina delle Andre e sarei quasi certo di passare poi all'incasso.
Il BJ molto scenografico di Sofia, infatti, mi ha fatto subito pensare che si fosse fatta le ossa in qualche laufhaus o in qualche FKK, dove potrebbe appunto avere conosciuto la Cavallona, l'unica globetrotter della scuderia. Le altre ragazze del Team Imperiale mi sembrano molto più stanziali e quindi escludo subito che Sofia sia una amica stretta dell'Imperatrice o della Goodyear.
Per non correre il rischio di incroci alieni pericolosi, rientriamo in via Parini facendo di nuovo il giro dell'isolato. Strada facendo, scambiamo ancora quattro chiacchiere sull'Olanda, dove probabilmente Sofia è stata davvero. Altrimenti, aveva 10 e lode in geografia, perchè mostra di conoscere abbastanza bene il Paese dei mulini a vento.
Schivo di nuovo le buche di via Parini, raggiungiamo la sua bottiglietta e non resta allora che congedarci. Da brava P.R., la morettona si raccomanda affinchè io torni a trovarla, cosa che non ho molto l'intenzione di fare, e poi ci salutiamo. Lei rischia di nuovo di slogarsi una caviglia, per tornare sul ciglio della strada, io invece metto la freccia destra e imbocco il vialone, per riprendere la direzione della branda.
Nome: Sofia
Nazionalità : lei dice mezza italiana, mezza olandese, mezza del Suriname ... ma parla in rumeno

Età apparente: 25 dichiarati
Descrizione fisica: ragazza alta 1.60-1.65, fisico curvaceo à l'Alexandrona, crine nero liscio sino a mezza schiena, viso tondo, lineamenti tipicamente rumeni, occhi castani, seni di una 3a taglia autodichiarata, carnagione un po' più scura del normale (giustamente, ha sangue del Suriname nelle vene ...)
Attitudine: BJ svolto con fare da intrattenitrice scafata, ma un po' troppa attenzione al cronometro; parla un italiano peefetto senza accenti (ma in rumeno con le comari) ed è alquanto ciarliera
Reperibilità : medio/facile (incontrata all'esordio)
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20
Compenso concordato: 20
Servizi offerti: BJ
Servizi usufruiti: BJ
Durata dell'incontro: 10, forse 11 minuti a considerare il recupero
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Cermenate
Coordinate: stop di via Parini, la mattonella di Saretta per tanti anni
LA MIA RECENSIONE
Una quindicina di giorni fa, passo per viale Tirana e noto una presenza allo stop di via Parini: di primo acchito, la battezzo per Alina Goodyear, che potrebbe essersi messa lì, da quando la Cavallona ha preso pieno possesso della pensilina delle Andre. Quando però ridiscendo da Monte Sordo, mi accorgo che la custode del cancello di via Parini ha il crine moro e che quindi non può essere la GY.
Potrebbe allora essere la Genovese, ma mi pare strano che sia già rientrata dalle vacanze in Romania, dato che era partita solo pochi giorni prima. È quindi d'obbligo fare il giro di boa alla rotonda della Esso: passo a velocità ridotta davanti a via Parini, la ragazza è effettivamente mora, è paciarotta come la Genovese, ma il suo crine è più lungo e dunque è per forza una new entry, se non si tratta invece di un'Andra Silicone irriconoscibile.
Faccio un giro dell'isolato, schivo le buche di via Parini e mi presento allo stop, a un paio di metri da lei. La fanciulla, che svetta su trampoloni da 20 cm, mi si avvicina con qualche difficoltà , abbasso il finestrino e inizio a chiederle il nome. Lei si presenta come Sofia e sembra parlare un italiano del tutto privo di accenti stranieri.
Non avrei davvero intenzione di invitarla a bordo, ma si è quasi slogata una caviglia per avvicinarsi al finestrino e quindi mi sentirei un po' in colpa, ad andarmene senza almeno concludere l'intervista di rito. Il rate per il BJ conoscitivo è il solito ventello, Sofia non è esattamente il mio tipo, esteticamente parlando, ma alla fine decido comunque di ospitarla a bordo.
MEZZA ITALIANA, MEZZA RUMENA, MEZZA DEL SURINAME
Appena si accomoda di fianco a me, mi balzano subito all'occhio i suoi tronchetti decorati con una fantasia floreale: sono un classico del Team Imperiale e qui Andra Cavallona ci cova, come fornitrice ufficiale. Mi complimento per le scarpe che indossa e Sofia mi ringrazia, tutta ringalluzzita.
Il tempo di immetterci su viale Tirana e la morettona inizia a presentarsi: il nome di battaglia già me lo aveva svelato, ora mi dice di avere 25 anni e di essere mezza italiana e mezza olandese. Ridendo, le dico che non mi ha molto convinto, perché di solito le olandesi sono alte, slanciate, bionde e con gli occhi azzurri. Lei, invece, ha appunto un fisico pienotto, il crine e la carnagione scuri e gli occhi castani.
Sofia non demorde e cerca di convincermi, raccontandomi che in realtà è anche per metà del Suriname, da parte di padre. La madre, sarebbe invece la classica olandese Doc, come i tulipani o il formaggio Gouda.
Evito di farle notare che, se ha mezzo sangue italiano, mezzo olandese e mezzo del Suriname, ha almeno un paio di litri di sangue di troppo che le circolano nelle vene

Scambiando quattro battute, raggiungiamo un retrobottega dove ero stato condotto un annetto fa da Andra Silicone: Sofia mi spiega che questo parcheggio verrebbe tenuto aperto apposta la sera per le ragazze del Team Imperiale. Di nuovo, non mi convince granché, ma fingo di crederle e intanto parcheggio in uno qualunque degli stalli, perché sono tutti liberi.
LA RECE VERA E PROPRIA
Spento il motore, regoliamo come al solito le formalità burocratiche e, in cambio dell'omaggio della casa, lei provvede a estrarre i ferri del mestiere. Io mi calo le braghe e arretro il sedile, lei invece si limita a togliere la giacchetta, ma sotto indossava solo un gonnellino molto corto e svolazzante.
Senza togliersi gli stivaletti con la zeppa, si risistema gattoni sul sedile del passeggero e si avvicina a compare Oscarino, per incappucciarlo. Quando scarta il blister, mi accorgo che i profilattici non sono i classici Serena o Pamitex in uso alla maggior parte delle Otr, ma gli Nyoy di marca indiana, che avevo avuto modo di conoscere proprio con Andra Silicone. Pensavo che fossero condom venduti solo in Romania, come l'energy drink di Antonia scambiato per Tavernello, ma pare che la morettona li ordini su Internet e si possano quindi ricevere in tutto il mondo.
Incappucciato il compare, Sofia si china sul mio basso ventre e dà inizio a un BJ che si può definire coreografico: c'è buona intensità e buona profondità delle percussioni e c'è anche molta sceneggiata all'albanese, nonostante lei si spacci per algida olandese. Ma saranno sicuramente gli avi del Suriname, a renderla così vivace.
Da parte mia, sollevo il gonnellino plissettato ed espongo alla luce del lampione le sue rotondità . Non si può certo dire che siano due chiappette mignon, sono piuttosto due chiappone ymamesche, ma sono comunque abbastanza sode e quindi piacevoli da massaggiare.
Sofia è però più apparenza che sostanza: non credo che siano passati cinque minuti, quando la mora del Suriname già alza bandiera bianca e comincia a smanacciare il compare. Fortunatamente, non è una resa definitiva: Sofia si china di nuovo sul mio basso ventre e riprende a trastullare il compare con la bocca. La seconda immersione è però molto breve e, dopo neppure un giro di lancette, la morettona alza definitivamente bandiera bianca e passa al massaggio dell'asta.
Non la vedo però abbastanza energica e allora le propongo subito di affidare compare Oscarino alle cure della sua fida amica. La morettona ovviamente accetta e quindi avviene il passaggio di testimone: mentre Federica fa il suo, Sofia mi carezza un po' le cosce e io faccio altrettanto.
NON DARE SOLDI, NON VEDERE CAMMELLO!
Dato che ora si è rimessa col busto eretto, mi balzano all'occhio i suoi seni, che sembrano di una discreta taglia. La morettona mi conferma che sono di una terza, ma precisa subito che, per scoprire le bocce, bisogna pagare un extra. Non mi pare il caso di arrotondare il rate, solo per esporre i suoi seni alla luce del lampione, e allora provo a massaggiarli dall'esterno. Sofia però mi stoppa subito: non dare soldi, non vedere cammello! Con un mano, mi stringe il polso, per evitare che Tentacolo sia indotto di nuovo in tentazione; con l'altra, si risistema il décolleté e sigilla completamente i seni, sia al tatto che alla vista.
Quando manca poco ai 10 minuti canonici, la morettona inizia a far presente che il tempo è agli sgoccioli. Riesco a strapparle un ultimo giro di lancette e a mettere Federica alla frusta, per varcare la linea del traguardo prima che il magazziniere spenga le luci dello stadio.
Non resta allora che farmi allungare i fazzoletti, per procedere alle pulizie di rito. A distanza di una quindicina di giorni, non ricordo bene se abbia provveduto lei allo smaltimento della pallottola dell'amore, ma direi di no, perché non mi pare che avesse il solito sacchettone della monnezza, vicino al cancello di via Parini.
TRADITA DAL VOCALE
Mentre ci stiamo rivestendo, ascolta un paio di vocali su WhatsApp e la sento rispondere in rumeno, il che fa crollare il castello di carte dell'italiana con sangue olandese e del Suriname nelle vene. Sofia è molto chiacchierona e, senza che io le domandi nulla, mi spiega che la sua amica "che sta giù" ha avuto un problema con un cliente e ha dovuto intontirlo con lo spray al peperoncino. Rispetto a Monte Sordo, il "giù" potrebbe essere qualunque mattonella fra viale Tirana e la piscine, ma potrei passare alla Snai a scommettere che è la pensilina delle Andre e sarei quasi certo di passare poi all'incasso.
Il BJ molto scenografico di Sofia, infatti, mi ha fatto subito pensare che si fosse fatta le ossa in qualche laufhaus o in qualche FKK, dove potrebbe appunto avere conosciuto la Cavallona, l'unica globetrotter della scuderia. Le altre ragazze del Team Imperiale mi sembrano molto più stanziali e quindi escludo subito che Sofia sia una amica stretta dell'Imperatrice o della Goodyear.
Per non correre il rischio di incroci alieni pericolosi, rientriamo in via Parini facendo di nuovo il giro dell'isolato. Strada facendo, scambiamo ancora quattro chiacchiere sull'Olanda, dove probabilmente Sofia è stata davvero. Altrimenti, aveva 10 e lode in geografia, perchè mostra di conoscere abbastanza bene il Paese dei mulini a vento.
Schivo di nuovo le buche di via Parini, raggiungiamo la sua bottiglietta e non resta allora che congedarci. Da brava P.R., la morettona si raccomanda affinchè io torni a trovarla, cosa che non ho molto l'intenzione di fare, e poi ci salutiamo. Lei rischia di nuovo di slogarsi una caviglia, per tornare sul ciglio della strada, io invece metto la freccia destra e imbocco il vialone, per riprendere la direzione della branda.