E’ sempre così…
Quando esci on l’idea di fissa di intrattenerti con una ragazza, sicuramente finirai per andare con un’altra., io non sono stato certo l’eccezione che conferma la regola.
Carico come una molla per vedere Andrea di Porta Lame, alle 11 e mezza sono a Borgo e mi dirigo verso il centro, passata la Rotonda Romagnoli (ciao Giulia!) mi immetto in Viale Gandhi, sulla destra dopo il primo semaforo scorgo una figura ballerina in zona Certosa, ma sono nella corsia sbagliata e non mi è possibile né fermarmi né vederla per bene.
Arrivo al semaforo, inversione a U, percorro nuovamente il rettilineo, nuova inversione a U e finalmente accosto dalla donzella che si presenta con mini abitino bianco e rosso di maglina che non arriva nemmeno a metà culo, culo che è un po’ abbondante, e anche le cosce non sono propriamente da velina. Lei smette di ballare e si appoggia alla portiera, il viso, incorniciato in lunghi capelli castano scuro, il sorriso e gli occhi grigio azzurri mi incantano, vista a mezzo busto è proprio carina… il seno bello spinto verso l’alto sembra interessante e in più sprizza allegria e simpatia.
Il menù proposto è il minimo sindacale, accetto e la carico.
Devo nuovamente rifare inversione, perché il trombo parcheggio è quello della Certosa… nel frattempo prego di non aver caricato la scorreggiona di DOC, ma quella era bionda…
Intanto parliamo, lei è sempre sorridente, di chiama TAISAA, (ho bisogno dello spelling per capirlo) è bulgara di Varna, le chiedo l’età, e lei mi chiede di indovinare, scherzo sul fatto che è un gioco bastardo e che sparo basso, dico 22, lei conferma.
“e se dicevo 20, tu confermavi ugualmente”
Nega dicendo che anche a 22 anni è giovane e non ha bisogno di mentire…
Io le dico che ho XX anni e si complimenta dicendomi che non ne dimostro più di XX-4 (dio quanto le adoro quando sono così sfacciatamente bugiarde).
Afferma di essere in Italia da 4 anni… e da come parla bene italiano, capendo ogni vocabolo anche i più difficili, è plausibile.
Mentre mi da le indicazioni per il parcheggio guardo le sue gambe, sulle cosce ha un po’ di peluria bionda, ma non è ricrescita, è morbida, segno che non usa depilarsi le cosce, mentre le gambe sono perfette.
Ho lo sguardo da ammaliatrice, mi prende proprio bene la tipa…
Il parcheggio è orrido… ma la fotta tanta…
Sistemiamo i sedili, lei prepara gli attrezzi del mestiere… e io il regalino.
Io mi spoglio… e lei no…
INIZIO CONTO ALLA ROVESCIA
Le chiedo di spogliarsi, mi piace, è carina ci terrei a vederla…
Mi risponde sempre gentilmente e sorridendo dicendo che chiedo troppo a una ragazza di strada…
Io comincio a ridere, le dico che ho caricato un missile
Non capisce…
E sempre ridendo, le dico che è stronzina, fa tante moine, ma come zoccola non ci siamo…
e che è un peccato perché è davvero carina…
Ride anche lei, e mi da dello stronzo…
Inizia un gioco di accuse reciproche… però scherzoso, non so come spiegarlo, ma il clima nonostante tutto è bello.
10
Provo a palparle il seno infilando la mano nel reggiseno… che poi scopro essere due…
Mi ferma e mi dice che sono un furbetto…
09
Riprovo a palpare esternamente… sempre in maniera delicata, senza esagerare, senza forzarla.
Di nuovo ride per i miei tentativi…
08
Parte a segarmi, protendendosi maliziosa con il viso verso il mio…
Come ammaliatrice ci siamo proprio
E il Barilino reagisce bene
07
Guarda l’ora sul cell
E parte di bj, meccanico e leggero
Con una mano mi accarezza i gioielli e le cosce…
Ma il tutto non dura più di 2 minuti, e forse ho esagerato coi tempi…
Poi mi chiede di trombare
06
Chiedo di continuare così ancora un po’ (masochismo?)
Ribadisce che sono un furbetto e si riattacca
Ma solo per un minuto…
Mi dice che adesso si tromba e si fila il perry.
05
Io “Dai vienimi sopra”
Lei “No, no, mi vieni sopra tu”
Io “Che missile che sei”
Lei “e te fai troppo il furbetto, guarda che ti meno”
Io “ah sì”
Lei “ ho i muscoli io, vuoi vedere?”
Io “certo”
E si sfila le spalline per mostrare meglio i quadricipiti, a me non me ne frega nulla dei suoi muscoli, ma ne approfitto per infilare agevolmente la mano nel reggiseno, palpando finalmente una bella tetta soda, non grandissima, ma bella al tatto.
Ride per la mia mossa, per nulla arrabbiata, divertita per la mia prontezza.
Lei “che stronzo”
Io “che missile”
A questo punto comincia a raccontare una pseudo storia medico-favolistico in cui dice che è scientificamente provato che se tutti i clienti gli toccassero le tette in poco tempo avrebbe le tette fiappe.
04
“non toccarti il preservativo”
“perché?”
“non voglio malattie, sono io che rischio”
“ok almeno sei pulita e attenta”
03
Salto di carreggiata
Lo prende e se lo infila io parto a stantuffare…
Già che ci siamo, comincio a baciarla sulle guance, sul collo…
Lei mi dice di non provare di baciarla in bocca
E te pareva… come se non lo immaginassi…
02
Nel trombo è veramente ferma, immobile…
L’unica cosa che fa è strizzarmi un capezzolo e accarezzarmi la schiena
Comincia anche ad ansimare e a urlare, in una maniera talmente finta che sembra il doppiaggio di un porno fuori sincrono… le chiedo di smettere ma ormai mi ha smontato…
01
“Dai finiscimi di mano”
“Ok”
Nel segarmi riesce a sfilarmi il goldone o meglio lo riarrotola, allora prende la salvietta per segarmi con quella…
“no guarda lascia stare”
00
PARTENZA
Ci rivestiamo, io non sono neanche incazzato, le spiego che lavorando così si rovina il mercato, lei ascolta interessata…
Ma sembra non capire nemmeno dove sbaglia…
Al ritorno mi spiega la strada per caricarla passando per via certosa…
Ribadisco che come cliente non mi vedrà più.
E mi dispiace perché giuro, mi sono divertito,
la Ginnasta, in materia balistica, al confronto è una dilettante!
Quando esci on l’idea di fissa di intrattenerti con una ragazza, sicuramente finirai per andare con un’altra., io non sono stato certo l’eccezione che conferma la regola.
Carico come una molla per vedere Andrea di Porta Lame, alle 11 e mezza sono a Borgo e mi dirigo verso il centro, passata la Rotonda Romagnoli (ciao Giulia!) mi immetto in Viale Gandhi, sulla destra dopo il primo semaforo scorgo una figura ballerina in zona Certosa, ma sono nella corsia sbagliata e non mi è possibile né fermarmi né vederla per bene.
Arrivo al semaforo, inversione a U, percorro nuovamente il rettilineo, nuova inversione a U e finalmente accosto dalla donzella che si presenta con mini abitino bianco e rosso di maglina che non arriva nemmeno a metà culo, culo che è un po’ abbondante, e anche le cosce non sono propriamente da velina. Lei smette di ballare e si appoggia alla portiera, il viso, incorniciato in lunghi capelli castano scuro, il sorriso e gli occhi grigio azzurri mi incantano, vista a mezzo busto è proprio carina… il seno bello spinto verso l’alto sembra interessante e in più sprizza allegria e simpatia.
Il menù proposto è il minimo sindacale, accetto e la carico.
Devo nuovamente rifare inversione, perché il trombo parcheggio è quello della Certosa… nel frattempo prego di non aver caricato la scorreggiona di DOC, ma quella era bionda…
Intanto parliamo, lei è sempre sorridente, di chiama TAISAA, (ho bisogno dello spelling per capirlo) è bulgara di Varna, le chiedo l’età, e lei mi chiede di indovinare, scherzo sul fatto che è un gioco bastardo e che sparo basso, dico 22, lei conferma.
“e se dicevo 20, tu confermavi ugualmente”
Nega dicendo che anche a 22 anni è giovane e non ha bisogno di mentire…
Io le dico che ho XX anni e si complimenta dicendomi che non ne dimostro più di XX-4 (dio quanto le adoro quando sono così sfacciatamente bugiarde).
Afferma di essere in Italia da 4 anni… e da come parla bene italiano, capendo ogni vocabolo anche i più difficili, è plausibile.
Mentre mi da le indicazioni per il parcheggio guardo le sue gambe, sulle cosce ha un po’ di peluria bionda, ma non è ricrescita, è morbida, segno che non usa depilarsi le cosce, mentre le gambe sono perfette.
Ho lo sguardo da ammaliatrice, mi prende proprio bene la tipa…
Il parcheggio è orrido… ma la fotta tanta…
Sistemiamo i sedili, lei prepara gli attrezzi del mestiere… e io il regalino.
Io mi spoglio… e lei no…
INIZIO CONTO ALLA ROVESCIA
Le chiedo di spogliarsi, mi piace, è carina ci terrei a vederla…
Mi risponde sempre gentilmente e sorridendo dicendo che chiedo troppo a una ragazza di strada…
Io comincio a ridere, le dico che ho caricato un missile
Non capisce…
E sempre ridendo, le dico che è stronzina, fa tante moine, ma come zoccola non ci siamo…
e che è un peccato perché è davvero carina…
Ride anche lei, e mi da dello stronzo…
Inizia un gioco di accuse reciproche… però scherzoso, non so come spiegarlo, ma il clima nonostante tutto è bello.
10
Provo a palparle il seno infilando la mano nel reggiseno… che poi scopro essere due…
Mi ferma e mi dice che sono un furbetto…
09
Riprovo a palpare esternamente… sempre in maniera delicata, senza esagerare, senza forzarla.
Di nuovo ride per i miei tentativi…
08
Parte a segarmi, protendendosi maliziosa con il viso verso il mio…
Come ammaliatrice ci siamo proprio
E il Barilino reagisce bene
07
Guarda l’ora sul cell
E parte di bj, meccanico e leggero
Con una mano mi accarezza i gioielli e le cosce…
Ma il tutto non dura più di 2 minuti, e forse ho esagerato coi tempi…
Poi mi chiede di trombare
06
Chiedo di continuare così ancora un po’ (masochismo?)
Ribadisce che sono un furbetto e si riattacca
Ma solo per un minuto…
Mi dice che adesso si tromba e si fila il perry.
05
Io “Dai vienimi sopra”
Lei “No, no, mi vieni sopra tu”
Io “Che missile che sei”
Lei “e te fai troppo il furbetto, guarda che ti meno”
Io “ah sì”
Lei “ ho i muscoli io, vuoi vedere?”
Io “certo”
E si sfila le spalline per mostrare meglio i quadricipiti, a me non me ne frega nulla dei suoi muscoli, ma ne approfitto per infilare agevolmente la mano nel reggiseno, palpando finalmente una bella tetta soda, non grandissima, ma bella al tatto.
Ride per la mia mossa, per nulla arrabbiata, divertita per la mia prontezza.
Lei “che stronzo”
Io “che missile”
A questo punto comincia a raccontare una pseudo storia medico-favolistico in cui dice che è scientificamente provato che se tutti i clienti gli toccassero le tette in poco tempo avrebbe le tette fiappe.
04
“non toccarti il preservativo”
“perché?”
“non voglio malattie, sono io che rischio”
“ok almeno sei pulita e attenta”
03
Salto di carreggiata
Lo prende e se lo infila io parto a stantuffare…
Già che ci siamo, comincio a baciarla sulle guance, sul collo…
Lei mi dice di non provare di baciarla in bocca
E te pareva… come se non lo immaginassi…
02
Nel trombo è veramente ferma, immobile…
L’unica cosa che fa è strizzarmi un capezzolo e accarezzarmi la schiena
Comincia anche ad ansimare e a urlare, in una maniera talmente finta che sembra il doppiaggio di un porno fuori sincrono… le chiedo di smettere ma ormai mi ha smontato…
01
“Dai finiscimi di mano”
“Ok”
Nel segarmi riesce a sfilarmi il goldone o meglio lo riarrotola, allora prende la salvietta per segarmi con quella…
“no guarda lascia stare”
00
PARTENZA
Ci rivestiamo, io non sono neanche incazzato, le spiego che lavorando così si rovina il mercato, lei ascolta interessata…
Ma sembra non capire nemmeno dove sbaglia…
Al ritorno mi spiega la strada per caricarla passando per via certosa…
Ribadisco che come cliente non mi vedrà più.
E mi dispiace perché giuro, mi sono divertito,
la Ginnasta, in materia balistica, al confronto è una dilettante!