NOME: Sconosciuto
CITTA DELL'INCONTRO: Pisa
ZONA: Aurelia, fine ponte che venendo da Livorno va verso Migliarino (subito dopo rotonda bar Livorno)
NAZIONALITA': Sconosciuta/sud americana
ETA': sconosciuta
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): vedi rece
COMPENSO RICHIESTO: vedi rece
COMPENSO CONCORDATO: vedi rece
DURATA DELL'INCONTRO: 5/10/15 miinuti
DESCRIZIONE FISICA: altezza media, corporatura medio-grosso, capelli sporchi o con una specie di rasta, naso schiacciato “a patata”, coloritura scura-olivastra
ATTITUDINE: violenta, criminale
LA MIA RECENSIONE:
Ieri sera intorno alle 22:30 do un passaggio a questa tipa che avevo notato sul ponte dell’aurelia. Mi sembra strano che un soggetto del genere si trovasse in quel luogo, solitamente frequentato da donne e non da trans (in un primo momento pensavo infatti si trattasse di una lei autentica). Faceva l’autostop e mi chiede se potevo darle un passaggio “qui vicino”. La carico, pensando che volesse arrivare alla rotonda dell’ikea dove solitamente si trova qualche trans. Entrata in macchina inizia a dire che vuole essere accompagnata a Camp Darby. Io con fare gentile le dico “eh ma è lontano Camp Darby” Il tutto finora era durato neanche un minuto perciò non avevo avuto il tempo di guardarla per bene e di capire come fosse. Lei mi risponde che no, Camp Darby non è lontano e di andare. Dalla voce della sua risposta è dal modo in cui si muove (buttando la borsa e alcune buste per terra in modo sguaiato, dondolandosi stranamente) capisco che qualcosa non va ma è ormai troppo tardi. Le dico di mettersi la cintura per far smettere di far suonare l’allarme dell’auto. Lei, completamente suonata, dice “quale allarme?”. Dietro mia insistenza maneggia un po’ per legare la cintura dell’auto da dietro, in modo da non essere effettivamente allacciata. Da lì in poi inizia a essere violenta e quello che sto per raccontare si svolge in pochissimi minuti. Inizia a gridare e a dire “adesso mi dai subito cinquanta euro”. Io le dico che non lo ho, lei grida, inizia a menare pugni e a prendere varie frecce e comandi della macchina minacciandoli di spezzarli, io le dico di calmarsi che gli do tutto quello che vuole ma lei non sembra capire, ripete che vuole subito cinquanta euro, all’altezza dell’imbocco dell’autos Dopo la St. Gobain inizia a strattonare il volante e da lì in poi il terrore più assoluto. Non so come ho fatto a mantenere la rotta nonostante i suoi scossoni e le sue botte, ho più volte evitato per miracolo di fracassarmi contro le macchine che provenivano dal senso opposto. Riesco a frenare e a infilarmi dentro la benzina prima della rotonda dell’ikea e mi fermo. Lei grida e prende a pugni l’auto (nuova...), dice che non scende. Io inizio ad avere una forte crisi di nervi, prendo il portafogli e glielo vuoto davanti facendole vedere che avevo solo 30 euro (era vero), lei non ne vuole che sapere di scendere, dice che 30 sono pochi, che vuole 50 euro, io non so che fare, non ho niente con cui colpirla (sono magro e giovane e, visto il suo stato, in una colluttazione fisica mi avrebbe facilmente distrutto) e inizio a gridare, attirando le prostitute che stazionano nella benzina, nella stradina poco prima e di fronte. Riesco a prendere il telefono che miracolosamente era sempre rimasto nel cruscotto in mezzo ai due sedili (lei non se ne era accorta) e grido che chiamo la polizia. Lei allora scende, afferrando i 30 euro e gridandomi che “30 sono pochi”.
Mi sposto per andare a calmarmi nella piazzola del mc donalds lì vicino (ho ancora i fari dell’auto che avevo evitato per miracolo negli occhi). Provo un forte senso di rabbia e di impotenza, so che ho sbagliato, che mi sono fatto pure fregare i soldi. Quando mi riprendo e ritorno verso Pisa la vedo che di nuovo chiede passaggi direzione Pisa, mi verrebbe voglia di metterla sotto. Non scrivo recensioni perché non ho quasi mai nulla da dire ma questa volta volevo mettervi al corrente di quanto è accaduto. Sono ancora abbastanza scosso, grazie.
CITTA DELL'INCONTRO: Pisa
ZONA: Aurelia, fine ponte che venendo da Livorno va verso Migliarino (subito dopo rotonda bar Livorno)
NAZIONALITA': Sconosciuta/sud americana
ETA': sconosciuta
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): vedi rece
COMPENSO RICHIESTO: vedi rece
COMPENSO CONCORDATO: vedi rece
DURATA DELL'INCONTRO: 5/10/15 miinuti
DESCRIZIONE FISICA: altezza media, corporatura medio-grosso, capelli sporchi o con una specie di rasta, naso schiacciato “a patata”, coloritura scura-olivastra
ATTITUDINE: violenta, criminale
LA MIA RECENSIONE:
Ieri sera intorno alle 22:30 do un passaggio a questa tipa che avevo notato sul ponte dell’aurelia. Mi sembra strano che un soggetto del genere si trovasse in quel luogo, solitamente frequentato da donne e non da trans (in un primo momento pensavo infatti si trattasse di una lei autentica). Faceva l’autostop e mi chiede se potevo darle un passaggio “qui vicino”. La carico, pensando che volesse arrivare alla rotonda dell’ikea dove solitamente si trova qualche trans. Entrata in macchina inizia a dire che vuole essere accompagnata a Camp Darby. Io con fare gentile le dico “eh ma è lontano Camp Darby” Il tutto finora era durato neanche un minuto perciò non avevo avuto il tempo di guardarla per bene e di capire come fosse. Lei mi risponde che no, Camp Darby non è lontano e di andare. Dalla voce della sua risposta è dal modo in cui si muove (buttando la borsa e alcune buste per terra in modo sguaiato, dondolandosi stranamente) capisco che qualcosa non va ma è ormai troppo tardi. Le dico di mettersi la cintura per far smettere di far suonare l’allarme dell’auto. Lei, completamente suonata, dice “quale allarme?”. Dietro mia insistenza maneggia un po’ per legare la cintura dell’auto da dietro, in modo da non essere effettivamente allacciata. Da lì in poi inizia a essere violenta e quello che sto per raccontare si svolge in pochissimi minuti. Inizia a gridare e a dire “adesso mi dai subito cinquanta euro”. Io le dico che non lo ho, lei grida, inizia a menare pugni e a prendere varie frecce e comandi della macchina minacciandoli di spezzarli, io le dico di calmarsi che gli do tutto quello che vuole ma lei non sembra capire, ripete che vuole subito cinquanta euro, all’altezza dell’imbocco dell’autos Dopo la St. Gobain inizia a strattonare il volante e da lì in poi il terrore più assoluto. Non so come ho fatto a mantenere la rotta nonostante i suoi scossoni e le sue botte, ho più volte evitato per miracolo di fracassarmi contro le macchine che provenivano dal senso opposto. Riesco a frenare e a infilarmi dentro la benzina prima della rotonda dell’ikea e mi fermo. Lei grida e prende a pugni l’auto (nuova...), dice che non scende. Io inizio ad avere una forte crisi di nervi, prendo il portafogli e glielo vuoto davanti facendole vedere che avevo solo 30 euro (era vero), lei non ne vuole che sapere di scendere, dice che 30 sono pochi, che vuole 50 euro, io non so che fare, non ho niente con cui colpirla (sono magro e giovane e, visto il suo stato, in una colluttazione fisica mi avrebbe facilmente distrutto) e inizio a gridare, attirando le prostitute che stazionano nella benzina, nella stradina poco prima e di fronte. Riesco a prendere il telefono che miracolosamente era sempre rimasto nel cruscotto in mezzo ai due sedili (lei non se ne era accorta) e grido che chiamo la polizia. Lei allora scende, afferrando i 30 euro e gridandomi che “30 sono pochi”.
Mi sposto per andare a calmarmi nella piazzola del mc donalds lì vicino (ho ancora i fari dell’auto che avevo evitato per miracolo negli occhi). Provo un forte senso di rabbia e di impotenza, so che ho sbagliato, che mi sono fatto pure fregare i soldi. Quando mi riprendo e ritorno verso Pisa la vedo che di nuovo chiede passaggi direzione Pisa, mi verrebbe voglia di metterla sotto. Non scrivo recensioni perché non ho quasi mai nulla da dire ma questa volta volevo mettervi al corrente di quanto è accaduto. Sono ancora abbastanza scosso, grazie.