DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Victoria, Vicky per gli amici, Jessica per depistare
Nazionalità: sedicente moldava di Floreşti
Età apparente: 28, da tatuaggio
Descrizione fisica: bella brunetta alta 1.70 autodichiarati e con fisico da lapperina, un po' di pancetta, lungo crine castano liscio (settimana scorsa ricciolino), viso acqua e sapone carino, occhi castani, seno n/v ma piccolo
Attitudine: BJ nella media, RAI1 non focoso ma paziente ; gran chiacchierona, simpaticissima e non ha messo fretta
Reperibilità: abbastanza facile, essendo quasi al debutto, dopo la premiere di settimana scorsa
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ, RAI1
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (mission) e HJ finale
Durata dell'incontro: 20' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Carugo
Coordinate: stop dell'autolavaggio (oppure regno delle Tenebre), cercare la Smartina nera della sua mentrice Isa
LA MIA RECENSIONE
Secondo giorno d'estate e la Brianza è già una fornace rovente. Il sole tramonta, ma la temperatura non accenna a calare e la voglia di scendere in pista starebbe a zero. Un paio di colleghi insistono però per organizzare un rendez vous last minute e allora abbandono la modalità Divani & Divani, compro su Ticketone un biglietto per il luna park e parto alla ventura.
Entro dal cancello di Arosio e, appena svalicato il colle del cimitero, vedo che la Smartina di Isa è parcheggiata alla mattonella delle grandi occasioni. Butto un occhio dentro alla vetturetta nera e anche stasera la pilotessa ha compagnia a bordo. Il crine della comare è liscio e non riccio come settimana scorsa, per cui urgerebbe almeno un inchino per verificare meglio. Sono però in ritardissimo e mi tocca tirare dritto, sperando che la comare di Isa non si dissolva nel nulla, come era accaduto settimana scorsa.
Un'ora e mezza più tardi, abbandono il cuore del luna park e, più veloce di un missile ipersonico russo, mi dirigo di nuovo verso Carugo. Già dal regno delle Tenebre, si vede che c'è movimento allo stop dell'autolavaggio. Mi avvicino e, ahimè, oltre a una macchina ferma, sembra esserci anche una persona che sta parlando con le due fanciulle. "Che sfiga! Proprio adesso dovevano fermarsi i pettorinati!", è la bestemmia di mezzanotte. Mi infilo comunque a sbirciare e il tipo sembra solo un ragazzetto un po' brillante, che è sceso a chiedere la mano della nuova brunetta. Il tentativo di fidanzamento fallisce e il gruppetto di ragazzini riparte, per continuare il loro goliardico tour. Ho potuto ammirare per una quindicina di secondi il notevole stacco di coscia dell'amica di Isa, ho però una macchina negli scarichi e mi tocca un giro dell'isolato.
Tre-quattro minuti dopo, sono di nuovo lì: la graziosa brunetta è rimasta da sola, le spalle sono libere e posso attendere che non arrivi nessuno da Mariano, prima di affiancarmi. La fanciulla si avvicina, il suo fare è simpatico, il suo rate d'ingresso (30) un po' meno. Come direbbe il buon Squinter, ogni lasciata è persa e decido di invitarla comunque a bordo, sperando che non sia un missile e che valga poi la pena di guardare con lei anche la programmazione di Rai 1.
VICKY DALLA MOLDOVA
La brunetta sembra davvero una pertica e fatica quasi ad accomodarsi a bordo, ma è per buona parte merito o colpa delle zeppone da lapperina, sul genere Andra Silicone. "Ma quanto sei alta?", è la mia prima esclamazione, prima ancora di presentarci. "Dipende ... senza scarpe 1.70 ... ma con queste arriverò a 1.90! 😄", mi risponde ridendo e salta fuori che aveva giocato pure a basket da ragazzina.
La fanciulla è tutta un artiglio e un tatuaggio, tanto che arrivo in cima al colle di Carugo guardando più le sue unghie e le sue decorazioni da guerriero Maori, che la strada. Le prime sono farina del suo sacco, perchè non è stata solo giocatrice di pallacanestro, ma pure estetista, un po' come Jona. Fortunatamente non è capace di farsi i tattoo da sola, sennò sarebbe stata una specie di Fedez in gonnella.
Non c'è neppure bisogno di chiederle l'età: quando alza uno dei piedi per mostrarmi le unghie, leggo un bel 1995 tatuato sopra alla caviglia e quindi deve compiere 28 anni. La brunetta è davvero simpaticissima e, nella conversazione, un vero e proprio fiume in piena, per cui non ci vuole molto a raccoglierne vita, morte e miracoli. Giusto per compilare la scheda tecnica, si chiamerebbe Victoria (Vicky per gli amici), sarebbe originaria della ridente cittadina di Floreşti nella Moldova del nord e sarebbe in Italia da 8 anni, buona parte dei quali trascorsi in un lap dance dalle parti di Cremona. In effetti, della lapperina non ha solo le zeppe, ma anche il fisico, seppure appesantito da un primo accenno di pancetta. Se fosse stata rumena, si sarebbe già pompata i seni (piccoli) e le labbra con un'abbondante dose di silicone, ma lei è appunto moldava e, per ora, graziosa come mamma l'ha fatta.
Il primo tentativo di retrobottega va a vuoto, perchè c'è già una romantica coppietta (Isa e il suo cliente?) a occuparlo. Vicky non è molto pratica dei luoghi e allora la conduco io al primo parcheggino un po' in ombra, memore di qualche incontro dei tempi che furono con le autolavaggiste.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggio, abbasso i finestrini per metà, lascio l'autoradio accesa per tenere un po' di musica in sottofondo e poi posso spegnere il motore. Le allungo subito l'obolo e, mentre io mi preparo, lei estrae dalla borsetta i ferri del mestiere.
Gli artigli sono belli ma pericolosi e le causano qualche intralcio nel calzare il gommino, forse anche per inesperienza. Come lei stessa ammette, nei privè dei lap dance si può combinare più nulla che poco e il BJ o la sintonia di Rai 1 sono pratiche assolutamente vietate, che varrebbero i sigilli immediati al locale. Per evitare che un'artigliata affetti in due il gommino e, peggio, il mio compare, mi prendo personalmente carico di completare l'incappucciamento.
Siamo finalmente pronti e Vicky si china in torsione sul mio basso ventre, per dare inizio alle danze. Se non ha fatto pratica al lap dance, l'ha fatta col fidanzatino (che poi mi sembrerà di vedere brevemente come sfondo del suo cellulare), perchè il BJ è discreto, seppure svolto con movimenti prettamente verticali e senza numeri da circo. C'è però buona pressione sul compare e profondità delle escursioni, svolte a un'andatura che si potrebbe definire media. La mano malandrina è, almeno all'inizio, fissa alla base e il tutto è condito da leggeri ma continui ansimi, che sembrano vero e proprio fiatone.
Vicky resta in immersione per un paio di minuti e poi si interrompe brevemente, per riprendere fiato e scostare su un lato i lunghi capelli che la intralciavano. La pausa, utile per infilarci dentro un po' di smanacciamento, dura davvero poco e poi si rituffa sui Paesi Bassi, ripetendo il ritornello un po' di volte. Da parte mia, non posso ovviamente esimermi dallo srotolare i tentacoli verso destra, per approfittare delle praterie di pelle lasciata nuda dal due pezzi (reggiseno più gonnellino svolazzante) che indossava. La sua schiena inizia presto a inumidirsi e il palmo della mano non scorre più bene, per cui scendo verso le chiappette, sollevo il lembo di tessuto che fingeva di coprirle e le massaggio con voluttà.
Nonostante il suo telefonino trilli diverse volte, Vicky non sembra esserne assillata e trascorrono così i 10 minuti canonici dedicati al BJ. Anche se lei non dice nulla e si rifuffa per l'ennesima immersione, i tempi sono maturi per decidere come indirizzare l'incontro: il dubbio amletico è se passare alle operazioni federiciane o se accendere il televisore su Rai 1. La sua schiena madida di sudore farebbe propendere per la prima opzione, onde evitare un bagno turco epico; il trentello speso e la gnoccaggine della fanciulla per valicare il tunnel centrale.
Alla fine, il compare l'ha vinta sulla razionalità e, anche se si potrebbe fare all'amore solo da Trieste in giù, le propongo di venire a conoscere più da vicino la sua amichetta. Nessun problema per Vicky, che si risolleva dai Paesi Bassi e subito si prepara per la copulazione, sfilandosi le mutandine colorate e le zeppone che calzava ai piedi.
SI ACCENDE RAI 1
Le spiego come fare a reclinare completamente il sedile e sono da lei, che mi accoglie a braccia ... ops, gambe aperte in posizione Froggy style. Leggera umettata di saliva, allineamento e il compare è presto infilato, pronto a fare amicizia con la sua patatina. La difficoltà più grossa è trovare dove puntellare i piedi, dato che il pozzetto è completamente ingombro delle sue zeppone, ma in qualche modo riesco a trovare un appoggio per i piedi. Mi calo quasi completamente su di lei, appoggiandomi sugli avambracci messi a cuneo attorno alla sua testa, e può avere inizio la mia danza pelvica.
Vicky non è una tigre del ribaltabile, ma mi lascia fare, tiene i suoi occhioni belli aperti e mi carezza un po' il petto, forse anche per tenermi a un palmo di distanza ed evitare di surriscaldarsi così tanto che si possano friggere le uova sul suo addome. Con la bella stagione, ho ripreso a fare un po' di sport e la condizione atletica è decisamente migliore che lo scorso inverno, tanto che riesco a contare mentalmente 50 percussioni, prima di dovermi fermare per il fiatone e, soprattutto per il caldo. La serata è molto ventilata e non afosa, ma ci sono comunque 26 gradi a mezzanotte passata e le condizioni sono tutt'altro che ottimali per la copulazione.
Per evitare che mi raccolgano col cucchiaino, sciolto come neve al sole, mi sollevo col busto a 45 gradi, riprendo un attimo fiato e riparto. Ora che pure lei ha più spazio vitale, Vicky si fa un po' più vispa e mi carezza addome e petto, ansimando leggermente come aveva fatto anche durante il BJ, mentre io mi cimento nella mia sessione di ginnastica da materasso. Come da scheda del personal trainer, altri 50 colpi e poi rischio davvero l'infarto, per cui mi fermo grondante di sudore e le propongo di passare alle operazioni federiciane, opzione che la brunetta ovviamente accetta con sollievo.
IL SOLITO EPILOGO
Torno dalla mia parte e la brunetta ci tiene a mostrarmi personalmente che anche nelle pianure moldave, e non solo nelle foreste della Transilvania, ci siano valide boscaiole. Mentre lei trastulla il compare, io le carezzo la gamba tatuata e chiacchieriamo un po' dei suoi trascorsi da lapperina e dei suoi progetti futuri, che prevedono la ricerca di un loft nei paraggi.
Il compare passa tre volte di mano, dapprima a Federica, quindi di nuovo a Vicky e infine ancora a Federica, prima di entrare finalmente in retta di arrivo. Solo a questo punto, la brunetta fa velatamente capire che abbiamo sforato di brutto i tempi ("se dovessi stare mezz'ora con tutti, poi non riuscirei a mettere da parte i soldi per l'affitto ...") e allora metto alla frusta Federica, così da varcare il traguardo prima che sopraggiungano le calende greche.
24.200 FOLLOWER
Data soddisfazione all'amichetto, è il momento delle pulizie di rito. Vicky è molto orientata al marketting e, prima ancora di porgermi le salviette, vorrebbe già allungarmi il numero di telefono, così da combinare quanto prima una ben più remunerativa sessione sui materassi del Blue o, quando lo avrà, nel suo loft.
E' meglio però fare le cose con ordine e prima mi do una lindata al compare, quindi mi risollevo le braghe e risistemo il sedile e, solo per ultimo, procedo allo scambio dei gagliardetti. Quando poi darò un'occhiata all'immaginetta di WA, sarà giocoforza curiosare anche nel Tik Tok della nostra amichetta Vicky, che ha già la bellezza di 24.200 follower, polverizzando così il sinora imbattuto record di Laura Gipsy di Arluno (8.000).
Un'influencer però non smaltisce la pallottola dell'amore e allora toccherà a me l'incombenza di procedere alla raccolta differenziata. Quando è tutto pronto per riaccendere i motori, non resta che ripartire alla volta della mattonella. Lei non saprebbe come arrivarci, ma in realtà non siamo lontanissimi e resta giusto un minuto di chiacchiere, prima di riconsegnarla alla Smartina di Isa.
Le auguro la buona notte e, prima ancora di dirigermi verso la branda, mando una squadra di terroristi palestinesi a dirottare verso Carugo il volo, con un collega a bordo, che stava girando a vuoto attorno all'aeroporto di Cermenate, in attesa di ottenere da Regina Mora il permesso di atterrare.
In realtà, la nottata sarà ancora lunga: la più "fidanzatina" delle mie amichette non ci vede più dalla fame e, un attimo prima di varcare i cancelli di Arosio, mi tocca fare dietro front e rientrare nel cuore del luna park, destinazione paninaro, per il terzo spuntino della serata. Altri 45 minuti per sbrigare pure questa pratica e poi è davvero il momento di mettere le coordinate della branda nel navigatore, per far calare il sipario anche su questa serata on the road.
Nome: Victoria, Vicky per gli amici, Jessica per depistare
Nazionalità: sedicente moldava di Floreşti
Età apparente: 28, da tatuaggio
Descrizione fisica: bella brunetta alta 1.70 autodichiarati e con fisico da lapperina, un po' di pancetta, lungo crine castano liscio (settimana scorsa ricciolino), viso acqua e sapone carino, occhi castani, seno n/v ma piccolo
Attitudine: BJ nella media, RAI1 non focoso ma paziente ; gran chiacchierona, simpaticissima e non ha messo fretta
Reperibilità: abbastanza facile, essendo quasi al debutto, dopo la premiere di settimana scorsa
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 30
Compenso concordato: 30
Servizi offerti: BJ, RAI1
Servizi usufruiti: BJ, RAI1 (mission) e HJ finale
Durata dell'incontro: 20' al retrobottega
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona di imbarco: Carugo
Coordinate: stop dell'autolavaggio (oppure regno delle Tenebre), cercare la Smartina nera della sua mentrice Isa
LA MIA RECENSIONE
Secondo giorno d'estate e la Brianza è già una fornace rovente. Il sole tramonta, ma la temperatura non accenna a calare e la voglia di scendere in pista starebbe a zero. Un paio di colleghi insistono però per organizzare un rendez vous last minute e allora abbandono la modalità Divani & Divani, compro su Ticketone un biglietto per il luna park e parto alla ventura.
Entro dal cancello di Arosio e, appena svalicato il colle del cimitero, vedo che la Smartina di Isa è parcheggiata alla mattonella delle grandi occasioni. Butto un occhio dentro alla vetturetta nera e anche stasera la pilotessa ha compagnia a bordo. Il crine della comare è liscio e non riccio come settimana scorsa, per cui urgerebbe almeno un inchino per verificare meglio. Sono però in ritardissimo e mi tocca tirare dritto, sperando che la comare di Isa non si dissolva nel nulla, come era accaduto settimana scorsa.
Un'ora e mezza più tardi, abbandono il cuore del luna park e, più veloce di un missile ipersonico russo, mi dirigo di nuovo verso Carugo. Già dal regno delle Tenebre, si vede che c'è movimento allo stop dell'autolavaggio. Mi avvicino e, ahimè, oltre a una macchina ferma, sembra esserci anche una persona che sta parlando con le due fanciulle. "Che sfiga! Proprio adesso dovevano fermarsi i pettorinati!", è la bestemmia di mezzanotte. Mi infilo comunque a sbirciare e il tipo sembra solo un ragazzetto un po' brillante, che è sceso a chiedere la mano della nuova brunetta. Il tentativo di fidanzamento fallisce e il gruppetto di ragazzini riparte, per continuare il loro goliardico tour. Ho potuto ammirare per una quindicina di secondi il notevole stacco di coscia dell'amica di Isa, ho però una macchina negli scarichi e mi tocca un giro dell'isolato.
Tre-quattro minuti dopo, sono di nuovo lì: la graziosa brunetta è rimasta da sola, le spalle sono libere e posso attendere che non arrivi nessuno da Mariano, prima di affiancarmi. La fanciulla si avvicina, il suo fare è simpatico, il suo rate d'ingresso (30) un po' meno. Come direbbe il buon Squinter, ogni lasciata è persa e decido di invitarla comunque a bordo, sperando che non sia un missile e che valga poi la pena di guardare con lei anche la programmazione di Rai 1.
VICKY DALLA MOLDOVA
La brunetta sembra davvero una pertica e fatica quasi ad accomodarsi a bordo, ma è per buona parte merito o colpa delle zeppone da lapperina, sul genere Andra Silicone. "Ma quanto sei alta?", è la mia prima esclamazione, prima ancora di presentarci. "Dipende ... senza scarpe 1.70 ... ma con queste arriverò a 1.90! 😄", mi risponde ridendo e salta fuori che aveva giocato pure a basket da ragazzina.
La fanciulla è tutta un artiglio e un tatuaggio, tanto che arrivo in cima al colle di Carugo guardando più le sue unghie e le sue decorazioni da guerriero Maori, che la strada. Le prime sono farina del suo sacco, perchè non è stata solo giocatrice di pallacanestro, ma pure estetista, un po' come Jona. Fortunatamente non è capace di farsi i tattoo da sola, sennò sarebbe stata una specie di Fedez in gonnella.
Non c'è neppure bisogno di chiederle l'età: quando alza uno dei piedi per mostrarmi le unghie, leggo un bel 1995 tatuato sopra alla caviglia e quindi deve compiere 28 anni. La brunetta è davvero simpaticissima e, nella conversazione, un vero e proprio fiume in piena, per cui non ci vuole molto a raccoglierne vita, morte e miracoli. Giusto per compilare la scheda tecnica, si chiamerebbe Victoria (Vicky per gli amici), sarebbe originaria della ridente cittadina di Floreşti nella Moldova del nord e sarebbe in Italia da 8 anni, buona parte dei quali trascorsi in un lap dance dalle parti di Cremona. In effetti, della lapperina non ha solo le zeppe, ma anche il fisico, seppure appesantito da un primo accenno di pancetta. Se fosse stata rumena, si sarebbe già pompata i seni (piccoli) e le labbra con un'abbondante dose di silicone, ma lei è appunto moldava e, per ora, graziosa come mamma l'ha fatta.
Il primo tentativo di retrobottega va a vuoto, perchè c'è già una romantica coppietta (Isa e il suo cliente?) a occuparlo. Vicky non è molto pratica dei luoghi e allora la conduco io al primo parcheggino un po' in ombra, memore di qualche incontro dei tempi che furono con le autolavaggiste.
LA RECE VERA E PROPRIA
Parcheggio, abbasso i finestrini per metà, lascio l'autoradio accesa per tenere un po' di musica in sottofondo e poi posso spegnere il motore. Le allungo subito l'obolo e, mentre io mi preparo, lei estrae dalla borsetta i ferri del mestiere.
Gli artigli sono belli ma pericolosi e le causano qualche intralcio nel calzare il gommino, forse anche per inesperienza. Come lei stessa ammette, nei privè dei lap dance si può combinare più nulla che poco e il BJ o la sintonia di Rai 1 sono pratiche assolutamente vietate, che varrebbero i sigilli immediati al locale. Per evitare che un'artigliata affetti in due il gommino e, peggio, il mio compare, mi prendo personalmente carico di completare l'incappucciamento.
Siamo finalmente pronti e Vicky si china in torsione sul mio basso ventre, per dare inizio alle danze. Se non ha fatto pratica al lap dance, l'ha fatta col fidanzatino (che poi mi sembrerà di vedere brevemente come sfondo del suo cellulare), perchè il BJ è discreto, seppure svolto con movimenti prettamente verticali e senza numeri da circo. C'è però buona pressione sul compare e profondità delle escursioni, svolte a un'andatura che si potrebbe definire media. La mano malandrina è, almeno all'inizio, fissa alla base e il tutto è condito da leggeri ma continui ansimi, che sembrano vero e proprio fiatone.
Vicky resta in immersione per un paio di minuti e poi si interrompe brevemente, per riprendere fiato e scostare su un lato i lunghi capelli che la intralciavano. La pausa, utile per infilarci dentro un po' di smanacciamento, dura davvero poco e poi si rituffa sui Paesi Bassi, ripetendo il ritornello un po' di volte. Da parte mia, non posso ovviamente esimermi dallo srotolare i tentacoli verso destra, per approfittare delle praterie di pelle lasciata nuda dal due pezzi (reggiseno più gonnellino svolazzante) che indossava. La sua schiena inizia presto a inumidirsi e il palmo della mano non scorre più bene, per cui scendo verso le chiappette, sollevo il lembo di tessuto che fingeva di coprirle e le massaggio con voluttà.
Nonostante il suo telefonino trilli diverse volte, Vicky non sembra esserne assillata e trascorrono così i 10 minuti canonici dedicati al BJ. Anche se lei non dice nulla e si rifuffa per l'ennesima immersione, i tempi sono maturi per decidere come indirizzare l'incontro: il dubbio amletico è se passare alle operazioni federiciane o se accendere il televisore su Rai 1. La sua schiena madida di sudore farebbe propendere per la prima opzione, onde evitare un bagno turco epico; il trentello speso e la gnoccaggine della fanciulla per valicare il tunnel centrale.
Alla fine, il compare l'ha vinta sulla razionalità e, anche se si potrebbe fare all'amore solo da Trieste in giù, le propongo di venire a conoscere più da vicino la sua amichetta. Nessun problema per Vicky, che si risolleva dai Paesi Bassi e subito si prepara per la copulazione, sfilandosi le mutandine colorate e le zeppone che calzava ai piedi.
SI ACCENDE RAI 1
Le spiego come fare a reclinare completamente il sedile e sono da lei, che mi accoglie a braccia ... ops, gambe aperte in posizione Froggy style. Leggera umettata di saliva, allineamento e il compare è presto infilato, pronto a fare amicizia con la sua patatina. La difficoltà più grossa è trovare dove puntellare i piedi, dato che il pozzetto è completamente ingombro delle sue zeppone, ma in qualche modo riesco a trovare un appoggio per i piedi. Mi calo quasi completamente su di lei, appoggiandomi sugli avambracci messi a cuneo attorno alla sua testa, e può avere inizio la mia danza pelvica.
Vicky non è una tigre del ribaltabile, ma mi lascia fare, tiene i suoi occhioni belli aperti e mi carezza un po' il petto, forse anche per tenermi a un palmo di distanza ed evitare di surriscaldarsi così tanto che si possano friggere le uova sul suo addome. Con la bella stagione, ho ripreso a fare un po' di sport e la condizione atletica è decisamente migliore che lo scorso inverno, tanto che riesco a contare mentalmente 50 percussioni, prima di dovermi fermare per il fiatone e, soprattutto per il caldo. La serata è molto ventilata e non afosa, ma ci sono comunque 26 gradi a mezzanotte passata e le condizioni sono tutt'altro che ottimali per la copulazione.
Per evitare che mi raccolgano col cucchiaino, sciolto come neve al sole, mi sollevo col busto a 45 gradi, riprendo un attimo fiato e riparto. Ora che pure lei ha più spazio vitale, Vicky si fa un po' più vispa e mi carezza addome e petto, ansimando leggermente come aveva fatto anche durante il BJ, mentre io mi cimento nella mia sessione di ginnastica da materasso. Come da scheda del personal trainer, altri 50 colpi e poi rischio davvero l'infarto, per cui mi fermo grondante di sudore e le propongo di passare alle operazioni federiciane, opzione che la brunetta ovviamente accetta con sollievo.
IL SOLITO EPILOGO
Torno dalla mia parte e la brunetta ci tiene a mostrarmi personalmente che anche nelle pianure moldave, e non solo nelle foreste della Transilvania, ci siano valide boscaiole. Mentre lei trastulla il compare, io le carezzo la gamba tatuata e chiacchieriamo un po' dei suoi trascorsi da lapperina e dei suoi progetti futuri, che prevedono la ricerca di un loft nei paraggi.
Il compare passa tre volte di mano, dapprima a Federica, quindi di nuovo a Vicky e infine ancora a Federica, prima di entrare finalmente in retta di arrivo. Solo a questo punto, la brunetta fa velatamente capire che abbiamo sforato di brutto i tempi ("se dovessi stare mezz'ora con tutti, poi non riuscirei a mettere da parte i soldi per l'affitto ...") e allora metto alla frusta Federica, così da varcare il traguardo prima che sopraggiungano le calende greche.
24.200 FOLLOWER
Data soddisfazione all'amichetto, è il momento delle pulizie di rito. Vicky è molto orientata al marketting e, prima ancora di porgermi le salviette, vorrebbe già allungarmi il numero di telefono, così da combinare quanto prima una ben più remunerativa sessione sui materassi del Blue o, quando lo avrà, nel suo loft.
E' meglio però fare le cose con ordine e prima mi do una lindata al compare, quindi mi risollevo le braghe e risistemo il sedile e, solo per ultimo, procedo allo scambio dei gagliardetti. Quando poi darò un'occhiata all'immaginetta di WA, sarà giocoforza curiosare anche nel Tik Tok della nostra amichetta Vicky, che ha già la bellezza di 24.200 follower, polverizzando così il sinora imbattuto record di Laura Gipsy di Arluno (8.000).
Un'influencer però non smaltisce la pallottola dell'amore e allora toccherà a me l'incombenza di procedere alla raccolta differenziata. Quando è tutto pronto per riaccendere i motori, non resta che ripartire alla volta della mattonella. Lei non saprebbe come arrivarci, ma in realtà non siamo lontanissimi e resta giusto un minuto di chiacchiere, prima di riconsegnarla alla Smartina di Isa.
Le auguro la buona notte e, prima ancora di dirigermi verso la branda, mando una squadra di terroristi palestinesi a dirottare verso Carugo il volo, con un collega a bordo, che stava girando a vuoto attorno all'aeroporto di Cermenate, in attesa di ottenere da Regina Mora il permesso di atterrare.
In realtà, la nottata sarà ancora lunga: la più "fidanzatina" delle mie amichette non ci vede più dalla fame e, un attimo prima di varcare i cancelli di Arosio, mi tocca fare dietro front e rientrare nel cuore del luna park, destinazione paninaro, per il terzo spuntino della serata. Altri 45 minuti per sbrigare pure questa pratica e poi è davvero il momento di mettere le coordinate della branda nel navigatore, per far calare il sipario anche su questa serata on the road.
Ultima modifica: