Riflessioni post-incontro

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7 Ottobre 2011
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La città del sole
Quanto mi è mancato questo forum per tutto il periodo che non sono riuscito ad accedervi! E adesso sono ore che sono qui, come se fosse la prima volta che lo visito. E ora che sono tornato operativo, vorrei condivivere con voi quello che mi passa per la testa.

Sono quattro anni che vado ad escort, su un totale di 7 anni di carriera da punter. Non è che ogni anno commemoro puntualmente questo avvenimento, ma tornando da un incontro con una escort, faccio due conti e mi accorgo che proprio un quadriennio fa, su per giù in questi giorni, si registrò il mio esordio in questo dorato mondo.
Quattro anni… mamma mia, quanto tempo è passato, quante cose sono successe e sono cambiate, forse anche io sono un po’ cambiato, in fondo sono sempre lo stesso, forse un tantino più esperto e meno disilluso ed ingenuo nei confronti della vita, ma pur sempre un buono. Tante cose sono andate meglio, qualcosa è peggiorata, qualcosa è andata bene e qualcos’altra è andata male, ma va bene così, sono contento di come sono arrivato fino ad oggi.
Ho dato tanto a questo mondo, non solo in termini strettamente materiali ed economici, ho speso cifre che nella vita di tutti i giorni mai mi sarei lontanamente sognato di sborsare, ma una debolezza, un vizio dovevo pur concedermelo e ho scelto questo, ma anche in termini spirituali, sentimentali, si, perché ci ho sempre messo tutto me stesso pur andando a pagamento, ci ho messo corpo, anima e cuore. Forse questa è un’altra mia debolezza, questo non lo so, ma io sono così, non riesco a scindere le cose, non sarei me stesso e non mi godrei appieno il momento, ci ho provato ed i risultati sono stati oltremodo insoddisfacenti. Ho dato tanto dicevo, ma posso dire anche di aver avuto, di aver ricevuto tanto. Innanzitutto in termini fisici, il piacere ed il godimento sessuale, carnale che ho ottenuto, e poi, come già detto, in termini spirituali e sentimentali, tutti i bei momenti passati insieme alle escort, le chiacchierate, i ricordi, le risate sincere, le piccole confidenze e le timide confessioni, i baci, le tenerezze, due sconosciuti nudi distesi sul letto che si accarezzano il corpo e che, inconsciamente, si stanno sfiorando l’anima.

Se oggi, adesso, in questo momento mi si chiedesse cosa vuol dire per me andare ad escort io, senza nemmeno riflettere, di primo acchito risponderei: “Tutto, è il senso della mia vita”. Ma è forse una risposta che riflette troppo la mia emotività del momento, quindi a mente un tantino più lucida direi che ciò rappresenta una parte molto importante della mia esistenza, senza la quale non sarei quello che sono oggi, senza la quale sarei come monco, incompleto, inespresso in tutte le mie potenzialità, abilità, ma soprattutto nei miei desideri, nelle mie esigenze.

Per me andare ad escort è molto importante. E’ il premio dopo mesi di risparmio ed astinenza, è il momento finale di una caccia di una certa durata, una dettagliata ricerca fatta di analisi, riflessioni, interrogativi, dubbi e timori di sprecare il mio denaro, “Vado o non vado, questo è il dilemma”. E’ il raggiungimento e l’appagamento dei miei desideri, è come la gita di fine anno per uno studente, è come l’assenza imprevista della professoressa che tanto odi e che ti avrebbe dovuto interrogare proprio quel giorno, è la mia personale festa, è il mio momento di svago totale, in cui sono io il protagonista assoluto, in cui esisto solo io e lei, la mia prescelta, non c’è nient’altro.
Perché mi ritaglio un mio personalissimo, segreto e solitario spazio d’azione, lontano da tutto e da tutti, lontano dalla quotidianità monotona, quasi logorante, talvolta così misera e densa di insoddisfazioni e delusioni anche per le cose più insignificanti che qualche volta mi sento in dovere di rifuggire, almeno per un attimo.
 
Ultima modifica:
E amo l’attesa, l’ultima ora prima del tanto sospirato appuntamento, quando mi preparo, mi faccio bello, mi curo con più attenzione del solito, addirittura uso il gel per sistemare i miei capelli e darmi un aspetto meno selvatico e, spero, più presentabile. Metto da parte, quasi riesco a dimenticare tutto, un po’ me, chi sono ed il mio passato, ma soprattutto gli altri, il mondo esterno, il telefono è rigorosamente spento, nessuno deve osare rompermi le scatole, casa mia, la mia stanza tappezzata di poster della mia squadra del cuore degli anni ruggenti, delle le foto dei miei idoli calcistici, eroi adolescenziali che ricordo con malinconia e le cui gesta sognavo di imitare nel mio piccolo e che invece, purtroppo, sono diventati insopprimibili rimpianti che porterò sempre con me come un pesante fardello, il mio computer davanti al quale passo tanto tempo sono lontani, la mia famiglia, mio fratello sono là, tra quelle quattro mura, ignari di ciò che sto realmente facendo, gli amici poi figuriamoci manco se lo immaginano cosa faccio, o forse si.

Le escort sono il mio unico contatto con il mondo femminile. Da qualche anno ho deciso volontariamente di tenermi lontano dalle ragazze. Le guardo con circospezione e sospetto, molto sospetto, estrema attenzione, totale diffidenza, mi sono fatto tanto tanto male con loro e non vale la pena riportare di nuovo una ferita del genere. La mia serenità, il mio equilibrio, il mio buonumore, il mio sorriso devono dipendere solo e soltanto da me stesso, da quello che faccio io, non devono essere subordinati ad altrui volontà, no, mai, mai più nella vita. In questa vita in cui sono convinto che, in fondo, tutti quanti siamo soli, a prescindere dalla fidanzata, ragazza, compagna o amante che dir si voglia, è vero, ci sono gli amici, i familiari, ma quando ci ritroviamo a pensare, a riflettere, a capire se fare una cosa o no, quando ci troviamo di fronte ad un bivio o ad un esame siamo soli con noi stessi, sempre.
Cerco di stare bene innanzitutto da solo con me stesso per potere stare bene con gli altri, provo a circondarmi di gente valida, non sto poi tanto male ma…
A volte sorge il desiderio di stare con una donna. Di fare sesso ma anche soltanto di averla accanto. Non sono in grado di rimorchiare una ragazza, non ne sono capace, non ne sono mai stato capace, innanzitutto per via della mia innata timidezza, ma credo anche per una mia certa incapacità in questo campo, non so cosa fare, a ciò poi si aggiunge la totale sfiducia nei confronti del gentil sesso acquisita in questi ultimi anni. Tuttavia non posso stare sempre senza una donna, dai, nessuno mi ha condannato ad una vita monastica, urge un rimedio e ho quindi trovato la soluzione: le escort.
E’ forse la strada più facile, più agevole da percorrere, è forse una sorta di aggiramento dell’ostacolo, del problema, ma non mi importa se è così, mi interessa il risultato, quindi sia benedetta questa facilitazione.

Non sono mai stato bravo, dicevo, con le ragazze a causa della mia estrema timidezza, del mio essere chiuso, un po’ imbranato ed impacciato in questi casi, non ci so fare con le ragazze, anche quando mi è capitato di conoscerne qualcuna e magari di avere qualche discreta chance di concludere qualcosa, di questo ne sono sicuro, non ho mai condotto in porto niente, arriva sempre un punto, un momento in cui non so cosa fare, cosa dire, che parole usare, come agire, pertanto sfuma tutto. Anche perché io non sono il figo, lo stronzo, il riccone, no, io sono il buono, ce l’ho stampato in faccia, è impossibile cancellarmi questa etichetta, pertanto le mie possibilità di successo sono limitate in partenza per una sorta di legge di natura eterna ed immodificabile, che non sarò certo io in grado di sovvertire, rovesciare, provare a mutare.
 
Ultima modifica:
Perciò visiono, scelgo, chiamo, immagino, vado, pago e… Godo, mi diverto, sto bene, parlo, sorrido, scherzo, rido, mi faccio coccolare, mi confido, ma solo un po’, mi lascio andare, ma solo un po’, anzi, dipende da quanto sono preso, sto bene, per quell’ora che ho pattuito sto bene, là accanto ad una ragazza, ad una donna che so praticamente di affittare per un dato tempo, ma che per quel dato tempo sento mia.
Per me andare ad escort non è solo il soddisfacimento dei miei bisogni primari in campo sessuale, ma risponde anche all’esigenza di stare con una donna, avere un contatto, delle effusioni con una donna ed anche più semplicemente parlare, ascoltarla e farmi ascoltare. Perciò forse andare ad escort per me è il surrogato ad un normale rapporto con una ragazza.
Ciò che non ho nella realtà di tutti i giorni, lo trovo, una tantum, pagando.
Perché in fondo mi sento come se stessi con una conosciuta così, per caso, una sera ad una festa o in discoteca, con la differenza che la pago per scopare, mentre nell’altro caso sborserei dei soldi ma senza la certezza di avere qualcosa per svariati motivi. Tutte le donne hanno un prezzo, io scelgo la spesa più vantaggiosa che mi assicuri il raggiungimento di uno scopo.


Quattro anni or sono, proprio quasi in questi giorni, la mia prima escort. Io che pensavo fosse la prima e unica volta, invece ho continuato, infatti ho composto questo delirio dopo essere tornato da un incontro con una escort. Che mi ha regalato un ottimo spunto di riflessione innescando la stesura di tutto ciò.
Un’ora di sesso e relax, sono stato bene. Poi, poco prima di andar via, parliamo un po’, io, lei e la sua amica. Lei fa all’amica: “Hai visto questo ragazzo? E’ bello, giovane, bravo, ben fatto, educato, pulito, istruito, non ha la ragazza e dice che non ha ragazze, dice che non ce la fa con le ragazze!!”
Quasi non ci credono, mi chiedono perché, entrambe si mettono a darmi dei suggerimenti, che davvero mi sembrano sinceri e spassionati, invitandomi a darmi da fare, altrimenti mi tocca andare sempre a pagamento. Non hanno tutti i torti. E mi ripetono che sono bello, me lo ripetono più volte, quasi quasi finisco per crederci questa volta.
Non è la prima volta che mi capita una cosa del genere, praticamente quasi tutte le donne a pagamento con cui sono stato si sono stupite del mio status di single e della mia mancanza di ragazze, dicendomi che sono carino e così via. Ma stavolta sono due, e sembrano davvero sincere. Io accetto le loro dritte, dico loro che proverò a metterle in atto, ma so già che ho detto una bugia…
Sapessero come la penso, capissero che sono davvero come ho detto, sapessero che quella sera ho preferito andare da una escort anziché una festa dove sicuramente avrei trovato quella ragazza, che avrei solo guardato, fissato stupidamente, al massimo l’avrei salutata, scambiato qualche parola e stop, basta.
E ora, anziché con il peso di un altro rimpianto sul groppone, mi ritroverò da solo nel buio del mio letto con il profumo di quella escort sulla mia pelle, nella mia bocca e sulla mia pelle il suo sapore, nei miei occhi e nel mio cuore il suo bel viso, i suoi capelli, il suo corpo sinuoso, i suoi baci.
 
Ultima modifica:
Complimenti!
Una disamina del tuo io lucida e struggente al tempo stesso: per laghissimi tratti mi ci sono immedesimato, con alcune differenze, e l'ho condivisa.
Anch'io, come te, do alle escort tutto quello che ho dentro sia in termini fisici che in termini emotivi che spirituali: paradossalmente, mi è capitato di dare molto di più ad una escort di quanto non abbia potuto (o voluto) dare ad una mia donna.
Non ho mai abbandonato il rapporte con le donne "normali" per stare solo con le escort e, in fondo, questo bipolarismo mi porta ad ancor più apprezzare le prime e rispettare le seconde.
Perchè questo? Perchè la escort, sta alla donna normale come uno sport in un videogioco, sta allo stesso sport praticato nella realtà.
La donna "escort" appartiene al mondo virtuale; la donna "normale" appartiene al mondo reale.
La vita virtuale - è vero - è sempre indolore; quella reale, quasi mai....
Credimi, però, a volte anche il dolore ha il suo bello: per esempio, risorgere dopo un momento buio, è molto più bello che vivere in una sorta di narcosi che porta ad anestetizzarti.....l'anestesia copre il dolore. Ma copre anche l'amore. L'amore per gli altri, come l'amore per se stessi.
E, può veramente chiamarsi vita, una vita senza dolore e senza amore?
E' vero anche che è bello avere senza dover lottare, pagare per avere quello che sembra poterti sfuggire.....però, vuoi mettere il gusto di "azzannare la preda" dopo averla cacciata? Vuoi mettere la soddisfazione che puoi avere nel conquistare una donna dopo aver vinto quelle resistenze che tu stessi ti poni? La soddisfazione di vincere non solo con(tro) gli altri, ma, sopratutto, con(tro) te stesso?
Amico mio (e, tale ti sento), ti sei aggrovigliato su te stesso. Esci da questa scatola che ti sei creto, butta il cuore oltre l'ostacolo: credimi, la vita è bella tutta, a 360°....
Per ovvie ragioni non posso spiegarti di più, ma ti basti sapere che a me è capitato di perdere la mia vita e di averla potuta ritrovare....in quegli interminabili (ed indefiniti) momenti in cui non sei vivo e non sei morto e ti senti come un guscio vuoto, non ti manca il dolore nè il piacere, non ti manca l'odio nè l'amore: ti manca tutto, ti manca la vita. Tutta la vita.
E, credimi, questo ti dispera e lotti per riprendertela, a qualsiasi prezzo. Con tutto te stesso.
Per sdrammatizzare, quanto alle tue finanze sperperante, consolati c'è un vecchio detto che dice: "la donna che paghi meno è quella che paghi subito".....se avessi avuto relazioni stabili, certo non avresti risparmiato.....
In ultimo, trovo vera poesia l'immagine racchiusa in questa tua frase: "...le risate sincere, le piccole confidenze e le timide confessioni, i baci, le tenerezze, due sconosciuti nudi distesi sul letto che si accarezzano il corpo e che, inconsciamente, si stanno sfiorando l’anima..." .
Spero che la mia filosofia spiccia non ti abbia infastidito.
Gensola.
 
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Complimenti!
Una disamina del tuo io lucida e struggente al tempo stesso: per laghissimi tratti mi ci sono immedesimato, con alcune differenze, e l'ho condivisa.
Anch'io, come te, do alle escort tutto quello che ho dentro sia in termini fisici che in termini emotivi che spirituali: paradossalmente, mi è capitato di dare molto di più ad una escort di quanto non abbia potuto (o voluto) dare ad una mia donna.
Non ho mai abbandonato il rapporte con le donne "normali" per stare solo con le escort e, in fondo, questo bipolarismo mi porta ad ancor più apprezzare le prime e rispettare le seconde.
Perchè questo? Perchè la escort, sta alla donna normale come uno sport in un videogioco, sta allo stesso sport praticato nella realtà.
La donna "escort" appartiene al mondo virtuale; la donna "normale" appartiene al mondo reale.
La vita virtuale - è vero - è sempre indolore; quella reale, quasi mai....
Credimi, però, a volte anche il dolore ha il suo bello: per esempio, risorgere dopo un momento buio, è molto più bello che vivere in una sorta di narcosi che porta ad anestetizzarti.....l'anestesia copre il dolore. Ma copre anche l'amore. L'amore per gli altri, come l'amore per se stessi.
E, può veramente chiamarsi vita, una vita senza dolore e senza amore?
E' vero anche che è bello avere senza dover lottare, pagare per avere quello che sembra poterti sfuggire.....però, vuoi mettere il gusto di "azzannare la preda" dopo averla cacciata? Vuoi mettere la soddisfazione che puoi avere nel conquistare una donna dopo aver vinto quelle resistenze che tu stessi ti poni? La soddisfazione di vincere non solo con(tro) gli altri, ma, sopratutto, con(tro) te stesso?
Amico mio (e, tale ti sento), ti sei aggrovigliato su te stesso. Esci da questa scatola che ti sei creto, butta il cuore oltre l'ostacolo: credimi, la vita è bella tutta, a 360°....
Per ovvie ragioni non posso spiegarti di più, ma ti basti sapere che a me è capitato di perdere la mia vita e di averla potuta ritrovare....in quegli interminabili (ed indefiniti) momenti in cui non sei vivo e non sei morto e ti senti come un guscio vuoto, non ti manca il dolore nè il piacere, non ti manca l'odio nè l'amore: ti manca tutto, ti manca la vita. Tutta la vita.
E, credimi, questo ti dispera e lotti per riprendertela, a qualsiasi prezzo. Con tutto te stesso.
Per sdrammatizzare, quanto alle tue finanze sperperante, consolati c'è un vecchio detto che dice: "la donna che paghi meno è quella che paghi subito".....se avessi avuto relazioni stabili, certo non avresti risparmiato.....
In ultimo, trovo vera poesia l'immagine racchiusa in questa tua frase: "...le risate sincere, le piccole confidenze e le timide confessioni, i baci, le tenerezze, due sconosciuti nudi distesi sul letto che si accarezzano il corpo e che, inconsciamente, si stanno sfiorando l’anima..." .
Spero che la mia filosofia spiccia non ti abbia infastidito.
Gensola.

:good:
 
Ho letto la prima parte, scusa se non ho avuto la pazienza di leggerlo tutto ma lo farò senz'altro. Anche per me la escort è qualche cosa di più che solo un momento di sesso... anche io mi lascio andare sinceramente con tutto me stesso e mi piace instaurare un rapporto di complicità con la escort... mi sono ritrovato nel tuo dubbio: vado o non vado? ma poi quando dico "vado" non me ne pento mai... per questo tendo a fidelizzare. Ma per me non è un surrogato di un rapporto diciamo "normale", perché io non sono single; per me ogni rapporto che ho avuto è qualcosa di speciale, nel bene o nel male... quando una donna è con me, in quel momento è per me, non ho la sensazione di "pagare" ma di fare un "regalino"... e noi ad un'amante o moglie o fidanzata regali non ne facciamo, forse? per me è un regalo per una donna che mi ha fatto stare bene per quel tempo che abbiamo concordato e che anche io cerco di fare stare altrettanto bene. E pur essendo impegnato, con qualcuna ho anche un feeling particolare e non nascondo che mi sono affezionato
 
Me, myself and I

Caro Oblomov, non farti ingannare. Te lo dico senza inutili preamboli. Qua chi comanda è il Cazzo, è Lui che determina le scelte e prende le decisioni, c'è poco da dire. Mi perdonerai la rozzezza ma in questo teatrino il vero protagonista è solo Lui, colui che tutto move. Per questo forse verrai criticato, perfino da te stesso, se alcune volte finirai a letto con qualche volgarona che mai e poi mai in altri contesti sfiorerebbe il tuo limite estetico, e tutto ciò solo per aver dato retta a Lui; e penserai pure di aver buttato il denaro, se solo avessi contato sino a cento mentre ti agitava il culo in faccia, e che magari avresti potuto investirlo meglio. Ma questa non è materia per ragionieri, via, sciò, che i soldi son già persi in partenza. Io invece ti dico che è proprio quello il bello: lasciar timonare il Timone, giacché tu sei anche questo, soprattutto questo. Chi meglio di Lui può conoscere la rotta giusta?
Libero dagli ostacoli dei condizionamenti finalmente: deresponsabilizzati, deprogrammati, diseducati.
Evita di razionalizzare, e meno che mai di colorare col sentimento ciò che si agita due palmi sotto il cuore. Non perderti in patetici tentativi di nobilitare qualcosa che di nobile ha ben poco e, vedrai, rischierai perfino di divertirti, ma solo se sarai onesto con te stesso, abbandonando trucchetti mentali validi solo per chi ha bisogno di giustificarsi.
Questo è un gioco che si autoalimenta - perfino in questo momento, adesso - fatto di lunghi periodi refrattari in cui si sta in attesa, nascosti nella macchia per fiutare una nuova preda. Ed infine esibirla impagliata in salotto.
 
E amo l’attesa, l’ultima ora prima del tanto sospirato appuntamento, quando mi preparo, mi faccio bello, mi curo con più attenzione del solito, addirittura uso il gel per sistemare i miei capelli e darmi un aspetto meno selvatico e, spero, più presentabile. Metto da parte, quasi riesco a dimenticare tutto, un po’ me, chi sono ed il mio passato, ma soprattutto gli altri, il mondo esterno, il telefono è rigorosamente spento, nessuno deve osare rompermi le scatole, casa mia, la mia stanza tappezzata di poster della mia squadra del cuore degli anni ruggenti, delle le foto dei miei idoli calcistici, eroi adolescenziali che ricordo con malinconia e le cui gesta sognavo di imitare nel mio piccolo e che invece, purtroppo, sono diventati insopprimibili rimpianti che porterò sempre con me come un pesante fardello, il mio computer davanti al quale passo tanto tempo sono lontani, la mia famiglia, mio fratello sono là, tra quelle quattro mura, ignari di ciò che sto realmente facendo, gli amici poi figuriamoci manco se lo immaginano cosa faccio, o forse si.

Le escort sono il mio unico contatto con il mondo femminile. Da qualche anno ho deciso volontariamente di tenermi lontano dalle ragazze. Le guardo con circospezione e sospetto, molto sospetto, estrema attenzione, totale diffidenza, mi sono fatto tanto tanto male con loro e non vale la pena riportare di nuovo una ferita del genere. La mia serenità, il mio equilibrio, il mio buonumore, il mio sorriso devono dipendere solo e soltanto da me stesso, da quello che faccio io, non devono essere subordinati ad altrui volontà, no, mai, mai più nella vita. In questa vita in cui sono convinto che, in fondo, tutti quanti siamo soli, a prescindere dalla fidanzata, ragazza, compagna o amante che dir si voglia, è vero, ci sono gli amici, i familiari, ma quando ci ritroviamo a pensare, a riflettere, a capire se fare una cosa o no, quando ci troviamo di fronte ad un bivio o ad un esame siamo soli con noi stessi, sempre.
Cerco di stare bene innanzitutto da solo con me stesso per potere stare bene con gli altri, provo a circondarmi di gente valida, non sto poi tanto male ma…
A volte sorge il desiderio di stare con una donna. Di fare sesso ma anche soltanto di averla accanto. Non sono in grado di rimorchiare una ragazza, non ne sono capace, non ne sono mai stato capace, innanzitutto per via della mia innata timidezza, ma credo anche per una mia certa incapacità in questo campo, non so cosa fare, a ciò poi si aggiunge la totale sfiducia nei confronti del gentil sesso acquisita in questi ultimi anni. Tuttavia non posso stare sempre senza una donna, dai, nessuno mi ha condannato ad una vita monastica, urge un rimedio e ho quindi trovato la soluzione: le escort.
E’ forse la strada più facile, più agevole da percorrere, è forse una sorta di aggiramento dell’ostacolo, del problema, ma non mi importa se è così, mi interessa il risultato, quindi sia benedetta questa facilitazione.

Non sono mai stato bravo, dicevo, con le ragazze a causa della mia estrema timidezza, del mio essere chiuso, un po’ imbranato ed impacciato in questi casi, non ci so fare con le ragazze, anche quando mi è capitato di conoscerne qualcuna e magari di avere qualche discreta chance di concludere qualcosa, di questo ne sono sicuro, non ho mai condotto in porto niente, arriva sempre un punto, un momento in cui non so cosa fare, cosa dire, che parole usare, come agire, pertanto sfuma tutto. Anche perché io non sono il figo, lo stronzo, il riccone, no, io sono il buono, ce l’ho stampato in faccia, è impossibile cancellarmi questa etichetta, pertanto le mie possibilità di successo sono limitate in partenza per una sorta di legge di natura eterna ed immodificabile, che non sarò certo io in grado di sovvertire, rovesciare, provare a mutare.
Ma come caro Giovinezza tu sei un buono e vuoi diventare stronzo?Ma con gli stronzi ci vanno solo le stronze e che te ne fai di una stronza?Certo meglio andare ad escort,ma invece di denigrare la tua bontà sii orgoglioso e vedrai che una buona la troverai e lei ti apprezzerà ci starai bene assieme concedendoti( se ne sentirai ancora lo stimolo) saltuariamente e astutamente delle scappatelle.Perchè ricorda ognuno ha le donne che si merita.:bye:
 
Ciao Gensola e grazie!
Grazie soprattutto per il tuo intervento, che ho apprezzato parecchio.

Sai, ho scritto tutto 'sto papello di getto, dopo essere tornato da un bell'incontro che mi aveva fatto pensare a tutte queste cose.

Assai calzante la tua metafora,

la escort, sta alla donna normale come uno sport in un videogioco, sta allo stesso sport praticato nella realtà.

mi è davvero molto piaciuta, forse perchè sono un appassionato di entrambe le cose.:smile:
E' vero, lo sport nel videogioco è una cosa, magari lì sei un campione e vinci tutto, vinci sempre, meritando o no, quando perdi, se non accetti la sconfitta, riavvii il gioco oppure spegni e ricominci, lo sport nella vita reale è ben altra cosa! E ti dirò, essendo un grande amante del calcio, soprattutto quello giocato in un campo ma anche quello praticato virtualmente, preferisco di gran lunga il primo, senza ombra di dubbio!!
Sono d'accordissimo con te,
La donna "escort" appartiene al mondo virtuale; la donna "normale" appartiene al mondo reale.
ma qui ti dico che preferisco la prima, sai, è tutto un pò più semplice.
Anche se la escort, pur nella sua fisicità, rimane pur sempre qualcosa di virtuale, mi garantisce un qualcosa di incompleto, ma bello, stupendo, che mi riempe per il tempo in cui godo della sua compagnia e che, se l'incontro è stato soddisfacente, mi porta a ricordare con trasporto i momenti passati insieme. Lei non mi può fare del male, da lei non mi sento preso in giro, lei non fa la stronza... (E vorrei bene vedere, la pago!!!!)

C'è una grande differenza tra la vita virtuale e quella reale... Quanto dolore, quante sofferenze, quante delusioni, quante poche gioie in quest'ultima, quella virtuale bene o male ce la costruiamo noi, pertanto proviamo ad escludere quanto di negativo ci turba nella realtà.
Io non rinnego il significato del dolore e della sua importanza, tutt'altro. Anche io posso dire di aver conosciuto il dolore per un certo periodo della mia vita, l'ho vissuto profondamente, fortunatamente l'ho superato e spero di averne fatto tesoro e farne un buon uso, un'esperienza utile per diventare una persona migliore, più consapevole e un tantino più disillusa della vita.
E' stata una tappa che ho dovuto affrontare, ma che sinceramente non voglio ripetere. Ho timore di perdermi completamente e irrimediabilmente. Ho promesso e giurato a me stesso, una volta ripresomi, che avrei cercato ogni giorno di stare bene con me stesso senza far dipendere il mio benessere da nessun altro che non fossi io.
E poi in questa vita di cui ultimamente scorgo maggiormente le insoddisfazioni, le delusioni, le preoccupazioni, mi chiedo perchè sommare problemi provenienti da questo campo, perchè dover impelagarmi in brutte situazioni, perchè dover andare a farmi del male da solo, mi chiedo perchè aggiungere qualcosa che potrebbe non piacermi?.
Come hai giustamente osservato tu, caro Gensola, mi sono creato una scatola e dovrei uscirne. Ma non è facile, sia perchè, l'avrai capito, non voglio, sia perchè non so farlo. Prevale ancora dentro di me un'istinto di autoconservazione, protezione.
Un rapporto normale, adesso non mi dispiacerebbe, da affiancare al punteraggio. Puntualizzo, non un rapporto sentimentale, no, per quello non sono pronto. Come dire, conoscere una, finirci a letto eccetera eccetera. Mi piacerebbe. Ma è difficile, sia perchè è complicato trovare una controparte disposta a ciò senza troppe storie, sia perchè non ci so fare, strutturalmente, per il mio carattere, per il mio modo di fare.

però, vuoi mettere il gusto di "azzannare la preda" dopo averla cacciata?
Sicuramente. Ma probabilmente c'è chi nasce cacciatore, ed io non credo di rientrare in questa categoria.
 
Ultima modifica:
Ho letto la prima parte, scusa se non ho avuto la pazienza di leggerlo tutto ma lo farò senz'altro. Anche per me la escort è qualche cosa di più che solo un momento di sesso... anche io mi lascio andare sinceramente con tutto me stesso e mi piace instaurare un rapporto di complicità con la escort... mi sono ritrovato nel tuo dubbio: vado o non vado? ma poi quando dico "vado" non me ne pento mai... per questo tendo a fidelizzare. Ma per me non è un surrogato di un rapporto diciamo "normale", perché io non sono single; per me ogni rapporto che ho avuto è qualcosa di speciale, nel bene o nel male... quando una donna è con me, in quel momento è per me, non ho la sensazione di "pagare" ma di fare un "regalino"... e noi ad un'amante o moglie o fidanzata regali non ne facciamo, forse? per me è un regalo per una donna che mi ha fatto stare bene per quel tempo che abbiamo concordato e che anche io cerco di fare stare altrettanto bene. E pur essendo impegnato, con qualcuna ho anche un feeling particolare e non nascondo che mi sono affezionato


Ti capisco erri69, scrivo troppo!!! Ma è anche un modo per sfogarsi un pò e parlare delle cose che hai dentro con persone che ti possono comprendere...

Io mi do tutto con una escort, sai, sono single, sono gli unici momenti in cui posso farlo con una donna...
Per me credo sia diventato il surrogato, la sostituzione ad un rapporto normale considerato come lo vivo. E' inutile, oltre che stupido, provare ad autoingannarmi e a celare ai miei occhi come stanno le cose, devo essere onesto innanzitutto con me stesso.

Anche a me piace instaurare un rapporto di complicità, diventa tutto più bello, più interessante, più partecipe, forse più vicino alla realtà, alla normalità... Inoltre pure io, come te, tento di far star bene chi ho al mio fianco, siamo pur sempre essere umani e soprattutto in tali casi mi paice essere così altruista e poi, come già detto, diventa tutto migliore! Credo che ciò faccia aumentare le possibilità di buona riuscita dell'incontro, nasce il feeling, ti trovi bene con quella persona.
E quando ciò accade, ecco che mi frego, anche per me scatta la fidelizzazione, mi è capitato e mi chiedo se, dopo quest'ultimo incontro, capiterà di nuovo. Ho scritto che mi frego perchè mi affeziono, con tutti gli incovenienti del caso, anzi di una mi ero anche innamorato... ma questa è un'altra storia...
A questo punto sarei curioso di sapere come fai tu, caro erri69, a gestire la cosa, visto anche che non sei single, sempre se ti fa piacere parlare di questo :wink:, non vorrei essere inopportuno.

Quando sto bene con una escort, inoltre, forse tendo ad idealizzare l'incontro come qualcosa di speciale, che va al di là del sesso, anche perchè mi capita così poche volte una cosa simile nella vita di tutti giorni che la straordinarietà dell'evento spicca sul normale corso delle cose.
E sinceramente il pagamento è l'ultimo dei miei pensieri, non mi interessa, qui sono d'accordo con il detto "il fine giustifica i mezzi". Poi, come hanno scritto tanti amici qui sul forum, non ultimo Gensola, "la donna che paghi meno è quella che paghi subito". Il denaro diventa il lasciapassare per un momento di godimento, passione, relax, divertimento, benessere.
 
Me, myself and I

Caro Oblomov, non farti ingannare. Te lo dico senza inutili preamboli. Qua chi comanda è il Cazzo, è Lui che determina le scelte e prende le decisioni, c'è poco da dire. Mi perdonerai la rozzezza ma in questo teatrino il vero protagonista è solo Lui, colui che tutto move. Per questo forse verrai criticato, perfino da te stesso, se alcune volte finirai a letto con qualche volgarona che mai e poi mai in altri contesti sfiorerebbe il tuo limite estetico, e tutto ciò solo per aver dato retta a Lui; e penserai pure di aver buttato il denaro, se solo avessi contato sino a cento mentre ti agitava il culo in faccia, e che magari avresti potuto investirlo meglio. Ma questa non è materia per ragionieri, via, sciò, che i soldi son già persi in partenza. Io invece ti dico che è proprio quello il bello: lasciar timonare il Timone, giacché tu sei anche questo, soprattutto questo. Chi meglio di Lui può conoscere la rotta giusta?
Libero dagli ostacoli dei condizionamenti finalmente: deresponsabilizzati, deprogrammati, diseducati.
Evita di razionalizzare, e meno che mai di colorare col sentimento ciò che si agita due palmi sotto il cuore. Non perderti in patetici tentativi di nobilitare qualcosa che di nobile ha ben poco e, vedrai, rischierai perfino di divertirti, ma solo se sarai onesto con te stesso, abbandonando trucchetti mentali validi solo per chi ha bisogno di giustificarsi.
Questo è un gioco che si autoalimenta - perfino in questo momento, adesso - fatto di lunghi periodi refrattari in cui si sta in attesa, nascosti nella macchia per fiutare una nuova preda. Ed infine esibirla impagliata in salotto.

Beh, caro Oblomov, certamente è lui, il Cazzo, colui che inizialmente comanda e ci spinge verso questo genere di avventure, è innegabile. Qualche volta ci va male e ci fa finire tra le braccia, anzi tra le gambe, di qualche, per dirla come te, volgarona che mai e poi mai a mente un pò più lucida avremmo nemmeno lontanamente guardato e pensato come partner sessuale, altre volte,per fortuna, ci va molto meglio, ci va bene, soddisfacendo anchei nostri canoni estetici, oltre ai nostri istinti e appetiti sessuali.
E quando mi va bene, quando le mi richieste estetiche sono di assoluto gradimento, quando non solo Lui è soddisfatto ma anche l'anima, ecco che subentra in me, accanto al Cazzo, quello che potrei forse definire l'iI sentimentale. Inizialmente ho provato a scacciarlo, ma non posso allontanarlo da me, è connaturato a me, giace innato dentro di me ed in tale occasioni si manifesta. Ed io lo lascio fare.
E' vero, è un gioco, un gioco continuo, fatto di periodi di attesa, in cui studi e ti ingegni per la prossima protagonista, e momenti di azione, mix di istinto e analisi, dopo i quali ci ritroviamo tutti insieme, io, il Cazzo e l'Io sentimentale, seduti cordialmente sul divano del nostro salotto a sfogliare l'album con le varie istantanee degli incontri e delle donzelle.
 
Ma come caro Giovinezza tu sei un buono e vuoi diventare stronzo?Ma con gli stronzi ci vanno solo le stronze e che te ne fai di una stronza?Certo meglio andare ad escort,ma invece di denigrare la tua bontà sii orgoglioso e vedrai che una buona la troverai e lei ti apprezzerà ci starai bene assieme concedendoti( se ne sentirai ancora lo stimolo) saltuariamente e astutamente delle scappatelle.Perchè ricorda ognuno ha le donne che si merita.:bye:


No,no, caro trombonauta,non volevo dire questo. Sono un buono e lo sarò sempre, non voglio mica cambiare e diventare come loro, sarebbe la mia sconfitta morale personale. Volevo solo esprimere il mio pensiero, credo cioè che per la gente come me le possibilità di successo siano inferiori a questo mondo, ma ciò non significa volermi adeguare e uniformare alla massa. Continuero ad agire con e secondo le mie caratterisitiche.
Di una stronza non saprei che farmene, se non usarla per taluni scopi, ma alla fine non lo faccio perchè non sono il tipo.
 
quando non solo Lui è soddisfatto ma anche l'anima
Ecco, è proprio questo che eviterei: andare a puttane mettendoci l'anima.
Troveremo altri ambiti deputati a quel tipo di benessere. Peraltro riuscire a sconfiggere la solitudine esistenziale è prova da Uomo che necessita di forza e coraggio, non a caso parecchi giganti son caduti in questa tremenda lotta.
Ma, continuando sul filo della metafora, per non finire come il nano di De Andrè sarebbe meglio tenere distinti Cazzo e Anima che, seppur appartenendo entrambi all'Uomo, necessitano di percorsi differenti per raggiungere un ideale comune. Chissà …
Dico questo perché in alcuni momenti è fin troppo facile confondere i sintomi con le cause, ma sarebbe ancor peggio confondere i sintomi con la cura.
Mi accodo anch’io ai complimenti per la interessante riflessione che hai fatto, nella quale a mio parere si nasconde una verità inattaccabile: la serenità, l’equilibrio, il buonumore, il sorriso devono dipendere solo e soltanto da me stesso e, aggiungerei, dal modo in cui mi apro e mi rapporto col mondo.
Ti ringrazio per avermi dato l’occasione, rispondendoti, di parlare un po’ con me stesso.
 
A me il "dopo" l'incontro con una pay, lascia prevalentemente un senso di vuoto emotivo, insoddisfazione interiore, quasi di pentimento per i soldi spesi, a prescindere dall'entità rate (alto,basso,medio), della girl appena incontrata e della sua prestazione. E ciò me lo spiego soprattutto perchè non sono un punter professionista (tutt'altro che assiduo cioe',) quindi evidentemente non ho ancora imparato a propormi in questo tipo di incontri con lo spirito giusto. Per meglio intenderci, oltre la semplice ciulata, in ogni pay mi aspetto un minimo di umanità, social time, anche un'amica, sebbene di pochi istanti e quando cio' non avviene, resto sistematicamente mezzo deluso. Da questo punto di vista ottengo maggiore soddisfazione quando riesco a beccare le cosiddette no-prof.
 
Ti capisco erri69, scrivo troppo!!! Ma è anche un modo per sfogarsi un pò e parlare delle cose che hai dentro con persone che ti possono comprendere...

Io mi do tutto con una escort, sai, sono single, sono gli unici momenti in cui posso farlo con una donna...
Per me credo sia diventato il surrogato, la sostituzione ad un rapporto normale considerato come lo vivo. E' inutile, oltre che stupido, provare ad autoingannarmi e a celare ai miei occhi come stanno le cose, devo essere onesto innanzitutto con me stesso.

Anche a me piace instaurare un rapporto di complicità, diventa tutto più bello, più interessante, più partecipe, forse più vicino alla realtà, alla normalità... Inoltre pure io, come te, tento di far star bene chi ho al mio fianco, siamo pur sempre essere umani e soprattutto in tali casi mi paice essere così altruista e poi, come già detto, diventa tutto migliore! Credo che ciò faccia aumentare le possibilità di buona riuscita dell'incontro, nasce il feeling, ti trovi bene con quella persona.
E quando ciò accade, ecco che mi frego, anche per me scatta la fidelizzazione, mi è capitato e mi chiedo se, dopo quest'ultimo incontro, capiterà di nuovo. Ho scritto che mi frego perchè mi affeziono, con tutti gli incovenienti del caso, anzi di una mi ero anche innamorato... ma questa è un'altra storia...
A questo punto sarei curioso di sapere come fai tu, caro erri69, a gestire la cosa, visto anche che non sei single, sempre se ti fa piacere parlare di questo :wink:, non vorrei essere inopportuno.

Quando sto bene con una escort, inoltre, forse tendo ad idealizzare l'incontro come qualcosa di speciale, che va al di là del sesso, anche perchè mi capita così poche volte una cosa simile nella vita di tutti giorni che la straordinarietà dell'evento spicca sul normale corso delle cose.
E sinceramente il pagamento è l'ultimo dei miei pensieri, non mi interessa, qui sono d'accordo con il detto "il fine giustifica i mezzi". Poi, come hanno scritto tanti amici qui sul forum, non ultimo Gensola, "la donna che paghi meno è quella che paghi subito". Il denaro diventa il lasciapassare per un momento di godimento, passione, relax, divertimento, benessere.

Non sei inopportuno, mi fa piacere parlare e confrontarmi, se no non sarei qui sul forum... mi chiedi come gestisco la cosa, da quale punto di vista? logistico oppure sentimentale? Io credo che il sesso è un modo stupendo per comunicare tra un uomo e una donna. Un meraviglioso momento, come dici tu, di godimento, passione, relax, divertimento, benessere... Forse nasce da un po' di stanchezza nel rapporto con la mia compagna. In ogni caso io sono consapevole che questo non può sostituire un rapporto stabile, ma rappresenta un piacevole diversivo. Complicità, passione, amicizia, affetto... bene, ma se poi nasce l'amore è un poco problematico, perché allora sicuramente sarebbe una sofferenza, perché non credo sia facile essere ricambiati e in ogni caso dovresti accettare che lei continui a fare la escort. Se poi scocca la scintilla da parte di entrambi, nel senso che tutti e due vi innamorate, è un altro discorso... ma credo sia più per la trama di un film, forse... ma una bella amicizia, fatta di tanto sano sesso che soddisfa entrambi, questo si. Adesso per esempio una mia amica è tornata al suo paese e mi manca davvero tanto; ci scriviamo via email, c'è un'amicizia reciproca e stiamo molto bene insieme, so che a lei piace davvero fare l'amore con me. Amici, punto. E non mi sognerei mai di non darle "il regalino". Dovrebbe tornare a maggio, non vedo l'ora che torni. Nel frattempo, però mi godo altre sane avventure
 
No,no, caro trombonauta,non volevo dire questo. Sono un buono e lo sarò sempre, non voglio mica cambiare e diventare come loro, sarebbe la mia sconfitta morale personale. Volevo solo esprimere il mio pensiero, credo cioè che per la gente come me le possibilità di successo siano inferiori a questo mondo, ma ciò non significa volermi adeguare e uniformare alla massa. Continuero ad agire con e secondo le mie caratterisitiche.
Di una stronza non saprei che farmene, se non usarla per taluni scopi, ma alla fine non lo faccio perchè non sono il tipo.
Ma come caro Giovinezza non vuoi uniformarti alla massa e così avere più successo?Strano?Non è che in verità ti piacerebbe essere stronzo e non riesci ad esserlo?Che un falso perbenismo ti frena? Essere cattivi è naturalmente umano,perchè ricorda i buoni sono semplicemente coloro che sognano ciò che i cattivi fanno:bye:
 
Ecco, è proprio questo che eviterei: andare a puttane mettendoci l'anima.
Troveremo altri ambiti deputati a quel tipo di benessere. Peraltro riuscire a sconfiggere la solitudine esistenziale è prova da Uomo che necessita di forza e coraggio, non a caso parecchi giganti son caduti in questa tremenda lotta.
Ma, continuando sul filo della metafora, per non finire come il nano di De Andrè sarebbe meglio tenere distinti Cazzo e Anima che, seppur appartenendo entrambi all'Uomo, necessitano di percorsi differenti per raggiungere un ideale comune. Chissà …
Dico questo perché in alcuni momenti è fin troppo facile confondere i sintomi con le cause, ma sarebbe ancor peggio confondere i sintomi con la cura.
Mi accodo anch’io ai complimenti per la interessante riflessione che hai fatto, nella quale a mio parere si nasconde una verità inattaccabile: la serenità, l’equilibrio, il buonumore, il sorriso devono dipendere solo e soltanto da me stesso e, aggiungerei, dal modo in cui mi apro e mi rapporto col mondo.
Ti ringrazio per avermi dato l’occasione, rispondendoti, di parlare un po’ con me stesso.


Quando ho iniziato il mio percorso di punter, credevo fosse quasi una sorta di regola, di legge non scritta dover agire senza metterci l'anima. E mi sembrava anche giusto, vista la natura mercenaria e ben limitata nel tempo del rapporto da consumare.
Ma poi il tempo passa, con il suo carico di esperienze più o meno belle, inizi un pochino a cambiare alcuni tuoi pensieri e soprattutto esigenze e ci si ritrova a cercare, più o meno inconsciamente, quello che non riesci più ad avere e di cui senti il bisogno, depurato da ciò che potrebbe far male. Forse è così che ho iniziato a coinvolgere anche l'anima. E all'inizio non volevo, perchè sapevo che non mi avrebbe fatto soltanto del bene, ma che aveva un pesante rovescio della medaglia. Ma non ho saputo frenarmi, fermarmi in tempo, perchè mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto. Anche perchè così riuscivo a superare la natura mercenaria del rapporto, a dimenticarmela e a vivermi meglio il singolo incontro, cosa che inizialmente vivevo male.
Anche io, come te, ero convinto che Cazzo e Anima necessitassero percorsi ben distinti e separati, teoricamente forse lo penso ancora, ma a livello pratico e personale ormai non riesco a scindere i due itinerari, con le conseguenze del caso. Non so se sia la cura giusta per me, diciamo che ha i suoi benefici e le sue controindicazioni.

Mi fa piacere, caro oblomov, che tu abbia ritenuto interessante la mia riflessione, che ovviamente parte da questo punto, ossia che il nostro nbenssere debba diepndere esclusivamente da noi stessi, di conseguenza, come hai osservato tu, dal modo in cui ci rapportiamo e rivolgiamo al mondo.
E mi fa piacere di averti spinto a parlare con me e soprattutto con te stesso.
 
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