E come ogni volta, un incontro galante con una pay mi lascia in eredità un bel carico, un bel fardello di riflessioni. Stavolta però ci ho messo un pochino prima di elaborare il tutto, metterlo per iscritto e condividerlo qui sul forum. Dovevo depurarmi dall’emotività del momento, allontanarmi e non farmi trascinare dall’onda lunga della bellezza dell’ultimo rendez vous, che comunque sento ancora abbastanza consistente dentro di me.
Come ho già scritto più volte in vari thread, vado a pay non solo per motivi fisiologici, ossia sfogare le mie pulsioni sessuali, nonché per tenere a bada la mia sanità mentale, ma anche per ragioni meno materiali, ossia per l’esigenza, in quanto single, e soprattutto per il piacere di stare con una donna. Sono insomma alla ricerca del piacere sia fisico che mentale. Pertanto da un meeting a pagamento, oltre al sesso, mi piacerebbe trovare partecipazione, coinvolgimento, dolcezza, tenerezza, disponibilità, quattro chiacchiere, coccole, baci, abbracci, insomma, in poche parole tutto ciò che mi manca nella vita di tutti i giorni.
Ormai i mordi e fuggi con le loft, seppur da un lato potrebbero anche essere per me vantaggiosi dal punto di vista economico, dato il ristretto budget che ho a disposizione, non fanno per me. Preferisco un incontro lungo e tranquillo, senza la mannaia della catena di montaggio e dei tempi ristretti, logicamente ciò è più costoso, ma molto più appagante per me, in quanto posso soddisfare le mie esigenze e stare bene, quindi una tantum lo faccio.
Dopo aver fatto un po’ di inevitabile esperienza, ma soprattutto dopo aver capito cosa cercavo in un incontro pay e dopo aver focalizzato quali fossero le mie necessità, ho vissuto tanti bei momenti, sono stato veramente bene con alcune ragazze, sia dal punto di vista fisico che mentale. Pensavo quindi di aver raggiunto il culmine, credevo che di più non potevo né chiedere, né trovare. Al massimo qualche lieve miglioramento.
Ma la vita è bella proprio per questo, perché è imprevedibile. Tutto può accadere, di positivo e di negativo, quando meno te lo aspetti. E’ un aspetto che colpevolmente trascuro spesso, troppo assorbito dal ripetitivo trascorrere del tempo, forse anche dal mio proverbiale pessimismo che nulla cambi e che, anzi, se muta è soltanto in peggio, un punto su cui dovrei riflettere maggiormente, e solo quanto successomi ultimamente lo fa passare sotto la mia personale lente di ingrandimento.
Un giorno come tanti, ma allietato dalla decisione di incontrare una ragazza. Qualche soldino lo posso investire, il digiuno inizia a fare sentire i suoi primi sintomi, inoltre le sensazioni sono positive. Anche se stavolta non metto in pratica l’abituale metodo di analisi ed osservazione mi si è presentata un’occasione che voglio cogliere al volo, sento che non me la posso fare sfuggire, pertanto do retta soprattutto al mio istinto, lo seguo.