Un articolo del Resto del C. con intervista ad una OTR romena .
La ragazza afferma che i guadagni ( e i clienti ) stanno sparendo ma che in compenso l' offerta è aumentata notevolmente a causa della presenza di numerose ragazze romene , fuggite dal loro Paese per motivi economici
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/ ... sono.shtml
Tra l' altro c' è pure timore per le nuove misure anti prostituzione annunciate dalle autorita ' locali
Rimini, 20 novembre 2011 - TRA LE VITTIME della crisi ci sono anche le prostitute. E ora l’ordinanza anti-lucciole annunciata dal sindaco di Rimini, spaventa non poco le ragazze del marciapiede. Il tam-tam già corre dalla Statale al Marano, e tutte si chiedono che cosa conterrà, e se renderà la loro vita ancora più dura. Già non si batte un chiodo, perchè la polizia incalza e loro sono diventate una marea. Sofia, romena, 27 anni, da sette batte il lungomare, ma sta pensando di smettere. Prima riusciva a risparmiare qualche soldo per il futuro, adesso quasi non riesce a pagare l’affitto. Dell’accertamento fiscale se ne fa un baffo, guadagna poco e niente, e ha un regolare contratto d’affitto.
Paura?
«Molta. Non so che cosa deciderà il sindaco, ma se farà scappare anche quei pochi clienti che ci sono, sarà un grosso problema per noi. Negli ultimi tempi la polizia passa continuamente, va avanti e indietro tutta la notte e la gente non ha il coraggio di fermarsi. Se poi gli fanno anche gli accertamenti fiscali...»
Quante siete?
«Rispetto all’anno scorso siamo moltissime, e il 90 per cento sono romene perchè nel mio Paese si fa la fame. Siamo troppe e con pochi clienti non ce la facciamo più a tirare avanti. Forse non ci crederete, ma questa settimana sono stata senza fare niente. Se si riesce a mettere insieme 50-100 euro il sabato, significa che si è lavorato. E anche i clienti ormai tirano sul prezzo.
Fogli di via?
«Uno solo, ma ho un mucchio di denunce per inottemperanza. Però ho un avvocato e faccio ricorso, queste non sono cose che mi spaventano. Non mi scoraggio per così poco, andare a casa per me significa non trovare niente. E non c’è niente di peggio della miseria. Ma nemmeno in questo lavoro si guadagna più come prima, e sto pensando di smettere tra qualche mese. Mi cercherò qualcosa da fare, anche solo per 800 euro al mese. Ho un po’ di risparmi da parte, ma quest’anno non sono riuscita a mettere via niente».
Qualche problema con i protettori?
«Io non ho protettori, ho sempre fatto tutto da sola. Adesso però non sono soltanto romeni e albanesi, ma hanno cominciato a comparire anche gli italiani, soprattutto napoletani. Però se cercano di farmi qualcosa, io vado subito alla polizia. Questa al massimo mi denuncia, gli altri mi ammazzano».
La ragazza afferma che i guadagni ( e i clienti ) stanno sparendo ma che in compenso l' offerta è aumentata notevolmente a causa della presenza di numerose ragazze romene , fuggite dal loro Paese per motivi economici
http://www.ilrestodelcarlino.it/rimini/ ... sono.shtml
Tra l' altro c' è pure timore per le nuove misure anti prostituzione annunciate dalle autorita ' locali
Rimini, 20 novembre 2011 - TRA LE VITTIME della crisi ci sono anche le prostitute. E ora l’ordinanza anti-lucciole annunciata dal sindaco di Rimini, spaventa non poco le ragazze del marciapiede. Il tam-tam già corre dalla Statale al Marano, e tutte si chiedono che cosa conterrà, e se renderà la loro vita ancora più dura. Già non si batte un chiodo, perchè la polizia incalza e loro sono diventate una marea. Sofia, romena, 27 anni, da sette batte il lungomare, ma sta pensando di smettere. Prima riusciva a risparmiare qualche soldo per il futuro, adesso quasi non riesce a pagare l’affitto. Dell’accertamento fiscale se ne fa un baffo, guadagna poco e niente, e ha un regolare contratto d’affitto.
Paura?
«Molta. Non so che cosa deciderà il sindaco, ma se farà scappare anche quei pochi clienti che ci sono, sarà un grosso problema per noi. Negli ultimi tempi la polizia passa continuamente, va avanti e indietro tutta la notte e la gente non ha il coraggio di fermarsi. Se poi gli fanno anche gli accertamenti fiscali...»
Quante siete?
«Rispetto all’anno scorso siamo moltissime, e il 90 per cento sono romene perchè nel mio Paese si fa la fame. Siamo troppe e con pochi clienti non ce la facciamo più a tirare avanti. Forse non ci crederete, ma questa settimana sono stata senza fare niente. Se si riesce a mettere insieme 50-100 euro il sabato, significa che si è lavorato. E anche i clienti ormai tirano sul prezzo.
Fogli di via?
«Uno solo, ma ho un mucchio di denunce per inottemperanza. Però ho un avvocato e faccio ricorso, queste non sono cose che mi spaventano. Non mi scoraggio per così poco, andare a casa per me significa non trovare niente. E non c’è niente di peggio della miseria. Ma nemmeno in questo lavoro si guadagna più come prima, e sto pensando di smettere tra qualche mese. Mi cercherò qualcosa da fare, anche solo per 800 euro al mese. Ho un po’ di risparmi da parte, ma quest’anno non sono riuscita a mettere via niente».
Qualche problema con i protettori?
«Io non ho protettori, ho sempre fatto tutto da sola. Adesso però non sono soltanto romeni e albanesi, ma hanno cominciato a comparire anche gli italiani, soprattutto napoletani. Però se cercano di farmi qualcosa, io vado subito alla polizia. Questa al massimo mi denuncia, gli altri mi ammazzano».