se avessi detto sono "uno di fede religiosa" allora capisco ma se leggi non c'è alcun sostantivo e quindi il "religioso" - per me - è sinonimo di sentimento.
Ecco allora - per rispetto della tua puntualizzazione - mettiamola così, alla Brancaleone, togliamo il religioso e diciamo apertamente che "Son uno di sentimento"
Ps questo forum mi piace perché è difficile (ma non impossibile) essere allineati con le regole, ad esempio, poco fa ho dovuto togliere una RACE poiché appena pubblicata mi è apparsa una scritta "attenzione la discussione è ferma da oltre 300 gg e non è consentito scrivere un commento", cavolo ho passato mezzora a leggermi tutto il regolamento e ho subito commesso una violazione. Questo per dire di avere un po' di pazienza se son maldestro, ma la buona volta c'e'!
Se parli di "sentimento" invece che di "religione", allora ti capisco meglio, una persona di sentimento per me è una persona di animo sensibile, che non riesce a non farsi coinvolgere emotivamente; anche io sono uno di "sentimento", fin troppo, e mi lascio coinvolgere in rapporti interpersonali, che non riesco mai a mantenere entro i meri limiti fisici del "materiale" e del "professionale".
Quando poi tu dici "religioso" penso ti voglia riferire a "spirituale", nel senso contrario a "materiale", per indicare che non vivi solo di "materia", ma anche di "spirito", con tutti i problemi introspettivi che questo comporta.
Esiste dentro di noi una sfera spirituale vastissima, che spesso molti di noi nemmeno conoscono, di cui la "religione" può rappresentare solo una parte più o meno grande a seconda dei singoli individui.
Per me la "religione" è un tentativo, non sempre ben riuscito, di dare delle risposte alle domande, talvolta molto scomode, che questa "spiritualità" intrinsecamente ci pone.
I nostri moderatori sanno essere "severissimi" nel far rispettare alla lettera il regolamento.
Ma all'inizio sono anche piuttosto tolleranti verso chi è alle prime armi, soprattutto alle prese con le prime RECE.
In ogni momento ci osservano, a qualsiasi ora del giorno e della notte, e qualche volta intervengono anche attivamente nelle discussioni; in fondo sono come noi, solo con qualche responsabilità in più.
Alla fine, per restare in tema "religioso", sono delle specie di Angeli Custodi, che vegliano su di noi, e ci proteggono anche da pericoli di cui non sempre percepiamo l'esistenza e la gravità.
Tutte le mie bellissime (almeno per me) recensioni che avevo fatto all'inizio della mia carriera di "punter", quando ero ancora inesperto, sono state per lo più implacabilmente cestinate, e ci sono rimasto veramente male.
Avevo scritto interi poemi epici dedicati a giovani pulzelle di cui mi ero perdutamente invaghito; effettivamente avevo esagerato.
Per fortuna sono riuscito preventivamente a salvarli, e poi, in genere, li puoi sempre recuperare nel cestino, a meno che non siano stati ritenuti così impresentabili da meritare una cancellazione definitiva.
Essere cestinato fa sempre male, ancor più se ti ritieni "esperto", e/o quando vanti una certa anzianità di servizio, e quando scrivi c'è sempre un momento di "suspense" subito dopo aver postato, in attesa dell'approvazione o meno dei moderatori.
Fa parte comunque del gioco e del piacere di mettersi in discussione e di aprirsi al confronto con gli altri.