Sanzioni da Ordinanze Sindacali

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Riguardo alle Ordinanze Sindacali antiprostituzione sulle strade e non solo, posso dire che dal 1998 queste stanno invadendo il territorio italiano. Alcune di esse hanno utilizzato il Codice della Strada ed alcuni poteri affidati agli stessi Sindaci per garantire la pubblica sicurezza in maniera limitata. La corte di Cassazione ha dichiarato ben due volte con due distinte sentenze n. 19995/2004 e 21432/2006 che tali provvedimenti non erano legali, poiché invece di assicurare la sicurezza degli utenti delle vie ponevano quale fine immediato la repressione del meretricio su strada. Nel 2008 la legislazione è cambiata. Però, tale innovazione ha solamente attribuito al borgomastro anche poteri di ordine pubblico simili a quelli del Prefetto, i quali devono rispettare i principi generali dell'Ordinamento, cambiando ben poco rispetto a prima. Il tutto è citato nelle pagine del mio sito: http://www.webalice.it/cstfnc73/provved ... indaci.htm
Tutt'ora pende sulla normativa in riferimento (articolo 54 comma 4 del D.Lgs. 267/2000) un giudizio della Corte Costituzionale che dovrebbe essere emanato tra pochi mesi. Se tale pronuncia accoglierà il relativo ricorso, i Sindaci potranno emettere i detti provvedimenti sulla sicurezza urbana solo in maniera contingibile ed urgente, cioè le connesse Ordinanze dovranno avere: un periodo congruo di scadenza, una limitata applicazione a certi particolari ed una giustificazione d'immediata applicazione, poiché le norme nazionali non sono sufficienti a contrastare i gravi pericoli in merito. Questo sarà sicuramente un deterrente maggiore per svolgere i relativi ricorsi per chi viene sanzionato.

Riguardo al sottoscritto, nel 2007 (quindi prima della riforma legislativa sulle Ordinanze Sindacali), ha subito ben due sanzioni per essersi fermato da una prostituta su strada.
La prima, accaduta ad Osio Sotto, è stata cancellata dal Giudice di Pace di Bergamo (non è la stessa dell'articolo inserito nel mio sito); per la seconda, dopo tre anni, sto ancora aspettando una risposta alla mia tesi difensiva inviata al Sindaco di Carpiano. Probabilmente, quest'ultimo borgomastro avrà archiviato il relativo verbale, proprio come ha fatto il Sindaco di San Martino Siccomario qualche mese fa.
In effetti, la mia terza sanzione è stata presa proprio nel suddetto ultimo Comune nell'agosto scorso. Dopo aver spedito un ricorso difensivo (articolo 18 Legge 689/1981) alla corrispondente autorità, la stessa mi ha inviato una raccomandata con la quale mi ha comunicato lo storno del relativo verbale.
Difatti, l'Ordinanza Sindacale di San Martino Siccomario non era a quell'epoca su Internet e soprattutto chiedere semplici informazioni non rientra nell'esercizio della prostituzione. Visto che il provvedimento succitato dichiara che si può essere sanzionati anche per il detto fatto, esso stesso non risulta a norma.
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

complimenti, ottimo lavoro, ben argomentato e documentato! se poi la corte costituzionale dichiarasse illegittima la norma che citi tu, allora tutto questo furore sanzionatorio crollerebbe

il discorso era già uscito, cioè che le varie ordinanze sono un provvedimento non risolutivo in merito al "fenomeno" della prostituzione
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

samuelbb ha scritto:
complimenti, ottimo lavoro, ben argomentato e documentato! se poi la corte costituzionale dichiarasse illegittima la norma che citi tu, allora tutto questo furore sanzionatorio crollerebbe

il discorso era già uscito, cioè che le varie ordinanze sono un provvedimento non risolutivo in merito al "fenomeno" della prostituzione

Preciso che il sistema sanzionatorio in merito verrà limitato, ma non crollerà completamente.
Probabilmente alcune Ordinanze non verranno aggiornate ed in questo caso si potrà benissimo svolgere ricorso citando che il sistema ordinario ( = senza contingibilità ed urgenza) di tali provvedimenti non sarà più legale.
 
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Arrivano i ricorsi a Genova.

Multe alle prostitute discinte. "Ma in tv è molto peggio"Ricorso contro l'ordinanza del sindaco firmata da due avvocati genovesi: "Le lucciole non fanno altro che copiare movenze e abbigliamento delle starlettes".
Visto che in televisione abbigliamento, movenze e pose di molte starlettes sono le stesse utilizzate tutte le notti da migliaia di prostitute, perché le ragazze in strada vengono multate e quelle in tivù no? E’ questa, la tesi, neppure troppo ardita, sostenuta da due avvocati genovesi, Alessandro Cecon e Marcello Lucchese, nei dodici ricorsi depositati in prefettura con cui chiedono venga riconosciuta l’illegittimità di una discussa ordinanza contro la prostituzione firmata dal sindaco del capoluogo ligure Marta Vincenzi due mesi fa. Un provvedimento che consente di multare lucciole e clienti colti non al momento del rapporto, ma all’inizio dell’incontro, nella fase della contrattazione. L’ordinanza consente alle forze dell’ordine di agire sulla base del riconoscimento della prostituta dal suo abbigliamento, dalle movenze, dai segni di richiamo.
Concetti troppo discrezionali secondo i due avvocati ai quali si sono rivolti alcune ragazze romene che esercitano sui marciapiedi di Sampierdarena e che hanno già collezionato diverse multe da 150 euro.
"Si profila - scrivono i legali nel ricorso - un quesito sull'indice di scandalosità che gli atteggiamenti e l'abbigliamento in parola debbano possedere per integrare o no un adescamento. In proposito, il nodo più semplice da dipanare è quello relativo al vestiario che viene ordinariamente impiegato dai soggetti che svolgono il meretricio".
E scatta il paragone con la televisione: "Oggi, come ad esempio testimoniano gli spettacoli mandati continuamente in onda sulle emittenti televisive (anche del servizio pubblico), in pratica è pressoché impossibile concepire una minaccia al pubblico decoro, da questo punto di vista".
Quindi l’unica differenza, azzardano gli avvocati, è il contesto di questi atteggiamenti, ossia "una valenza diversa per strada, dove sicuramente non si rientra nel campo artistico". Ma obiettano ancora Cecon e Lucchese "proprio in uno sguardo di insieme, ci si accorge che vi è una rigorosa corrispondenza tra standards televisivi e contegno sociale". Come a dire: chi ha copiato chi?
http://genova.repubblica.it/cronaca/201 ... 28167/?rss


Non dimentichiamoci anche dell'articolo 7 della Legge 75/1958: http://www.webalice.it/cstfnc73/articolosette.htm
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

LECCO, TROPPE PROSTITUTE: MULTE DA 500 € PER I CLIENTI.
LECCO - Sta facendo scuola tra i comuni della provincia di Lecco, l'ordinanza anti prostituzione applicata da un sindaco brianzolo Angelo Negri, di Nibionno (Lecco), il cui piccolo centro ai margini della superstrada 36 Milano-Lecco era stato invaso dalle lucciole. Vista l'efficacia, l'ordinanza verrà rinnovata di ulteriori sei mesi. La misura preventiva era entrata in vigore per la prima volta lo scorso giugno 2010, poi rinnovata di ulteriori sei mesi a settembre. «Non potendo renderla attiva a tempo indeterminato, la rinnoviamo con cadenza semestrale - conferma il primo cittadino -. In otto mesi le forze dell'ordine hanno fermato e multato oltre trenta clienti di prostitute. Possiamo dunque ritenerci soddisfatti. Il giro di automobili durante la notte è diminuito, con i clienti che ci pensano bene prima di fermarsi, dall'altra le lucciole continuano a presentarsi puntuali ogni sera». Difficile dunque allontanarle, anche perchè la maggior parte proviene da paesi appartenenti all'Unione europea. «I carabinieri - continua il sindaco - hanno immediatamente capito l'entità del problema e in questi mesi hanno svolto un'opera di prevenzione e pattugliamento costante e precisa. Certo, però, non è facile intervenire. Ormai le prostitute sono altamente organizzate. Ormai hanno tutte il passaporto romeno, anche se ad esempio sono russe o ucraine. Quando vengono fermate chiamano subito l'avvocato. Ciò significa che nel giro di poche ore sono di nuovo in strada. I fogli di via purtroppo non funzionano più come prima». Un risultato comunque è già stato ottenuto: i clienti sono più timorosi. Chi si ferma a caricare prostitute in auto incappa in una multa molto salata, 500 euro. La violazione si concretizza anche con la semplice fermata per contrattare o chiedere informazioni riguardo alle prestazioni sessuali a pagamento. Inoltre, c'è la possibilità per gli organi accertatori di procedere al sequestro cautelare del veicolo. «Sugli oltre trenta clienti fermati e multati, tutti sono stati fermati mentre sostavano a bordo strada a parlare con le lucciole - sottolinea il primo cittadino - Tutti hanno poi regolarmente pagato la contravvenzione. Nessuno di fronte all'evidenza ha tentato di fare ricorso». Le prostitute sono solite stazionare dal confine con il comune di Lambrugo (Como) sulla provinciale 342 Como-Bergamo, quella dove si trovano le rampe di ingresso e di uscita della superstrada 36. L'assembramento più critico si registra nei pressi della rotonda di Molino Nuovo in località Gaggio, anche se molto spesso le prostitute sono solite fermarsi anche di fronte alle abitazioni. «Non abbiamo la pretesa di cancellare questo degradante fenomeno dalle strade italiane - conclude -. Essendo però Nibionno posizionato sul confine con la provincia di Como, non vogliamo che quello che quotidianamente avviene sulla Novedratese si sposti sul nostro territorio. Sarebbe un disastro».
http://www.leggo.it/articolo.php?id=106935


Certo che i fogli di via obbligatori previsti dalla Legge 1423/1956 e modifiche non funzionano più come prima: http://www.webalice.it/cstfnc73/lucciolegraziatetar.htm
Anche le Ordinanze Sindacali possono saltare: http://www.webalice.it/cstfnc73/provved ... indaci.htm
Entro sessanta giorni dalla relativa emanazione, si possono impugnare i provvedimenti sulla sicurezza urbana del borgomastro al TAR competente per chiederne l'annullamento e l'eventuale sospensione cautelare. Questo è già successo con il Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che ha sospeso l'Ordinanza antiprostituzione del Sindaco di Verona: http://www.webalice.it/cstfnc73/ordinanzatarveneto.htm

AVANTI CON I RICORSI.
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Grande Franco, terrò buona questa tesi per la prox eventuale sanzione (tanto so già che mi toccherà). Grazie per tutte le info che hai dato... ciao.....
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

grandissimo franco..grazue immenso per il tuo lavoro informativo..speriamo di roiuscire adifenderci dagli abusi di questi ducetti del cazz.o..... :good:
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Chiedono strada ad un trans Multata la squadra di biliardo.
ZOLA PREDOSA È UNA RICHIESTA d'informazione che costa cara quella avanzata da tre giovani di Porretta Terme multati l'altra notte in via Roma, nella zona industriale di Zola, per avere rivolto la parola ad un transessuale fermo lungo una delle strade nelle quali è vigente l'ordinanza di contrasto della prostituzione voluta dal sindaco di Zola. Secondo il provvedimento emesso la scorsa estate, chiunque si fermi a contrattare prestazioni o anche a parlare con i professionisti del sesso a pagamento che stazionano in un'area compresa fra una trentina di strade comunali, è passibile di una multa di 300 euro. Reduci da una vittoria ad una prova del campionato provinciale Uisp di biliardo, i tre trentenni di Porretta erano usciti dal bar Calari al quartiere Barca: «Siamo giocatori della squadra del bar Renzo. Mercoledì sera abbiamo giocato coi colori del locale dove giochiamo. Eravamo dieci in tutto. Altri erano già tornati a casa. Finita la partita, verso le 11 e mezza, abbiamo preso la strada di casa». Poco pratici delle strade del quartiere Barca, i tre si sono trovati a transitare da Calsteldebole, per poi approdare nelle vie deserte della zona produttiva fra Zola e Casalecchio: «Uscito dalla sala biliardi non sapevo se andare a destra o sinistra. Poi ho deciso per la destra. Dovevo prendere la Porrettana a Casalecchio. Ho sbagliato un incrocio e ci siamo trovati lì racconta il trentenne operaio che era alla guida dell'auto . Avevamo ancora addosso la divisa arancio-nero della squadra. Non incrociavamo nessuno fino a quando abbiamo visto quella persona ferma sotto il lampione. Beh, non ho fatto in tempo a fermarmi e abbassare il finestrino che quello è scattato via come una molla e dietro sono arrivati i carabinieri con le luci accese». Ligi al loro dovere, i militari della compagnia di Borgo Panigale hanno prima chiesto i documenti e quindi staccato la multa da 300 euro per inosservanza dell'ordinanza del sindaco.
AD AVALLARE la ricostruzione dei ragazzi di Porretta, che annunciano ricorso, arrivano anche le testimonianze dei compagni di squadra: «Non siamo pratici di questa zona. A Bologna ci veniamo poche volte e insomma, se uno ha quel vizietto' non ci va certamente con altri o con la divisa del bar dicono al bar Renzo . Quella multa non la troviamo giusta. Come facevamo a sapere dell'ordinanza se non sapevamo neanche il nome della strada? I carabinieri non ci hanno creduto. Ma è così. Faremo ricorso, e magari con quei soldi ci compriamo un navigatore».
http://it.notizie.yahoo.com/1/20110226/ ... 3ea19.html


In effetti, chiedere semplici informazioni non riguarda il sesso a pagamento e di conseguenza, se non si compiono gravi conzioni d'intralcio alla circolazione su strada, ci si allontana palesemente dai dettami del Decreto Ministeriale 5 agosto 2008 relativo alla disciplina della sicurezza urbana dei Sindaci. http://www.webalice.it/cstfnc73/provved ... indaci.htm
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

In quel di Silvi Marina (Te) ho visto un cartello che, in una zona un tempo parecchio frequentata, vietava la "contrattazione sessuale". Quindi se uno non contratta, ma accetta immediatamente la tariffa proposta, non è passibile di multa?
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

alexchess ha scritto:
In quel di Silvi Marina (Te) ho visto un cartello che, in una zona un tempo parecchio frequentata, vietava la "contrattazione sessuale". Quindi se uno non contratta, ma accetta immediatamente la tariffa proposta, non è passibile di multa?
In questo caso la sanzione sarebbe lecita, sempre che sia lecita la medesima Ordinanza Sindacale; poiché se quest'ultima è stata emessa con qualcosa di irregolare, non potrebbe essere accettata dalle istituzioni giudicanti dello Stato come il Giudice di Pace e la Cassazione.
Si può anche affermare di non aver avuto alcuna cotrattazione per meretricio.
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Sbarre e telecamere anti-prostitute. Incontro con i rappresentanti delle vie più difficili. I residenti chiedono d'intervenire, il vicesindaco propone alcune soluzioni: "Il fenomeno è aumentato, serve un coordinamento con i comuni vicini".
MESTRE. Cartelli e scritte che indichino il divieto di contrattazione tra i clienti e prostitute, punti luce per scoraggiare chi si vuole appartare, sbarre su alcune strade private e una petizione indirizzata al prefetto e appoggiata dall'assessore alle Politiche sociali Sandro Simionato, per chiedere il rispetto severo dell'ordinanza multa-clienti entrata in vigore due anni fa. Sono alcune delle strategie che il Comune e gli operatori dei servizi preposti, metteranno in atto per cercare di contrastare il fenomeno della prostituzione che - sostengono gli abitanti - negli ultimi tre mesi ha subito una forte impennata.
Martedì sera al centro civico del Terraglio, si è tenuto un incontro tra il vicesindaco e alcuni rappresentanti delle diverse strade che devono ogni giorno «convivere» con il mercato del sesso: via Scarante, via Mozambano, via Ca' Sagredo, via Doriano, via Ciro Menotti, via Nigra, solo per citare le più note. Tra loro il portavoce del comitato, Angelo Pistilli, il presidente della Polisportiva Terraglio, Davide Giorgi, il parroco di Santa Maria del Carmelo, don Gian Piero Lauro, e la titolare della farmacia della Favorita, Emma Piumelli. «Oramai - spiega Sandro Santini di via Ca' Sagredo, portavoce del condominio Alessandra - non siamo più padroni di casa nostra: questa zona è diventata un suq del sesso. Le prostitute sono sempre più arroganti, sfacciate e discinte, se ne fregano di tutti e negli ultimi tempi guarda caso sono aumentati i furti. Vorrei vedere se, anziché davanti a casa nostra, stessero in via Palazzo o davanti al Duomo di San Lorenzo: sicuramente qualcuno verrebbe a prenderle e le porterebbe via».
«A cosa è dovuto l'aumento cui assistiamo? - ha domandato don Gian Piero Lauro - serve un passo in avanti». «Siamo arrivati al punto tale che una soluzione va trovata - spiega Angelo Pistilli - l'ordinanza va fatta rispettare, vorremmo dei segnali concreti a breve termine, ci sembra di essere abbandonati ai confini del comune». «Anche perché - aggiunge Davide Giorgi - ogni volta che qualcuno oltre il comune di Venezia dice che adotterà la linea dura, il problema si scarica da noi».«La localizzazione non deve diventare ghettizzazione - precisa Guido Vianello - ma il fenomeno dev'essere convogliato in aree dove l'impatto è minore». «In via Mozambano si possono seminare i profilattici - racconta un residente - almeno crescessero».
Gli operatori hanno spiegato che l'aumento, sul Terraglio come nella zona di San Giuliano, è dovuto ad un movimento del mercato, ma che non è possibile sapere se il numero in vista dell'estate si ridurrà o aumenterà. «Porterò la petizione e l'istanza dei cittadini al Prefetto - ha promesso Simionato - metteremo in campo interventi mirati e specifici volti al contenimento del fenomeno dove è possibile: sarà potenziata l'illuminazione in alcuni punti, installate le sbarre in altri per bloccare l'accesso dove è necessario, posizionata la segnaletica relativa all'ordinanza». Gli uffici del Comune e gli operatori organizzeranno un incontro con le forze dell'ordine per spiegare ai cittadini come dotarsi di telecamere, dove installarle per non incorrere in violazioni della privacy. Una delle ipotesi proposta dai residenti è di dotarsi d'un sistema di videosorveglianza.
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/ ... te-3577626


Ovviamente non si possono tollerare gli atti di maleducazione.
Voglio sottolineare che, in effetti ai sensi dell'articolo 5 comma terzo del Codice della Strada, tutti gli obblighi ed i divieti connessi alla viabilità devono essere segnalati agli utenti delle vie con prescritti segnali. Tale fattore è un principio generale dell'Ordinamento che deve essere rispettato dalle stesse Ordinanze Sindacali sulla sicurezza urbana (art. 54 comma 4 D.Lgs. 267/2000).
Però, lo stesso Codice della Strada agli articoli 38 comma 8 e 45 comma 1 affermano che nessun cartello e/o nulla che sia previsto dal Regolamento dello Stesso Codice o da altro Decreto Ministeriale Attuativo può essere messo come segnalazione. Purtroppo, alcun provvedimento regolamentare è stato emanato per integrare nel detto merito i divieti relativi alle Ordinanze antiprostituzione sulla strada. Di conseguenza, tali interdizioni del meretricio sulla via sarebbero altrettanto non applicabili.
Anche a me sembra che la prostituzione sulle vie stia aumentando; almeno nelle zone attorno a Milano.
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Ciao a tutti. Scusate se non sono stato velocissimo a commentare la notizia in merito, ma ho avuto impegni intensi.
Posso dire di essere contentissimo con la Sentenza n. 115/2011 della Corte Costituzionale. Nel leggere questa sul sito della stessa istituzione ho notato come i Sindaci con Ordinanza ordinaria (non contingibile ed urgente), a causa di due virgole nel testo legislativo, potessero emanare tali provvedimenti senza che questi dovessero essere conformi ai principi generali dell'Ordinamento. In altre parole, queste Ordinanze avevano una valenza vera e propria di norme nazionali prese in ambito comunale e quando si passava dal territorio di un Comune all'altro, era quasi proprio come passare da uno Stato all'altro dell'area Schengen! :shok:
Ora la stituazione è cambiata.
Riguardo a chi ha già pagato le sanzioni dei provvedimenti rilevati illegittimi, potrà benissimo svolgere una causa di ricorso alla magistratura civile, anche tramite il Codacons che, a mia conoscenza, sta organizzando una class action per recuparare i soldi versati.
Adesso mi attendo di tutto dai Sindaci. Anche il non modificare la propria Ordinaza non contingibile de urgente. Ovviamente, con questa Sentenza si ha un'arma in più per svolgere i relativi ricorsi.

«Le ordinanze? Attive ancora per poco». E c'è il rischio di ricorsi a valanga. Dopo la bocciatura della Consulta dei provvedimenti.
ROMA - «Fino all'inizio della prossima settimana le nostre ordinanze resteranno attive, poi saranno ridefinite». È il sindaco Gianni Alemanno a chiarire cosa accadrà dei provvedimenti contro la vendita per asporto di bevande alcoliche, la prostituzione su strada, l'abusivismo commerciale, l'accattonaggio, i writer, il decoro, i lavavetri. Un primo passo del Campidoglio dopo la sentenza della Consulta che l'altro ieri ha ritenuto illegittimi i provvedimenti dei cosiddetti «sindaci-sceriffo».
«La sentenza, che secondo me è distaccata dalla realtà, deve essere interpretata - sottolinea ancora Alemanno -, il principio generale fissato deve essere verificato ordinanza per ordinanza, perché la sentenza è stata pronunciata su provvedimenti molto estremi presi da un piccolo comune. Ora tutti gli altri stanno vedendo come rimodularli. Noi - aggiunge il sindaco - andremo a ridefinire le ordinanze per farle rientrare nella categoria di quelle consentite dalla Corte Costituzionale». Ma la decisione dei giudici della Consulta è anche l'occasione per Alemanno di rilanciare le richieste al Parlamento di intervenire con leggi che regolino le materie affrontate finora solo con le ordinanze. «Non ci possiamo permettere buchi nelle regole e nelle norme di questa città, anche se chiediamo al Parlamento di fare subito provvedimenti - sottolinea ancora il sindaco -: da un anno e mezzo chiedo una legge contro la prostituzione in strada che ci permetta di avere un indirizzo chiaro rispetto alcuni reati di strada. Questo provvedimento è urgente, possiamo controllare la situazione per alcuni mesi, ma il Parlamento ci deve venire subito in soccorso».
Intanto però le ordinanze attuali saranno applicate ancora per qualche giorno. La Prefettura, come ipotizzato in un primo momento anche dal Campidoglio, per il momento non avrebbe intenzione di intervenire sull'argomento. E quindi, almeno per questo fine settimana, resterà in vigore il provvedimento anti-alcol nel centro storico, dalle 23 alle 6 del mattino.
«Ma stiamo studiando interventi-tampone con l'Avvocatura dello Stato: ci deve aiutare a capire la portata del pronunciamento della Corte. Solo così potremo rimodulare le ordinanze e non creare vuoti di carattere normativo», dice ancora Alemanno che vuole anche «sollecitare il governo e il Parlamento alla definizione di nuove leggi specifiche con l'introduzione di nuovi reati: prostituzione in strada, degrado e decoro. Ad esempio, credo che non sia possibile accamparsi ovunque».
Ma fra le prime conseguenze della sentenza della Consulta c'è il rischio di una valanga di ricorsi da parte soprattutto di commercianti e utenti della strada che nei mesi scorsi sono stati multati, e che adesso potrebbero appellarsi proprio alla decisione della Corte Costituzionale. Il Codacons, ad esempio, precisa che «è evidente che ora tutte le persone multate in base a queste ordinanze, come i clienti delle prostitute, hanno diritto a vedere annullate le sanzioni comminate. Inoltre i comuni non potranno più procedere a emanare nuovi verbali di accertamento per questo tipo di infrazioni».
Il Codacons, sottolineano ancora dal Coordinamento, «aveva già denunciato come molti di questi provvedimenti fossero illegali ed incostituzionali. L'ultima occasione è stata quando il ministro dell'Interno Roberto Maroni aveva annunciato di voler applicare addirittura la misura del foglio di via per le prostitute che violavano le ordinanze. E', infatti, di tutta evidenza che un sindaco, fino a che non cambierà la Costituzione vigente, non può sostituirsi al Parlamento italiano, stabilendo una sanzione per qualcosa che è legale in tutto il resto d'Italia. Se, quindi, il Parlamento non vieta la prostituzione in strada con una apposita legge, un sindaco non può decidere di multare clienti o prostitute», conclude il Codacons.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cr ... 3232.shtml
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

[youtube:1ab8my3j]http://www.youtube.com/watch?v=AgvVuW0YEQk[/youtube:1ab8my3j]

GRAZIE INFINITAMENTE!
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Ordinanza anti-prostituzione Toni tira dritto: «È regolare».
FUCECCHIO. La Corte Costituzionale ha bocciato l'ordinanza anti-prostituzione firmata nove mesi fa dal sindaco. Che però va avanti per la sua strada: «Il nostro provvedimento è corretto». Ma in realtà i dubbi sono tanti e un eventuale ricorso al giudice di pace da parte di un cliente o di una lucciola sanzionati, potrebbe smontare la tesi di Toni.

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 115/2011, ha dichiarato incostituzionale l'art. 54, comma 4, del Testo unico degli enti locali, limitando il potere di emanare ordinanze a tutela dell'incolumità pubblica e della sicurezza urbana ai casi in cui sussistano presupposti di contingibilità e urgenza, a condizione della temporaneità dei loro effetti e, comunque, nei limiti della concreta situazione di fatto che si tratta di fronteggiare. L'articolo censurato stabilisce che il sindaco, in quanto ufficiale del governo, può adottare provvedimenti a «contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato», per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana, anche fuori dai casi di "contingibilità e urgenza". L'ordinanza firmata da Claudio Toni lo scorso mese di settembre faceva proprio riferimento a questo articolo. Dunque, così impostata non sembra poter essere legittima. Probabilmente potrebbe essere riformulata, indicando una scadenza temporale di validità. Ma intanto il sindaco si limita a dire che «è regolare così com'è scritta». D'altra parte, grazie a questo provvedimento, il problema della prostituzione sulle strade di Fucecchio è stato praticamente azzerato. L'ipotesi che una lucciola o un cliente sanzionati perché sorpresi in atteggiamenti inequivocabili, si rivolgano al giudice di pace per contestare la multa, è piuttosto remota, proprio per una questione di pudore. Ma in quel caso, probabilmente il loro ricorso verrebbe accolto. Se l'amministrazione comunale fucecchiese vorrà portare avanti la sua battaglia contro la prostituzione, lo dovrà fare con un'ordinanza diversa, che rispetti in pieno la recente pronuncia della Corte costituzionale, annullando prima di tutto quella in vigore, esattamente come ha fatto il Comune di Empoli in merito agli orari di accensione dei videopoker nei locali pubblici cittadini.
http://iltirreno.gelocal.it/empoli/cron ... re-4374465


NO COMMENT!
Bastano diversi click se si possiede una Casella di Posta Elettronica Certificata per inviare la tesi difensiva al relativo Sindaco e farsi cancellare la corrispondente sanzione. http://www.webalice.it/cstfnc73/provved ... indaci.htm :rtfm:

Avanti con la rivolta.
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Prostituzione, il Tar respinge il ricorso dei viados a Porto Sant'Elpidio.
Soddisfatto il sindaco che aveva emesso l'ordinanza antiprostituzione.

Fermo, 14 ottobre 2011 - Rigettata dal Tar delle Marche l'istanza di sospensiva del ricorso presentato da quattro viados contro l'ordinanza antiprostituzione del sindaco di Porto Sant'Elpidio Mario Andrenacci, che disponeva il divieto di rallentamento e sosta delle auto e di abbigliamento succinto in alcune strade.
''Ritenuto che, pur sussistendo apprezzabili elementi di fondatezza del ricorso (con particolare riguardo all'affermata assenza dei requisiti di urgenza e proporzionalita' nell'impugnata ordinanza) - si legge nell'ordinanza - non e' pero' dimostrato il requisito del grave pregiudizio derivante dal provvedimento impugnato, considerato che l'ordinanza terminera' la sua efficacia il 31 ottobre, e che la stessa riguarda solo alcune parti del territorio comunale''. Secondo Andrenacci ''si tratta di una vittoria: il provvedimento ha i presupposti tecnici e i contenuti per potere essere ripetuto qui e in altri Comuni''.
http://www.ilrestodelcarlino.it/fermo/c ... ione.shtml


Aspettiamo la Sentenza definitiva, visto che ci sono elementi apprezzabili di fondatezza del ricorso.
 
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Re: Sanzioni da Ordianze Sindacali.

Proibizionismo prostituzione: rappresentante di Certi Diritti attua disobbedienza civile, multato dai Carabinieri per aver parlato con una prostituta, dopo che gli era stato intimato di non farlo.
Immediato ricorso contro il provvedimento che viola le più elementari libertà costituzionali.
Nella notte tra domenica 20 e lunedì 21 novembre, Enrico Salvatori, membro dell’Associazione Radicale Certi Diritti e del Comitato nazionale di Radicali Italiani è stato fermato e multato dai Carabinieri per aver violato l’ordinanza proibizionista e fallimentare sulla prostituzione del Sindaco Gianni Alemanno perché parlava con una prostituta sulla Via Tiburtina (altezza Settecamini) a Roma. Enrico Salvatori ha attuato un’azione di disobbedienza civile in quanto i Carabinieri gli avevano intimato di non rivolgere la parola alla prostituta cosa che invece ha subito fatto.
Nel verbale contestato al nostro iscritto i Carabinieri hanno dichiarato che Enrico Salvatori “contattava soggetto di sesso femminile dedito alla prostituzione” e che la prostituta “stazionava sul ciglio della strada in luogo abitualmente frequentato da prostitute con atteggiamenti e modalità comportamentali, ovvero indossava capi di abbigliamento atti all’adescamento di persone ivi transitanti, manifestando l’incontrovertibile volontà ad esercitare l’attività di meretricio previo corrispettivo in denaro, creando turbativa ed intralcio alla circolazione stradale”.
L’Associazione Radicale Certi Diritti sosterrà in tutte le sedi il ricorso che l’Avvocato Alessandro Gerardi presenterà al Giudice di Pace anche riguardo la legittimità costituzionale dell’Ordinanza anti-prostituzione della Giunta Alemanno, in quanto, la stessa, limita i diritti fondamentali dei cittadini, dalla libertà di circolazione, a quella di espressione e comportamentale anche delle prostitute.
http://www.radicali.it/comunicati/20111 ... obbedienza


Benissimo! La stessa Ordinanza antiprostituzione del Comune di Roma, anche se a tempo, non è limitata nello spazio e non giustifica una fattispecie gravosa dei fatti da prevenire e reprimere.
 
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In Rete ho trovato questa Ordinanza Sindacale sulla sicurezza urbana datata 25/11/2011, la quale non riporta la data di relativa scadenza, nonostante che essa stessa sia postera alla sentenza 115/2011 della Corte Costituzionale che è stata emessa ad aprile dello stesso anno. http://www.fianoromano.org/w/wp-content ... uzione.pdf
Di questa tipologia, è la primo provvedimento che noto.
Riuscite voi a trovare la data di scandenza nel suo testo?
 
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Ciao Francostars ho una domanda:
è possibile che sanzionino il punter prendendo la targa e mandando la multa a casa senza fare il verbale sul posto???
Chiedo questo perchè ero con una black appartato all'interno di una stradina sterrata e specoravamo allegramente quando ho visto un auto entrare in tale sterrato sostare qualche decina di secondi e ripartire. Siccome era notte e diverse fratte ostruivano lo sterrato non ho visto se si trattasse di una volante o di un punter un po curioso.
 
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Bertold

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Ma come si può pretendere che uno possa conoscere tutte le ordinanze locali dei Comuni in cui va in giro?
E poi bastano dieci metri e si è dentro o fuori dal Comune in cui vige l'ordinanza.
Solite confusioni all'italiana, si delegano alle autorità locali cose che andrebbero invece affrontate a livello centrale dove non c'è capacità, nè volontà, di fare nulla di buono o ci sono altri interessi.
 
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