Secondo voi posso aver avuto un trauma da piccolo?

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Ciao a tutti,recentemente sono venuto a sapere (non so se sia una cosa comune) che quando avevo all'incirca l'età di 2-3 anni i miei genitori per tenermi buono durante il giorno,mi mettevano nel lettino per bambini con delle sponde rialzate in legno fatte appositamente da mio papà,perchè io scavalcavo ed ero sempre in giro per casa..la cosa ambigua è che loro si ricordano che io davo delle testate indietro contro il muro,credo per la noia...le sentivano perchè avendo la radiolina appresso mi sentivano sbattere contro il muro..ora io non so se sia autosuggestione o cosa ma mi sembra di ricordare una sensazione come di mal di testa dovuto alla pressione del sangue con le continue testate ecc...e adesso ogni volta che leggo o sento di qualcuno che sbatte la testa contro il muro ecc mi viene quasi un leggero mal di testa...comunque a parte questo mi chiedevo se a livello psicologico ha senso alzare le sponde di un lettino per bambini e rimanere indifferenti se questo inizia a sbattere la testa contro il muro,oltretutto il primogenito,boh io non sono uno psicologo.So solo due cose,la prima è che gli stessi genitori adesso che sono diventati nonni con i nipoti si comportano in maniera fin troppo apprensiva,non farebbero mai una cosa come alzare le sponde ecc per non avere rotture..ma questo si sa i genitori con i figli si comportano in un modo,con i nipoti poi si comportano in modo opposto..la seconda cosa è che io ho avuto sempre molte difficoltà a socializzare ecc con le donne poi non ne parliamo mai avuto relazioni ecc mi chiedo solo se ci possa essere una correlazione o se questo è il mio carattere.Comunque con i miei genitori che vedo tutti i giorni ho un rapporto normale,non c'è ostilità ma neanche stima infinita
 

Onlyass

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Io credo che sia tema per un psicologo.
Prova ad andarci e ad esporre il problema a lui.
Probabilmente risolverà anche quel leggero mal di testa che hai detto di avere qualche volta. E un percorso psicologico che io farei.
 
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  • #3
Io credo che sia tema per un psicologo.
Prova ad andarci e ad esporre il problema a lui.
Probabilmente risolverà anche quel leggero mal di testa che hai detto di avere qualche volta. E un percorso psicologico che io farei.
Grazie diciamo che la cosa al momento non è che mi turbi piu di tanto,cioè mi metto sullo stesso piano se mai di quei figli che hanno avuto padri violenti che li hanno picchiati forte,non una semplice sberla.Anche se bisogna riconoscere che generalmente le botte forti le danno ai figli dai 4-5 anni in su..
 
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nautilus 70

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cioè mi metto sullo stesso piano se mai di quei figli che hanno avuto padri violenti che li hanno picchiati forte,non una semplice sberla.
Bè, direi che sono cose molto diverse... Colgo due aspetti piuttosto strani nella cosa: il tuo comportamento "auto-lesionistico", magari un bambino di due anni che si trova in una situazione di disagio urla o piange, invece di sbattere la testa contro il muro, ma ancora di più il fatto che i tuoi genitori non abbiano allontanato dal muro il tuo lettino, visto che quelli con le sponde di sicurezza sono chiusi su tutti e quattro i lati... Comunque concordo con @Onlyass che dovresti parlarne con uno psicologo
 
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Parlo per esperienza personale: la psicoterapia fa bene a chiunque. E' una cosa che devi volere però, e non c'è differenza tra chi ha avuto genitori violenti e ha traumi che tutti riconosciamo e verso cui proviamo empatia. Ci sono anche altri traumi, ognuno ha il suo.
E' un bel percorso per conoscere se stessi e fare un po' come cappuccetto rosso, cioè raccogliere gli indizi che abbiamo seminato durante la nostra vita che però non sempre sappiamo cogliere, ed è per questo che ci sono professionisti.

Se posso darti un consiglio, se cercherai uno psicoterapeuta, prenditi il tempo di valutarlo e ne sarà il caso, di cambiarlo. Non è detto che all'inizio ti trovi subito e soprattutto, dato che gli vomiterai addosso un sacco di cose, è meglio se in quella stanza ti senti a tuo agio.

Oh, dopo tutti sti pipponi però (miei), non dimenticarti di fare anche qualche bella chiavata! ;):cool:
 
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Io non mi preoccuperei delle testate, i bambini sono di gomma e possono reggere quelle come cadute a peso morto da un metro e mezzo con completa nonchalance... se invece questo fatto di avere difficoltà a socializzare sta diventando per te una questione importante, be' lo psicoterapeuta è la persona giusta. Io sceglierei un adleriano, non un freudiano ne uno junghiano. Ciao
 
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Bè, direi che sono cose molto diverse... Colgo due aspetti piuttosto strani nella cosa: il tuo comportamento "auto-lesionistico", magari un bambino di due anni che si trova in una situazione di disagio urla o piange, invece di sbattere la testa contro il muro, ma ancora di più il fatto che i tuoi genitori non abbiano allontanato dal muro il tuo lettino, visto che quelli con le sponde di sicurezza sono chiusi su tutti e quattro i lati... Comunque concordo con @Onlyass che dovresti parlarne con uno psicologo
Grazie,non saprei dirti se prima di arrivare a dare testate ho urlato e/o pianto, e che quindi vedendo l'indifferenza dei miei genitori mi sono in qualche modo sfogato dando testate..bisogna dire che all'epoca i miei abitavano in una casa isolata senza vicini ecc,di conseguenza mio padre lavorava e mia madre si assentava da casa per cui potevo anche urlare come un pazzo tanto non avrei disturbato nessuno e nessuno mi sentiva..sul discorso del muro lontano dal lettino credo sia un fatto di comodità,la stanza non era enorme e faceva comodo il lettino metterlo nell'angolo vicino al muro..
Comunque si sul mio comportamento può starci che non ho pianto ne urlato,sono sempre stato molto tranquillo come bambino e anche da adolescente non mi sono mai lamentato di qualcosa ma ho sempre preferito arrangiarmi da solo,cosi come adesso da adulto e nella vita
 
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Io non mi preoccuperei delle testate, i bambini sono di gomma e possono reggere quelle come cadute a peso morto da un metro e mezzo con completa nonchalance... se invece questo fatto di avere difficoltà a socializzare sta diventando per te una questione importante, be' lo psicoterapeuta è la persona giusta. Io sceglierei un adleriano, non un freudiano ne uno junghiano. Ciao
Grazie,ma guarda non è un problema sta cosa di socializzare per me,ho sempre avuto pochi amici fin dall'infanzia e molti di loro ci siamo persi nel corso degli anni...da adulto qualche amico me lo sono fatto ma insomma,è un rapporto in cui ci si vede per un caffè o una pizza ma tipo capodanno,ferragosto,pasquetta non ti propongono neanche di passarlo insieme..quindi lascio a voi le conclusioni,ma mi sta bene cosi,tanto a lungo andare con le persone c'è sempre la frecciatina o la troppa confidenza e mi fanno solo arrabbiare
 
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Curvy

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Io non mi preoccuperei delle testate, i bambini sono di gomma e possono reggere quelle come cadute a peso morto da un metro e mezzo con completa nonchalance... se invece questo fatto di avere difficoltà a socializzare sta diventando per te una questione importante, be' lo psicoterapeuta è la persona giusta. Io sceglierei un adleriano, non un freudiano ne uno junghiano. Ciao
Per quanto riguarda Adler sono d accordo
Ma visto che sembra essere un trauma che rimasto sopito per molto tempo influenzando la sua vita.... secondo me un freudiano potrebbe essere d aiuto...
Tutti e tre gli psicoanalisti citati hanno fondato la psicologia psicodinamica...
Quindi un approccio psicodinamico sarebbe l ideale per lui...o perché no data l associazione :
Bisogno di attenzioni
Attenzioni negate
Sbattere la testa( autolesionismo inconscio poiché bimbo all epoca)
Sensazione di abbandono...espressa nel post poco sopra...
Mi sentirei di consigliarti un comportamentista che si basi sul comportamentismo di Watson.
Poi tutto è relativo a ciò che lui per primo vuole "sistemare" perché la terapia psicologica oltre ad accettarla il paziente deve avere ben chiaro il fine cosa vuole realizzare
In base a ciò incentrare il suo percorso
Io ti consiglio di prenderti un po' di calma e riflettere su cosa vuoi che le sedute ti portino realmente come risultato finale
E da lì scegli uno psicologo a cui affidarti
In bocca al lupo per il percorso che sicuramente ti farà stare meglio..
 
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Curvy

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Tutti abbiamo avuto dei traumi da bambini. E diffida di quelli che sostengono di essere "normali".... Non ne esistono!
Sono d accordo
Rimane il fatto che ne siamo influenzati...hanno volontariamente o involontariamente formato ciò che siamo o non siamo
E un percorso per capirsi meglio ...male nn può fare..
Aiuta molto anche e soprattutto nell' accettazione di se e dei propri problemi e spesso se funziona te li risolve ...
Se non funziona almeno si capisce il perché di certe cose
 
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tra il Tevere e i loft.
Mah, chissà cosa mi aspettavo di leggere , storie di abusi o di violenza.

Non credo tu sia traumatizzato, non più di quanto lo sono io almeno. Anche a me hanno raccontato che venivo lasciato con una baby sitter che mi lasciava piangere e non mi cambiava nemmeno il pannolino. ..mio padre stesso all'età di 2 o 3 anni mi fece toccare un saldatore elettrico rovente solo per farmi ricordare che scottava. 😀 😃 🙂 lo ricordo ancora oggi infatti a 46 anni.

C'è da dire che nei decenni le sensibilità sono cambiate molto , quando nel '900 a cavallo delle due guerre, era già tanto vedere tornare un figlio a casa non smbembrato, oggi al minimo difetto di comprensione o di pronuncia c'è il logopedista ( vedi miei nipoti ).

Ma forse è giusto così, è il progresso dell'umanità, diversamente saremo ancora ai sacrifici umani sulle piramidi dei Maya.

Mi sembrano però giusti 2 punti menzionati più sopra da altri, che ribadisco e ripeto: 1) un percorso di psicoterapia devi desiderarlo veramente ( io per esempio non lo desidero affatto) 2 ) Devi darti UN FINE e UN OBIETTIVO , risolvere un qualcosa .

Diversamente meglio che continui a spenderli a zoccole.
 
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Per quanto riguarda Adler sono d accordo
Ma visto che sembra essere un trauma che rimasto sopito per molto tempo influenzando la sua vita.... secondo me un freudiano potrebbe essere d aiuto...
Tutti e tre gli psicoanalisti citati hanno fondato la psicologia psicodinamica...
Quindi un approccio psicodinamico sarebbe l ideale per lui...o perché no data l associazione :
Bisogno di attenzioni
Attenzioni negate
Sbattere la testa( autolesionismo inconscio poiché bimbo all epoca)
Sensazione di abbandono...espressa nel post poco sopra...
Mi sentirei di consigliarti un comportamentista che si basi sul comportamentismo di Watson.
Poi tutto è relativo a ciò che lui per primo vuole "sistemare" perché la terapia psicologica oltre ad accettarla il paziente deve avere ben chiaro il fine cosa vuole realizzare
In base a ciò incentrare il suo percorso
Io ti consiglio di prenderti un po' di calma e riflettere su cosa vuoi che le sedute ti portino realmente come risultato finale
E da lì scegli uno psicologo a cui affidarti
In bocca al lupo per il percorso che sicuramente ti farà stare meglio..
Aggiungo il mio pensiero, anche se non conosco i succitati psicoanalisti. La psicanalisi è 'na roba violenta. Roba da 3-4 sedute a settimana e una paccata di soldi. E non significa che non li valga, ma forse, se davvero servisse nel tuo caso, non te lo staremmo qui a dire noi ma te lo avrebbe detto qualcun'altro.

Rimango d'accordo con @Curvy , l'approccio dinamico è successivo e quindi più "evoluto". Io ho avuto una terapeuta "analitica-transazionale" e mi sono trovato molto bene. Ha ragione chi dice che bisogna avere un obiettivo, ritengo però che non puoi saperlo davvero finché non cominci. Poi sugli obiettivi ne discuterai direttamente con lui-lei.

Stai sereno, vedrai che se ti verrà il desiderio di fare questo percorso non ci penserai due volte.
 
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Grazie,ma guarda non è un problema sta cosa di socializzare per me,ho sempre avuto pochi amici fin dall'infanzia e molti di loro ci siamo persi nel corso degli anni...da adulto qualche amico me lo sono fatto ma insomma,è un rapporto in cui ci si vede per un caffè o una pizza ma tipo capodanno,ferragosto,pasquetta non ti propongono neanche di passarlo insieme..quindi lascio a voi le conclusioni,ma mi sta bene cosi,tanto a lungo andare con le persone c'è sempre la frecciatina o la troppa confidenza e mi fanno solo arrabbiare
Ciao collega. Guarda se posso permettermi di darti un consiglio è quello di non elemosinare mai l affetto di nessuno. Certamente le poche conoscenze o avere pochi amici può fare soffrire ma almeno io ho imparato che spesso mi basto da solo e ho imparato a vivere anche bene così certe volte. Sul discorso delle testate secondo me non c entrano nulla con il resto. Io non odierei i genitori anzi tieniteli da conto è trattasi sempre bene perché quando non ci sono più rimpiangi il tempo passato con loro
 
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donchisciotte909

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Ciao a tutti,recentemente sono venuto a sapere (non so se sia una cosa comune) che quando avevo all'incirca l'età di 2-3 anni i miei genitori per tenermi buono durante il giorno,mi mettevano nel lettino per bambini con delle sponde rialzate in legno fatte appositamente da mio papà,perchè io scavalcavo ed ero sempre in giro per casa..la cosa ambigua è che loro si ricordano che io davo delle testate indietro contro il muro,credo per la noia...le sentivano perchè avendo la radiolina appresso mi sentivano sbattere contro il muro..ora io non so se sia autosuggestione o cosa ma mi sembra di ricordare una sensazione come di mal di testa dovuto alla pressione del sangue con le continue testate ecc...e adesso ogni volta che leggo o sento di qualcuno che sbatte la testa contro il muro ecc mi viene quasi un leggero mal di testa...comunque a parte questo mi chiedevo se a livello psicologico ha senso alzare le sponde di un lettino per bambini e rimanere indifferenti se questo inizia a sbattere la testa contro il muro,oltretutto il primogenito,boh io non sono uno psicologo.So solo due cose,la prima è che gli stessi genitori adesso che sono diventati nonni con i nipoti si comportano in maniera fin troppo apprensiva,non farebbero mai una cosa come alzare le sponde ecc per non avere rotture..ma questo si sa i genitori con i figli si comportano in un modo,con i nipoti poi si comportano in modo opposto..la seconda cosa è che io ho avuto sempre molte difficoltà a socializzare ecc con le donne poi non ne parliamo mai avuto relazioni ecc mi chiedo solo se ci possa essere una correlazione o se questo è il mio carattere.Comunque con i miei genitori che vedo tutti i giorni ho un rapporto normale,non c'è ostilità ma neanche stima infinita
Terapia.
 
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