societa multietnica

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premesso che questo tread non nasce per esprimere rancori etnici ne vuole fomentare antipatie nei confronti di nessuno,
vorrei conoscere il vostro parere in merito alla cosidetta societa multietnica. Voi la credete possibile ne siete fautori o oppositori a prescindere?
Vi faccio un esempio,vostra figlia 20enne vi torna a casa e vi dice sono incinta di un tunisino disoccupato e pregiudicato..
Come reagite?
 
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cacciatores ha scritto:
... un tunisino disoccupato e pregiudicato.
... uhm... questa associazione è un po' tendenziosa.
E se fosse un americano disoccupato e pregiudicato? O se il tunisino fosse onesto e ben sistemato?
 
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Versilia
Mah io ho delle riserve, ma non per razzismo od altro ma perchè ho modo di notare che in realtà ciò sta già avvenendo ma A SENSO UNICO: cosa intendo? intendo che i matrimoni e le unioni tra italiani e stranieri (comunitari ed extracomunitari) ve ne sono già tantissimi ma nella quasi totalità dei casi l'uomo è italiano e la donna è straniera; assai raramente viceversa: sarà che i maschi italiani sono troppo abboccaticci, sarà che le donne italiane sono troppo selettive (guarda caso i maschi stranieri mediamente sono più poveri dei locali), in ogni caso è un fenomeno che non mi piace, io sono per le cose equilibrate.

PS solo in italia accade questo: in Inghilterra, ma anche negli usa c'è pieno di donne bianche sposate con neri (da noi vale solo se il nero in questione è un calciatore, e mica di serie c :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin: ).
 
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  • #4
oblomov ha scritto:
cacciatores ha scritto:
... un tunisino disoccupato e pregiudicato.
... uhm... questa associazione è un po' tendenziosa.
E se fosse un americano disoccupato e pregiudicato? O se il tunisino fosse onesto e ben sistemato?
tendenziosa no...e 1a storia che sta vivendo 1a girl che conosco....
Di americani disoccupati e pregiudicato non ne conosco cosi come non conosco tunisini onesti e ben sistemati..
Poi sara che io frequento determinati ambienti...
 
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Hai ragione, ma pensavo fosse un esempio a "caso". Reagirei male perché è un pregiudicato, maluccio perché è disoccupato, malissimo perché a vent'anni dovrebbe sapere come evitare certi incidenti, mi incazzerei a morte se non fosse un incidente. Invece della sua etnia me ne sbatterei.
 
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freelander ha scritto:
Io dico donne e buoi dei paesi tuoi

Vero almeno fino a un pò di tempo fà.
Io credo che noi ,intendo noi Italiani,siamo stati catapultati da troppo poco tempo in una società cosi detta multietnica senza avere il tempo di "evolvere",e normale che due o piu etnie che vivono separate per secoli nel momento in cui si avvicinano fisicamente si troveranno ad affrontare differenze culurali,religioni diverse,modo di intendere la vita diverso,rapporto uomo-donna diverso,istruzione diversa ed tanto altro ancora ,e troppo presuntuoso pensare di superare queste bariere in qualche anno di convivenza ,io credo che servano almeno alcune generazioni a patto che le parti coinvolte intendano andare in questa direzione.
Se pensiamo alle varie nazioni in cui questa convivenza avviene da decenni se non secoli e ancora non hanno risolto affatto tutti i problemi derivanti dal multietnicismo forse ci facciamo un'idea di quanto questo processo e lungo e pieno di ostacoli.
 
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cacciatores ha scritto:
Voi la credete possibile ne siete fautori o oppositori a prescindere?

Mi ritengo oppositore, ma non "a prescindere". Non mi riferisco alla differenza di colore della pelle (bianchi, neri, gialli o rossi, siamo tutti uguali) ma alla differenza di cultura, o per dirla meglio, delle "basi culturali". E lì c'è poco da fare, certe differenze sono insormontabili - penso ad esempio alle varie notizie di genitori immigrati che picchiano violentemente le figlie (talvolta fino ad ucciderle) perché si vestono/comportano all'occidentale. Chi entra a far parte di una comunità dovrebbe innanzitutto seguirne le regole (cosa che qualcuno fa, ma la maggioranza no) e cercare di integrarsi, e non far integrare gli altri!
Si sente spesso dire che "anche gli italiani emigravano in America ecc. ecc" ma sinceramente è un paragone che non tiene, non fosse altro che gli USA sono praticamente un continente, con spazio e lavoro (almeno all'epoca) per tutti. E gli italiani lì si sono rimboccati le maniche, si sono messi a lavorare. OK, è vero, gli abbiamo anche portato la mafia!
Da parte nostra, poi, sembra che si faccia di tutto per esaltare la multietnia - nel senso di esaltare le ALTRE etnie e di ripudiare la nostra. La famiglia, intesa come istituzione, è allo sbando, bimbi che crescono diventando ragazzi e poi uomini senza più la figura di riferimento del padre e della madre (ormai hanno 3 "madri" e 4 o 5 "padri"), e questo credo che sia il vero motivo del declino ormai evidente della civiltà occidentale.
Io non ho figli, ma se mai ne avrò, spero di dare loro un'educazione tale che a 20 anni, per rifarmi all'esempio di cacciatores, abbiano la testa sulle spalle e che sappiano pensare prima di agire, consci che ognuno è responsabile delle proprie azioni. (a 20 anni si è adulti, anche se in Italia si chiamano "ragazzi" anche i quarantenni!)

Sarò antiquato, sarò razzista. Per citare Clark Gable: "Francamente me ne infischio".
 
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Mi ritengo oppositore, ma non "a prescindere". Non mi riferisco alla differenza di colore della pelle (bianchi, neri, gialli o rossi, siamo tutti uguali) ma alla differenza di cultura, o per dirla meglio, delle "basi culturali". E lì c'è poco da fare, certe differenze sono insormontabili - penso ad esempio alle varie notizie di genitori immigrati che picchiano violentemente le figlie (talvolta fino ad ucciderle) perché si vestono/comportano all'occidentale. Chi entra a far parte di una comunità dovrebbe innanzitutto seguirne le regole (cosa che qualcuno fa, ma la maggioranza no) e cercare di integrarsi, e non far integrare gli altri!
Sarò antiquato, sarò razzista. Per citare Clark Gable: "Francamente me ne infischio".[/quote]
1) Basi Culturali - Restiamo al caso specifico, un figlio nato da uno spacciatore tunisino semianalfabeta, pregiudicato ed allergico al lavoro, che futuro potrà avere in una realta piccolo borghese della provincia padana? sarà discriminato dagli altri bambini italiani e fara comunella con i figli dei magrebini, senza essere in grado di essere integrato...
2) Me ne frego lo diceva uno di predappio :biggrin:
 
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cacciatores ha scritto:
oblomov ha scritto:
cacciatores ha scritto:
... un tunisino disoccupato e pregiudicato.
... uhm... questa associazione è un po' tendenziosa.
E se fosse un americano disoccupato e pregiudicato? O se il tunisino fosse onesto e ben sistemato?
tendenziosa no...e 1a storia che sta vivendo 1a girl che conosco....
Di americani disoccupati e pregiudicato non ne conosco cosi come non conosco tunisini onesti e ben sistemati..
Poi sara che io frequento determinati ambienti...

Di americani no, ma di italiani pregiudicati e disoccupati ve ne sono a bizzeffe. Tunisini ben sistemati non ne conosco, ma onesti che lavorano in fabbrica sì...mi pare che per rispondere al quesito che poni, dovresti liberarti di alcuni schemi precostituiti che hai in testa. Ho la fortuna (o sfortuna, a seconda dei punti di vista) di lavorare con l'estero: ho conosciuto gente onesta, ma anche disonesta e pronta a fregarti alla minima distrazione. Erano francesi, spagnoli, cinesi...insomma non vi era un'etnia precisa, ma era una questione di situazioni e singole persone.
Non mi esprimo sul quesito, ma vi dò un ulteriore elemento di riflessione: l'impressione/sensazione (veramente qualcosa in più, mi sono documentato in materia, seppur non da professionista del campo) è che in genere la prole nata da unioni c.d. interrazziali, acquisisce le caratteristiche migliori delle due etnie che si sono unite per riprodurla...(poi se c'è qualche antropologo/medico/biologo che legge vi potrà dare un supporto più scientifico in merito)
 
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probabilmete non siamo ancora "pronti" o siamo stati catapultati a forza in questa situazione.....tornando in tema mi inkakkierei non poco sia per i sopracitati "giudizi" sia per la totale differenza tra etnie diverse....purtroppo ne conosco fin troppe di queste situazioni dove i figli scompaiono o i mariti menano :mda:
 
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Cavolo che tema da piromani...

Risponderei alla tua domanda esattamente come ha fatto Oblomov (eh si, ti sembrerà strano ma sono perfettamente d'accordo con te :biggrin: ).

Volendo ampliare un po' il discorso, mi muoverei come i fachiri che passeggiano sui carboni ardenti.
Il tema che hai posto è molto delicato e complesso e, in un modo o nell'altro, è inevitabile urtare le sensibilità di qualcuno.

In linea generale eviterei di commettere il grande errore di attribuire ad una specifica etnia delle caratteristiche antropologiche negative.
Teniamo presente che se l'unico contatto che abbiamo avuto con i tunisini, i marocchini, gli egiziani e così via, è stato soltanto qui in Italia, allora la nostra visione è molto parziale e viziata dalla mancanza di elementi di giudizio veritieri.

Io stesso, quando vado all'estero, e incontro le comunità italiane tradizionali (per capirci non i ragazzi emigrati un anno fa per fare ricerca o business), mi vergogno parecchio (e mi vergogno anche di vergognarmi).
Soltanto noi sappiamo quanto quegli italioti (magari si più legati alla patria di noi), siano quanto di più lontano dagli italiani così come li conosco io.
Lo stesso vale per le altre etnie.
Qui non arriva la crème della crème ma, per forza di cose, gli emarginati, gli appartenenti alle fasce sociali più disagiate.
E questo, anche se non è sempre e necessariamente così, porta con sé ignoranza (vedi le manifestazioni sub-culturali cui vi riferivate), necessità e, alla fine, fame.
E la fame ti spinge a fare di tutto.

Naturalmente le basi culturali sono diverse dalle nostre e, da che mondo è mondo, culture diverse raramente vanno d'accordo (per colpa dell'uomo).
Ma questo, come sapete, avviene anche tra due città confinati o tra Nord e Sud.

Tiro in ballo sempre la biologia e l'evoluzionismo e se da un lato mischiare culture e geni differenti è altamente premiante in termini evoluzionistici, spesso prevale invece l'isolamento difensivo.
Ovvero non vogliamo che altre culture e altri geni si intromettano nella nostra comunità dove soltanto noi abbiamo il diritto di tramandare il nostro patrimonio.

Nella realtà però, ci piaccia o no, tutti i sistemi tendono all'entropia e, in pratica, non possiamo proprio fare nulla per evitare che la nostra società negli anni diventi sempre più multirazziale e multiculturale.
Ogni tentativo di arginare il fenomeno è destinato a fallire.
Si, lo so, possiamo dire che se tutti avessimo le palle allora si potrebbe fare, che se tutti facessimo...
Però, nei fatti, non esiste il se ma soltanto la realtà che ci dice che il fenomeno è più veloce della nostra capacità di analisi.
E, di conseguenza, di intervento (sempre che sia giusto intervenire).

Quindi suggerisco di metterci il cuore in pace, di imparare a "sopravvivere" in questa nuova (per noi) realtà.

Come sa chi ha potuto leggere qualche mio post, io adoro le ragazze scure.
Le ho sempre frequentate, mi danno parecchia soddisfazione.
Con molte ho convissuto per un po' di tempo e, superato l'ardore iniziale, sempre inevitabilmente sono venute fuori le differenze culturali.
Nonostante mi reputi abbastanza dotato di pazienza, amore per la pace, voglia di comprendere l'altro, e cerchi di rifuggire ogni litigio o incomprensione, vi dico che effettivamente è molto dura.
E parlo di ragazze normali, spesso anche con un livello di istruzione superiore alla media delle loro conterranee (e anche delle nostre).

In ogni caso, però, resto convinto che fare muro contro questa tendenza è, se non stupido, quantomeno controproducente.

Il problema grosso in Italia, in effetti, è la nostra cultura e il nostro essere italiani.
Fin quando noi per primi non rispetteremo le leggi, come possiamo pretendere che lo facciano gli altri (che da noi prendono l'esempio?).
E, invece, l'italiano medio pensa che lui può fare quello che vuole e invece l'immigrato deve essere un esempio di virtù ai limiti della beatificazione.

Per me chi sbaglia ha sbagliato, e non mi importa il colore della sua pelle o il dio in cui crede.
 
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Glenda Cherubino

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ci sono anche italiani ed italiane che hanno deciso di vivere all'estero e hanno formato anche una famiglia ...è vero che le differenze culturali incidono, ma a volte le barriere vengono superate da entrambe le parti.
 
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premesso che la mia famiglia e siciliana e nonostante siamo a bologna da quasi 50 veniamo apostrofati come marocchini...
Io ho parenti sparsi per il mondo e fatta eccezione per quelli che stanno a little italy, tutti si son integrati e generazione dopo genera
hanno accresciuto il loro status sociale,oltre che integrarsi al meglio nel societa locale, oggi i loro figli si chiamano william,ramon,e non pasquale o giovanni...con questo cosa voglio dire?boh! :p
sara possibile che solo nella mia zona si son concentrati i magrebini fancazzisti?
 
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Glenda Cherubino

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cacciatores ha scritto:
premesso che la mia famiglia e siciliana e nonostante siamo a bologna da quasi 50 veniamo apostrofati come marocchini...
Io ho parenti sparsi per il mondo e fatta eccezione per quelli che stanno a little italy, tutti si son integrati e generazione dopo genera
hanno accresciuto il loro status sociale,oltre che integrarsi al meglio nel societa locale, oggi i loro figli si chiamano william,ramon,e non pasquale o giovanni...con questo cosa voglio dire?boh! :p
sara possibile che solo nella mia zona si son concentrati i magrebini fancazzisti?


Hai infatti posto l'accento sul fatto che non è la nazionalità o da dove si proviene a determinare necessariamente l'integrazione con gl'altri. L'ignoranza ha un'unica locazione....l'essere umano che si limita senza provare ad andare oltre a quei limiti. Sicuramente i condizionamenti culturali inculcati, le ideologie che riteniamo o ritengono essere le uniche corrette, per le quali si arriva anche ad uccidere oltre che insultare o denigrare. Aprirsi al mondo è mettersi in discussione principalmente e, se qualche volta tutti ci provassimo....forse riusciremo a stare meglio. :bye:
 
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Glenda Cherubino

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[youtube:2ghtj1xq]http://www.youtube.com/watch?v=OFRad3PiW0I&feature=related[/youtube:2ghtj1xq]
 
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ferrara
Rispondo a cacciatores. Trombare e' un conto mentre costruire una vita insieme e' un altra ,vi sono troppe differenze di cultura e religione per coesistere
 
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cacciatores ha scritto:
premesso che la mia famiglia e siciliana e nonostante siamo a bologna da quasi 50 veniamo apostrofati come marocchini...
Io ho parenti sparsi per il mondo e fatta eccezione per quelli che stanno a little italy, tutti si son integrati e generazione dopo genera
hanno accresciuto il loro status sociale,oltre che integrarsi al meglio nel societa locale, oggi i loro figli si chiamano william,ramon,e non pasquale o giovanni...con questo cosa voglio dire?boh! :p
sara possibile che solo nella mia zona si son concentrati i magrebini fancazzisti?

No, i magrebini fancazzisti ci sono dappertutto. Ma ci sono anche gli italiani fancazzisti, o i brasiliani fancazzisti, o gli spagnoli fancazzisti... Come diceva bene Angus, del quale condivido tutto ciò che dice, spesso i magrebini, o gli immigrati da paesi più poveri, sono disperati, e come ben saprai, nella disperazione i delinquenti sguazzano, perchè è un mare nel quale possono pescare in abbondanza. A me non è successo ancora, per fortuna, ma cosa farei ogni mattina se non sapessi a mezzogiorno cosa mangiare? Il primo giorno cercherei da lavorare per procurarmi da mangiare, il secondo anche, ma se non riesco, forse dal terzo comincio a cercare scorciatoie, fino a che non lo sottraggo a qualcun altro, anche in modo illecito/illegale. Attenzione: non confondere il mio discorso con finto buonismo da politicante italico tipico. Anche a me dà fastidio dover installare allarmi in casa per non aver visite indesiderate, tenere la mano sul portafogli in autobus, dover passare in mezzo a due magrebini ubriachi in una via del centro, dove occorre tenere il profilo basso perchè ci vuole poco perchè tirino fuori una lama...però è successo così anche per gli italiani immigrati, e per gli spagnoli, e per tutti i popoli che cercavano condizioni di vita migliori emigrando in altri stati. Secondo me un buon punto è stato centrato: la chiave è far rispettare le leggi. Chi non le rispetta deve essere punito, italiano o magrebino che sia. Però molto spesso il fatto di essere italiano fa sentire la gente al di sopra delle leggi, o comunque autorizzati a trasgredire un pochino di più di un magrebino. Una volta parlavo con un vicino di casa rumeno: lavora, ha una moglie (rumena) che lavora, e due figli che studiano, e se riescono arrotondano con lavoretti. Mi evidenziava la differenza (che mediaticamente assolutamente non viene spiegata, mai!) tra etnia ROM e rumena. E mi diceva che i ROM vengono sicuramente a frotte in Italia, perchè se in Romania li pescano a commettere reati come in Italia, se gli va bene buttano la chiave della galera, mentre qui si fanno delle "vacanze" di qualche mese in prigioni che in Romania se le sognano. Solo che i politici non hanno interesse al rispetto della legge, perchè sono i primi a trasgredirla. Il secondo punto è che, perchè l'immigrazione possa integrarsi (attenzione, questo è un problema che comincierà a riguardare in modo crescente anche gli indigeni) ha bisogno di lavoro, termine ormai vituperato in Italia. E' il lavoro che dà dignità all'uomo. E comunque è anche una questione, diciamo, tecnica: se uno è impegnato tutto il giorno al lavoro, avrà meno tempo per delinquere, e quello che avrà forse riterrà più opportuno impiegarlo per riposarsi o svagarsi. Purtroppo sono almeno 20 anni che in Italia non si effettuano più politiche del lavoro. inoltre, sull'onda della c.d. globalizzazione, i nostri governanti hanno lasciato la via libera alla delocalizzazione selvaggia, che sostanzialmente ha PORTATO LAVORO FUORI DALL'ITALIA, per portare UTILI A POCHI che hanno delocalizzato. Quei pochi che magari negli anni avevano beneficiato di contributi statali sovvenzionati anche da quei lavoratori che come pacchi sono stati poi lasciati a casa. Ma è ovvio anche ad un bambino che ciò sia effimero: se sposto la produzione, togliendo LAVORO, dopo un po', chi cazzo mi compra i prodotti?
Un post tanto lungo per dire che quando si faranno rispettare le leggi, e si creeranno condizioni nel sistema per far nascere opportunità di lavoro per tutti, allora, caro Cacciatores, potremo davvero discutere obiettivamente di società multietnica.
Scusate la prolissità, ma il tema, come diceva Angus, è di quelli proprio delicati e complessi da trattare. :bye:
 
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