Sì, lo so; sarebbe trito e ritrito, per i veterani di questo forum, il tema della schiavitù e della prostituzione ma, in questo video, l'ineffabile Natalino ci parla di plusvalore, di carte si credito che ipnotizzano la vulva, di denaro, di tempo e di lavoro.
Chi meglio della prostituta sa che il tempo è denaro? Beh, sì, forse il banchiere che in cambio del tempo chiede gli interessi; ma questo è un altro discorso, perchè è venuto dopo; la donna, prima ancora della prostituta, conosce la natura del denaro; da quel giorno che gli uomini, nel tempio, cominciarono a gettarle sul grembo dischetti di bronzo al posto delle solite statuette votive scolpite (che a volte dovevano anche far male) e lo apprezzarono; se poi, dopo la ierogamia, questi dischetti finivano in mano ai preti impostori che, come banchieri, sanno che il tempo appartiene a Dio (e a Suo figlio, il Kronocrator) è un altro discorso ancora; il denaro, qualunque concetto se ne possa avere oggi, nasce accumulandosi nel Sancta Santorum sotto forma di monete e altri manufatti cerimoniali;
La prostituta conosce la natura del tempo anche perchè mediamente per far venire un uomo, che è misura di tutte le cose, ci mette tot è poi può levarselo dai coglioni; la prostituta, quindi, agisce necessariamente in una funzione in cui al diminuire della costante tempo aumenta la variabile denaro; comportandosi più o meno così: pi = t π € ; dove i è l'Unità Immaginaria (un numero complesso il cui quadrato e -1), t il tempo (una costante fisica), π è il cerchio in linea retta (una costante matematica), € i soldi e p la prostituta (una certezza anch'essa matematica).
Una prostituta, o un banchiere, non sarebbero tali senza il denaro (una sarebbe una troia e l'altro, che so, un teocrate fallito) mentre il lavoro, a dispetto di quello che si è abituati a pensare, esiste indipendentemente dal denaro; se è vero che, per esempio, una casalinga o un volontario della Croce Verde fanno un lavoro pur non essendo questo retribuito