virtualgirl ha scritto:
molte volte io faccio domande... tanto per rompere il ghiaccio

e mi guardano strano..... tipo a te k te frega???
Cara VG, hai mai visto Ultimo Tango a Parigi? E' la storia di un tizio che incontra una tizia, si chiudono in una stanza e fanno sesso, e quando lei vorrebbe parlare lui le tappa la bocca, le dice più o meno: "non dirmi niente, non voglio sapere niente, il mondo chiudiamolo fuori...." Non aveva tutti i torti, perchè quando alla fine lui le chiede: "come ti chiami?" lei lo ammazza.
Anch'io, a volte, mi chiedo: perchè parlare?
Che senso ha, mentre mi spoglio, chiedermi che lavoro faccio, e perchè mai sono lì a quell'ora di mattina; dove sono stato in ferie, se sono sposato, quanti anni ho, se ho dei figli?
A tante chiederei, di rimando: e tu, come mai sei qui? Sei una contessa ninfomane? Te l'ha ordinato il dottore? Quel corpetto, perchè lo porti? Perchè hai il complesso del taglio cesareo? Quanti figli hai? Sei un'impiegata di Piepoli?
Invece, per non parere musone ed antipatico, rispondo quattro balle di circostanza; per empatia, se capisco che proprio il silenzio l'imbarazza, sposto il discorso facendole dei (sinceri) complimenti, e se proprio vedo che non cede, e continua con una logorrea isterica (a volte capita, come ha descritto bene prima Cavigioni) le chiedo se ha visto Ultimo Tango...
Ma, cara VG, capisco che il tuo è un interesse sia professionale che umano, certamente il tuo dialogo è più fine e sensibile della brutale e caricaturale semplificazione che io ho fatto sopra; e la cosa peggiore è trovarsi davanti un muro di ghiaccio che non si scioglie.
Tu ti sarai già fatta una casistica nella quale inquadrare i personaggi che ti si presentano; per me, il migliore approccio è, in silenzio, rivolgermi uno sguardo ammiccante, un sorriso complice, per poi magari assentarsi un attimo con noncuranza, senza stare lì ad indagare sulla mia vita, scrutando se ho i buchi nei calzini e la camicia sudata. Poi, una volta che il re è nudo, senza tante parole avvicinarmi ed iniziare l'approccio sessuale. A questo punto non solo il ghiaccio è squagliato, ma la pentola è già in pressione. Per il social time sono sempre molto più disponibile tra il primo ed il secondo tempo (quando è previsto), oppure alla fine; e in questi momenti, preferisco parlare di sesso, di come è andata e come potrebbe andare ancor meglio la prossima volta. Le domande sulla vita privata, non so se a qualcuno facciano realmente piacere, ma ne dubito. A meno che qualcuno scambi un rapporto sessuale a pagamento con una seduta dalla psicologa; può darsi, ma mi sembra un uso improprio.