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Ospite
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Da qualche tempo sto riflettendo su quest'ultimo periodo, che bene o male raccoglie la quasi totalità delle mie esperienze nel settore e sono giunto alla conclusione di essere un Punter alquanto scadente.
Se è vero che ognuno di noi cerca cose differenti c'è però un filo portante comune a tutte le recensioni che ho avuto modo di leggere ovvero il fatto che l'incontro, nel bene o nel male, debba poter essere vissuto come un evento autoconclusivo. Questo non significa che ogni incontro sia fine a se stesso, vista l'esistenza dei clienti fidelizzati, ma che a priori potrebbe esserlo e che lo diviene nella maggior parte dei casi. Ciò che avviene all'interno di questa parentesi può avere molte forme, dal semplice girare sui tacchi per schivare un pacco clamoroso a qualche ora che oltre al sesso comprende una componente di socializzazione più o meno intensa. In ogni caso per poter trarre il massimo dall'esperienza è necessario essere capaci di consumarla unicamente all'interno di quella parentesi, non solo nel vivere il momento ma anche nel non avere interesse per quello che si trova all'esterno, al prima e al dopo. In questo sono scadente.
Il prima e il dopo mi interessano nella misura in cui creano un rapporto e rendono la persona interessante al di là della mera questione sessuale. Ora, questo è ben lontano dal trullallante mondo delle principesse Disney, del vero aMMore e di ogni altra declinazione romantica, ma è indiscutibile che se non ho modo di apprezzare una persona il piacere di farci sesso si riduce non poco e questo indipendentemente da quelle che possono essere le capacità e le prestazioni offerte. La parte sociale, il comportamento da fidanzata o la partecipazione durante il sesso possono supplire in parte questa esigenza ma, come per la birra analcolica o le bistecche di soja... non è la stessa cosa.
Guai a voi, anime prave!
Se è vero che ognuno di noi cerca cose differenti c'è però un filo portante comune a tutte le recensioni che ho avuto modo di leggere ovvero il fatto che l'incontro, nel bene o nel male, debba poter essere vissuto come un evento autoconclusivo. Questo non significa che ogni incontro sia fine a se stesso, vista l'esistenza dei clienti fidelizzati, ma che a priori potrebbe esserlo e che lo diviene nella maggior parte dei casi. Ciò che avviene all'interno di questa parentesi può avere molte forme, dal semplice girare sui tacchi per schivare un pacco clamoroso a qualche ora che oltre al sesso comprende una componente di socializzazione più o meno intensa. In ogni caso per poter trarre il massimo dall'esperienza è necessario essere capaci di consumarla unicamente all'interno di quella parentesi, non solo nel vivere il momento ma anche nel non avere interesse per quello che si trova all'esterno, al prima e al dopo. In questo sono scadente.
Il prima e il dopo mi interessano nella misura in cui creano un rapporto e rendono la persona interessante al di là della mera questione sessuale. Ora, questo è ben lontano dal trullallante mondo delle principesse Disney, del vero aMMore e di ogni altra declinazione romantica, ma è indiscutibile che se non ho modo di apprezzare una persona il piacere di farci sesso si riduce non poco e questo indipendentemente da quelle che possono essere le capacità e le prestazioni offerte. La parte sociale, il comportamento da fidanzata o la partecipazione durante il sesso possono supplire in parte questa esigenza ma, come per la birra analcolica o le bistecche di soja... non è la stessa cosa.
Guai a voi, anime prave!