su facebook o badoo o varie

zozza eva, i Milanesi stanno bene, bel giro. Metto in cantina i profili, levata la curiosità inizio a sentire un certo fastidio nel vedere le loro vite "private", fratelli e sorelle con il macchinone, moto, mah ..., siamo a colazione qua, a cena la, hanno uno stile di vita che a me fa proprio caga..
Ho visto una sola foto di una famiglia al completto, mamma (non manca mai ed è venerata) papà (cazzo si sono estinti???) e amenicoli vari, che strano, va beh intanto il coglione ha ancora il link, un giorno leggerò di quanto sorà stronza la moglie :unknw:
poesia dadaista, secondo la ricetta di Tristan Tzara http://it.wikipedia.org/wiki/Tristan_Tzara : "... Per fare un poema dadaista.
Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema.
Ritagliate l'articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano.
Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l'altro, disponendoli nell'ordine in cui hanno lasciato il sacco.
Copiate coscienziosamente. Il poema vi assomiglierà.
Ed eccovi uno scritto infinitamente originale e d'una sensibilità affascinante, sebbene incompresa dall'uomo della strada..." :sarcastic_hand:
 
only one:

su FB ho tra le amicizie una ragazza che esercita in quel di XXX, per curiosità mi son visto la sua lista amici (in realta cercavo le sue colleghe) ed ho notato che aveva dato amicizia ad una che aveva come avatar una fota dalla stessa usata e ancora presente nell'album "mois", fin quì ci siamo?
bene, le ho chiesto l'amicizia, una volta ricevuta le guardo le foto (nota curiosa risulta essere stutentessa in economia a Bucarest, ama Gesù ecc ecc) in particolare una ritrae una classe, son piccole, non ho idea se anche lì le chiamano elementari, trovo un like di un'altra, controllo ed è la pseudo-brasiliana (collega a XXX), seguo un tag e ne vien fuori che erano compagne di classe, entrambe studentesse in studi economici a Bucarest e bla bla bla .
L'altra è meglio non spiegarla, sorry

Non fa una piegaaaa.... il discorso filaaa e come se filaaaa
 
zozza eva, i Milanesi stanno bene, bel giro. Metto in cantina i profili, levata la curiosità inizio a sentire un certo fastidio nel vedere le loro vite "private", fratelli e sorelle con il macchinone, moto, mah ..., siamo a colazione qua, a cena la, hanno uno stile di vita che a me fa proprio caga..
Ho visto una sola foto di una famiglia al completto, mamma (non manca mai ed è venerata) papà (cazzo si sono estinti???) e amenicoli vari, che strano, va beh intanto il coglione ha ancora il link, un giorno leggerò di quanto sorà stronza la moglie :unknw:
sei un grande...ti quoto in pienooo ..anche se devo essere sincero..... nun se' capit manc o .azz
 
Navigatore007 ...anche se usi un idioma leggermente da bimbominkia mi sei simpatico...lo giuro!
 
Ultima modifica:
poesia dadaista, secondo la ricetta di Tristan Tzara http://it.wikipedia.org/wiki/Tristan_Tzara : "... Per fare un poema dadaista.
Prendete un giornale. Prendete delle forbici. Scegliete nel giornale un articolo che abbia la lunghezza che contate di dare al vostro poema.
Ritagliate l'articolo. Ritagliate quindi con cura ognuna delle parole che formano questo articolo e mettetele in un sacco. Agitate piano.
Tirate fuori quindi ogni ritaglio, uno dopo l'altro, disponendoli nell'ordine in cui hanno lasciato il sacco.
Copiate coscienziosamente. Il poema vi assomiglierà.
Ed eccovi uno scritto infinitamente originale e d'una sensibilità affascinante, sebbene incompresa dall'uomo della strada..." :sarcastic_hand:

ed io che pensavo che "Dada" fosse un qualche riferimento al "Dadaumpa" delle mitiche Kessler, si finisce mai d'imparare, Ti ringrazio, non avevo mai sentito nominare neanche Tristan Tzara, inizialmente mi son chiesto ma chi cazz'è questo fantomatico TT??? (chiaramente non è un'auto ne tanto meno un top trader) meno male che esiste Wikipedia, ma sai che mi piace un casino questo tizio.

« Per lanciare un manifesto bisogna volere: A, B, C, scagliare invettive contro 1, 2, 3, eccitarsi e aguzzare le ali per conquistare e diffonder grandi e piccole a,b,c firmare, gridare, bestemmiare, imprimere alla propria prosa l'accento dell'ovvietà assoluta, irrifiutabile, dimostrare il proprio non plus ultra e sostenere che la novità somiglia alla vita tanto quanto l'ultima apparizione di una cocotte dimostri l'essenza di Dio. Scrivo un manifesto e non voglio niente, eppure certe cose le dico, e sono per principio contro i manifesti, come del resto sono contro i principi (misurini per il valore morale di qualunque frase). Scrivo questo manifesto per provare che si possono fare contemporaneamente azioni contraddittorie, in un unico refrigerante respiro; sono contro l'azione, per la contraddizione continua e anche per l'affermazione, non sono né favorevole né contrario e non do spiegazioni perché detesto il buon senso. Dada non significa nulla. »

Dadànnnn
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