Da quando mi iscrissi a questo forum sono trascorsi quasi 11 anni, e come spesso si dice, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta. A fine aprile compirò 63 anni e ho deciso che da quel momento, per esorcizzare il passare inesorabile del tempo cambierò sistema di conteggio, quindi dal 30 di aprile anziché compiere gli anni di cui sopra, dirò che installerò la versione 6.3 del sottoscritto. A parte gli scherzi e le battute posso dire che in questo abbondante decennio tante cose sono accadute, grandi momenti di gioia, di felicità insperate, ma soprattutto grandissimi dolori. Fortunatamente il covid non ha toccato la mia famiglia e le mie amicizie, qualcuno si è ammalato, ma ne sono venuti fuori tutti senza problemi. Tante persone care mi hanno lasciato, prima fra tutte nel luglio del 2020 mia mamma… un dolore immane, indescrivibile che non mi abbandona mai, ma che è diventato il compagno di ogni istante della mia giornata. Dolore ingigantito da come si sono svolti gli eventi, a cui va aggiunto che, pur non essendoci più alcuna restrizione in quel periodo, ci fu consentito di vedere nostra mamma per 5 minuti, dopodiché venne tenuta nella camera mortuaria in osservazione per 48 ore e infine venne chiusa senza che potessi più vederla. Evito di raccontare i particolari che hanno portato al ricovero di mia madre e all'intervento che ha subito al femore, quanto è accaduto nelle settimane seguenti e i comportamenti di mio fratello che viveva con lei, che ha reso ancor più dolorosa la sua scomparsa. Nel 2018 il fratello di mia mamma morì all’improvviso per un arresto cardiaco una settimana prima di Natale. Uno zio fantastico con il quale da bambino ho condiviso momenti bellissimi. Nel 2019 ho perso un carissimo amico, molto più grande di me… una figura importantissima che per me è stato sia un padre, che un fratello, che un amico insostituibile. Se ne andò il 30 aprile, il giorno del mio compleanno, come a voler essere sicuro che non mi dimenticassi mai di lui. E ancora le mie amate cagnoline… in tre anni e mezzo mi hanno lasciato tutte e tre, l'ultima lo scorso 21 agosto. Se ne sono andate tutte tra le mie braccia e ora le loro ceneri sono in tre urne sul mio comodino.
Causa la mancanza di lavoro Ho passato momenti molto brutti, ho dovuto svendere il casale che stavo comprando in Toscana, il sogno di una vita, per poter far fronte alla quotidianità. Non ultimo, l'assoluta mancanza di rapporti, se non per gli auguri di Natale, di Pasqua e per il compleanno, con mio figlio.
Ho avuto anche momenti molto belli, di grandissima felicità, quando ritrovai Camilla e pensai che finalmente la gioia, la serenità, l'amore, mi avrebbero accompagnato fino alla fine dei miei giorni. Ma non fu così, ne ho raccontato in altri 3D, a marzo 2016, subito dopo Pasqua se n’è andata anche lei per sempre. Probabilmente da lassù è riuscita ad aiutarmi e dal 2017 sono riuscito a ricominciare lavorare, ovviamente non più nel mio settore… mi sono dovuto adattare e ho iniziato a fare il fattorino, inizialmente per qualche mese per Just Eat, poi ho lavorato direttamente per un ristorante cinese ed infine ho trovato un’agenzia di consegne espresse, i vecchi pony express, che cercava chi si occupasse di un loro cliente per consegne giornaliere. Dopo qualche mese questo cliente, una multinazionale estera mi ha proposto un rapporto di lavoro diretto, ovviamente a partita iva. Così dal 2018 collaboro con questa azienda, per la quale fino ad un anno fa ho provveduto ad effettuare la distribuzione dei loro prodotti girando tutta Milano con lo scooter, estate, inverno, con la pioggia con il sole. Da un anno a questa parte essendo aumentato notevolmente il lavoro e quindi la quantità dei pacchi, uso la macchina e mi sorbisco mediamente 150 km al giorno girando tutta la città. Riesco a guadagnare abbastanza bene e pian piano sto sistemando i casini creatisi in anni di crisi. A costo di apparire immodesto devo dire che i sacrifici, la determinazione, la caparbietà e le fatiche che ho messo in questo lavoro, almeno da questo punto di vista mi stanno ripagando.
A casa, invece, la situazione è sempre la stessa da anni ed è destinata a rimanere tale. C'è grande affetto sicuramente, ma ormai sono quasi 16 anni che viviamo praticamente come fratello e sorella, tra di noi non esiste più la benché minima intimità, come ho spesso raccontato, ho trascorso e trascorro lunghi periodi di astinenza. Dopo la morte di Camilla praticamente non ho più ha avuto rapporti. L'ultima volta fu con Ester e ho avuto modo di raccontare quanto accadde qui sul forum. Oggi dopo essermi speso per una vita per gli altri, parenti, amici e aver ricevuto sempre in cambio dei grandi due di picche, oggi mi ritrovo praticamente solo con i miei pensieri, le mie preoccupazioni e spesso anche con le mie paure. Ester è l’unica persona con la quale parlo e posso confrontarmi, purtroppo siamo sempre impegnati tutti e due e distanti, quindi il tempo e le volte che riusciamo a sentirci sono sempre davvero molto pochi, vedersi poi sembra quasi impossibile… chissà… in questi lunghi periodi di astinenza ho spesso pensato di rivolgermi a una delle tantissime ragazze presenti sui vari siti, prima non mi era proprio possibile economicamente, perché distrarre solo 50 euro da quello che era il bilancio mensile sarebbe stato veramente un grosso problema, ora che potrei farlo tranquillamente non mi va, da una parte non vedo una escort tra le tante che mi faccia scattare la molla e la voglia, non mi provocano il benché minimo desiderio, dall'altra parte so che non solo non mi risolverebbero il problema, ma che dopo sarebbe solo peggio. Arrivato alla mia età ho imparato a conoscermi, so come mi sentirei e so che non è solo il piacere fisico ciò di cui ho bisogno in questo momento, non pretendo certo un amore passionale, poi tutto è possibile, tutto può accadere, ora mi basterebbe un po' di calore, il calore di un abbraccio e il poter sentire che l’altra persona è contenta di stare con me anche se solo per un paio d’ore e non solo per quei pezzi di carta che lascerò sul comodino al termine dell’incontro. Tutto avrei pensato, ma non di arrivare a 63 anni in questo modo. In fondo chiedevo poco dalla vita, ho avuto le giuste ambizioni, ma mai desideri di ricchezza, potere o di scalata sociale. Sognavo solo una famiglia, una moglie che mi amasse, mi capisse, che fosse in grado di sostenermi nei momenti di difficoltà e di sconforto, un figlio a cui dedicare il mio tempo libero, per il quale costruire qualcosa. Volevo solo la normalità, quella normalità che a molti fa paura e dalla quale tanti fuggono. Non è stato così, non è stato per me… ho dato tanto in tutti questi anni e l’ho fatto sempre con il cuore, senza un secondo fine. Avrei meritato di più e non solo nei rapporti personali, ma anche in quelli professionali, nei quali a volte ho sbagliato io non osando di più, ma soprattutto mi sono visto scavalcare dai soliti furbetti. Come si dice? Niente di nuovo sotto il sole…
Così eccomi qui ad alzarmi alla mattina alle 6:00 e a rientrare mai prima delle 19:00, mangiare, spesso dopo aver preparato io stesso, fare il resoconto della giornata da trasmettere via mail. Il mio primo pensiero quando mi sveglio è immaginare quando finalmente potrò sdraiarmi nuovamente, così come la sera quando vado a dormire l'ultimo pensiero è la preoccupazione di dovermi alzare dopo non più di 4-5 ore di sonno. Non è questa la vita che avrei immaginato di fare a questa età, volevo solo un briciolo di serenità. Quello che faccio non so neppure io per chi e per cosa lo stia facendo, so solamente che a tenermi compagnia c’è un infinita tristezza e una grandissima malinconia.
Su questo forum ho raccontato molto di me, dalla mia infanzia, ai primi amori, al grande amore, al servizio militare, alla missione in Libano, dal matrimonio alla nascita di mio figlio… le avventure, ed ora questo nulla, questo grande malessere che è un lusso che non posso permettermi, ma che sta togliendo pian piano un senso alla mia esistenza. Non è un gran bel bilancio e mentre non posso farmi una colpa per quanto riguarda la sfera professionale, nel privato, nei miei rapporti sentimentali devo riconoscere di avere la mia dose di responsabilità. Un matrimonio, come lo è stato il mio, non finisce per la colpa esclusiva di una parte, non ha neppure senso mettersi col bilancino a vedere da che parte pende di più il braccio, non importa chi ha iniziato o chi ha più colpe… avrei dovuto sicuramente essere più autorevole, meno rigido, far valere di più le mie ragioni anziché lasciar perdere per il quieto vivere, che poi tutto è tranne che un vivere tranquillo e in fondo sono gli stessi errori che ho compiuto con la mia attuale compagna, forse in entrambi i casi per il troppo amore e per le troppe aspettative riversate in questi due rapporti. Perché ho raccontato tutto questo? Perché qui , su questo forum? Perché é in questo luogo che ho sempre raccontato di me, perché avevo bisogno di far uscire questi pensieri dalla mia testa, perché vederli scritti è un po’ un modo per esorcizzarli, perché non saprei a chi altro raccontarli. Non voglio dare consigli a nessuno, sono l'ultima persona che può farlo, però un piccolo suggerimento concedetemelo. Se anche il vostro è un matrimonio che vi va stretto, se ci sono delle incomprensioni, cercate di parlarne, ma soprattutto siate contenti della banalità, e perché no, della noia della vita quotidiana, cercate l’abbraccio di chi vi sta accanto non negate il bacio della buonanotte o una semplice carezza e se avete la fortuna di avere tutto questo… beh, ricordatevi sempre che siete le persone più ricche del mondo. L’augurio che faccio a tutti, nessuno escluso è che non dobbiate mai provare le sensazioni e malessere che sto vivendo in questo periodo.
Un abbraccio grande e sincero a tutti voi.
ACE
Causa la mancanza di lavoro Ho passato momenti molto brutti, ho dovuto svendere il casale che stavo comprando in Toscana, il sogno di una vita, per poter far fronte alla quotidianità. Non ultimo, l'assoluta mancanza di rapporti, se non per gli auguri di Natale, di Pasqua e per il compleanno, con mio figlio.
Ho avuto anche momenti molto belli, di grandissima felicità, quando ritrovai Camilla e pensai che finalmente la gioia, la serenità, l'amore, mi avrebbero accompagnato fino alla fine dei miei giorni. Ma non fu così, ne ho raccontato in altri 3D, a marzo 2016, subito dopo Pasqua se n’è andata anche lei per sempre. Probabilmente da lassù è riuscita ad aiutarmi e dal 2017 sono riuscito a ricominciare lavorare, ovviamente non più nel mio settore… mi sono dovuto adattare e ho iniziato a fare il fattorino, inizialmente per qualche mese per Just Eat, poi ho lavorato direttamente per un ristorante cinese ed infine ho trovato un’agenzia di consegne espresse, i vecchi pony express, che cercava chi si occupasse di un loro cliente per consegne giornaliere. Dopo qualche mese questo cliente, una multinazionale estera mi ha proposto un rapporto di lavoro diretto, ovviamente a partita iva. Così dal 2018 collaboro con questa azienda, per la quale fino ad un anno fa ho provveduto ad effettuare la distribuzione dei loro prodotti girando tutta Milano con lo scooter, estate, inverno, con la pioggia con il sole. Da un anno a questa parte essendo aumentato notevolmente il lavoro e quindi la quantità dei pacchi, uso la macchina e mi sorbisco mediamente 150 km al giorno girando tutta la città. Riesco a guadagnare abbastanza bene e pian piano sto sistemando i casini creatisi in anni di crisi. A costo di apparire immodesto devo dire che i sacrifici, la determinazione, la caparbietà e le fatiche che ho messo in questo lavoro, almeno da questo punto di vista mi stanno ripagando.
A casa, invece, la situazione è sempre la stessa da anni ed è destinata a rimanere tale. C'è grande affetto sicuramente, ma ormai sono quasi 16 anni che viviamo praticamente come fratello e sorella, tra di noi non esiste più la benché minima intimità, come ho spesso raccontato, ho trascorso e trascorro lunghi periodi di astinenza. Dopo la morte di Camilla praticamente non ho più ha avuto rapporti. L'ultima volta fu con Ester e ho avuto modo di raccontare quanto accadde qui sul forum. Oggi dopo essermi speso per una vita per gli altri, parenti, amici e aver ricevuto sempre in cambio dei grandi due di picche, oggi mi ritrovo praticamente solo con i miei pensieri, le mie preoccupazioni e spesso anche con le mie paure. Ester è l’unica persona con la quale parlo e posso confrontarmi, purtroppo siamo sempre impegnati tutti e due e distanti, quindi il tempo e le volte che riusciamo a sentirci sono sempre davvero molto pochi, vedersi poi sembra quasi impossibile… chissà… in questi lunghi periodi di astinenza ho spesso pensato di rivolgermi a una delle tantissime ragazze presenti sui vari siti, prima non mi era proprio possibile economicamente, perché distrarre solo 50 euro da quello che era il bilancio mensile sarebbe stato veramente un grosso problema, ora che potrei farlo tranquillamente non mi va, da una parte non vedo una escort tra le tante che mi faccia scattare la molla e la voglia, non mi provocano il benché minimo desiderio, dall'altra parte so che non solo non mi risolverebbero il problema, ma che dopo sarebbe solo peggio. Arrivato alla mia età ho imparato a conoscermi, so come mi sentirei e so che non è solo il piacere fisico ciò di cui ho bisogno in questo momento, non pretendo certo un amore passionale, poi tutto è possibile, tutto può accadere, ora mi basterebbe un po' di calore, il calore di un abbraccio e il poter sentire che l’altra persona è contenta di stare con me anche se solo per un paio d’ore e non solo per quei pezzi di carta che lascerò sul comodino al termine dell’incontro. Tutto avrei pensato, ma non di arrivare a 63 anni in questo modo. In fondo chiedevo poco dalla vita, ho avuto le giuste ambizioni, ma mai desideri di ricchezza, potere o di scalata sociale. Sognavo solo una famiglia, una moglie che mi amasse, mi capisse, che fosse in grado di sostenermi nei momenti di difficoltà e di sconforto, un figlio a cui dedicare il mio tempo libero, per il quale costruire qualcosa. Volevo solo la normalità, quella normalità che a molti fa paura e dalla quale tanti fuggono. Non è stato così, non è stato per me… ho dato tanto in tutti questi anni e l’ho fatto sempre con il cuore, senza un secondo fine. Avrei meritato di più e non solo nei rapporti personali, ma anche in quelli professionali, nei quali a volte ho sbagliato io non osando di più, ma soprattutto mi sono visto scavalcare dai soliti furbetti. Come si dice? Niente di nuovo sotto il sole…
Così eccomi qui ad alzarmi alla mattina alle 6:00 e a rientrare mai prima delle 19:00, mangiare, spesso dopo aver preparato io stesso, fare il resoconto della giornata da trasmettere via mail. Il mio primo pensiero quando mi sveglio è immaginare quando finalmente potrò sdraiarmi nuovamente, così come la sera quando vado a dormire l'ultimo pensiero è la preoccupazione di dovermi alzare dopo non più di 4-5 ore di sonno. Non è questa la vita che avrei immaginato di fare a questa età, volevo solo un briciolo di serenità. Quello che faccio non so neppure io per chi e per cosa lo stia facendo, so solamente che a tenermi compagnia c’è un infinita tristezza e una grandissima malinconia.
Su questo forum ho raccontato molto di me, dalla mia infanzia, ai primi amori, al grande amore, al servizio militare, alla missione in Libano, dal matrimonio alla nascita di mio figlio… le avventure, ed ora questo nulla, questo grande malessere che è un lusso che non posso permettermi, ma che sta togliendo pian piano un senso alla mia esistenza. Non è un gran bel bilancio e mentre non posso farmi una colpa per quanto riguarda la sfera professionale, nel privato, nei miei rapporti sentimentali devo riconoscere di avere la mia dose di responsabilità. Un matrimonio, come lo è stato il mio, non finisce per la colpa esclusiva di una parte, non ha neppure senso mettersi col bilancino a vedere da che parte pende di più il braccio, non importa chi ha iniziato o chi ha più colpe… avrei dovuto sicuramente essere più autorevole, meno rigido, far valere di più le mie ragioni anziché lasciar perdere per il quieto vivere, che poi tutto è tranne che un vivere tranquillo e in fondo sono gli stessi errori che ho compiuto con la mia attuale compagna, forse in entrambi i casi per il troppo amore e per le troppe aspettative riversate in questi due rapporti. Perché ho raccontato tutto questo? Perché qui , su questo forum? Perché é in questo luogo che ho sempre raccontato di me, perché avevo bisogno di far uscire questi pensieri dalla mia testa, perché vederli scritti è un po’ un modo per esorcizzarli, perché non saprei a chi altro raccontarli. Non voglio dare consigli a nessuno, sono l'ultima persona che può farlo, però un piccolo suggerimento concedetemelo. Se anche il vostro è un matrimonio che vi va stretto, se ci sono delle incomprensioni, cercate di parlarne, ma soprattutto siate contenti della banalità, e perché no, della noia della vita quotidiana, cercate l’abbraccio di chi vi sta accanto non negate il bacio della buonanotte o una semplice carezza e se avete la fortuna di avere tutto questo… beh, ricordatevi sempre che siete le persone più ricche del mondo. L’augurio che faccio a tutti, nessuno escluso è che non dobbiate mai provare le sensazioni e malessere che sto vivendo in questo periodo.
Un abbraccio grande e sincero a tutti voi.
ACE