RIFERIMENTO INTERNET (obbligatorio)
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http://www.moscarossa.biz/vediaccompa.php?id_accompa=4870
http://www.cercoincontri.com/index.php?option=com_adsmanager&page=show_ad&adid=921
http://parma.bakeca.it/donna-cerca-uomo-0?4038502
CITTA DELL'INCONTRO:
NOME INSERZIONISTA:
NAZIONALITA':
ETA':
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO:
SERVIZI OFFERTI:
RATE DI PARTENZA:
RATE CONCORDATO:
DESCRIZIONE FISICA:
ATTITUDINE:
REPERIBILITA':
LA MIA ESPERIENZA:
Visitata la suddetta operatrice, che riceve nello scopificio di via Baganzola, e della quale ricordavo di aver letto qualcosa di positivo. La cosa è iniziata con un intoppo, perché dopo la telefonata di rito, e dopo averla raggiunta in 10 minuti e richiamata, mi dice che devo aspettare 15 minuti perché è impegnata; dato che esito rilancia a 10 minuti; mi scoccio: "No, guarda, magari ti richiamo un'altra volta". Dopo una mezzoretta non ho ancora reperito un'alternativa nella to-do list perciò la richiamo chiedendole di aspettarmi. Avvisatala appena arrivato al condominio, dice "Ti apro subito" e invece mi lascia qualche minuto alla porta (cosa odiosa!); infine mi apre giusto un secondo prima che me ne vada fanculandola. Dopo i convenevoli mi spiega che prima non era lei impegnata, ma la sua coinquilina (non so chi sia) che evidentemente occupava l'unico locale utile (e che probabilmente scopava con l'improponibile ciccione calvo dallo sguardo ebete che ho incontrato sulle scale...). Le foto sono chiaramente le sue e sono abbastanza attendibili; si tratta di una brasiliana secondo me più vicina ai 30 (se non oltre) che ai 20, fisico "normale", tette piccole e flaccidine ma dotate di due enormi capezzoloni morbidi interessanti da succhiare. Lei: "Allora, cosa facciamo? Sai, io faccio un po' tutto..."; io: "Ok, allora facciamo tutto, ma ti posso dare 100"; lei sorridente: "Va bene!". Si parte; una volta ignudi mi stende con fare felino, prende possesso dell'attrezzatura (con relativi complimenti "Che bello, che grosso!", che fanno sempre piacere) e inizia una discreta lecco-succhiata al naturale; bella, però dopo 15 secondi lo calza con l'orrido gommone rosso e sempre con fare da gattona si impala, prima a metà e poi fino in fondo. Parte a cavalcare a rana con buona tecnica e discreta simulazione di partecipazione, però poi si fa prendere dalla foga e con alcune botte mi fa temere per l'integrità strutturale del mio bacino, allora mi tiro su, le cingo la schiena con un braccio e con un'ardita manovra acrobatica la ribalto a missionario senza uscire da lei. Segue copulazione standard con qualche variante, condita da baci in bocca concessi volentieri, ma nel mentre arriva la sempre temuta esortazione a venire; la ignoro (ma la poesia è già compromessa) e dopo poco esco e la posiziono a pecora; durante la pecorizzazione continua l'odiosa esortazione (che palle!), al che azzardo un: "E il culetto? Proviamo?" solo per sentirmi rispondere: "Per quello sono 150...". Non provo neppure ad appellarmi al contratto stipulato (la poesia a questo punto è morta) e rinuncio, lei mi sfila il gommone e concludo di mano sulle tette. Dopo provo un po' di conversazione, anche se il suo italiano è molto limitato, e lei mi confida che con la crisi che c'è lavora pochissimo: a parte me nella giornata ha avuto un solo cliente la mattina, e dice che i suoi telefoni non suonano mai, che ogni tanto cambia città perché dopo i primi giorni non arriva più nessuno (è stata a Milano e a Reggio). Più avanti vorrebbe fare un viaggio in Brasile, ma solo se riuscirà prima a guadagnare abbastanza per permettersi il costo. Mi viene la tentazione di spiegarle che vista la situazione economica generale, l'unico modo per garantirsi il lavoro sarebbe fidelizzare i clienti, migliorando il suo rapporto prestazioni/prezzo e soprattutto comportandosi più correttamente, ma soprassiedo (se non l'ha capito da sola probabilmente sarebbe inutile anche spiegarglielo). In conclusione, lei sarebbe anche abbastanza brava e gentile, ma la propensione ad accelerare i tempi e il mancato rispetto delle condizioni pattuite non può che decretare la sua bocciatura.
Telefoni:
XXX.4038502
XXX.7724279
Diapositiva:
[spoiler:c7kmvz3d]
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REPERIBILITA':
LA MIA ESPERIENZA:
Visitata la suddetta operatrice, che riceve nello scopificio di via Baganzola, e della quale ricordavo di aver letto qualcosa di positivo. La cosa è iniziata con un intoppo, perché dopo la telefonata di rito, e dopo averla raggiunta in 10 minuti e richiamata, mi dice che devo aspettare 15 minuti perché è impegnata; dato che esito rilancia a 10 minuti; mi scoccio: "No, guarda, magari ti richiamo un'altra volta". Dopo una mezzoretta non ho ancora reperito un'alternativa nella to-do list perciò la richiamo chiedendole di aspettarmi. Avvisatala appena arrivato al condominio, dice "Ti apro subito" e invece mi lascia qualche minuto alla porta (cosa odiosa!); infine mi apre giusto un secondo prima che me ne vada fanculandola. Dopo i convenevoli mi spiega che prima non era lei impegnata, ma la sua coinquilina (non so chi sia) che evidentemente occupava l'unico locale utile (e che probabilmente scopava con l'improponibile ciccione calvo dallo sguardo ebete che ho incontrato sulle scale...). Le foto sono chiaramente le sue e sono abbastanza attendibili; si tratta di una brasiliana secondo me più vicina ai 30 (se non oltre) che ai 20, fisico "normale", tette piccole e flaccidine ma dotate di due enormi capezzoloni morbidi interessanti da succhiare. Lei: "Allora, cosa facciamo? Sai, io faccio un po' tutto..."; io: "Ok, allora facciamo tutto, ma ti posso dare 100"; lei sorridente: "Va bene!". Si parte; una volta ignudi mi stende con fare felino, prende possesso dell'attrezzatura (con relativi complimenti "Che bello, che grosso!", che fanno sempre piacere) e inizia una discreta lecco-succhiata al naturale; bella, però dopo 15 secondi lo calza con l'orrido gommone rosso e sempre con fare da gattona si impala, prima a metà e poi fino in fondo. Parte a cavalcare a rana con buona tecnica e discreta simulazione di partecipazione, però poi si fa prendere dalla foga e con alcune botte mi fa temere per l'integrità strutturale del mio bacino, allora mi tiro su, le cingo la schiena con un braccio e con un'ardita manovra acrobatica la ribalto a missionario senza uscire da lei. Segue copulazione standard con qualche variante, condita da baci in bocca concessi volentieri, ma nel mentre arriva la sempre temuta esortazione a venire; la ignoro (ma la poesia è già compromessa) e dopo poco esco e la posiziono a pecora; durante la pecorizzazione continua l'odiosa esortazione (che palle!), al che azzardo un: "E il culetto? Proviamo?" solo per sentirmi rispondere: "Per quello sono 150...". Non provo neppure ad appellarmi al contratto stipulato (la poesia a questo punto è morta) e rinuncio, lei mi sfila il gommone e concludo di mano sulle tette. Dopo provo un po' di conversazione, anche se il suo italiano è molto limitato, e lei mi confida che con la crisi che c'è lavora pochissimo: a parte me nella giornata ha avuto un solo cliente la mattina, e dice che i suoi telefoni non suonano mai, che ogni tanto cambia città perché dopo i primi giorni non arriva più nessuno (è stata a Milano e a Reggio). Più avanti vorrebbe fare un viaggio in Brasile, ma solo se riuscirà prima a guadagnare abbastanza per permettersi il costo. Mi viene la tentazione di spiegarle che vista la situazione economica generale, l'unico modo per garantirsi il lavoro sarebbe fidelizzare i clienti, migliorando il suo rapporto prestazioni/prezzo e soprattutto comportandosi più correttamente, ma soprassiedo (se non l'ha capito da sola probabilmente sarebbe inutile anche spiegarglielo). In conclusione, lei sarebbe anche abbastanza brava e gentile, ma la propensione ad accelerare i tempi e il mancato rispetto delle condizioni pattuite non può che decretare la sua bocciatura.
Telefoni:
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Diapositiva:
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