Racconto la seguente storia della quale sono venuto a conoscenza.
Diversi anni fa, un mio conoscente, verso le 02.00 di notte stava attraversando con la propria vettura una frazione abitata su una strada statale principale, quando, vicino ad una pensilina d’una fermata dell’autobus, ha notato una ragazza, che chiedeva un passaggio con il classico pollice alzato verso l’alto per l’autostop.
Poco prima di questa persona, a non oltre cinquanta metri di distanza, si vedeva un’automobile con a bordo un tizio, parcheggiata sul medesimo lato della connessa via e nello stesso senso di marcia.
Il mio conoscente s’è fermato a parlare con la citata donna ed è scaturito il seguente dialogo.
Ragazza: “Mi porti alla città là infondo? Adesso non ci sono più mezzi per raggiungerla”.
Amico: “Non ti puoi far accompagnare da quella persona, che sta con la sua vettura qui dietro”?
Ragazza: “Quello deve andare in direzione opposta e sta aspettando un amico”.
Il mio conoscente ha avuto dei dubbi di stranezza su tutto ciò ed all’improvviso si è creata nella sua mente una certa idea, che descrivo, continuando a raccontare il dialogo tra i due soggetti in questione.
Amico: “Hai un telefonino”?
Ragazza: “Sì”.
Amico: “Prendilo e componi e chiama questo numero, per favore”.
Ragazza: “Va bene”.
La stessa ha preso l’apparecchio suddetto e ha composto il numero dettato dal mio amico, però, senza schiacciare il tasto finale di chiamata. Prima di compiere tale ultima operazione, la medesima donna ha chiesto al mio conoscente.
Ragazza: “Di chi è questo numero”?
Amico: “E’ il mio sul qui presente apparecchio”.
Ragazza: “Perché ciò”?
Amico: “In questo modo se mi succede qualcosa, la Magistratura potrà avere degli indizi su cui indagare”!
Dopo quest’ultime parole, la stessa donna rapidamente ha spento il suo telefonino ed è scappata a bordo dell’autovettura del tizio, precedentemente descritto. In pochi secondi, la medesima ragazza ha spiegato il tutto al suddetto uomo, il quale successivamente ha avviato il motore del rispettivo veicolo e lo stesso ha compiuto una veloce inversione di marcia, sgommando in direzione opposta a quella in cui la donna in questione ed il mio conoscente erano diretti.
Diversi anni fa, un mio conoscente, verso le 02.00 di notte stava attraversando con la propria vettura una frazione abitata su una strada statale principale, quando, vicino ad una pensilina d’una fermata dell’autobus, ha notato una ragazza, che chiedeva un passaggio con il classico pollice alzato verso l’alto per l’autostop.
Poco prima di questa persona, a non oltre cinquanta metri di distanza, si vedeva un’automobile con a bordo un tizio, parcheggiata sul medesimo lato della connessa via e nello stesso senso di marcia.
Il mio conoscente s’è fermato a parlare con la citata donna ed è scaturito il seguente dialogo.
Ragazza: “Mi porti alla città là infondo? Adesso non ci sono più mezzi per raggiungerla”.
Amico: “Non ti puoi far accompagnare da quella persona, che sta con la sua vettura qui dietro”?
Ragazza: “Quello deve andare in direzione opposta e sta aspettando un amico”.
Il mio conoscente ha avuto dei dubbi di stranezza su tutto ciò ed all’improvviso si è creata nella sua mente una certa idea, che descrivo, continuando a raccontare il dialogo tra i due soggetti in questione.
Amico: “Hai un telefonino”?
Ragazza: “Sì”.
Amico: “Prendilo e componi e chiama questo numero, per favore”.
Ragazza: “Va bene”.
La stessa ha preso l’apparecchio suddetto e ha composto il numero dettato dal mio amico, però, senza schiacciare il tasto finale di chiamata. Prima di compiere tale ultima operazione, la medesima donna ha chiesto al mio conoscente.
Ragazza: “Di chi è questo numero”?
Amico: “E’ il mio sul qui presente apparecchio”.
Ragazza: “Perché ciò”?
Amico: “In questo modo se mi succede qualcosa, la Magistratura potrà avere degli indizi su cui indagare”!
Dopo quest’ultime parole, la stessa donna rapidamente ha spento il suo telefonino ed è scappata a bordo dell’autovettura del tizio, precedentemente descritto. In pochi secondi, la medesima ragazza ha spiegato il tutto al suddetto uomo, il quale successivamente ha avviato il motore del rispettivo veicolo e lo stesso ha compiuto una veloce inversione di marcia, sgommando in direzione opposta a quella in cui la donna in questione ed il mio conoscente erano diretti.