Telefonia & sicurezza.

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Lombardia
Racconto la seguente storia della quale sono venuto a conoscenza.
Diversi anni fa, un mio conoscente, verso le 02.00 di notte stava attraversando con la propria vettura una frazione abitata su una strada statale principale, quando, vicino ad una pensilina d’una fermata dell’autobus, ha notato una ragazza, che chiedeva un passaggio con il classico pollice alzato verso l’alto per l’autostop.
Poco prima di questa persona, a non oltre cinquanta metri di distanza, si vedeva un’automobile con a bordo un tizio, parcheggiata sul medesimo lato della connessa via e nello stesso senso di marcia.
Il mio conoscente s’è fermato a parlare con la citata donna ed è scaturito il seguente dialogo.
Ragazza: “Mi porti alla città là infondo? Adesso non ci sono più mezzi per raggiungerla”.
Amico: “Non ti puoi far accompagnare da quella persona, che sta con la sua vettura qui dietro”?
Ragazza: “Quello deve andare in direzione opposta e sta aspettando un amico”.
Il mio conoscente ha avuto dei dubbi di stranezza su tutto ciò ed all’improvviso si è creata nella sua mente una certa idea, che descrivo, continuando a raccontare il dialogo tra i due soggetti in questione.
Amico: “Hai un telefonino”?
Ragazza: “Sì”.
Amico: “Prendilo e componi e chiama questo numero, per favore”.
Ragazza: “Va bene”.
La stessa ha preso l’apparecchio suddetto e ha composto il numero dettato dal mio amico, però, senza schiacciare il tasto finale di chiamata. Prima di compiere tale ultima operazione, la medesima donna ha chiesto al mio conoscente.
Ragazza: “Di chi è questo numero”?
Amico: “E’ il mio sul qui presente apparecchio”.
Ragazza: “Perché ciò”?
Amico: “In questo modo se mi succede qualcosa, la Magistratura potrà avere degli indizi su cui indagare”!
Dopo quest’ultime parole, la stessa donna rapidamente ha spento il suo telefonino ed è scappata a bordo dell’autovettura del tizio, precedentemente descritto. In pochi secondi, la medesima ragazza ha spiegato il tutto al suddetto uomo, il quale successivamente ha avviato il motore del rispettivo veicolo e lo stesso ha compiuto una veloce inversione di marcia, sgommando in direzione opposta a quella in cui la donna in questione ed il mio conoscente erano diretti.
 
franco volevano fottere soldi?
Penso di sì. Il tutto mi è stato raccontato. Comunque, a prescindere dalla storia, mi sembra una buona idea quella di scambiarsi i numeri di telefono, al fine di facilitare le eventuali indagini in merito, quando si danno passaggi a sconosciuti, ovvero s'incontra questi.
 
Così facendo però si mette a disposizione di qualche malintenzionato il proprio numero di telefono.
 
Basta semplicemente non dare passaggi.
Per chi va ad otr il rischio c'è nella stessa proporzione della signorina di incontrare un malintenzionato
 
Racconto la seguente storia della quale sono venuto a conoscenza.
Diversi anni fa, un mio conoscente, verso le 02.00 di notte stava attraversando con la propria vettura una frazione abitata su una strada statale principale, quando, vicino ad una pensilina d’una fermata dell’autobus, ha notato una ragazza, che chiedeva un passaggio con il classico pollice alzato verso l’alto per l’autostop.
Poco prima di questa persona, a non oltre cinquanta metri di distanza, si vedeva un’automobile con a bordo un tizio, parcheggiata sul medesimo lato della connessa via e nello stesso senso di marcia.
Il mio conoscente s’è fermato a parlare con la citata donna ed è scaturito il seguente dialogo.
Ragazza: “Mi porti alla città là infondo? Adesso non ci sono più mezzi per raggiungerla”.
Amico: “Non ti puoi far accompagnare da quella persona, che sta con la sua vettura qui dietro”?
Ragazza: “Quello deve andare in direzione opposta e sta aspettando un amico”.
Il mio conoscente ha avuto dei dubbi di stranezza su tutto ciò ed all’improvviso si è creata nella sua mente una certa idea, che descrivo, continuando a raccontare il dialogo tra i due soggetti in questione.
Amico: “Hai un telefonino”?
Ragazza: “Sì”.
Amico: “Prendilo e componi e chiama questo numero, per favore”.
Ragazza: “Va bene”.
La stessa ha preso l’apparecchio suddetto e ha composto il numero dettato dal mio amico, però, senza schiacciare il tasto finale di chiamata. Prima di compiere tale ultima operazione, la medesima donna ha chiesto al mio conoscente.
Ragazza: “Di chi è questo numero”?
Amico: “E’ il mio sul qui presente apparecchio”.
Ragazza: “Perché ciò”?
Amico: “In questo modo se mi succede qualcosa, la Magistratura potrà avere degli indizi su cui indagare”!
Dopo quest’ultime parole, la stessa donna rapidamente ha spento il suo telefonino ed è scappata a bordo dell’autovettura del tizio, precedentemente descritto. In pochi secondi, la medesima ragazza ha spiegato il tutto al suddetto uomo, il quale successivamente ha avviato il motore del rispettivo veicolo e lo stesso ha compiuto una veloce inversione di marcia, sgommando in direzione opposta a quella in cui la donna in questione ed il mio conoscente erano diretti.

Qualche settimana fa ho letto nella sezione OTR di un episodio analogo verificatosi nei dintorni di Bologna. In quel caso purtroppo il malcapitato è stato scippato. La ragazza in questione ovviamente non era un'operatrice del settore.
Di certo il tuo amico non è uno sprovveduto, anzi.
 
Così facendo però si mette a disposizione di qualche malintenzionato il proprio numero di telefono.
Non vedo proprio cosa potrebbe fare il malintenzionato con il proprio numero telefonico. Non dovrebbero esistere gli elenchi in merito e le loft non dovrebbero mettere il proprio numero sugli annunci in Rete o sui giornali.
 
Qualche settimana fa ho letto nella sezione OTR di un episodio analogo verificatosi nei dintorni di Bologna. In quel caso purtroppo il malcapitato è stato scippato. La ragazza in questione ovviamente non era un'operatrice del settore.
Di certo il tuo amico non è uno sprovveduto, anzi.
Non so dove è successo tale episodio, comunque in Lombardia od in Emilia e diversi anni fa.
Giustamente, ha preso spunto dal carpooling on line, dove nell'offrire e chiedere passaggi si è registrati e quindi rintracciabili.
Non per nulla le loft scrivono nei propri annunci: "niente numeri anonimi".
 
A prescindere dal fatto di saper utilizzare le armi, non si può, se non si ha la relativa licenza ed in questo caso bisogna tenere la stessa smontata.
Non confondere il porto d'armi normale con quello sportivo.
Con quello sportivo devi comunque portare con te l'arma smontata, con quello ordinario può portarla smontata. la sola legale detenzione non consente in alcun modo di portarla al di fuori della propria abitazione.
 
Non confondere il porto d'armi normale con quello sportivo.
Con quello sportivo devi comunque portare con te l'arma smontata, con quello ordinario può portarla smontata. la sola legale detenzione non consente in alcun modo di portarla al di fuori della propria abitazione.

o c'è un errore...... o sempre smontata deve essere
.... ?????
 
Oops......
con il porto d'armi per difesa personale, si può (ovviamente) portare con sè l'arma montata, carica, pronta all'uso.
Il porto d'armi sportivo consente di andare da casa al poligono, e occorre avere l'arma smontata: inoltre, non si può uscire da casa con le munizioni (anche se quest'ultimo aspetto dovrei riverificarlo).
 
Si, le munizioni si acquistano al poligono e vanno utilizzate all'interno del poligono stesso.
 
Oops......
con il porto d'armi per difesa personale, si può (ovviamente) portare con sè l'arma montata, carica, pronta all'uso.
Il porto d'armi sportivo consente di andare da casa al poligono, e occorre avere l'arma smontata: inoltre, non si può uscire da casa con le munizioni (anche se quest'ultimo aspetto dovrei riverificarlo).
http://www.earmi.it/diritto/faq/portpist.htm
Purtroppo, esiste l'articolo 7 della Legge 75/1958 "Merlin", il quale è derogato solo ai fini fiscali e non certo per qualsiasi altro campo! Quindi se si fosse punters o pays, non si potrebbe avere il diritto al porto d'armi per difesa personale.
Comunque, in tema al thread, una chiamata al 112 od al 113 con lo smartphone dovrebbe far scattare l'individuazione istantanea del relativo apparecchio.
 
o c'è un errore...... o sempre smontata deve essere
.... ?????

Si, relativamente al porto d'armi per uso sportivo, per il trasporto l'arma deve essere smontata in più parti e possibilmente contenuta in contenitori diversi, il trasporto dell'arma, anche smontata il più parti ma nello stesso contenitore ( sacca, scatola o qualsiasi altro contenitore ) è espressamente vietato e sanzionabile in caso di controllo.
Lo stesso dicasi per quanto concerne il munizionamento che deve essere trasportato in un contenitore diverso da quello contenente l'arma.
In due parole.. il tutto serve ad impedirne un eventuale pronto impiego.
Occorre precisare però che abitualmente i gestori dei poligoni di tiro, non consentono l'uso di proprio munizionamento, così come non permettono l'uso di armi di eccessiva potenza, in pratica se vuoi fare il Rambo de nojaltri ... lo vai a fare da un altra parte.
Ho una calibro 50, meglio avevo, visto che è in armeria in conto vendita, e con il cavolo che me ne permettevano l'uso.
Termino, il munizionamento acquistabile in poligono è normalmente di tipo ridotto e serve ad evitare il danneggiamento delle strutture.
Francamente, visto che il poligono che frequento offre questo servizio, da tempo noleggio l'arma in poligono ed uso ovviamente il loro munizionamento. Peraltro in questo modo neppure servirebbe il porto d'armi infatti l'accesso al poligono, il noleggio di un arma ed il suo uso sportivo in ambiente chiuso e controllato non richiede il possesso di alcun porto d'armi.
 
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