ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO:
Numero di telefono: 3206171055 3888342055
Index: 32061710xx 38883420xx
Riferimento internet:
Ciao sono Thais Una trans esclusiva per uomini, che apprezzano le cose belle della vita!! Bellissima e giovane come puoi ammirare nelle foto!! 21 anni, A/P, alta 1,80, magra, dolce, con 22 motivi…
escorthub.info
PT ID: 37574
Conformità dell'annuncio: 100% nei selfie, le foto professionali hanno la solita postproduzione.
Città dove è avvenuto l'incontro: Napoli
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della trans: Thais Ferraz
Nazionalità: Brasiliana
Età apparente: 30
Descrizione fisica: Thais ha un corpo di rara bellezza, gli highlights sono i fianchi di Venere, il culo della Callipigia, il punto vita, i seni, morbidi, abbondanti e uniti, una quarta magnifica dalla forma circolare e teneri nella consistenza. Capezzoli rotondi e preziosi che guardano il cielo. Il viso è dolce e angelico, zigomi pronunciati, nasino delicato, taglio d’occhi da felina in calore, ti chiava con lo sguardo. La classica ragazza trans che sprizza femminilità da tutti i pori. Fregna imperiale.
Dotazione: M granitico e resistente, glabro, non depilato, proprio glabro, perfettamente liscio al contorno. Notevole e soda la sacca scortale. Thais ha decisamente un bel cazzo. Bello quasi quanto il mio ?
Attitudine: tigre da materasso, forse troppo attenta al “conquibus”, vanitosa e può permetterselo, insomma se la tira un po’ ma a letto, se vuole, rende come una fuoriserie.
Reperibilità: cordiale e disponibile al telefono, appuntamento preso con un’ora di preavviso e rispettato egregiamente (casualità? professionalità? Sticazzi)
DATI RELATIVI AL SERVIZIO:
Compenso richiesto: 100
Compenso concordato: 100+100 di mancia
Servizi offerti: non ho approfondito
Servizi usufruiti: BOOKING, DFK, HJ, BBJ, BL, DT, 69, FINGERING a lei, RIMMING a lei, QUEENING su di me, RAI2 (PASS), ROUGH FUCK, PSE, COB entrambi.
Durata dell'incontro: 38 minuti dtd
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO:
Facilità di parcheggio: ero su due ruote
Igiene dei locali: buona
Presenza di barriere architettoniche: rampa di scale stretta all’interno dell’appartamento, dalla porta al solaio di calpestio.
LA MIA RECENSIONE:
Ho chiamato Thais con un’ora di preavviso e mi ha concesso un appuntamento dopo avermi specificato il suo rate. Una piotta per un giro di giostra. Aggiudicato! Mi ha fatto attendere solo 5 minuti prima di indicarmi ingresso e piano. Una volta dentro mi appare lei in lingerie. Me l’aspettavo più piccina, sui tacchi svettava fino alla mia stessa altezza, forse poco oltre. Appena varcato l’uscio una rampa di scale conduce all’alcova. Un po’ di roba in giro, letto sfatto, ma tutto sommato decente e pulito. Chiedo del bagno per lavare subito le mani. Sono tornato da lei per cercare di misurare la temperatura. La rampa di scale non mi aveva dato modo di abbracciarla. Ho provato a baciarla ma lei ha schivato con un bacio sulla guancia e mi ha invitato a lavare anche tutto il resto. Poi la solita domanda del cazzo:
“Cosa facciamo?”
“Thais facciamo che ci buttiamo a letto e vediamo cosa succede?”
Lo sapevo, dovevo capirlo dall’aspetto da saltapuzzettina vip di Instagram che questa era solo un’altra stronza.
“Sì che me lo lavo il pesce” pensavo tra me e me mentre tiravo fuori listerine, doccia schiuma e un telo dal kit del piccolo trombino. Lei sorrideva alla vista del mio armamentario, mi ha offerto un suo telo che ho rifiutato per non sprecargliene nessuno. Un po’ rammaricato mi sono denudato per andare ad insaponare il gingillo che intanto era sveglio e teso.
Mi son detto,
“se deve fare la stronza tanto vale che comincio io!”
Sono tornato da lei che mi aspettava a sfinge sul letto in tenuta da combattimento, minchia quanto cazzo è bona, e le ho chiesto sorridendo:
“Ti piacciono le fragole?”
“Sì perchè?”
“Il mio sapone è a fragola, vedi un po’ se ti piace anche questo!” ?
Avrei potuto dirlo alla
@Julio “Thais take this” ma io so io e se lui è pariolino, io so burino.
“Mia cara Thays
e portace pure a iss
che tant è nu cornutone...
pe nu vas ngoppa a na zizz
pe stu cazz che nun s’arrizza senza te...
allisciame stu bebbè!!!”
Lei però è stata al gioco mi con quei suoi occhi da cerbiatta, ha replicato con un sorriso. Un istante dopo però, l’ha fagocitato davvero. ? Tra le labbra carnose e la sua lingua umida mi ha fatto provare un brivido lungo la schiena. Cominciamo ad esplorarci, quelle mammelle morbide e tonde avevano una consistenza così naturale, la pelle era liscia e profumata, l’incarnato chiaro, indossava ancora i tacchi e gli slip, intanto che dal cazzo era finita a baciarmi in bocca.
“Ma che minchia le ha preso a questa? Ma non doveva essere un freezer?”
Baci passionali, intensi, infoiati, che accompagnati alla vista della sua sublime bellezza mi avevano mandato in tilt il cervello. Mi sono dovuto ricredere, era chiara l’indole suina e competitiva. Una gran porca da competizione!
“Porca puttana” pensavo tra me e me
“se questo è il preludio non durerò più di 60 secondi!”.
E invece no, siamo andati avanti a limonare duro per un po’ finché con maestria non mi ha messo le tette in faccia per distrarmi, ero steso sul letto con lei addosso, ciucciavo le sue mammelle mentre lei fulminea si è sfilata gli slip. Ha reso la pariglia portandomi di colpo il suo membro in faccia per spingermelo nella gola. Come a violarmi, come se avesse fatto qualcosa senza sapere se le fosse consentito, ma che ha preteso dicendo qualcosa del tipo
“anche tu devi baciare il mio!”.
Pensavo:
eccerto, mi pare giusto, e stai serena Thais, io sono un liberale, non uno di quegli etero convinti che si sarebbero tirati indietro alla vista del tuo magnifico clitoride. Qualcuno di quelli “dotazione: non mi interessa” che chiede addirittura all’operatrice di nasconderlo. Cazzo ci vanno a fare dalle ragazze trans poi? Mah! Cara Thais, mi chiedi di essere stimolata, implicitamente mi stai dicendo che vuoi che ti dia piacere. E ciò mi gratifica. Brava, continua così stai andando davvero bene. Quando una partner mi fa partire la brocca immediatamente si scatena in me una sorta di bramosia. Ho mangiato il suo sesso con ingordigia e non sazio sono passato boccone dopo boccone a tutto il resto. Veniamo alle cose serie: il rimming. Si era girata a 69 e tutta dedita ai miei gioielli mi ha messo quel culo tondo e burroso in faccia. Appena l’ho visto, un sussulto. Un orifizio chiaro e grazioso.
“Accomodati pure mia regina…”??
Temo abbia capito al volo, ha alzato il busto e mi si e accovacciata in faccia. Con le sue natiche che mi avvolgevano il volto, accarezzavo il suo sesso turgido schiacciato sul mio petto. Lo stress, i pensieri, i problemi di colpo sono svaniti. Avido dele sue carni ed ebbro del suo profumo, l’ho scaraventata sul letto, le ho messo il culo su un cuscino, ho preso un condom e sono entrato inesorabile nelle sue grazie. Che goduria. Un guanto caldo.
“Tesoro ma mi stai baciando il cazzo col culo!” ??
Contraeva la stronza, sentivo le pulsazioni del suo anello muscolare stringere e rilassare ritmicamente sull’asta. Voleva farmi venire? Io stringevo i denti e ne ammiravo il seno. ?
Ho cominciato a pomparla imperterrito, le palpavo le tette e ne baciavo la bocca. Ansimava con garbo, in maniera molto eccitante, sgattaiolava come una pantera tarantolata tentando di attutire qualche colpo, opponeva una mano, almeno finché non ha tirato una lieve capocciata sulla testata del letto. Poteva incazzarsi? Ha sorriso e ho approfittato per farle cambiare posizione. Stesa sul fianco con la coscia di sopra piegata. Ho spinto fino a sentire le palle schiacciarsi sulle sue cosce. È stato allora che mi ha detto qualcosa di veramente sentito e sincero:
“Caralho! Filho da puta!!!” ?
“Stai ferma che te lo devo aprire sto culo!” ?
“Me lo stai rompendo!”
“Che ci sei venuta a fare a Napoli? A farti rompere il culo, no?”
Mi è scappato, temevo il peggio. E lei che fa? Strabuzza gli occhi attonita mentre continuo a tirarle perticate, apre la bocca voluttuosa, tira un sospiro e mi fa un cenno di assenso. A fine incontro mi ha confessato che in quel momento ha “provato qualcosa”. Le accarezzavo teneramente il viso, quel suo volto dolce, mentre la spingevo come un dannato e la minacciavo di lasciarla col culo a brandelli. Tiene botta Thais, il suo corpo è un parco giochi. La tetta superiore, messa a scoscia gallina era di una pienezza spettacolare. Baci in bocca, le sue mani a reggersi sulle mie braccia, la mimica facciale, la lingua che ogni tanto inumidiva la sua bocca. Uno spettacolo impagabile. Un film porno. Tutto davanti ai miei occhi. Come non metterla a pecora con quel culo che si ritrova? E così sia! Temevo di venire, con una tale dea sfido chiunque a resistere ad un ritmo serrato e impietoso. Mi aggrappavo alle sue spalle per schiantarmela contro. L’ho poi tirata a me, le cingevo il busto eretto con le braccia, con una mano le palpavo un seno, con l’altra mi ero spinto a segarle il membro. Aveva il culo aperto e proteso. I capelli morbidi e lucenti mi accarezzavano il volto mentre le annusavo il collo. Con il cazzo in culo il suo pene aveva ceduto un pochino, era fisiologico, ma si manteneva gonfio e fiero. Sbattuta e rotta in malo modo si sarà resa conto che non ci ero andato tanto leggero. Si è girata verso di me e mi ha guardato in cagnesco. ?
“Ora tocca a me, ora pendi il mio!” ?
Col cazzo, mi son detto,
questa mo sai che mi combina per farmela pagare? Ma anche no.
Mi sono steso sul letto comodo a stella marina e l’ho invitata a salire a bordo. Mi ha guardato rassegnata, ma mi ha accontentato mettendosi a smorza. Ha affondato il mio pene tra le sue natiche facendolo scivolare dentro. Dopo essersi impalata bene fino alla radice, ha ancheggiato per assicurarsi che non si fosse persa nemmeno un centimetro (a napoli si dice “sono ciucci contati”??) e subito dopo…magia! Dall’ergersi sulle ginocchia è passata a reggersi sui piedi assumendo la posizione a ranocchia. Per i non addetti ai lavori, quando una pay fa una roba del genere dovete apprezzarlo. È una posizione molto faticosa, difficile da mantenere, che sfonda i quadricipiti e per chi deve avere più amplessi al giorno può essere causa del dispendio di molte energie. Però è una posizione che consente una penetrazione profonda, un pompaggio a corsa piena, insomma è una vera goduria. Con gradualità sono arrivato al punto di sbatterla da sotto estraendolo quasi tutto per poi affondarlo con botte secche e chiocchi musicali. Quanto mi ha fatto godere in quel modo… Si sistemava i capelli con un braccio facendoli ondeggiare da un lato o dall’altro a secondo di dove mi accingevo a baciarla, da destra o da sinistra. Ma ad un certo punto mentre ero attaccato con la bocca alle tette, ha smesso di colpo di saltellarmi sul cazzo. Si è frenata.
“Guada che non me ne vado da qui se prima non ti vedo godere!”
“Tesoro per godere il mio regalo è 200…”
“Allora fa niente!”
Si come no. Eh no! Ho continuato a pomparla mentre la vedevo crucciare la fronte, si è fermata di nuovo e prontamente le ho fatto la mossa della scuola di O-kulo (Livorno docet): sono sgattaiolato da sotto, ho preso a segarle il cazzo e le ho infilato un dito in culo piegandolo ad uncino verso l’addome. Centro! Il suo punto G!
“Fermo, no! Fermati, ti prego devo lavorare, no fermo, basta!”
Di una tenerezza disarmante. La voce mi intimava di interrompere, il suo bacino invece continuava ad ondeggiare per produrre più stimoli! Lo sguardo contrito è lo spettacolo più bello dello show. Ho fatto appena in tempo ad ammirarlo, ultimo colpo di mano ed ha cominciato a zampillare piacere sul mio addome! Quando godono esclamando “nooooo!” invece che “siiiiiii!” è mangime per l’autostima. Indurle a godere contro la propria volontà…Bravura? Sì, illudiamoci così! Magari era stato bravo quello di prima senza però essere stato tenace abbastanza. Ma sticazzi, quello che ti ha fatto schizzare come una fontana sono stato io, perché io so io! Che bel regalo che mi ha fatto… Mi si è accasciata addosso mentre continuava ad ansimare e a biasimarsi. Il suo piacere sul mio addome si è stampato sul suo ventre statuario. Le ho scostato i capelli e le ho sussurrato:
“Guarda che il regalo lo aggiusto! Stai tranquilla!”
“Grazie, ma no, è il primo giorno a Napoli, non dovevo…”
In quell’istante penso di averla adorata sinceramente. Un’operatrice navigata che rendeva di sè l’immagine di una bambolina in erba. Dolce a tal punto che non sono riuscito ad esimermi dal ficcarglielo dentro di nuovo. ? Un dito in culo è fastidioso per antonomasia. Un cazzo in culo dopo aver goduto è una vera violenza. Perché farle questo? L’ho subito tirato fuori, lei era ancora a smorzacandela, ho fatto il paio col suo e le ho portato una mano sui membri. Ha tolto il condom, li segava insieme, il suo seme lubrificava il tutto rendendo le aste lucide e viscide. Ha mollato il suo, esausto, per segare solo il mio finché non mi sono aggrappato alle tette per farle un silenzioso motor boating? si è calata a baciarmi languida e lenta, ha introdotto la sua lingua e mi ha indotto all’orgasmo che è stato violento e pirotecnico. È partita la “chilomba”, fiotti che mi piovevano sul petto, altri che si stampavano sul suo pancino, uno sotto ad una sua boccia, minchia quanta, gli ultimi due spruzzi ho tentato di schivarli perché diretti in faccia. Per fortuna erano più corti. È stato meraviglioso. Per me eh, per carità. Sono rimasto steso mentre lei prendeva dei cleenex per tamponare il macello che avevamo combinato.
“Mi hai proprio rotto il culo!”
Thais tesssssoro non esageriamo, orsù! Ma fa sempre piacere sentirselo dire, lo trovo romantico. Appena sono rinvenuto sono corso in bagno per rimediare alla frittata che avevo addosso. Quando sono tornato ho preso altre due banconote da cinquanta integrando il rate fino alla somma che era stata desiderata. Sarebbe stato antisportivo altrimenti. Prendiamo nota… intanto lei parlava al telefono, il solito morto di fame che proponeva un rapporto orale a trenta euro, e lei che educatamente lo indirizzava dalle tante oneste colleghe otr. Mentre interloquiva mi maneggiava il ciondolo che tra le sue mani si è fatto di nuovo duro. A fine telefonata avevo il cazzo di nuovo perfettamente eretto. Come si dice aspe’, “di marmo!” ?
“Guarda che non ti fa onore mandare via un cliente ancora a cazzo duro, poi cosa si dirà di te, che sei una mezza botta?”
“Ma vuoi farlo di nuovo?” ?
“Una sveltina ti giuro, vedi che hai combinato, come faccio adesso?”
“No no guarda che già ti ho concesso tanto, o pensi che bacio tutti così e che mi lascio fare tutto quello che mi hai fatto…” detto a parole sue ovviamente, non ricordo esattamente quali, insomma il solito discorsetto per far sentire il cliente speciale ed esclusivo.
Ho ribadito la richiesta un’ultima volta facendo presente che io non avevo deluso le sue aspettative per quanto in teoria non ero tenuto, ma non ne ha voluto sapere. Al secondo rifiuto mi ha fatto scendere le palle a terra per la delusione e conseguenza lapalissiana anche il cazzo si è sgonfiato di colpo. Sono uscito da casa sua soddisfatto ma non appagato. Ho chiamato subito
Lola Mia per porre rimedio, (il suo loft è a pochi passi) per apprendere con relativo dispiacere che era in giro in compagnia a godersi le bellezze di Napoli. Vabbè…a casa a cazzo duro che è peggio di andare a letto senza cena. Penso che ormai sia chiaro a tutti che non vanto una bellezza irresistibile, né tantomeno misure da capogiri. Eppure mi sarà andata di culo con Thais, per l’ennesima volta, perché altrimenti non me lo saprei spiegare. Un incontro che rimarrà tra quelli scolpiti nella mia memoria per intensità e bellezza. Rasentava quasi la perfezione se non fosse stato per una sorta di sua pigrizia finale. Ci tornerei? Di corsa. Ci tornerò? Forse sì, forse no. O anche no.
Valutazione sintetica della mia esperienza:
(4/5) ★★★★☆