Anca (o Anka) è una presenza storica in quel punto, letteralmente ultradecennale (anche se agli inizi stazionava sul versante opposto, presso il distributore di benzina a nord della Prenestina anziché a sud).
Se ne era andata pochissimi anni fa, ma non prima di aver tirato un ultimo bidone a tutti quelli che la conoscevano (incluso me): se ne era uscita con frasi del tipo “sono tanti anni che ci conosciamo”, “ma perché non mi porti un regalino”, e così via; ha arraffato tutto quello che poteva, e poi si è dileguata.
Ma le cose non devono esserle andate troppo bene, perché dopo qualche tempo (un annetto) è tornata sui suoi passi, anche se in una nuova location, sulla Togliatti poco prima degli archi (andando verso la Casilina).
Non aveva più i capelli incredibilmente lunghi che aveva prima, ma aveva mantenuto il suo fisico skinny.
E’ durata davvero poco: non veniva quasi mai caricata, e dopo qualche mese ha rifatto fagotto.
Credo che chi non la trovava attraente prima non la trovava attraente dopo, mentre quelli che la frequentavano prima (incluso il sottoscritto) non l’hanno più vista di buon occhio dopo (per via dello scherzetto che ci ha fatto).
Ora apprendo dal collega che ci ha nuovamente ripensato: probabilmente punta ai nuovi punter (scusate il gioco di parole), quelli che anni fa non erano ancora attivi.
Secondo me ha sbagliato tutto: anche se non riesce a cambiare vita, dovrebbe almeno cambiare zona, la Togliatti e la Prenestina non sono certo le uniche strade dove una ragazza possa esercitare.
Parafrasando liberamente una vecchia pubblicità progresso degli anni novanta penso di poter dire:
“Anca: se la conosci, la eviti. Se la conosci, non ti fotte”.
Se ne era andata pochissimi anni fa, ma non prima di aver tirato un ultimo bidone a tutti quelli che la conoscevano (incluso me): se ne era uscita con frasi del tipo “sono tanti anni che ci conosciamo”, “ma perché non mi porti un regalino”, e così via; ha arraffato tutto quello che poteva, e poi si è dileguata.
Ma le cose non devono esserle andate troppo bene, perché dopo qualche tempo (un annetto) è tornata sui suoi passi, anche se in una nuova location, sulla Togliatti poco prima degli archi (andando verso la Casilina).
Non aveva più i capelli incredibilmente lunghi che aveva prima, ma aveva mantenuto il suo fisico skinny.
E’ durata davvero poco: non veniva quasi mai caricata, e dopo qualche mese ha rifatto fagotto.
Credo che chi non la trovava attraente prima non la trovava attraente dopo, mentre quelli che la frequentavano prima (incluso il sottoscritto) non l’hanno più vista di buon occhio dopo (per via dello scherzetto che ci ha fatto).
Ora apprendo dal collega che ci ha nuovamente ripensato: probabilmente punta ai nuovi punter (scusate il gioco di parole), quelli che anni fa non erano ancora attivi.
Secondo me ha sbagliato tutto: anche se non riesce a cambiare vita, dovrebbe almeno cambiare zona, la Togliatti e la Prenestina non sono certo le uniche strade dove una ragazza possa esercitare.
Parafrasando liberamente una vecchia pubblicità progresso degli anni novanta penso di poter dire:
“Anca: se la conosci, la eviti. Se la conosci, non ti fotte”.
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