Disclaimer: questo mio post è condizionato da mezzo litro di vinello fresco fresco. Astenersi dalla lettura puristi delle rece seriose (escluse violazioni al regolamento, ovviamente)
Il mio ritorno sulle strade del meretricio si è concluso con una inculata metaforica ma di reali effetti sul portafogli
Complice un WE da scapolo, complice un mesetto di fantasie su questo WE, dopo tanti progetti son finto per concludere poco e male.
Venerdì notte sono prima passato per Grottarossa.
Tre manzette: una arrapata, una "lingua rotante" ed una "oddio oddio gira tutto".
Ovviamente prendo la via per l'Olimpica e svolto per i campi sportivi.
Belle presenze ma non ero in vena di quelle presenze.
Mi dico: "'l' ammazzatora? e perchè no?".
Giro, giro e ti vedo una bella puffauto dalle parti del camioncino del paninaro.
Non intimorito vado per i pascali in cerca delle automunite.
Sul viale becco qualche zozzona e, per dare ragione a Julio, una di loro teneva in bella mostra una fighetta chirurgica niente male.
Stavo per fermarmi ma ho riflettutto che andare a trans operate non era una buona idea quando potevo avere un figa vera in casa durante la settimana.
Mi dirigo in fondo al piazzale, e trovo una che sembra carina simpatica e non adulterata dentro ad un SUV Ford Grigio.
Piccolino, eri tu che avevi postato i nomi associandoli alle auto?
Non ricordo come mi ha detto di chiamarsi ma, per 60 cartoni di Tavernello, mi ha portato a casa sua a Ponte di Nona.
Arrivati a casa sua, scendendo dall'auto, ammiro le sue belle tette, le sue coscette, il suo culetto.
Non mi ero sbagliato, lei sorridente, simpatica, lucida.
Gia immaginavo chissà che.
Anche la casa era ordinata, pulita, profumata.
Gongolavo.
Invece chiede il tavernello, mi fa spogliare, scompare 10 minuti in bagno, torna, e si concentra in un ciuccietto svogliato.
Provo ad accarezzarla, a stimolarla, ma nulla: non solo il suo ciuccio rimane fermo, ma mi invita a non toccarlo.
Mi dirigo sulle tette: stessa storia.
Visto l'andazzo, visto anche l'orario (le 3) anche il mio pietropaolino rimaneva non pervenuto.
Mi sforzo, quindi, in un esercizio di autoipnosi e, in cinque minuti, mi catapulco in una orgia mentale e riesco a spruzzare qualche goccia di seme.
Finiti gli spari di miccetta,lei torna sorridente e gioviale.
Io ero indeciso se cercare altro o tornare a casa.
Poi ha perso il buon senso e son tornato a casa.
Voto: 5-