Ho sempre pensato col passare degli anni, con l’arrivo della maturità e avviandosi verso la senilità che quella smania, quell’idea fissa, quel pensiero ricorrente legato al sesso si placasse, si sopissero gli ardori e che le forti pulsioni lasciassero gradatamente posto alla contemplazione e a un certo distacco, ma purtroppo mi sbagliavo... ad avvalorare questa mia esperienza ho trovato un passaggio in un libro che sto leggendo che testimonia il mio vissuto, lo riporto qui di seguito: ———————“Forster mi disse che da giovane pensava solo al sesso. Ne era ossessionato e si ripeteva in continuazione: “Sarà fantastico quando avrò quarant’anni e tutto ciò si sarà attenuato”.Ma a quarant’anni la situazione peggiorò.
Allora pensò: “Mio Dio, quando avrò cinquant’anni troverò un po’ di pace”.
A cinquant’anni era ancora peggio e disse a se stesso: “Sicuramente, a sessant’anni...”.
Poi all’improvviso aveva settant’anni e poi settantacinque e disse:
“Ho settantacinque anni ed è peggio che mai. Mi ritrovo a pensarci continuamente anche se ormai non posso farci quasi nulla”.
Ne ho parlato con varie persone e tutte hanno convenuto che anche loro si sentivano proprio così. Parlo di gente più anziana....”
Allora pensò: “Mio Dio, quando avrò cinquant’anni troverò un po’ di pace”.
A cinquant’anni era ancora peggio e disse a se stesso: “Sicuramente, a sessant’anni...”.
Poi all’improvviso aveva settant’anni e poi settantacinque e disse:
“Ho settantacinque anni ed è peggio che mai. Mi ritrovo a pensarci continuamente anche se ormai non posso farci quasi nulla”.
Ne ho parlato con varie persone e tutte hanno convenuto che anche loro si sentivano proprio così. Parlo di gente più anziana....”