Ah tutti quelli che vuoi...la maggior parte sono troppo lunghi da scrivere, o meglio, meritano di essere descritti bene, perchè sembrano usciti da un film pulp di infima produzione....ne tiro fuori uno quasi breve, accaduto proprio vicino Bramante. Un pomeriggio invernale, erano circa le 18 ed era già buio. Era il 2003, la mia prima volta a Torino da neo torinese trasferito. Orbene, a forza di girare la sera in macchina, mi ero accorto che il movimento in città era notevole. Zozzone a destra e a manca per pochi spiccioli, specie verso il cavalcavia di Guido Reni e nella zona di Pietro Cossa. Ero giovincello, una sera prima di cena rimorchio tre moldave per un pompelmo multiplo (al tempo avevo sta fantasia e volevo realizzarla). Fatto sta che non ero fisicamente molto in serata, mi ero fatto un paio di seghe al mattino e mi accorgo che non mi tira manco a morire. Al tempo non me ne fregava niente, ci ridevo su e via, senza paranoie. Fatto sta che tornando verso casa adocchio sta trans di colore alta tipo 1,90 in zona Bramante e mi dico "oh, chissà che mazza ha questa". Detto fatto, mollo la macchina (in quegli anni se ti beccavano in macchina ti facevano un mazzo tanto...a piedi potevi dartela a gambe e giocartela) e la rimorchio. Mi avvicino e le faccio "ma ce l'hai grosso?? fammi vedere!" e questa tira fuori una mazza paurosa. Io tutto ingolosito le propongo di infilarci nel retro del noto supermercato che è ancora lì e inizio a spompinarla con gusto. Fatto sta che ad un certo punto, dopo un 5 minuti di bocchino, si accende un faro tipo San Siro. Sta qua si volta di scatto, inizia a correre, perde la parrucca bestemmiando e se la da a gambe. Il faro era proprio dello scarico merci del supermercato, ma probabilmente avevano anche chiamato la pula, perchè arriva una macchina sgommando coi lampeggianti accesi, sento che scendono e iniziano a correre verso di me (o almeno penso, ma non era il caso di mettersi ad indagare, giusto?). Io mi alzo, faccio qualche passo, scivolo sulla parrucca del trans, mi spacco un incisivo cadendo e me la do a gambe nelle viuzze limitrofe poco illuminate (e per fortuna che al tempo ero un mediocre centometrista dilettante). Il mio incisivo comunque ha ancora la ricostruzione dovuta a quella maledetta parrucca. Sapessi le storie fantasiose che ho dovuto inventare per giustificare negli anni la ricostruzione di quel pezzetto di dente mancante quando dovevo sistemarlo...