Quindi il “mi mancano” va sostituito con “mi manca la scimmia” e sono curioso di sapere dai vecchi puttanieri, che hanno vissuto gli anni d’oro dei marciapiedi pieni di figa, dalla metà 80 al 2010, cosa provavano
Vecchi puttanieri? Oui, c'est moi…
Si, gli anni d'oro.
Cosa provavo.
Un'immensa sensazione di onnipotenza. Sensazione che essa stessa era come andare a puttane. Prima di partire a casa mia ero solito stendermi a terra, con le gambe appoggiate al mio Fender Deluxe, che a volte mi sono chiesto se l'avessi comprato apposta, perchè di certo andavo piu' a puttane che suonare, e se forse non facevo prima a comprarmi uno sgabello o un puff come fanno tutti, e godermi a lungo questa sensazione. Ero certo, non sapevo con chi e con quante, ma ne ero certo, che la notte sarebbe stata un trionfo. Le circostanze, il Dio delle Puttane, l'universo ma soprattutto il Codice della Strada dell'epoca, erano dalla mia parte.
Rievocavo i ricordi delle scopate vissute le tante notti passate. Fantasticavo sui volti e sui culi che avevo intravisto e che mi sarebbe piaciuto assaggiare. Chissa' se l'avrei rivista. Stanotte faro' di tutto per scovarla. “Vivi vivi la notte con PlayStudio Notte”. Cosa avrei potuto fare, dire, baciare, lettere, testamento. I giochi di sguardi. L'ingaggio. La fermata al suo cospetto vittima del suo raggio traente. Il suo capo che entra nel finestrino vittima del mio. Le domande di rito. Il rituale dell'apertura dello sportello e della salita. “Ciao belo, piacere Romina”. “Perfetto, piacere, Al Bano”. Il social di circostanza. Quella che invecie di socializzare tace e ti fa una sega mentre guidi e intanto si masturba, come l'idrovora Roxana. Le due sorelle di Galati. Le tre cugine di Galati. La nipote e la zia di Galati. “Il carretto passava e quell'uomo gridava Galati!”. L'Incazzata. Marcellina. Candy che mi voleva sposare. Le ceke della Murrina, che anche una di quelle avrebbe voluto. L'edicolante di Pta Castiglione. La farmacista, che poi sposto' un paio di volte la sua sede in barba alla pianta organica. Gwen Stefani. La Di Lauro. La turca (non nel senso di cesso, ma perchè l'otr prima la faceva in Turchia, sob). Quella che una volta gli avevi provato a rifilare 50 euro falsi che avevano rifilato a te, ma lei “Guarda che sono falsi!” “Falsi? Ma se li ho appena prelevati dal bancomat!” “I bancomat alle tre di notte sono chiusi!” “Ouch!”. Le serbe mignon che ti portavano in via Alessandrini. O in via Solferino. O nel troiodromo del Pilastro o di via del Saliceto. Ma quante cazzo me ne sono (e ce ne siamo) scopate in via del Saliceto? O in qualsiasi altro buco di Bologna. Quando giro per quella citta' ho scopato ovunque. Quasi ogni anfratto, garage, cantina, negozio dismesso, vicolo, via, viale, piazza, scuscita in me ricordi indelebili. Ed anche bizzarri. Quando una ceka che aveva il suo “ufficio” nel bel mezzo della pedonalissima via del Pratello (per chi non lo sa la via di Bologna dove tutti ci si va a ubriacare, e d'estate, tutti a ubriacarsi si sta sulla via, che fa un po piu fresco). Mi fa parcheggiare in divieto di sosta, mi dice di seguirla, mi fa fare buona parte di via del Pratello a piedi con lei appresso, vestita da troia, con tanto di corpetto argentato stile Rockets, e con le zeppe. Io camminavo in mezzo alla moltitudine con una freccia lampeggiante al neon di tre metri sulla testa con scritto “puttaniere”. Mille persone mi avranno riconosciuto. Il bello è che me ne fottevo la beata ciolla. Loro che stavano a grattarsi le balle facendo finta di divertirsi, io che stavo andando a scopare con una bella figa. L'onnipotenza.
Certo, sapevo che avrei potuto essere esposto a un qualche missile marciapiede-culo, ma non mi importava. Avevo imparato che anche quello faceva parte del grande disegno e che cio' che non si vuol far scopare come si deve, mi fortifica. La trascendenza puttanologica.
L'onnipotenza.
Quella sensazione, quella dell'onnipotenza per chi non avesse capito, mi faceva friggere le palle. Tipo quello che provi quando ti butti col paracadute, credo. Te lo dico sulla fiducia, non mi ci sono mai buttato, fossi matto. Tante piccole scariche elettriche piacevolissime che si sommavano in un unica scarica, mi facevano esclamare “Eccheccazzo! Wow...” per poi ricominciare. Me ne stavo sdraiato per terra anche un'ora e quindici minuti, e quando mi rialzavo ero carico come una centrale nucleare, pronto per mettere a ferro e fuoco il cuore e la dolce e, spesse volte, al retrogusto di condom, patatina delle mille otr che popolavano la notte.
Sensazione che difficlemente ho rivissuto, quella. Solo in fkk ma non in gruppo, bensì in zingarata solitaria, ci sono alcune volte che mi sono sentito onnipotente quasi come nel periodo d'oro delle otr.
Dice “Onnipotente deqqua', onnipotente della'....ma chi se crede d'esse a questo qua'? Er Big e pure er Gun? Tutti sapemo che d'onnipotente ce sta' solo er Grande Pistolone che tutto vede e che tutto sa! Tie'”
Onnipotente significa che mi sentivo allineato con la mia vera natura. Chi ha sperimentato, sa. Se hai la fortuna prima di scoprire e poi di poter fare cio' che sei naturalmente portato a fare, saprai che quando ti trovi in questo Stato di Grazia ti senti una specie di dio. Non temi nulla, le sofferenze svaniscono, i problemi irrisolvibili ti paiono ad un tratto risolvibilissimi, ti senti piu' figo di quello che magari sei, il sistema immunitario ringrazia, cominciano a risultarti meno antipatici pure gli ispettori dell'Inps, i capelli smettono di caderti e dimagrisci anche, un po'. Tipo quasi come essere innamorati. Ma invece di una, di tutte.
Il problema, ma anche la benedizione, è che tutto scorre, tutto ha una fine, anche il periodo d'oro quindi. Questa fine di solito è a favore della nascita di qualcosa d'altro.
Io ad esempio mi sono stancato di quella vita. Pure io ho dato spesso colpa al peggioramento della situazione, accorgendomi poi che la situazione era si peggiorata, ma con lo spirito che possedevo all'epoca avrei saputo trarre il meglio anche da tre otr su tutta la superficie della citta'. Quindi la crisi non era all'esterno (e da punter navigato sai meglio di me che le perle le trovi solo se nel mare ti tuffi spesso, mica una volta alla settimana – le ragazze belle e gfe all'epoca sul marciapiede duravano solo pochi giorni, se eri bravo ed uscivi spesso otr, te ne accorgevi, la arpionavi, la caricavi, la scopavi, ti facevi dare il numerodi telefono, e la riscopavi a casa sua quando ti pareva, al calduccio, da dove lei non aveva piu' bisogno di muoversi, avendo fatto come te, le stesse tre sere nelle quali lei era rimasta sul marciapiede, alcune decine di fortunati e pugnaci punter, sempre sul pezzo) ma dentro di me. Avevo bisogno di altri stimoli, altre sfide, nuovi orizzonti. Ed è così che ho fondato Forza Italia.