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Innanzitutto mi presento,
Matteo 43 anni, punter da 20 anni per culto, sposato e padre.
La riflessione nasce perché, in 20 anni questo mondo tolta la modalità fisica (chiamo, vado, vedo, pago, scopo) è cambiato tanto e secondo me in peggio.
Cos'è il punter? È tante cose e non tocca certamente a me tratteggiarne i colori.
Certamente, siamo accomunati dalla voglia di scopare senza tanti fronzoli.
Dall'altra parte però chi c'è? Una bambola gonfiabile umana o un altro essere umano?
Perché, questa domanda?
Perché, nell'ultimo quinquennio noto un'esasperazione del concetto di recensione.
Quali informazioni è utile scambiarsi (personalmente ad esempio, più una escort è recensita peggio è - occhio non legge cuore non duole)?
Utile è conoscere se è calda o fredda, con tette reali o siliconate, se è ferrea nell'uso del preservativo o meno (scappate), se l'appartamento è pulito o no, se riservato o su pubblica via, se è stata cordiale o scortese, pulita o sporca, costo.
Tolte queste informazioni minime, nel momento in cui andando oltre mette in difficoltà non la bambola gonfiabile umana di cui sopra, ma un essere umano, un punter, è etico o non lo è?
Quando leggo spesso "le foto non sono reali", davvero ce ne frega qualcosa?
Un punter che non prova l'adrenalina del scartare il pacco regalo e vedere che c'è dietro la porta, può definirsi punter?
In 20 anni di onorata carriera e più di 80 Mila euro (400 al mese) spesi bene per la salute di corpo e anima, posso ben dire di aver trovato sempre Donne più interessanti di ciò che c'era in foto.
Le volte che erano totalmente di non gradimento? Il punter vero, ringrazia, lascia qualcosa per il disturbo, saluta e va via, è il nostro mestiere scoprire, navigare, esplorare. "Andiamo a mignotte" si diceva un tempo!
È possibile un'etica del punter a mio avviso.
Deve esserci un'etica, aggiungo.
Deve esserci perché, quegli esseri umani, prestano un servizio sociale.
Deve esserci perché, quegli esseri umani, nella quasi totalità operano per estremo bisogno, per scelte sbagliate, per storie atroci alle spalle.
Deve esserci perché, ogni giorno hanno spese fisse da affrontare.
Un'etica del punter, è da coltivare, perché, non so voi, ma personalmente, l'esasperazione da recensione, sta rendendo le escort molto meno capaci di mettere la maschera del sorriso e della buona accoglienza.
Snervate, da "punter" precedenti che hanno tentato l'arma della recensione per altro o che l'hanno usata, e ti ritrovi davanti non un'operatrice del sesso, ma una segretaria snervata da noi stessi.
Un'etica del punter! Chiamo, vado, vedo, scopo bene e ciao.
P.S. ma davvero quando scrivete "ha goduto pure lei" ci credete a ciò scrivete?
Il punter illuso che la escort gode con il cliente è l'apice dell'evoluzione al ribasso del nostro mondo ormai non più "romantico" come lo era un tempo.
Un saluto se mai leggeranno alle Sofia, Fernanda, Anna, Lisa, Carol, Alexandra, Mia, Roxanne, Marcela, Viky, Miss America, Fiona, Melissa, Blu Angel, solo per citarne alcune, passate per Catania, negli anni.
Matteo 43 anni, punter da 20 anni per culto, sposato e padre.
La riflessione nasce perché, in 20 anni questo mondo tolta la modalità fisica (chiamo, vado, vedo, pago, scopo) è cambiato tanto e secondo me in peggio.
Cos'è il punter? È tante cose e non tocca certamente a me tratteggiarne i colori.
Certamente, siamo accomunati dalla voglia di scopare senza tanti fronzoli.
Dall'altra parte però chi c'è? Una bambola gonfiabile umana o un altro essere umano?
Perché, questa domanda?
Perché, nell'ultimo quinquennio noto un'esasperazione del concetto di recensione.
Quali informazioni è utile scambiarsi (personalmente ad esempio, più una escort è recensita peggio è - occhio non legge cuore non duole)?
Utile è conoscere se è calda o fredda, con tette reali o siliconate, se è ferrea nell'uso del preservativo o meno (scappate), se l'appartamento è pulito o no, se riservato o su pubblica via, se è stata cordiale o scortese, pulita o sporca, costo.
Tolte queste informazioni minime, nel momento in cui andando oltre mette in difficoltà non la bambola gonfiabile umana di cui sopra, ma un essere umano, un punter, è etico o non lo è?
Quando leggo spesso "le foto non sono reali", davvero ce ne frega qualcosa?
Un punter che non prova l'adrenalina del scartare il pacco regalo e vedere che c'è dietro la porta, può definirsi punter?
In 20 anni di onorata carriera e più di 80 Mila euro (400 al mese) spesi bene per la salute di corpo e anima, posso ben dire di aver trovato sempre Donne più interessanti di ciò che c'era in foto.
Le volte che erano totalmente di non gradimento? Il punter vero, ringrazia, lascia qualcosa per il disturbo, saluta e va via, è il nostro mestiere scoprire, navigare, esplorare. "Andiamo a mignotte" si diceva un tempo!
È possibile un'etica del punter a mio avviso.
Deve esserci un'etica, aggiungo.
Deve esserci perché, quegli esseri umani, prestano un servizio sociale.
Deve esserci perché, quegli esseri umani, nella quasi totalità operano per estremo bisogno, per scelte sbagliate, per storie atroci alle spalle.
Deve esserci perché, ogni giorno hanno spese fisse da affrontare.
Un'etica del punter, è da coltivare, perché, non so voi, ma personalmente, l'esasperazione da recensione, sta rendendo le escort molto meno capaci di mettere la maschera del sorriso e della buona accoglienza.
Snervate, da "punter" precedenti che hanno tentato l'arma della recensione per altro o che l'hanno usata, e ti ritrovi davanti non un'operatrice del sesso, ma una segretaria snervata da noi stessi.
Un'etica del punter! Chiamo, vado, vedo, scopo bene e ciao.
P.S. ma davvero quando scrivete "ha goduto pure lei" ci credete a ciò scrivete?
Il punter illuso che la escort gode con il cliente è l'apice dell'evoluzione al ribasso del nostro mondo ormai non più "romantico" come lo era un tempo.
Un saluto se mai leggeranno alle Sofia, Fernanda, Anna, Lisa, Carol, Alexandra, Mia, Roxanne, Marcela, Viky, Miss America, Fiona, Melissa, Blu Angel, solo per citarne alcune, passate per Catania, negli anni.