Uno strano Sogno.

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satiro

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Essendo un sogno ciò che mi appresto a narrare è solo frutto della mia fantasia, pertanto qualsiasi riferimento a fatti accaduti o persone mai esistite è da considerarsi puramente casuale ed involontario.


Strano a dirsi, il sogno inizia col mio risveglio dopo una notte tutto sommato tranquilla.
La prima cosa che noto è il cambiamento subìto dal mio corpo: non più sembianze per metà caprine proprie di ogni satiro, ma interamente umane. Mi sento a disagio a dover camminare quasi in silenzio, abituato com' ero al rumore dei miei passi... e senza rendermene conto mi ritrovo in sella ad un bianco destriero mentre percorro un sentiero a me nuovo.
Non comprendo il motivo per cui ad un certo punto del mio girovagare senta la necessità di fermarmi ad un bivio ed attendere. Cosa o chi non mi è dato sapere.
Il tempo passa, diverse persone a più riprese si fermano poco distanti da me; alcune rimangono indifferenti, altre mi rivolgono la parola e cortesemente scambiamo qualche battuta. Sono tutti forestieri, non ricordo di averli mai visti prima.
All' improvviso giunge alle mie spalle un essere diverso da tutti gli altri: ha una stazza notevole, veste panni consunti dal tempo. Con espressione seria ma amichevole si rivolge a me:


So che mi aspettavi, ho dovuto farti attendere più di quanto volessi, ma ora sono qui. Possiamo andare”.


Sorpreso dalle sue parole gli rispondo:

Credo ci sia un errore, non ti conosco ed inoltre non ho in progetto di recarmi in nessun posto in particolare... a dire il vero non so nemmeno il motivo per cui sono qui.”

Immaginavo. Non ti devi sorprendere, ora ci sono io a farti da guida nel viaggio che stai per intraprendere. Posso dirti che rappresento la saggezza e la moderazione insite in te. Ti insegnerò ad accrescere questi due valori ed a farne uso appropriato. La saggezza ti servirà a formulare giudizi retti, mentre la moderazione ti aiuterà a dare il giusto peso alle cose e alle azioni. Est modus in rebus.”


Ma... dove stiamo per andare? E soprattutto, che mi accingo a fare?”

Sali a cavallo, il resto verrà da sé. Io starò al tuo fianco”


Come ipnotizzato dalle ultime parole del mio novello Cicerone, senza obiettare monto in sella e cavalco, apparentemente senza meta.
D' un tratto mi accorgo di essere seduto sul ponte di una piccola imbarcazione a vela al cui timone sta quella creatura che sembra appartenere ad altro mondo. Abilmente conduce tra i flutti la nave, ora evitando le onde più alte ora tagliando con la prua quelle che lo permettono.
Il tempo trascorre senza che io riesca a quantificarlo.
Rimango immerso nei miei dubbi non riuscendo a formulare un solo pensiero che abbia capo e allo stesso tempo coda; tutti i miei ragionamenti si perdono nel nulla e l' unico mio compagno è il vuoto che mi colma.
Riprendo contatto con la realtà quando vedo in lontananza una piccola costruzione in legno posta su un campo lungo il versante di una collinetta che si erge in mezzo al mare: un' isola!
L' approdo risulta agevole e una volta assicurata l' imbarcazione alla terraferma con una cima, la mia guida si rivolge a me dicendo:


Siamo arrivati, ora ti porterò ad incontrare I Sette.”

Chi sono costoro? E tu... dimmi almeno come ti chiami, ti prego.”

Sono spiriti, emanazioni della collettività, ma con una essenza ed una identità proprie. Ciò ti basti.
Quanto a me, puoi chiamarmi S . Per ora non ti è concesso fare altre domande.”



Arrivati alla casetta di legno apro la porta e con innaturale tranquillità varco la soglia.
Ad un lungo tavolo vedo seduti I Sette. Alcuni di loro hanno sembianze che mi risultano familiari, altri mi sono alieni. Tutti mi osservano e mi fanno cenno di sedere a capotavola.
Eseguo pur sentendomi a disagio poiché reputo di essere il meno indicato per quel posto.
Una volta seduto mi accorgo che la conformazione del tavolo muta: si accorcia e si allarga, gli spigoli si smussano sino a creare un cerchio perfetto. Ora che una sedia vale l' altra mi sento più sereno. Uno de I Sette prende la parola alzandosi in piedi.


Benvenuto, satiro! Noi già ci conosciamo, io sono I , ma il mio nome non riveste alcuna importanza giacché non sono il primo né il migliore. Noi Sette siamo tutti sullo stesso piano, necessari e sufficienti.”

Se come dici è vero che non sei il primo, è pur vero che per primo hai preso la parola...”

Già... ma questo è solo perché le mie parole ti saranno propedeutiche a tutto il resto. Sei tu che hai bisogno di ascoltarmi avanti a tutti gli altri.”


I indossa una giacca di pelle nera, ha lo sguardo serio e severo, sul suo volto ogni tanto traspare un sorriso che mi aiuta a sostenerne le occhiate senza sentirmi impaurito. Lo fisso frastornato e capisco che I sta aspettando un mio cenno prima di proseguire. Annuisco.


Io sono il Cerimoniere degli Inizi, rappresento il principio di ogni rapporto con l' altro sesso... in parole povere sono il Profeta degli Inciuci. Con tutte le donne.”

Non credo che al momento le tue parole possano essermi di interesse alcuno...”

Sbagli! Credi che le puttane siano diverse da qualsiasi altra donna? E in base a questa tua convinzione le avrai trattate in modo diverso, non è vero?”

In un certo senso si, d' altronde pagando penso di acquisire il diritto alla cura della mia persona nel disinteresse di chi ho davanti, pur continuando ad averne rispetto.”

Lo sapevo, ecco perché dovevo parlarti per primo e aprirti gli occhi... sei uno sciocco! Così facendo ti sei sempre precluso il più grande piacere che un puttaniere possa provare, ossia quello di vedere lo sgomento negli occhi di una donna che capisce che in quel preciso istante per te non esiste nessun altro che lei.
Impara ad ascoltare, a coglierne i bisogni, ad interpretare ogni suo gesto e ne sarai ampiamente ripagato.”

Interessante, non ci avevo mai pensato... ma così facendo non corro poi il rischio di legarmi in maniera troppo intima a lei?”

Certo, per questo dovrai seguire una ferrea disciplina... anzi, ora scappo che domani sarò in ritiro spirituale.”

Ma come, mi lasci così?”

Si si, non ti preoccupare, ci penseranno i miei amici a te. Vado, il mio eremo tra le montagne mi attende. Ciauz!”


Rifletto mentre vedo I abbandonare la compagnia.


Io sono II, rappresento l' edonismo nella sua essenza, ti insegnerò a prenderti cura di te stesso e dei tuoi bisogni, anteponendo i tuoi desideri a quelli della meretrice.”


II è il più surreale di tutti quelli che mi circondano, eppure nella sua stranezza risulta al tempo stesso simpatico, tranquillo e sicuro di sé. Per certi versi potrebbe somigliare a S. In lui la passione sembra ardere imperitura.


Non ti sembra in contrasto con quello che mi è appena stato insegnato?”

No. Devi capire che i due aspetti sono opposti ma complementari, come lo siamo io e I .
Il compimento si ha quando nel realizzare il primo ottieni il secondo. Imparerai a condividere i desideri, ciò che vuoi coinciderà con ciò che ti viene richiesto e viceversa. Ah... che soddisfazione cimmare una donna che non aspetta altro, fingerizzarla allo spasmo e percepirne le vibrazioni, abbeverarsi alla sua fonte ed infine abbandonarsi al GFE più spinto e suino!”

Sei straniero? Vedo che usi termini non propri della mia lingua.”

Se sono straniero? Soccia, of course! Al di là di questo mi pare che tu abbia inteso perfettamente le mie parole, lascio quindi spazio agli altri, il mio compito è finito.”


I dialoghi si susseguono veloci, inizio ad entrare nell' ordine di idee ed a capirne le parole.
Nemmeno il tempo di metabolizzare i primi due interventi che con un filo di voce III si rivolge a me:


Io sono III , la mia presenza è necessaria per farti comprendere come sia importante conservare i nervi saldi in ogni situazione. E' in questo modo che un punter dimostra la propria forza e riesce ad affrontare gli imprevisti.”


Prima di sentirne la voce pensavo che si fosse estraniato e stesse meditando: occhi semichiusi ma vigili, espressione serena e compassata. E' quello che mi sembra più familiare, se non fosse per l' innaturale ed immobile calma che lo avvolge.


Sento che a riguardo non necessiti di molte spiegazioni, ma fatti dare un consiglio: non lasciarti dominare dagli eccessi insiti nella tua natura animale. Ogni tanto però... dacci dentro! E quando dico dacci dentro, intendo proprio una roba alla Loris Batacchi, non so se mi spiego...”

Chiaro, anzi cristallino. Intendo perfettamente.”


Passo avanti.


Io sono IV , la proiezione mentale del tuo Io digitale.”

Prego?!”

Scherzavo... ma non del tutto. Hai presente Matrix? Ecco, fa conto che ciò che stai vivendo ora sia una specie di realtà virtuale che io ho contribuito a creare. Ricordi l' Architetto?”

Certo che me lo ricordo, adoro quella trilogia. Ma dove cazzo sono la pillola rossa e quella blu?”

Non cercare parallelismi che non ci sono, anche se la pillola blu a volte...”


Mi guarda ammiccando come solo un puttaniere sa fare, gli sorrido facendogli intendere di aver capito.


In passato siamo stati più vicini di quanto pensi, ora purtroppo il tempo stringe e ci sono altre priorità, ma un giorno ci incontreremo. Fammi uno squillo, ecco il mio numero: ............”


Prendo l' apparecchio ed eseguo senza pensare, come se mi fosse stato impartito un ordine.
Fatto ciò, vedo V alzarsi e venirmi incontro. Prende posto accanto a me e mi posa davanti un libercolo rilegato in cuoio, lo apre e le pagine iniziano ad emanare una luce magica, bellissima, che mi lascia attonito.


Che queste visioni possano farti comprendere la bellezza che è insita nell' animo di una donna.
Io sono colui che ti indirizzerà all' esplorazione di questo universo a te ancora sconosciuto.”

Non sembra facile, tu come ci riesci?”

Posso solo indicarti il sentiero da percorrere, il modo lo devi trovare da solo. Vivrai emozioni che ti segneranno nel profondo, nel bene e nel male.”

Non posso farcela, come puoi sopportare simili carichi emotivi senza impazzire? No, non voglio...”

La forza la trovo dentro me, non si tratta di arrendersi, ma di prendere coscienza di ciò che è ineluttabile e conseguentemente gioire del presente in modo totale ed incondizionato.”


Ad ora non c' ho ancora capito granché, boh.


Io invece sono VI . Chi mi ha preceduto ti ha insegnato ad essere dolce e delicato come il petalo di un fiore. Come puoi ben vedere io sono di un' altra pasta”


Ricordo lo slogan della vecchia pubblicità di un amaro che diceva:
<< ...forte come il tuono, ma buono. >>
Lo stesso slogan sarebbe perfetto per descrivere VI.


Ci sono occasioni in cui dovrai dimostrarti solido, circostanze che richiederanno cinismo e disincanto. Solo con queste caratteristiche riuscirai a sopravvivere alle burrasche a cui tutti prima o poi vanno incontro. Una si trova sul tuo cammino, la affronterai a breve: segui i miei consigli e non ti abbattere. Questo è tutto.”


Parole risolute, chiare ed efficaci.


Finalmente è giunto il mio turno... ha ha ha! Sono VII , il mio nome ricorda i peccati capitali, ma non farti ingannare, a me interessa solo la lussuria. Naturalmente riesco anche a riservare un po' di spazio per l' alcool... ha ha ha!”


Quella che di primo acchito parrebbe una risata demoniaca, a guardar bene è solo espressione di gioia ancorché sguaiata. Gli occhi di VII brillano, li vedo attraverso il bicchiere di vino che ogni tanto porta alla bocca e degusta appassionatamente.


Se ti chiedi come possa esistere senza tendere all' autodistruzione, significa che non sai porti dei limiti. Necessitiamo di chiari e precisi confini che dobbiamo imporci di rispettare, io in questo modo riesco a dare sfogo alle mie frenesie senza eccedere. Può inoltre risultare utile allo scopo cercare di dare una spiegazione razionale ai nostri comportamenti, non tanto per la piena comprensione degli stessi, quanto per individuare e isolare i nessi causa-effetto. Questo ti consentirà di avere in mano la situazione...”

...si, in mano come il bicchiere che stai tenendo.”

Quando guido non bevo e stasera non guido, quindi vacaghér!”


Nello stesso momento la terra inizia a tremare e correndo fuori assisto al crollo della casa, ma so che tutti sono inspiegabilmente salvi e ormai lontani.
A questo punto mi sveglio davvero, ritrovandomi tra le coperte del mio letto.
Credo sia il sogno più strano che abbia mai fatto. Ci sto ancora riflettendo sopra, ma vi assicuro che ho già sperimentato interessanti applicazioni degli insegnamenti ricevuti.
Si tratta di trovare la giusta combinazione del “sistema” e procedere alla “fusione”.


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Bella trama! Ci si potrebbe fare un film. Sarebbe un successo.
Già mi immagino una coppia di amiche che va a vederlo per capire qualcosa dell'amore e la notte invece ha incubi perversi.
Oppure una coppietta alla ricerca di una serata romantica, che scappa a metà film tra il divertito (lui) e lo scandalizzato (lei).
Secondo me avrebbe successo anche all'estero. In Sud America, ad esempio, amano le storie oniriche...specie quelle che tengono sulla graticola fino alla fine.
:whistle3:
 
Oppure una coppietta alla ricerca di una serata romantica, che scappa a metà film tra il divertito (lui) e lo scandalizzato (lei).
Ora che mi ci fai pensare, mi sembra di avere un deja 50... la coppietta, la coppietta... nulla, non riesco a ricordare con precisione, ma alle mie spalle mi sembrava ci fosse qualcuno nel sogno. :rofl:
 
Bella trama! Ci si potrebbe fare un film. Sarebbe un successo.
Satiro ma che mangi prima di andare a letto:lazy:?!? Ti consiglio di depositare il copione di sta roba, prima che qualcuno se n' impossessi e ci faccia su un film.
Pensa che i miei sogni ricorrenti sono di scopare o di buttarmi giù da qualche dirupo..
 
Satiro ma che mangi prima di andare a letto:lazy:?!? Ti consiglio di depositare il copione di sta roba, prima che qualcuno se n' impossessi e ci faccia su un film.
Pensa che i miei sogni ricorrenti sono di scopare o di buttarmi giù da qualche dirupo..
Secondo me é stato il vino
che ha aperto le porte
della sua percezione:
pare che sia illumicinogeno
bere certo vino
con certa compagnia...
ci sono dei più fatti soggetti in giro!!!
:unknw:
 
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Power ha scritto:
Ricorda che dopo ogni sogno occorre ritrovare la strada di casa...
In passato quando frequentavo molto spesso le OTR giravo per ore in macchina, ora accade saltuariamente... ma ogni tanto amo perdermi per ritardare il rientro a casa.
 
Io sono II, rappresento l' edonismo nella sua essenza, ti insegnerò a prenderti cura di te stesso e dei tuoi bisogni, anteponendo i tuoi desideri a quelli della meretrice.”


II è il più surreale di tutti quelli che mi circondano, eppure nella sua stranezza risulta al tempo stesso simpatico, tranquillo e sicuro di sé. Per certi versi potrebbe somigliare a S. In lui la passione sembra ardere imperitura.
Non ti sembra in contrasto con quello che mi è appena stato insegnato?”

No. Devi capire che i due aspetti sono opposti ma complementari, come lo siamo io e I .
Il compimento si ha quando nel realizzare il primo ottieni il secondo. Imparerai a condividere i desideri, ciò che vuoi coinciderà con ciò che ti viene richiesto e viceversa. Ah... che soddisfazione cimmare una donna che non aspetta altro, fingerizzarla allo spasmo e percepirne le vibrazioni, abbeverarsi alla sua fonte ed infine abbandonarsi al GFE più spinto e suino!”

Sei straniero? Vedo che usi termini non propri della mia lingua.”

Se sono straniero? Soccia, of course! Al di là di questo mi pare che tu abbia inteso perfettamente le mie parole, lascio quindi spazio agli altri, il mio compito è finito.”

Non so perchè ma, questo è l'entità che più mi simpatizza...

:smile:

Eppoi peccato che il Grande Oz era a dieta...
 
.......
La forza la trovo dentro me, non si tratta di arrendersi, ma di prendere coscienza di ciò che è ineluttabile e conseguentemente gioire del presente in modo totale ed incondizionato.”


Ad ora non c' ho ancora capito granché, boh.
....

Caro Satiro,

noi due dobbiamo trovare un modus vivendi:
appena conosciuti, e già cominci a scassarmi...
Chiedete e vi sarà risposto, dicono le scritture:
però non vedo il motivo per il quale
hai battezzato io debba essere il I° che debba prendere la parola...

Ho un'idea, facciamo così:
quando anche hai un dubbio, anche minimo,chiedimi prima
e non che lo venga a sapere dopo...
Stavolta te lo concedo...non lo sapevi!
Eccoti spadellato allora un esempio bell' e buono del concetto:

http://community.punterforum.com/andiamo-villach-vt8256-196.html#post553683

P.S: Sei un tipo piuttosto sveglio, penso non ci sia bisogno di spiegazioni:
però ne avrei fatto volentieri a meno,
perché non mi sento al settimo cielo a 'sto giro...
 
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Alabai ha scritto:
però non vedo il motivo per il quale
hai battezzato io debba essere il I° che debba prendere la parola...
Ho scritto:
Se come dici è vero che non sei il primo, è pur vero che per primo hai preso la parola...”

Già... ma questo è solo perché le mie parole ti saranno propedeutiche a tutto il resto. Sei tu che hai bisogno di ascoltarmi avanti a tutti gli altri.”
Questo è il motivo nel racconto, invece il motivo che ha spinto lo scrittore ad anteporlo agli altri non lo so nemmeno io.
Potrebbe essere che le parole che ho messo in bocca a I siano quelle che inconsciamente reputo più importanti.
Potrebbe essere che le parole che ho messo in bocca a I siano quelle che maggiormente mi hanno impressionato.
Potrebbe essere che è stato I ad averne la necessità, poiche finito il discorso doveva andare.
Potrebbe essere che volevo liquidare la pratica del monologo di I prima possibile... via il dente via il dolore.
Potrebbe anche darsi che non sia nessuno dei succitati motivi, perchè a volte una spiegazione non esiste, la ragione non riesce a trovarne una e per comprendere (non capire, ma stringere a se e diventare tutt' uno) deve intervenire la fede.
Io non ho fede e mi accontento a volte di fare spallucce.

Qui non si tratta di scegliere quella giusta... se sopra trovi una motivazione che ti fa star bene, indicala e la condivideremo.
Viceversa se vuoi propormene una, mostrala e la leggerò con molto piacere. E ci rifletterò sopra.
Però ti prego, sforzati di essere più semplice possibile, perchè quando dici:
Alabai ha scritto:
Sei un tipo piuttosto sveglio
hai ragione solo in parte.
Colgo al primo colpo certi concetti, come faccio una fatica boia con altri.
Tu fai parte degli altri: diversa lunghezza d' onda, devo regolare bene il mio ricevitore per recepirti.
Necessito allenamento e mi dovrai concedere altri "...non lo sapevi!"
Se sei disposto a questo io mi sforzerò di non deluderti.

Alabai ha scritto:
penso non ci sia bisogno di spiegazioni:
però ne avrei fatto volentieri a meno,
perché non mi sento al settimo cielo a 'sto giro...
Ecco vedi... qui non sono sicuro di aver afferrato il tuo disappunto... anzi non ho la minima idea di dove io abbia sbagliato, a parte il fatto che avrei dovuto chiederti qualcosa prima.
Quindi come mi hai suggerito ti chiedo, prima, cos' è quel qualcosa?

Da buon amico...
satiro
 
Ho un'idea, facciamo così:
quando anche hai un dubbio, anche minimo,chiedimi prima
e non che lo venga a sapere dopo...
Stavolta te lo concedo...non lo sapevi!

...

Se sei qui é perché te c'hai molta crisi,
stai miagolando nel buio, vai a dentoni.

Ti chiedi:

Come mai,
Come dove nel mondo,
Dove chi,
Perché quando?



Ma la risposta, non la devi cercare fuori,
la risposta é dentro di te,


e peró é sbagliata!
 
Ho scritto...

satiro

Carissimo amico Satiro,

le tue domande necessitano di degne risposte: ma mi serve un po' di tempo...
Ti dico solo che il buon Power ha capito il tutto,
e che le risposte sono dentro alle tue domande.
Secondo me sei pronto:
si vede che lo sono anch'io...

un saluto dal tuo carissimo amico Alabai.

P.S:complimenti ancora per il fantastico post iniziale!
 
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Grazie, ne sono lusingato.
Prenditi tutto il tempo che ti occorre, so attendere.
 
Finalmente è giunto il mio turno... ha ha ha! Sono VII , il mio nome ricorda i peccati capitali, ma non farti ingannare, a me interessa solo la lussuria. Naturalmente riesco anche a riservare un po' di spazio per l' alcool... ha ha ha!”


Quella che di primo acchito parrebbe una risata demoniaca, a guardar bene è solo espressione di gioia ancorché sguaiata. Gli occhi di VII brillano, li vedo attraverso il bicchiere di vino che ogni tanto porta alla bocca e degusta appassionatamente.


Se ti chiedi come possa esistere senza tendere all' autodistruzione, significa che non sai porti dei limiti. Necessitiamo di chiari e precisi confini che dobbiamo imporci di rispettare, io in questo modo riesco a dare sfogo alle mie frenesie senza eccedere. Può inoltre risultare utile allo scopo cercare di dare una spiegazione razionale ai nostri comportamenti, non tanto per la piena comprensione degli stessi, quanto per individuare e isolare i nessi causa-effetto. Questo ti consentirà di avere in mano la situazione...”

...si, in mano come il bicchiere che stai tenendo.”

Quando guido non bevo e stasera non guido, quindi vacaghér!”

Io invece provo una estrema simpatia per il numero sette! :D
 
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