Vaiolo

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Il virus che girava nel 2022 era una variante diversa da quella di quest'anno. Allora i casi in Europa furono effettivamente perlopiù collegati a uomini omosessuali o bisessuali di età tra i 30 e i 40 (mi pare si parlasse di quasi il 99% dei casi). Ovviamente non è che il virus sceglieva chi colpire in base all'orientamento sessuale, ma si evince che la pratica che più di tutte portava alla trasmissione del virus fosse il sesso anale. In parole povere mettere il cazzo in culo a qualcuno altro senza preservativo e magari sborrarci pure dentro era il modo in cui più di altri il virus si trasmetteva. Ne erano colpiti di più gli omosessuali perché magari non tutti lo sanno ma l'unico buco che possono usare per scopare è quello del culo.

La variante di quest'anno è diversa e si trasmette con più facilità anche con contatti stretti e non solo mettendo o ricevendo il cazzo in culo da altri.
 
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Johann

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Offro il mio contributo su questo argomento alla community con la mia esperienza di medico di base

Il vaiolo delle scimmie (mpox) è una malattia zoonotica che può diffondersi tra gli animali e gli esseri umani: si trasmette attraverso il contatto diretto con animali infetti e, da persona a persona, tramite qualsiasi contatto pelle a pelle con un soggetto infetto, quindi anche attraverso contatti non sessuali, oppure per via respiratoria e attraverso il contatto con superfici, oggetti, tessuti contaminati.
Il vaccino contro il vaiolo delle scimmie attualmente disponibile in Italia è Imvanex, un vaccino di terza generazione basato su un virus vivo e altamente attenuato, non replicante (che non può replicarsi nelle cellule) e modificato (non produce i fattori di virulenza dei vecchi virus vaccinici), che si somministra per via sottocutanea in due dosi a distanza di quattro settimane nelle persone in precedenza non vaccinate contro il vaiolo o il vaiolo delle scimmie, o in una singola dose come richiamo nelle persone già vaccinate.
Le ultime indicazioni in merito alle persone che possono fare il vaccino contro il vaiolo delle scimmie in Italia per ora non riportano variazioni rispetto alla strategia vaccinale definita dal Ministero della Salute nella Circolare n. 35365 del 5 agosto 2022. Tale strategia prevedeva che la vaccinazione fosse offerta alle persone di età superiore ai 18 anni ad alto rischio di infezione, inizialmente al personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus e le diverse categorie di persone comportamenti sessuali alto rischio di contagio o ad alto rischio di complicanze gravi.
Studi di laboratorio hanno dimostrato che gli anticorpi neutralizzati delle persone vaccinate contro il vaiolo umano (i nati prima del 1975) sono presenti anche a più di 45 anni dalla vaccinazione, e alcuni studi osservazionali hanno indicato che la protezione fornita dalla vaccinazione contro il vaiolo umano (vaccini di prima generazione) può fornire tra l’85% e l’87% di protezione contro il vaiolo delle scimmie.
 
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