Incuriosito dallo stesso annuncio (o forse non proprio lo stesso...boh) sono andato a controllare di persona la ragazzina di cui sopra.
Non rispetto i canoni standard di recensione, poiche' gia' ci sono e questo piu' che una recensione e' un racconto di fantascienza, ditemi se sbaglio, ne faro' tesoro.
Premetto che per me e' stata un'esperienza quasi mistica, nel bene e nel male, ma soprattutto nel male.
Iniziamo con le parti positive.
- Lei (Vanessa-Simona, tanto domani non mi ricordero' ne l'uno ne l'altro nome) e' indubbiamente carina, giovanissima all'apparenza, quasi da preoccupazione. Piccolina di statura, magra ma non anoressica, profumata. Capelli lunghi, castano-chiari, lisci, parzialmente raccolti.
- Il massaggio non e' nulla di che, ma comunque molto piacevole e a tratti intringante, effettuato con una sorta di crema rinfrescante e a parer mio di qualita': l'oliosita' e il profumo dopo poco tempo spariscono completamente; pertanto a pieno merito nella categoria delle cose positive
- La tipina ha un seno che nel mio immaginario rappresenta la perfezione e a quanto pare non ha problemi a mostrarlo o a farne saggiare la naturalezza. Comunque una terza direi, in pieno conflitto con la legge di gravita' e di una consistenza indefinibile tra il sodo e il morbido. Solo a pensarci mi viene voglia di tornare.
Ahime', ora le parti negative.
- Difficile da contattare. Iniziando a chiamarla la mattina, ho avuto risposta a meta' pomeriggio, chiamando ad intervalli variabili di 30/120 minuti. Stabilito un orario, mi rimbalza di ulteriori 20 minuti abbondanti... "ci sono clienti". Boh, complimenti, su mezzora di tempo accordato riesci a sbagliare di 25 minuti, va beh.
- Nulla che sconfini dalle regole di base: niente baci o bacetti, niente oltre la mano fatata, non concede niente da vedere oltre il seno, anche se il lato b al tatto promette bene.
- Il rate a me e' stato "leggermente" riveduto e corretto: 60 solo massaggio e 100 per il servizio inclusivo di falegnameria... vorrei sapere dove sono finiti i miei neuroni quando ho detto ok. Anzi mi sa che lo so. Non credo che sia un particolare prezzo di sfavore nei miei confronti. Non sono decrepito e/o inguardabile, ma tant'e'...
- Non c'e' traccia del consueto rotolone di carta a coprire il letto, anzi ci sono evidenti tracce di unto presumibilmente di precedenti clienti.
- Tempo: dopo 45 minuti tutto finito, comprese le pantomime sotto riportate. Per la cronaca dopo 20 minuti fino ai 45 il massaggio era concentrato solo sulla parte di me che aveva deciso di restare alla richiesta di esborso.
- Qui' scatta l'incredibile: sono combattuto se raccontare tutto o no, si sa mai che il trio legga. Sappiate che mi sono ritrovato a vivere sulla mia pelle scenette da film di serie z di fine anni 70, inizi anni 80. No ve lo devo proprio dire... suona il citofono, lei: "scusa devo proprio aprire". Che volete fare in un situazione del genere, con i neuroni che neanche sono in grado di materializzare nella mente il significato della parola "citofono". Dico: "OK".
Peccato, ho sbagliato, la risposta giusta in questo caso era: "fottiti, tu e il tizio che ha citofonato". Da questo errore infatti e' partita un'improponibile sequenza di deliri, che va dal "nasconditi nell'armadio, presto!" a "e' il moroso di mia sorella", "oddio non farti sentire", "perche' io non abito qui' ma...." "...altre improbabili spiegazioni che non ho colto".
Ma vi immaginate la scena? io che mi metto in fretta e furia le mutande e arraffo a caso i miei vestiti, lasciando pezzi in giro e mi ficco nell'armadio pensando "benissimo, qui' finisce che le prendo anche, e quasi quasi me le merito".
Il bello non e' ancora arrivato, perche' lui entra nella stanza, pare che non si accorga di nulla ed esce. Io sbircio dalla fessura di chiusura delle due ante dell'armadio, tra l'altro piccolo e scomodo, e mi stupisco di me stesso perche' al posto di preoccuparmi o agitarmi penso solo a quanto sono caduto in basso. Chiuso in mutande nell'armadio di una pseudo-massaggiatrice senza un perche' trattenendo le risate a stento... cazzo c'era da ridere poi.
- Beh, se questo sembra incredibile, moltiplicate il tutto per 3. Si, per 3 volte la stessa scena, con alcune varianti di scarsa rilevanza.
Morale: saro' capitato nel giorno piu' sfigato in assoluto e non me ne meraviglio, ma cazzo mi ha pure fatto pagare il prezzo (esoso) intero. Siccome sono stupido e' anche possibile che torni, se mi promette uno sconto per manifesta impraticabilita' di campo. Lei e' cosi' carina...
Non rispetto i canoni standard di recensione, poiche' gia' ci sono e questo piu' che una recensione e' un racconto di fantascienza, ditemi se sbaglio, ne faro' tesoro.
Premetto che per me e' stata un'esperienza quasi mistica, nel bene e nel male, ma soprattutto nel male.
Iniziamo con le parti positive.
- Lei (Vanessa-Simona, tanto domani non mi ricordero' ne l'uno ne l'altro nome) e' indubbiamente carina, giovanissima all'apparenza, quasi da preoccupazione. Piccolina di statura, magra ma non anoressica, profumata. Capelli lunghi, castano-chiari, lisci, parzialmente raccolti.
- Il massaggio non e' nulla di che, ma comunque molto piacevole e a tratti intringante, effettuato con una sorta di crema rinfrescante e a parer mio di qualita': l'oliosita' e il profumo dopo poco tempo spariscono completamente; pertanto a pieno merito nella categoria delle cose positive
- La tipina ha un seno che nel mio immaginario rappresenta la perfezione e a quanto pare non ha problemi a mostrarlo o a farne saggiare la naturalezza. Comunque una terza direi, in pieno conflitto con la legge di gravita' e di una consistenza indefinibile tra il sodo e il morbido. Solo a pensarci mi viene voglia di tornare.
Ahime', ora le parti negative.
- Difficile da contattare. Iniziando a chiamarla la mattina, ho avuto risposta a meta' pomeriggio, chiamando ad intervalli variabili di 30/120 minuti. Stabilito un orario, mi rimbalza di ulteriori 20 minuti abbondanti... "ci sono clienti". Boh, complimenti, su mezzora di tempo accordato riesci a sbagliare di 25 minuti, va beh.
- Nulla che sconfini dalle regole di base: niente baci o bacetti, niente oltre la mano fatata, non concede niente da vedere oltre il seno, anche se il lato b al tatto promette bene.
- Il rate a me e' stato "leggermente" riveduto e corretto: 60 solo massaggio e 100 per il servizio inclusivo di falegnameria... vorrei sapere dove sono finiti i miei neuroni quando ho detto ok. Anzi mi sa che lo so. Non credo che sia un particolare prezzo di sfavore nei miei confronti. Non sono decrepito e/o inguardabile, ma tant'e'...
- Non c'e' traccia del consueto rotolone di carta a coprire il letto, anzi ci sono evidenti tracce di unto presumibilmente di precedenti clienti.
- Tempo: dopo 45 minuti tutto finito, comprese le pantomime sotto riportate. Per la cronaca dopo 20 minuti fino ai 45 il massaggio era concentrato solo sulla parte di me che aveva deciso di restare alla richiesta di esborso.
- Qui' scatta l'incredibile: sono combattuto se raccontare tutto o no, si sa mai che il trio legga. Sappiate che mi sono ritrovato a vivere sulla mia pelle scenette da film di serie z di fine anni 70, inizi anni 80. No ve lo devo proprio dire... suona il citofono, lei: "scusa devo proprio aprire". Che volete fare in un situazione del genere, con i neuroni che neanche sono in grado di materializzare nella mente il significato della parola "citofono". Dico: "OK".
Peccato, ho sbagliato, la risposta giusta in questo caso era: "fottiti, tu e il tizio che ha citofonato". Da questo errore infatti e' partita un'improponibile sequenza di deliri, che va dal "nasconditi nell'armadio, presto!" a "e' il moroso di mia sorella", "oddio non farti sentire", "perche' io non abito qui' ma...." "...altre improbabili spiegazioni che non ho colto".
Ma vi immaginate la scena? io che mi metto in fretta e furia le mutande e arraffo a caso i miei vestiti, lasciando pezzi in giro e mi ficco nell'armadio pensando "benissimo, qui' finisce che le prendo anche, e quasi quasi me le merito".
Il bello non e' ancora arrivato, perche' lui entra nella stanza, pare che non si accorga di nulla ed esce. Io sbircio dalla fessura di chiusura delle due ante dell'armadio, tra l'altro piccolo e scomodo, e mi stupisco di me stesso perche' al posto di preoccuparmi o agitarmi penso solo a quanto sono caduto in basso. Chiuso in mutande nell'armadio di una pseudo-massaggiatrice senza un perche' trattenendo le risate a stento... cazzo c'era da ridere poi.
- Beh, se questo sembra incredibile, moltiplicate il tutto per 3. Si, per 3 volte la stessa scena, con alcune varianti di scarsa rilevanza.
Morale: saro' capitato nel giorno piu' sfigato in assoluto e non me ne meraviglio, ma cazzo mi ha pure fatto pagare il prezzo (esoso) intero. Siccome sono stupido e' anche possibile che torni, se mi promette uno sconto per manifesta impraticabilita' di campo. Lei e' cosi' carina...