CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Vanessa
RIFERIMENTO INTERNET:http://padova.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/apenna-arrivata-vanessa-reale-t9ne113630703
CITTA DELL'INCONTRO: Villatora di Saonara
NAZIONALITA': Ungheria
ETA': 24
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: sì!
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): No anale
SERVIZI USUFRUITI: Blowjob coperto, missionaria
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 20
DESCRIZIONE FISICA: Figa
ATTITUDINE: mediocre
REPERIBILITA': ok
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no, primo piano, ascensore, comodo parcheggio
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):32075169xx
LA MIA RECENSIONE:
Ungherese di Buda, Vanessa la trovate in un appartamento presso un complesso residenziale a Villatora. Il tutto di recente costruzione e pulito. Bella mora dal viso simpatico, esattamente corrispondente alle diapositive che corredano il suo annuncio. Mi ero accordato con lei qualche tempo prima per un appuntamento che poi avevo quasi subito disdetto con un sms. Mi aveva risposto poi ringraziandomi per la gentilezza. Basta poco per conquistarmi.
Entro, saluti e declamazione del menù già concordato (bocca-figa-coperto-settanta). Mi lavo giusto le mani in bagno, fresco di doccia, mentre lei si smutanda senza tanti complimenti se non i miei ammirati commenti sull'avvenenza delle sue fattezze. Un telaio fatto bene di un metro e settanta. Snella di busto e affusolata di arti, superiori e inferiori. Mammarie soffici coi suoi due bottoncini in rilievo, ecc. ecc. Tutto di mio gradimento insomma a parte i consueti stolidi tatuaggi e piercing con cui si marchiano bovinamente i giovani d'oggi. Parla (e scrive) abbastanza bene l'italiano anche se lo capisce poco e mi devo ripetere intanto che mi denudo come un nudista.
Mi inginocchio sul talamo, teatro di quotidiane erotomachie, tra le sue gambe spalancate. Sono in tiro e non ci sono ragioni per indugiare ulteriormente in inutili chiacchiere. Incappucciato il mio amico grassottello, si adopera nella fase preliminare del rapporto in quella posizione, dimostrando quanto meno una discreta flessibilità delle sue articolazioni. La lascio fare per un po', giusto per rispetto al protocollo, finchè la invito a stendersi per consentirmi di esplorare con la lingua le sue intimità pelviche. Il daty con codesta rampolla, preciso aulentissima, si rivela ben presto un penoso cimento. A cominciare dalla sua postura ritratta che non sembra per niente coerente con l'intenzione di dischiudere la rosa ai miei titillamenti, per finire con una ceretta, ahimè, troppo datata che presto mi convince che è inutile insistere e che non se ne cava fuori niente da questa frigida palese che se anche tentasse di fingere sarebbe peggio. Bocciata all'orale. Transeat, la missione prosegue. Ci accingiamo alla più canonica delle penetrazioni, posizione che non oserò cambiare per tutto il breve coito, per timore di ulteriori complicazioni, intanto che lei si spalma di quel gel che ha quell'odore sottile che me lo fa istantaneamente ammosciare. Curiosamente entra subito senza problemi, ritornando presto all'originario turgore mentre mi bombo convinto 'sta figa rivoltata come un calzino per una decina di minuti mentre lei si premura di mantenere la lubrificazione costante e ininterrotta. Stavo cominciando a rompermi le palle quando finalmente mi comunica che le sto facendo troppo male e aggiungendo che se volevo scopare per mezzora (cioè per altri dieci minuti) lei vuole cento. Non ce li avevo altri trenta euri in tasca quella mattina e anche se li avessi avuti me li sarei tenuti per me. Mi finisce, ovviamente di mano, nell'Hatù, con una sega feroce. Decisamente la parte più saliente dell'incontro, almeno è stato un bel vedere. Mi spiega poi che se invece che il primo fossi stato l'ultimo della giornata, il quinto per esempio, non ci sarebbero stati problemi. Annuisco con gravità, la patata si dilata, commento meditando su un pezzo dei Gemboy e, non so bene perchè, rallegrandomi intimamente di avere aperto la serie quel giorno.
NOME INSERZIONISTA: Vanessa
RIFERIMENTO INTERNET:http://padova.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/apenna-arrivata-vanessa-reale-t9ne113630703
CITTA DELL'INCONTRO: Villatora di Saonara
NAZIONALITA': Ungheria
ETA': 24
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: sì!
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): No anale
SERVIZI USUFRUITI: Blowjob coperto, missionaria
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 20
DESCRIZIONE FISICA: Figa
ATTITUDINE: mediocre
REPERIBILITA': ok
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: no, primo piano, ascensore, comodo parcheggio
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):32075169xx
LA MIA RECENSIONE:
Ungherese di Buda, Vanessa la trovate in un appartamento presso un complesso residenziale a Villatora. Il tutto di recente costruzione e pulito. Bella mora dal viso simpatico, esattamente corrispondente alle diapositive che corredano il suo annuncio. Mi ero accordato con lei qualche tempo prima per un appuntamento che poi avevo quasi subito disdetto con un sms. Mi aveva risposto poi ringraziandomi per la gentilezza. Basta poco per conquistarmi.
Entro, saluti e declamazione del menù già concordato (bocca-figa-coperto-settanta). Mi lavo giusto le mani in bagno, fresco di doccia, mentre lei si smutanda senza tanti complimenti se non i miei ammirati commenti sull'avvenenza delle sue fattezze. Un telaio fatto bene di un metro e settanta. Snella di busto e affusolata di arti, superiori e inferiori. Mammarie soffici coi suoi due bottoncini in rilievo, ecc. ecc. Tutto di mio gradimento insomma a parte i consueti stolidi tatuaggi e piercing con cui si marchiano bovinamente i giovani d'oggi. Parla (e scrive) abbastanza bene l'italiano anche se lo capisce poco e mi devo ripetere intanto che mi denudo come un nudista.
Mi inginocchio sul talamo, teatro di quotidiane erotomachie, tra le sue gambe spalancate. Sono in tiro e non ci sono ragioni per indugiare ulteriormente in inutili chiacchiere. Incappucciato il mio amico grassottello, si adopera nella fase preliminare del rapporto in quella posizione, dimostrando quanto meno una discreta flessibilità delle sue articolazioni. La lascio fare per un po', giusto per rispetto al protocollo, finchè la invito a stendersi per consentirmi di esplorare con la lingua le sue intimità pelviche. Il daty con codesta rampolla, preciso aulentissima, si rivela ben presto un penoso cimento. A cominciare dalla sua postura ritratta che non sembra per niente coerente con l'intenzione di dischiudere la rosa ai miei titillamenti, per finire con una ceretta, ahimè, troppo datata che presto mi convince che è inutile insistere e che non se ne cava fuori niente da questa frigida palese che se anche tentasse di fingere sarebbe peggio. Bocciata all'orale. Transeat, la missione prosegue. Ci accingiamo alla più canonica delle penetrazioni, posizione che non oserò cambiare per tutto il breve coito, per timore di ulteriori complicazioni, intanto che lei si spalma di quel gel che ha quell'odore sottile che me lo fa istantaneamente ammosciare. Curiosamente entra subito senza problemi, ritornando presto all'originario turgore mentre mi bombo convinto 'sta figa rivoltata come un calzino per una decina di minuti mentre lei si premura di mantenere la lubrificazione costante e ininterrotta. Stavo cominciando a rompermi le palle quando finalmente mi comunica che le sto facendo troppo male e aggiungendo che se volevo scopare per mezzora (cioè per altri dieci minuti) lei vuole cento. Non ce li avevo altri trenta euri in tasca quella mattina e anche se li avessi avuti me li sarei tenuti per me. Mi finisce, ovviamente di mano, nell'Hatù, con una sega feroce. Decisamente la parte più saliente dell'incontro, almeno è stato un bel vedere. Mi spiega poi che se invece che il primo fossi stato l'ultimo della giornata, il quinto per esempio, non ci sarebbero stati problemi. Annuisco con gravità, la patata si dilata, commento meditando su un pezzo dei Gemboy e, non so bene perchè, rallegrandomi intimamente di avere aperto la serie quel giorno.
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