Voci da strada.

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Secondo certe voci da strada che mi sono giunte le donne da strada si stanno rivolgendo ad un avvocato per i ricorsi contro le eventuali sanzioni non lecite.
Con ciò e considerato che a Nibionno ed a Rimini le stesse OTR fanno altrettanto, si può forse dire che la ribellione sta fiorendo.
 
a rimini non sono voci!ci sono molti articoli sui quotidiani che parlano che parlano di questo!addirittura molte di loro hanno anche vinto i ricorsi.
 
lubrano ha scritto:
a rimini non sono voci!ci sono molti articoli sui quotidiani che parlano che parlano di questo!addirittura molte di loro hanno anche vinto i ricorsi.
Sì, sono a conoscenza dei ricorsi vinti. Adesso vediamo con la nuovissima Ordinanza Sindacale emanata qualche giorno fa dal Sindaco di Rimini.
 
steve65 ha scritto:
un'altra ordinanza????
scusate ma che dice?????
grazie
Eccola: http://www.comune.rimini.it/binary/comu ... 295029.pdf
Si può benissimo notare che tale documento non è conforme ai principi generali dell'Ordinamento, poiché vieta la prostituzione in luogo pubblico od aperto al pubblico anche quando quest'attività non contrasta con la pubblica decenza e/o l'usufrutto degli spazi e luoghi pubblici; vieta di contattare le persone sospettate di esercitare il meretricio oltretutto senza contrattare prestazioni sessuali a pagamento e soprattutto l'accertamento fiscale non è competenza dei poteri speciali dei Sindaci in materia di sicurezza urbana come dettato dal Decreto Ministeriale attuativo in merito del 5 agosto 2008.
:rtfm: http://www.webalice.it/cstfnc73/provved ... indaci.htm
 
i controlli fiscali fanno paura a tutti ,anche perche' si attaccano a tutto e fanno piangere!a mio parere pero'in questo caso e una vera cag....che non si possa neanche fare l'amore in pace!maah!!!!!
 
lubrano ha scritto:
i controlli fiscali fanno paura a tutti ,anche perche' si attaccano a tutto e fanno piangere!a mio parere pero'in questo caso e una vera cag....che non si possa neanche fare l'amore in pace!maah!!!!!
Purtroppo in certi Paesi come l'Olanda e la Germania la tassazione della prostituzione è una realtà.
In Italia, la Cassazione ha di recente emanato una sentenza non definitiva che ha dichiarato la possibilità di tassare il meretricio poiché questo non è reato e di conseguenza illecito. Però, tale pronuncia ha dimenticato i dettami della Legge 75/1958: http://www.webalice.it/cstfnc73/prostituzionetasse.htm
 
lubrano ha scritto:
ci manca solo lo scontrino!
Lo scontrino?!?! :biggrin:
Veramente se venisse legalmente tassata la prostituzione, le relative professioniste dovrebbero utilizzare un blocchetto fiscale per ricevute od eventuali fatture.
 
Francostars ha scritto:
lubrano ha scritto:
ci manca solo lo scontrino!

Veramente se venisse legalmente tassata la prostituzione, le relative professioniste dovrebbero utilizzare un blocchetto fiscale per ricevute od eventuali fatture.

Non è completamente esatto. In Olanda, da te precedentemente citata, la tassazione avviene in maniera forfettaria.

In Germania come sopra. C'è la possibilità per le professioniste di iscriversi in maniera anonima, in pratica è come se al fisco fosse nota solamente il corrispondente della ns. partita IVA.

Non vi è quindi nessuna emissione di ricevuta, fattura o altro giustificativo di spesa.
 
Il_Magico_Merlin ha scritto:
Francostars ha scritto:
lubrano ha scritto:
ci manca solo lo scontrino!

Veramente se venisse legalmente tassata la prostituzione, le relative professioniste dovrebbero utilizzare un blocchetto fiscale per ricevute od eventuali fatture.

Non è completamente esatto. In Olanda, da te precedentemente citata, la tassazione avviene in maniera forfettaria.

In Germania come sopra. C'è la possibilità per le professioniste di iscriversi in maniera anonima, in pratica è come se al fisco fosse nota solamente il corrispondente della ns. partita IVA.

Non vi è quindi nessuna emissione di ricevuta, fattura o altro giustificativo di spesa.
Mi riferivo in base al sistema fiscale italiano ed alla Convenzione ONU 1949/1951 sulla prostituzione. http://www.webalice.it/cstfnc73/convenzioneonu.htm
In base a questa il meretricio potrebbe essere tassato solo senza caratteristiche specifiche per la detta professione; anche in considerazione che lo sfruttamento dell'altrui prostituzione (articolo relativi 1 e 2) viene proibito da tale Convenzione solo alle persone ma non allo Stato.
Rilevo che Germania ed Olanda non hanno mai ratificato la succitata norma internazionale, poiché non è obbligatorio sottoscriverla, come invece l'Italia ha fatto in via definitiva nel 1980.
 
a parte tutto sarebbe la cosa migliore,meno problemi per noi piu' sicurezza a livello sanitario,e tanti soldi all'agenzia dell' entrate,a volte non riesco proprio a capirlo il sistema italiano.
 
lubrano ha scritto:
a parte tutto sarebbe la cosa migliore,meno problemi per noi piu' sicurezza a livello sanitario,e tanti soldi all'agenzia dell' entrate,a volte non riesco proprio a capirlo il sistema italiano.
Il sistema sanitario non riguarda nulla in materia. I rischi sarebbero uguali con o senza fiscalizzazione. Un conto sono i controlli sanitari obbligatori per le prostitute che inesorabilmente sono proibiti dalla stessa Convenzione ONU 1949/1951.
Ovviamente, con la tassazione della prostituzione, dovrà essere rilasciato anche il permesso di soggiorno per lavoro autonomo. Quote d'ingresso permettendo. Naturalmente bisognerà derogare i reati di sfruttamento e favoreggiamento dell'altrui prostituzione per l'operato dei commercialisti che assistono le varie lavoratrici sessuali.
 
Francostars ha scritto:
Mi riferivo in base al sistema fiscale italiano ed alla Convenzione ONU 1949/1951 sulla prostituzione. http://www.webalice.it/cstfnc73/convenzioneonu.htm
In base a questa il meretricio potrebbe essere tassato solo senza caratteristiche specifiche per la detta professione; anche in considerazione che lo sfruttamento dell'altrui prostituzione (articolo relativi 1 e 2) viene proibito da tale Convenzione solo alle persone ma non allo Stato.
Rilevo che Germania ed Olanda non hanno mai ratificato la succitata norma internazionale, poiché non è obbligatorio sottoscriverla, come invece l'Italia ha fatto in via definitiva nel 1980.

Data per scontata la Convenzione ONU che citi, il sistema fiscale italiano al momento non ha norme CERTE per quanto riguarda l'eventuale tassazione dei proventi derivanti dall'attivtà di prostituzione, in quanto non è professione statuita. Citavo esempi ovviamente conosciuti.

Ponevo alla tua attenzione il fatto che dire, testuali parole tue, che

"Veramente se venisse legalmente tassata la prostituzione, le relative professioniste dovrebbero utilizzare un blocchetto fiscale per ricevute od eventuali fatture"

rappresenta solo un prodotto di fantasia. Che potrebbe anche essere probabile così come il suo esatto contrario.

Per il sistema fiscale italiano sono esistiti regimi contributivi che prevedevano la mancata emissione di fatture e ricevute, così come esistono tutt'ora redditi che, scontando una ritenuta alla fonte o una cedolare secca, non prevedono obblighi di dichiarazione. Volendo applicare la metodologia Olandese e/o Tedesca, nei quali le professioniste assolvono gli obblighi contributivi pagando un forfait in quanto difficilmente e non precisamente identificabile una base imponibile certa, viene meno anche la necessità di avvalersi di un professionista del settore rendendo inutile il provvedimento qua sotto invocato

Francostars ha scritto:
Naturalmente bisognerà derogare i reati di sfruttamento e favoreggiamento dell'altrui prostituzione per l'operato dei commercialisti che assistono le varie lavoratrici sessuali.

ps. Non mi definisco un esperto del sistema fiscale italiano, però me ne occupo professionalmente da più di 25 anni.
 
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