Le gelosia nei bordelli

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La cosa migliore secondo me è fare come ha detto Smith nella prima risposta, metterla con le spalle al muro e dirle di continuare ad incontrarti senza compenso economico,il problema vero è che se ti dice "ok" e non è quello che veramente vuoi, allora sei nella cacca fino al collo..

...ma anche no :) :) mica poi sei obbligato a sposartela.... puoi sempre continuare con le altre in altri luoghi...

(Very Bastard Inside )
 
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Lascia perdere, è gelosa si, ma solo del tuo portafoglio.
Qs ragazze anche se non hanno spesso (ma non sempre) cultura alcuna
sono molto sgamate in fatto di psicologia.
Parlo per esperienza.
Io al tuo posto passerei ad altri lidi per non farmi coinvolgere più di
tanto
 
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una novantina di km da Ancona , un centinaio da Bo
Lascia perdere, è gelosa si, ma solo del tuo portafoglio.
Qs ragazze anche se non hanno spesso (ma non sempre) cultura alcuna
sono molto sgamate in fatto di psicologia.
Parlo per esperienza.
Io al tuo posto passerei ad altri lidi per non farmi coinvolgere più di
tanto

Mi sento di quotare al 200% il pensiero di Gilax , queste ragazze sono delle psicologhe senza laurea.......

Il finale della frase di Gilax , corrispondono al mio pensiero.

Altra aria....altri lidi.

E' e sarà sempre cosi.

Ciao Gilax , un abbraccio.

Rino32
 
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Senza voler passare per qualunquista, qualora il rapporto sia vincolato da uno scambio economico o di altra natura non c'e' gelosia che regga.

Il regime di esperienza di intrattenimento, un po' come al cinema o a teatro, mette al centro dello scambio la soddisfazione del cliente, almeno nelle intenzioni dell'intrattenitore/ice.

E non per caso ci stanno simpatici attori (o ruoli) piu' di altri, come ci puo' star simpatico l'elettricista che ci ripara una presa in casa, al di la' della mera prestzione per cui e' presente e pagato.

Siamo esseri umani, nel bene e nel male.

Se si esce da questo focus cambia radicalmente il contesto delle considerazioni da fare.

E molte ragazze, prostitute o meno, pur conoscendo bene, oppure ignorandolo deliberatamente, conoscono il vantaggio di giocare sul confine di questo limite.

Non a caso una delle sigle piu' richiesta, se pur ognuno a modo suo, e' appunto il GFE. Cosi' come in un film cerchiamo appunto una sorta di coinvolgimento paraemotivo o pseudoemozionale.

Insomma e' sempre necessario tener presente dove sta il limite tra la realta' e la finzione scenica anche e soprattutto con una prostituta.

E sto seriamente pensando che le paghiamo piu' per non aver rotture di coglioni dopo che per l'esperienza sessuale in se'.

Ma tant'e, a volte si svalica.

Che fare ?

Al di la' della prestazione ci sta la vita reale, e nella vita reale ognuno ha le sue regole, difficile dare indicazioni.

Io personalmente penso che date due persone libere e adulte ciascuna sia libera di adottare i comportamenti che meglio crede anche nelle interazioni con altri individui ivi comprese le relazioni sessuali, l'altro individuo a sua volta, in nome della stessa liberta', dovra' rispettare la situazione cosi' com'e'.

Qualora, a qualsivoglia titolo, uno degli individui avanzasse delle pretese comportamentali sull'altro, dovrebbe questo per primo mettere sul piatto della bilancia qualcosa di concretamente equivalente.

In soldoni, e' troppo facile schiamazzare insultare, urlare, piangere e battere i piedi per terra (si... la scena e' e'stremamente infantile) perche' un cliente va con un'altra. Pensare di aver tutto sempre e comuncuqe e' una caratteristica spiccatamente femminile, soprattutto sul piano relazionale.

Eppure certe scelte forti, come quella di prostituirsi, portano conseguenze altrettanto forti, come delle limitazioni sul piano relazionale.

E non nascondiamoci dietro un dito: al netto degli scambisti seri (dove l'avere sesso con altri partner e' espressione stessa di un rapporto esistente di una certa natura e in quanto tale complicita') non ci sono uomini o donne che accettano di andare in deroga ad una naturale necessita' di sentirsi desiderati e unici agli occhi di un potenziale partner.

Quindi per me la questione e' fin troppo facile: finche' i rapporti sono reciprocamente leggeri, ognun si sollazzi come gli pare senza recare fastidio al prossimo, in virtu' di una manifestazione come quella descritta dal collega, se profondamente sincera, deve conseguire una presa di coscienza e una proposta di impegno altrettanto seria e concreta che ne giustifichi le esternazioni.

Tutto il resto sono capricci isterici e fuffa di una persona troppo abituata ad aver attenzioni addosso e soldi facili per le mani.

Con questo non voglio dire che fare la prostituta sia facile, ma il facile soldo porta spesso a pensare che i diritti siano sempre dovuti o addirittura si possano comprare con i soldi.

Mettersi in gioco davvero nella vita reale per una persona che ci piace e' cosa molto piu' difficile.

E' piu' facile strillare e battere i piedi per terra, oppure lamentarsi, tanto qualcuno prima o poi ci casca....
 
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Power ti ringrazio per il tuo prezioso quanto poderoso intervento. È vero quello che scrivi: sono "capricci" di una persona troppo abituata ad avere attenzioni e soldi facili.
Vi aggiorno un po' sugli sviluppi. Ieri, dopo aver fatto bisboccia con amici a cena, sono tornato nel locale.
La mia preferita non c'era forse impegnata con altro.
Sono rimasto al bar un po' e ho parlato con la mia seconda "migliore amica" (tradotto: la "migliore amica" è una con cui non faccio sesso, perché non è il mio tipo, lei lo sa' ma, nonostante questo, lei è sempre felice di vedermi e di parlare/confidarsi con me).
Morale parliamo della scenetta di gelosia che aveva visto anche lei.
Lei mi dice di stare tranquillo e che è solo gelosia per non perdere un cliente. Infatti mi dice che se fosse stata veramente interessata a me mi avrebbe già chiesto di uscire con lei dopo la quarta/quinta volta (siamo già stati almeno 12 volte) per conoscermi veramente fuori da questo contesto "artificiale", senza chiedermi nulla. Le ho risposto che effettivamente non era mai successo che me lo chiedesse. Lei mi sorride e mi fa: vedi che sei solo un cliente, magari un buon cliente, ma sempre un cliente.
Ridiamo insieme, io un po' più alleggerito di spirito. Poi lei mi chiama una sua amica super-bulgara,che avevo già adocchiato e mi fa, vai con lei che ti farà dimenticare tutto. Dopo tre ore e mezzo di limonate, coccole e sesso selvaggio, devo dire che ho già superato ogni paranoia riguardo la gelosia.
Che belle amiche che ho!
Un saluto,
Hilts
 
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Che spettacolo! Lassù sulle montagne...ve la spassate alla grande,ste cose nella piccola provincia italiana,ce le sognamo...
 
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ottavianoaugusto

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Secondo me è assurdo accettare limitazioni della propria libertà da una mignotta in un bordello...potrei adeguarmi solo a fronte di una relazione sessuale vera e propria,ovviamente del tutto gratuita...
 
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Nicolaegrasanu

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Quindi per me la questione e' fin troppo facile: finche' i rapporti sono reciprocamente leggeri, ognun si sollazzi come gli pare senza recare fastidio al prossimo, in virtu' di una manifestazione come quella descritta dal collega, se profondamente sincera, deve conseguire una presa di coscienza e una proposta di impegno altrettanto seria e concreta che ne giustifichi le esternazioni.

Tutto il resto sono capricci isterici e fuffa di una persona troppo abituata ad aver attenzioni addosso e soldi facili per le mani.
Condivido pienamente.
La ragazza sicuramente è più gelosa dei tuoi soldi che del tuo cuore. E siccome ti conosce bene e forse ha anche un buon feeling con te sa che può giocarsi questa carta.
Per inciso, anche se non la conosco, a mio avviso una pessima scelta da parte sua. Dimostra un carattere molto infantile, capriccioso e un pessimo gusto delle pubblic relation .
In dieci anni e piú che frequento dolci e belle cenerentole che " vendono fiori al mercato" ne ho viste tante e me ne sono capitate anche a me.
Anni fa due rumene mi hanno spolpato!!! Mi sono lasciato coinvolgere sentimentalmente e ne sono uscito con le ossa rotte. Erano in coppia a lavorare e si conoscevano ed erano "gelose" una dell'altra. Peró mi sono divertito e non sono pentito di quelle esperienze. C'est la vie e mi piace vivermela.
Ê difficile capire quanto sia sottile il confine tra il cliente e l'uomo. Sia per noi che per loro. Ma alcune/i lo capiscono molto bene e se ne approfittano, facendo un gioco che bisogna saper condurre fino in fondo. Eppure non siamo fatti di legno e a volte il coinvolgimento c'è e si vede. Lo vediamo noi come lo vedono loro. Certo è che il coinvolgimento senza l'impegno non è niente...
A proposito anche io avevo le mie belle regolette. Poche ma precise: niente passioni solo professionalità, sono al mercato e mi devo comprare i più bei fiori che trovo. Ma se poi conosci la fiorista e vedi che ti piace le regole vanno a farsi fottere. E meno male. Pensa se non fosse così!?!
 
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A me è capitato una volta in una gastronomia dove mi servivo, diciamo settimanalmente.
Un sabato, parlando col titolare di alcuni prodotti tipici un po' speciali, dissi, senza pensarci troppo, che li avevo trovati in una gastronomia fuori città, molto ma molto fornita.
Lui ammiccò, affermando di conoscerla e di apprezzarla.
Ma mi accorsi, che il sorriso gli si era un po' smorzato sul viso. E cambiai rapidamente discorso, senza mai più citare le mie avventure gastronomiche, con altri suoi rivali.
 
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immenso

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Mi accorgo solo ora di questa discussione. Interessante l'argomento introdotto da Hilts.
Se nel suo caso, a mio modestissimo avviso non essendogli da imputare alcunchè, è stata la ragazza a comportarsi in maniera poco professionale (a tacer l'utilizzo di altri aggettivi), ma la fattispecie riguarda la condotta di una ragazza, direi che l'altra faccia della medaglia del suo racconto, che per mia esperienza coinvolge un maggior numero di persone, riguarda i clienti gelosi della ragazza.
In questo noi italiani, per quelle che sono le mie frequentazioni oltreconfine, non siamo secondi a nessuno.
Corollario di questo fenomeno sono ragazze pagate oltre il rate richiesto, con danno poi per tutti gli altri clienti, visto che il rate più elevato concesso da un collega viene sovente "preteso" anche dagli altri, e la sana abitudine italica di "salvare" queste ragazze, in una sorta di "sindrome da pretty woman" o "del salvatore" che obnubila la vista (ed il cervello) del cliente, impedendogli di vedere che spesso la malcapitata guadagna dieci volte il suo reddito mensile, e nella stragrandissima maggioranza dei casi ha una situazione familiare molto ben delineata.
Mi ricollego ad un punter sopra che ha detto, molto opportunamente, che l'extra più richiesto è il GFE.
Correttissimo. Perchè?
Direi perchè il punter nostrano "non evoluto" (non me ne voglia nessuno), cerca nei bordelli quello che non trova fuori. Questo va benissimo fino a che ci si limita al sesso.
Ma un conto è svuotarsi i testicoli.
Un altro è colmare altri vuoti.
E farlo in questi posti non è auspicabile, opportuno e, non ultimo, prudente.
Questo il mo pensiero.
 
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Immenso, hai ragione nel dire che esistono "punter evoluti" e "non evoluti". Forse non sono totalmente evoluto, perché penso che, a parte il comportamento che ha avuto lei di gelosia, anche io ci ho messo del mio. Forse non avrei dovuto andarci così tante volte, forse non avrei dovuto stare così tanto tempo con lei ma, una volta "svuotato", andarmene via. E invece no, sono sempre rimasto lì, a parlarci, a confidarci, a coccolarla. Forse non avrei dovuto, ma è stato più forte di me, soprattutto perché non mi era mai capitato prima che fosse lei a volere questo e a concedersi così tanto, senza chiedermi nulla. E io mi sono prestato. Ora è tre giorni che no le scrivo sms e non le rispondo, perché voglio staccarmi da questa situazione che, infondo, coinvolge un po' troppo anche me. Sta mattina mi sveglio e trovo i suoi messaggi tra l'innamorata e la preoccupata che non mi faccio più sentire.
Ti dico, sono caduto ancora nella tentazione e le ho risposto in due righe che: "va tutto bene ma è un periodo così....tvb".
Penso che per qualche periodo mi prenderò una pausa prima di "risalire" perché credo che essendo ancora un punter "non evoluto" potrei continuare ad alimentare un rapporto che, a questo punto, sarebbe invece da troncare. Soprattutto per non farmi stupide illusioni.
Un saluto
Hilts
 
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Hilts, tutti pensavamo la stessa cosa, tu eri l'unico con qualche dubbio. Assolutamente lecito perché un po' preso da lei. Non vedo perché tu debba pensare di aver sbagliato ad andarci spesso! Sei tu che paghi e ci vai quando vuoi!!! Il suo atteggiamento, benché poco professionale, lo ritengo comunque lecito. Ha cercato di avere l'esclusiva di un ottimo cliente e di una "rendita" periodica piuttosto costante. Ci può stare.
 
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Ciao la situzione non è semplice e mi ricorda la mia vecchia free sposata che a me chiedeva e pretendeva d'esser l'unica mentre lei oltre a me ed al marito se capitava si ciulava qualche altro e ogni tanto me lo confessava pure (altre volte l'ho capito da me).
Che vuoi che ti dica il mondo è bello perchè vario e siam esseri umani fatti carne e sentimenti.
Potrebbe che lei si sia anche presa una cotta ma allora come fà a continuare il suo lavoro...a mio avviso se in qualche modo tiene a lei parlatevi e chiaritevi bene, spiegale che lei resta la tua favorita ma non esclusiva almeno fino a quando stacchi il biglietto d'ingresso, se vuole qualcosa di diverso e tu te la senti poi frequentarla fuori dal bordello...altrimenti è una buona tromboamica a pagamento e questo non implica certo l'esclusiva...magari per un pò cambia bordello...:D
 
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Il numero del link è riferito al telefono che usava su EF a Roma. Comunque è facilmente identificabile per i 5 tattoo. Grazie per la risposta.
 
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Per me può andare con chi vuole, il problema è il contrario, ovvero che sono io ad essere vincolato da lei. O almeno così vorrebbe lei.

E' la normalità. Le prostitute che lavorano insieme in un ambiente (ma può essere anche la strada), sono solite pensare ai clienti come "propri" clienti, se questi vanno con lei per più di due o tre volte. "Quello è un mio cliente" "Un mio cliente dice.."...oppure "Ah quello è il cliente della tal dei tali"..è un linguaggio molto comune. Si sviluppa una territorialità, anche nei bordelli , riconosciuta tacitamente da tutte le prostitute. E non di rado ci sono scenate tra le stesse .."mi hai fregato il cliente" etc. Specialmente le straniere ragionano in questi termini.
In molti ambienti si va anche al di là, prostitute che sputtanano altre colleghe per accaparrarsi un loro cliente e così via. Se ad esempio tu vai in tal bordello il giorno che la tua "preferita" è assente o occupata, e consumi con un'altra..questa forse cercherà di fedelizzarti..magari ti parlerà male della collega, ti è mai capitato? Sono cose frequenti, l'ambiente è quello, nulla di nuovo sotto il sole.
non c'entra l'innamoramento o altro..bisogna entrare nell'ottica della territorialità per capire queste dinamiche!
 
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...
Che vuoi che ti dica il mondo è bello perchè vario e siam esseri umani fatti carne e sentimenti.
Potrebbe che lei si sia anche presa una cotta ma allora come fà a continuare il suo lavoro...a mio avviso se in qualche modo tiene a lei parlatevi e chiaritevi bene, spiegale che lei resta la tua favorita ma non esclusiva almeno fino a quando stacchi il biglietto d'ingresso, se vuole qualcosa di diverso e tu te la senti poi frequentarla fuori dal bordello...altrimenti è una buona tromboamica a pagamento e questo non implica certo l'esclusiva...magari per un pò cambia bordello...:D

Ciao a.agenore, non credo assolutamente in una cotta (da parte sua), anche se nel mio inconscio mi piacerebbe, ma, piuttosto, pensando razionalmente in un comportamento che trova la sua giusta spiegazione nell'ultimo intervento di bigbounty (che peraltro ringrazio per la stima). Si, è vero, anche se vado con le altre, cosa che ho fatto di recente, lei rimane sempre la mia favorita (perché mi piace molto sia fisicamente sia caratterialmente) anche se non intendo "frequentarla fuori dal bordello", perché ho paura di aggravare solo la situazione di entrambi: lei diventerebbe, credo, ancora più "appiccicosa" ed io ho paura di entrare veramente in un vortice emotivo da quale mi voglio allontanare perché, come dice giustamente immenso, "farlo in questi posti non è auspicabile, opportuno e, non ultimo, prudente". Da un lato, poi, mi piacerebbe frequentare liberamente anche le altre presenti li, ma dall'altra, tenendoci comunque a lei ed al rapporto instaurato, mi spiacerebbe rovinare un feeling sessuale ed in parte di "amicizia" che si è venuto a creare col tempo. Tutto qui. Penso che, comunque, come hai giustamente suggerito, per un po' di tempo cambierò bordello, tanto per "raffreddare" le cose.
Un saluto,
Hilts
 
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E' la normalità. Le prostitute che lavorano insieme in un ambiente (ma può essere anche la strada), sono solite pensare ai clienti come "propri" clienti, se questi vanno con lei per più di due o tre volte. "Quello è un mio cliente" "Un mio cliente dice.."...oppure "Ah quello è il cliente della tal dei tali"..è un linguaggio molto comune. Si sviluppa una territorialità, anche nei bordelli , riconosciuta tacitamente da tutte le prostitute. E non di rado ci sono scenate tra le stesse .."mi hai fregato il cliente" etc. Specialmente le straniere ragionano in questi termini.
In molti ambienti si va anche al di là, prostitute che sputtanano altre colleghe per accaparrarsi un loro cliente e così via. Se ad esempio tu vai in tal bordello il giorno che la tua "preferita" è assente o occupata, e consumi con un'altra..questa forse cercherà di fedelizzarti..magari ti parlerà male della collega, ti è mai capitato? Sono cose frequenti, l'ambiente è quello, nulla di nuovo sotto il sole.
non c'entra l'innamoramento o altro..bisogna entrare nell'ottica della territorialità per capire queste dinamiche!

Ciao petra, innanzitutto ti ringrazio per il tuo prezioso intervento e per il fatto di avermi dato un contributo da un punto di vista differente rispetto alla visione del "punter". Si, la mia preferita è rumena come, ormai, l'80% delle ragazze che si trovano nei bordelli svizzeri.
Quello che mi chiedi mi è capitato, sia in un verso, sia di recente anche nell'altro. Quando sono salito con altre, mi hanno detto ma come faccio ad andare con quella (la preferita) che ha un carattere di merda, litiga con buona parte delle colleghe e, in più, a letto non fa una mazza.
Dall'atra, quando sono salito con la mia "preferita" lei mi ha parlato male di tutte le altre. Non solo, mi manda anche gli sms con scritto che le altre lo fanno solo per i soldi con me mente invece lei no (strano però che li prenda anche lei da me) ma va be'...
Devo dire però che, ad onor del vero, in passato più volte sono salito con alcune e queste, quando poi ho cambiato target, salendo con altre, non mi hanno mai fatto storie di sorta. Tra l'altro una con cui ero salito in passato più volte era li anche lei alla "pseudo scenata di gelosia" e, dopo, mi ha detto: cosa vuoi fare, lei è fatta così. Credo quindi che, come scrivi tu, non c'entra l'innamoramento, ma siano dinamiche territoriali e, magari, modi di lavorare differenti.
Un saluto,
Hilts
 
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Ciao petra, innanzitutto ti ringrazio per il tuo prezioso intervento e per il fatto di avermi dato un contributo da un punto di vista differente rispetto alla visione del "punter". Si, la mia preferita è rumena come, ormai, l'80% delle ragazze che si trovano nei bordelli svizzeri.
Quello che mi chiedi mi è capitato, sia in un verso, sia di recente anche nell'altro. Quando sono salito con altre, mi hanno detto ma come faccio ad andare con quella (la preferita) che ha un carattere di merda, litiga con buona parte delle colleghe e, in più, a letto non fa una mazza.
Dall'atra, quando sono salito con la mia "preferita" lei mi ha parlato male di tutte le altre. Non solo, mi manda anche gli sms con scritto che le altre lo fanno solo per i soldi con me mente invece lei no (strano però che li prenda anche lei da me) ma va be'...
Devo dire però che, ad onor del vero, in passato più volte sono salito con alcune e queste, quando poi ho cambiato target, salendo con altre, non mi hanno mai fatto storie di sorta. Tra l'altro una con cui ero salito in passato più volte era li anche lei alla "pseudo scenata di gelosia" e, dopo, mi ha detto: cosa vuoi fare, lei è fatta così. Credo quindi che, come scrivi tu, non c'entra l'innamoramento, ma siano dinamiche territoriali e, magari, modi di lavorare differenti.
Un saluto,
Hilts

Grazie a te. E' un tema molto interessante, che almeno a me interessa molto in questo momento, e sono felice di leggerlo dalla parte del cliente. Ti posso assicurare che le lotte intestine per i clienti sono molte e spietate, anche quando non appaiono all'esterno. Ho visto ragazze picchiarsi per i clienti e non solo. Non in tutti i bordelli però! Dipende dalla tipologia di ragazze che prevale e dalla dinamica che si crea.
Si può anche sviluppare mobbing nei confronti di una certa ragazza, che lavora più delle altre..allora il gruppo si coalizza per screditarla e renderle la vita impossibile, affinché se ne vada a lavorare altrove.
Ci sono clienti intimiditi dalla "propria" preferita, che se vogliono provare altre ragazze cercano di farlo "di nascosto". (quando escono magari cercano di non farsi vedere, si fanno avvisare magari dalla stessa con cui sono appena stati: "c'è mica cosa? guarda che non ci sia in giro" e così via). Posso dire che le rumene in questo sono le più agguerrite, anche con le colleghe
 
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Grazie a te. E' un tema molto interessante, che almeno a me interessa molto in questo momento, e sono felice di leggerlo dalla parte del cliente. Ti posso assicurare che le lotte intestine per i clienti sono molte e spietate, anche quando non appaiono all'esterno. Ho visto ragazze picchiarsi per i clienti e non solo. Non in tutti i bordelli però! Dipende dalla tipologia di ragazze che prevale e dalla dinamica che si crea.
Si può anche sviluppare mobbing nei confronti di una certa ragazza, che lavora più delle altre..allora il gruppo si coalizza per screditarla e renderle la vita impossibile, affinché se ne vada a lavorare altrove.
Ci sono clienti intimiditi dalla "propria" preferita, che se vogliono provare altre ragazze cercano di farlo "di nascosto". (quando escono magari cercano di non farsi vedere, si fanno avvisare magari dalla stessa con cui sono appena stati: "c'è mica cosa? guarda che non ci sia in giro" e così via). Posso dire che le rumene in questo sono le più agguerrite, anche con le colleghe

Petra, ti confesso che, per certi aspetti, quella sorta di scenata di gelosia mi aveva all'inizio fatto anche piacere. Pensavo in qualche modo di avere scalfito, se non addirittura rotto, una corazza d'acciaio e tirato fuori un po' della sua anima e dei suoi sentimenti. Pensavo di averla fatta vacillare, non essendo io un cliente come gli altri (così come dice lei). Invece, poi, quel comportamento successivo, quel cercare di impedirmi di frequentare chicchessia, ma solo lei, senza alcun tipo di vera apertura nei miei confronti di ciò che prova, mi ha fatto proprio pensare a quella "territorialità" e quella strategia di fidelizzazione del cliente che nulla ha a che vedere con i sentimenti. Così come anche quello screditare le altre mie amiche non mi ha certo fatto piacere se non, appunto, a quel discorso di invidia più legato ai soldi che ai sentimenti.
Pensavo di averla conquistata e non, semplicemente, di averla comprata. Mentre invece lei, per citare Eco, rimane sempre "bella e terribile come un esercito schierato in battaglia".
So, a questo punto, di rimanere un cliente come un altro ma, forse, con un po' meno di libertà e, a questo punto, con qualche livido in più nell'orgoglio.
Un saluto,
Hilts
 
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