3D conoscitivo sui metodi anticoncezionali.

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Polentonia
Penso che siano molte più di quanto si possa pensare le pay che fanno uso del solo profilattico.
Lo dico dopo aver con alcune di loro parlato di anticoncezionali ed aver appreso che si affidavano solo al gommino.
Come esperienza particolare, a me è successo solo questa un pò strana e da raccontare.
Ho frequentato alcuni anni fa una lettone che esecitava nel feltrino.
Una volta di queste non mi trovavo caricato al massimo.
Tromba di qua, tromba di la, varia posizione, ritraiati per non venire e durare di più, reinfilalo per poi stantuffare.... alla fine ho concluso con lei che mi stava sopra.
Mentre si scongiungeva da me, ci siamo accorti che il profilattico era scivolato dal pene e stava di lato, con naturale conseguenza che l'avevamo fatto natural ed avevo eiaculato liberamente in lei.
Aspettandomi chissà quali e quante filippiche, la ragazza si è invece alzata con naturalezza ed è andata in bagno a lavarsi senza proferire alcunché.
Considerazioni finali:
1) Lei usava anche la pillola (appreso poi).
2) Nei successivi 8 mesi, non sono stato del tutto tranquillo finquando non ho potuto sottopormi a tutti i vari test.
 
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Penso che siano molte più di quanto si possa pensare le pay che fanno uso del solo profilattico.
Anche perchè una pay che prende la pillola è alquanto sospetta vista la loro attitudine al full cabrio con i clienti (tutte).
2) Nei successivi 8 mesi, non sono stato del tutto tranquillo finquando non ho potuto sottopormi a tutti i vari test.
be dopo otto mesi te ne saresti dovuto accorgere dalla pancia...:prankster2:
 
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danno a me uomo la pillola?

A parte le considerazioni etiche probabilmente corrette di Alex_stesi e Rocco13 ce n'è anche una tecnica: si tratta di una prescrizione. Un medico non può prescrivere un farmaco senza visitare il paziente.
Sì ok, lo faceva anche il mio medico quando ero adolescente, intervistando mio padre al telefono. Intanto non era il mio medico "di fiducia" e poi è deceduto, era un'altra generazione e andavano in galera molto meno facilmente di adesso.

Stessa questione sulla scorta. Un famaco non può essere prescritto senza bisogno e per un uso futuro eventuale. Il bisogno è il motivo della prescrizione quindi la ricetta perché non si sa mai non si può fare. L'uso futuro impedisce un'anamnesi attuale; il medico non potrebbe dare una tempestiva informazione sui rischi e controindicazioni e fare una corretta valutazione tra rischi e benefici. Insomma si andrebbero ad annullare tutte le ragioni per cui c'è la prescrizione.
Ma tutto questo vale anche per il farmacista. Quando, secondo le raccomandazioni della Comunità Europea entro quest'anno, sarà disponibile senza prescrizione medica, sarà il farmacista a fornire le informazioni necessarie per un uso sicuro, ovviamente a chi ne farà uso non a uno chiunque che se si ricorda lo riferisce.

Di questa domanda mi preoccupa abbastanza l'approccio. La prescrizione medica è considerata una formalità che ostacola l'accesso ai farmaci. Peccato che non tutti hanno le competenze per somministrarsi un farmaco a caso.
Ho avuto una fidanzata medico (purtroppo per un periodo brevissimo perché era una persona meravigliosa), le chiesi se si faceva le prescrizioni. No! Va da una collega; la strada è abbreviata perché conoscendo quantomeno il linguaggio tecnico riferisce in un minuto quello che noi diciamo in un quarto d'ora, però va dal dottore.

Ovviamente il medico si può facilmente ingannare, in un caso come questo in cui la necessità va soltanto riferita a parole. Poi quando però il medico inganna il paziente è un guaio grosso! Io proporrei di rispettare il patto di fiducia augurandomi di cuore che il medico rispetti il suo.

Anche perchè una pay che prende la pillola è alquanto sospetta

No comment. In fondo ne hai scritte di peggio.
 
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Bene... già abbiamo appurato come non mettersi in casini ancora più grandi cercando di truffare il sistema sanitario nazionale, o attirando su di se sospetti di stupro, vedendo le idee che erano venute ad alcuni, e che per un certo momento, confesso, hanno incuriosito anche me: quella di tenere la pillola del giorno dopo " di emergenza".

Non se può fa'!!

Riassumendo:
1) visita e prescrizione medica per l'interessata entro le 24h e (non per noi).
2) assunzione del farmaco dietro sorveglianza medica.

Mi paiono già due buoni punti fermi.:ok:

Sorvolerei sulla affermazione di Rocco, circa la correlazione tra anticoncezionali e tendenza della pay al full cabrio.

In realtà evitando quelle che hanno intolleranze specifiche, nessuna dovrebbe affidarsi solo al preservativo, sono sempre sottili membrane in plastica, controllate elettronicamente e con protocolli severi, ma non ci vuole molto a romperli, basta una sovrapressione nella ampolla o una "posa in opera" frettolosa.
 
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La domanda è ingenua, la risposta è un no categorico grande come una casa.

La domanda era senz'altro ingenua, ma dato che la cosa messa giù come l'aveva messa ares mi ha fatto sobbalzare sulla sedia, sembrandomi appunto strana, chiedevo delucidazioni proprio per questo. Appurato che appunto la prescrizione è per il paziente (che non sono io) si chiude la discussione e mi associo al riassunto fatto qui sopra da sodo.
 
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Preservativo e pillola, a breve impianto sottocutaneo. Il preservativo mi serve per le MST, ma non mi sono mai fidata della sua resistenza.
Ho accompagnato una amica dopo un salto della quaglia non riuscito con il moroso al punto bianco di PR perché il suo ginecologo non prescrive la pillola del giorno dopo, oltre la lunga attesa ha anche dovuto rispondere un lungo questionario con la dottoressa che insisteva sul fatto che erano ormoni che avrebbero fatto molto male al suo organismo. É uscita dell'ambulatorio turbata, secondo me ci vorrebbe un po' di tatto per certe procedure lei era molto nervosa per questa cosa ed é uscita peggio.
 
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Ho accompagnato una amica dopo un salto della quaglia non riuscito con il moroso al punto bianco di PR perché il suo ginecologo non prescrive la pillola del giorno dopo, oltre la lunga attesa ha anche dovuto rispondere un lungo questionario con la dottoressa che insisteva sul fatto che erano ormoni che avrebbero fatto molto male al suo organismo. É uscita dell'ambulatorio turbata, secondo me ci vorrebbe un po' di tatto per certe procedure lei era molto nervosa per questa cosa ed é uscita peggio.

Che è l'impianto sottocutaneo? :scratch_one-s_head:
 
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non ho un'esperienza diretta però ho più volte sentito raccontare in altri paesi della puntura contraccettiva. In Europa ed in area asiatica con un periodo di copertura da qualche settimana a qualche mese.
 
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Scusa ares...la cosa è interessante posso andare io maschietto e dire..huston abbiamo un problema si è rotto il preservativo e danno a me uomo la pillola? O deve comunque esserci la lei di turno, al limite una amica che faccia solo presenza...

assolutamente no, il medico vuole vedere la signorina giustamente, è sempre un farmaco "diciamo invasivo" (non è il termine giusto ma non me ne vengo altri).
A detta di mie amiche che lavorano in ospedale mi hanno detto che è successo, come succede che curano i clandestini senza fare alcun referto ( altrimenti scatterebbero i giusti e sacrosanti controlla da parte delle FO).
 
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Ho accompagnato una amica dopo un salto della quaglia non riuscito con il moroso al punto bianco di PR perché il suo ginecologo non prescrive la pillola del giorno dopo,

Sono dell' opinione che una mia scelta non può ledere i diritti di altri. Dal mio punto di vista un ginecologo che si è specializzato dopo il referendum sull' aborto ( che quindi ha espresso l' opinione della maggioranza degl' italiani a favore dell' aborto) non può rifiutare la prescrizione di anticoncezionali , pillole del giorno dopo, spirali ed aborti ( lo può fare solo in presenza di problemi medici della paziente e non di sue seghe mentali). Certe pratiche e/o farmici sono autorizzate in italia e se una donna rientra fra le persone che ne hanno diritto un medico del SSN non può rifiutare la prescrizione. Sono convinto che se ci fosse una legge che ad un ginecologo antiabortista o comunque obiettore venisse dimezzato lo stipendio ( lui fa una specie di par-time) in italia non ci sarebbero più medici obbiettori.
qui si tutela i diritti di tutti calpestando i diritti del popolo di onesti lavoratori
Buona giornata
ARES
 
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Quella caro Ares è motivo di altra discussione, personalmente, (sono laico ed ho una visione delle cose alla francese) un medico antiabortista non dovrebbe proprio aver spazio in una struttura pubblica, infatti un medico dal mio punto di vista è un tecnico, uno strumento del paziente per il paziente, poco importa se lui la pensa diversamente lui "applica" la sua scienza la medicina ad un altra persona dotata di volontà e convinzioni altrettanto valide, ma siamo in Italia, dove è valido tutto ed il contrario di tutto... :D Del resto se in azienda son costretto a fare operazioni sporche, a non rispettare le regole sulla sicurezza del lavoro...mica posso obiettare, o meglio posso ma poi rischio il posto oppure posso andarmene...
 
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Quella caro Ares è motivo di altra discussione, personalmente, (sono laico ed ho una visione delle cose alla francese) un medico antiabortista non dovrebbe proprio aver spazio in una struttura pubblica, infatti un medico dal mio punto di vista è un tecnico, uno strumento del paziente per il paziente, poco importa se lui la pensa diversamente lui "applica" la sua scienza la medicina ad un altra persona dotata di volontà e convinzioni altrettanto valide, ma siamo in Italia, dove è valido tutto ed il contrario di tutto... :D Del resto se in azienda son costretto a fare operazioni sporche, a non rispettare le regole sulla sicurezza del lavoro...mica posso obiettare, o meglio posso ma poi rischio il posto oppure posso andarmene...
Hai perfettamente ragione
 
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La domanda era senz'altro ingenua, ma dato che la cosa messa giù come l'aveva messa ares mi ha fatto sobbalzare sulla sedia, sembrandomi appunto strana, chiedevo delucidazioni proprio per questo. Appurato che appunto la prescrizione è per il paziente (che non sono io) si chiude la discussione e mi associo al riassunto fatto qui sopra da sodo.
ma infatti ti do ragione, infatti sapevo che la pillola abortiva veniva somministrata unicamente in ambulatorio ospedaliero in regime di dayhospital previo colluquio individuale assolutamente
riservato. Per la pillola del "giorno dopo" invece non so nulla.
Una curiosità: quando la pillola RU.... era vietata in Italia la regione Emilia Romagna, riconosceva questo farmaco nei suoi ospedali pubblici e si approviggionava direttamente all' estero.
Una obiezione di coscienza al contrario. Poi bisogna stare attenti "all' obiezione di coscienza" da parte dei medici, potrebbero cadere in qualche reato, della serie la coscienza è loro, ma le conseguenze sono dei pazienti, prudenza nel ritenerla un diritto scontato come la tv farebbe falsamente pensare.
Poi arriviamo alle paternità "accidentali", alcune anche ricattatorie, qui subentra la legge con dei risvolti sorprendenti....
Sono argomenti interessanti,anche angoscianti, ma da addetti ai lavori, bisogna esssere certi e precisi.
L' esperienza mi ha insegnato che i metodi contraccettivi sono solo tre: preservativo, coito interrotto, fare finta di venire. Fine.
Diversamente è come chiedere un passaggio al pilota della germanwing, visto l' affidabilà delle donne.
Ciao raga, divertitevi che è meglio.
 
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Quella caro Ares è motivo di altra discussione, personalmente, (sono laico ed ho una visione delle cose alla francese) un medico antiabortista non dovrebbe proprio aver spazio in una struttura pubblica, infatti un medico dal mio punto di vista è un tecnico, uno strumento del paziente per il paziente, poco importa se lui la pensa diversamente lui "applica" la sua scienza la medicina ad un altra persona dotata di volontà e convinzioni altrettanto valide, ma siamo in Italia, dove è valido tutto ed il contrario di tutto... :D Del resto se in azienda son costretto a fare operazioni sporche, a non rispettare le regole sulla sicurezza del lavoro...mica posso obiettare, o meglio posso ma poi rischio il posto oppure posso andarmene...
hai completamente ragione. Infatti è così. Sono i media che ne danno una visione rovesciata. L'obiezione del medico secondo me è manifestata di fronte alla direzione sanitaria non hai pazienti in stato di necessita e nel loro diritto. Dopo di che la direzione sanitaria, sia pubblica che privata, può dire grazie e arrivederci, cerchiamo un altro e a quel punto subentrano i sindacati ecc.. ecc..
diritto del lavoro, diritto dei pazienti, insomma argomenti complicati...
 
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Preservativo e pillola, a breve impianto sottocutaneo. Il preservativo mi serve per le MST, ma non mi sono mai fidata della sua resistenza.
Ho accompagnato una amica dopo un salto della quaglia non riuscito con il moroso al punto bianco di PR perché il suo ginecologo non prescrive la pillola del giorno dopo, oltre la lunga attesa ha anche dovuto rispondere un lungo questionario con la dottoressa che insisteva sul fatto che erano ormoni che avrebbero fatto molto male al suo organismo. É uscita dell'ambulatorio turbata, secondo me ci vorrebbe un po' di tatto per certe procedure lei era molto nervosa per questa cosa ed é uscita peggio.

un paio di precisazioni rispetto alla mia esperienza personale, ma specifico che si riferiscono a circa 15 anni fa, quindi non sò se nel frattempo le cose sono cambiate:

a quei tempi il ginecologo non poteva prescrivere la pillola del giorno dopo perchè deve essere prescritta in collaborazione con uno psicologo che cerca di capire se si tratta di un salto della quaglia in ritardo o c'è altro dietro.
Il questionario è competenza della psicologa e come in tutti i luoghi c'è chi ha più tatto e chi meno, ma questo non è una questione di leggi ma di carattere del medico,
che la pillola non fà bene all'organismo è vero....la mia ex ha avuto problemi al ciclo per circa tre mesi e circa 6 mesi prima di tornare ad essere regolare.
 
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Ho accompagnato una amica dopo un salto della quaglia non riuscito con il moroso al punto bianco di PR perché il suo ginecologo non prescrive la pillola del giorno dopo,

Sono dell' opinione che una mia scelta non può ledere i diritti di altri. Dal mio punto di vista un ginecologo che si è specializzato dopo il referendum sull' aborto ( che quindi ha espresso l' opinione della maggioranza degl' italiani a favore dell' aborto) non può rifiutare la prescrizione di anticoncezionali , pillole del giorno dopo, spirali ed aborti ( lo può fare solo in presenza di problemi medici della paziente e non di sue seghe mentali). Certe pratiche e/o farmici sono autorizzate in italia e se una donna rientra fra le persone che ne hanno diritto un medico del SSN non può rifiutare la prescrizione. Sono convinto che se ci fosse una legge che ad un ginecologo antiabortista o comunque obiettore venisse dimezzato lo stipendio ( lui fa una specie di par-time) in italia non ci sarebbero più medici obbiettori.
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Un impiegato pubblico, e parlo con cognizione di causa, dato che presta un servizio retribuito dalla collettività deve attenersi esclusivamente alle leggi e ai regolamenti.

Certo qui c'è in ballo la vita umana, qualcosa di più di un certificato o una multa..

ma rischieremo di andare OT..
 
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Ho accompagnato una amica dopo un salto della quaglia non riuscito con il moroso al punto bianco di PR perché il suo ginecologo non prescrive la pillola del giorno dopo,

Sono dell' opinione che una mia scelta non può ledere i diritti di altri. Dal mio punto di vista un ginecologo che si è specializzato dopo il referendum sull' aborto ( che quindi ha espresso l' opinione della maggioranza degl' italiani a favore dell' aborto) non può rifiutare la prescrizione di anticoncezionali , pillole del giorno dopo, spirali ed aborti ( lo può fare solo in presenza di problemi medici della paziente e non di sue seghe mentali). Certe pratiche e/o farmici sono autorizzate in italia e se una donna rientra fra le persone che ne hanno diritto un medico del SSN non può rifiutare la prescrizione. Sono convinto che se ci fosse una legge che ad un ginecologo antiabortista o comunque obiettore venisse dimezzato lo stipendio ( lui fa una specie di par-time) in italia non ci sarebbero più medici obbiettori.
qui si tutela i diritti di tutti calpestando i diritti del popolo di onesti lavoratori
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un paio di precisazioni rispetto alla mia esperienza personale, ma specifico che si riferiscono a circa 15 anni fa, quindi non sò se nel frattempo le cose sono cambiate:

a quei tempi il ginecologo non poteva prescrivere la pillola del giorno dopo perchè deve essere prescritta in collaborazione con uno psicologo che cerca di capire se si tratta di un salto della quaglia in ritardo o c'è altro dietro.
Il questionario è competenza della psicologa e come in tutti i luoghi c'è chi ha più tatto e chi meno, ma questo non è una questione di leggi ma di carattere del medico,
che la pillola non fà bene all'organismo è vero....la mia ex ha avuto problemi al ciclo per circa tre mesi e circa 6 mesi prima di tornare ad essere regolare.

Un impiegato pubblico, e parlo con cognizione di causa, dato che presta un servizio retribuito dalla collettività deve attenersi esclusivamente alle leggi e ai regolamenti.

Certo qui c'è in ballo la vita umana, qualcosa di più di un certificato o una multa..

ma rischieremo di andare OT..

Capisco tutto, lei dopo questo episodio ha cambiato ginecologo ed io non mi trovo bene con il mio. In un mondo perfetto un ginecologo non farebbe obbiezione di coscienza, ma se penso che in Brasile sia la pillola del giorno dopo sia l'aborto, salvo casi ben precisi, sono severamente vietati...
 
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faccio notare che la questione dell'obiezione di coscienza si presenta spesso non solo riguardo ai temi dell'aborto ma anche a temi più ampi riguardanti il fine vita.

ma infatti ti do ragione, infatti sapevo che la pillola abortiva veniva somministrata unicamente in ambulatorio ospedaliero in regime di dayhospital previo colluquio individuale assolutamente
riservato.

non sono un espertone della questione perchè ad oggi fortunatamente mai avuto problemi, ma prevenire è meglio che curare.
mi risulta però che in Italia in quel colloquio privatissimo e comunque diciamo nei pressi di quel colloquio sono spesso presenti per "par condicio" nelle strutture pubbliche volontari aniabortistio e/o incaricati per illustrare le alternative a tale opzione.

Che queste pastiglie non siano acqua fresca siam tutti d'accordo però, anche qui ci distinguiamo, perchè mi risulta che in Francia il day hospital non sia la regola ma l'eccezione ti danno pastiglia e torni a casa, se hai complicazioni o motivazioni patologiche a rischi allora sei monitorato almeno da quanto apprendo dai giornali.

Quel che ho appreso è che anche talune procedure previste dalla norma sull'aborto italiana, son fatte in moda da sottendere ad uno "scoraggiamento" della persona ad intraprendere tale scelta.

Poi arriviamo alle paternità "accidentali", alcune anche ricattatorie, qui subentra la legge con dei risvolti sorprendenti....
Sono argomenti interessanti,anche angoscianti, ma da addetti ai lavori, bisogna esssere certi e precisi.

Anche questo è un altro tema complesso, infatti per logica la paternità appare quasi come un diritto affievolito, o meglio funziona solo se accetti con gioia la paternità altrimenti indipendentemente che tu voglia il figlio o meno, non hai scelta è una decisione di lei che però obbliga il padre.mai sentito che un padre voglia il figlio, la madre no e questa sia costretta a portare avanti la gravidanza. Quindi è un diritto relativo e declinato a seconda dei paesi e delle culture di questi ultimi.

L' esperienza mi ha insegnato che i metodi contraccettivi sono solo tre: preservativo, coito interrotto, fare finta di venire.

Una battuta tratta dal canzoniere goliardico..."Non est anum qui fecit filium!"
 
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tra il Tevere e i loft.
riportiamo il 3d ad un fine istruttivo, con l'intento per il quale era nato, sono cose che possono riguardare tutti.

Assodato come e in che modo (e con quali rischi di dinego) farsi prescrivere la famosa pillola del giorno dopo, sento qui parlare di una ulteriore possibilità: l'impianto sottocutaneo.:scratch_one-s_head:.

E' possibile in Italia? con quali prescrizioni e/o limitazioni??
 
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