Ho voglia di mettere un punto fermo , di interiorizzare le esperienze che ho
vissuto in questi ultimi anni di viaggi e vita sregolata nel Regno del Marocco.
E' stato un lungo addio con questo paese che e' stato la mia seconda patria,
che ho amato ed odiato, che non mi ha certo lasciato indifferente.
Si', un lungo addio, che in parte e' dovuto alla mia perdita di entusiasmo,
di fascinazione, di senso di avventura: ma anche ad un oggettivo degrado
sociale di un paese che sta perdendo completamente le sue originali
prerogative per diventare uno dei tanti luoghi-melassa, senza anima,
basato sui consumi, individualismo,crisi familiare e sociale, degrado
urbano, arroganza del potere e soprattutto ipocrisia.
Un paese senza futuro,peggio dell'Italia, facilmente manipolabile
dal consumismo piu' becero,dall'ultima moda occidentale.
In nome del dio denaro tutto e' permesso, speculazione edilizia,
inquinamento, sfruttamento della natura e delle persone.
Un tempo, prima delle compagnie low-cost, il viaggio era avventuroso,
fatto in macchina, slow, tutto era lento e fascinoso, una luce magnifica,
sconosciuta a noi, i paesaggi sembravano i quadri di De Chirico,
tutto era netto e senza esitazione, le nebbie europee dissolte.....
Il deserto era pura avventura, silenzio e solitudine, che impreziosivano
i rari incontri sotto le tende a sorseggiare per ore il the alla menta.
Poi sono arrivati gli sguardi neri,profondi,misteriosi, donne-ragazze
che sembravano impenetrabili, e che invece si sono rivelate la
ricchezza piu' grande di questo paese.
Uniche,pazze,allegre,incazzate,sensuali, , ciniche, ingenue,
disperate, frivole.
Ancora mi domando come e' possibile che in un paese
islamico,anche se moderato, possano esserci donne cosi' aperte e
disponibili . Qui non si trattava piu' di prostituzione, il loro era un
genuino desiderio di intima conoscenza, di fascinazione per lo
straniero. Venivano da me con il fagotto in cui tenevano la
vestaglia per la notte,perche' era normale che rimanessero a
dormire con te, docili e mansuete, a scambiare tenerezze
con un perfetto sconosciuto, dopo ore di sesso selvaggio.
Ho sempre pensato che il loro carattere, cosi' diverso ,ahime,
dall'isterico cicaleccio delle nostre italiche fiche di legno,
fosse dovuto da una specie di sindrome di Biancaneve.
Bastava un turista un po' piu' galante e gentile per trasformarlo
nel loro principe azzurro. Quante inculate hanno preso, come
quel deficente di belga che ne trombo' piu' di 80 promettendo loro
di sposarle, salvo mettere i filmini intimi girati con loro su youtube,
cosi' ,giusto per fare il ganassa. Risultato , uno scandalo enorme,
interrogazioni parlamentari, prigione per le reprobe ed anche
qualche suicidio. Tutti sanno che ci sono queste ragazze,
ma la societa' benpensante, l'universo maschile soprattutto,
che ci mangia sopra alla grande, si gira dall'altra parte, fa finta di
non sapere, in modo che la decenza sia salva.
Molti di noi cadevano, come eroina nelle vene non potevi
piu' fare a meno di loro, della loro sensualita'.
Ricordo un bel ragazzo di Trento che ho incontrato all'aereoporto
di Marrakesh, era la quinta volta che tornava quell'anno per
incontrare la "fidanzata"marocchina pur avendo anche diverse
storie in Italia, oppure un mio amico che dopo 5 anni si e'
sposato con la ragazza conosciuta in Marocco.
Ora queste storie sono sempre piu' rare, le ragazze si atteggiano
alla stessa maniera delle nostre, sono arrivati gli "sboroni",
anche italiani, ma soprattutto arabi del golfo,che le riempono di
soldi. E' disgustoso vedere come si comportano, questi smidollati
ed arroganti figli di scieicchi. Sono razzisti , ritengono i marocchini
come una razza subumana, ed anche a noi ci ritengono delle merde.
Di europei ne girano oramai pochi, anche perche' il costo della vita
e' lievitato ed in fondo oramai c'e' di meglio in giro.
Il paese, dal punto di vista escortistico, sta subendo la stessa involuzione
che ebbe la Thailandia dopo il 1980,con l'avvento del turismo di massa.
Da paradiso incontaminato a grande luna park per soddisfare le esigenze
di una clientela sempre piu' vasta.
Alle ragazze marocchine di oggi qualcosa e' rimasto delle loro coetanee
di dieci anni fa: la mancanza di puntualita', ma mentre allora faceva parte
del gioco della seduzione che non faceva altro che acuire il nostro desiderio,
oggi non si e' disposti a tollerare nessun ritardo, il tempo e' denaro.
Qui sta tutta la differenza, e non e' poco.........
Addio Marocco,addio mia concubina.